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MessaggioInviato: 05/05/2013, 22:14 
Zelman, si tratta di problemi di coppia e non di allarmi sociali. Ci sono donne stronze e ci sono uomini che amano essere dominati. In poche parole sono affari privati della coppia finchè non si configura un reato, cosa di cui stiamo discutendo in questa sede.

Se l'equilibrio in una coppia è sbilanciato a sfavore dell'uomo e l'uomo tenta di sottrarvisi, non va ad aumentare una casistica di uomini uccisi da donne violente. E l'articolo che hai postato lo conferma.



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 22:24 
Blissenobiarella l'hai letto il link sopra?

si tratta di studi condotti su una fascia vasta di popolazione, dallo psicologo canadese Yvon Dollaire e anche in Spagna,

ovviamente non mi riferisco agli uomini che vogliono essere dominati

perchè il male psicologico, cioè fare la stronza, ma è più che fare la stronza, spiazza la persona, in questo caso l'uomo,
e non cadiamo nel tranello che la donna è un essere angelico a prova di errori,
può rendere la vita invivibile a quello che è il suo uomo
non si sa quanto l'uomo debba sopportare prima di denunciare, il che ha risvolti sociali inattesi nonchè di dignità lesa, perchè la convenzione è che l'uomo deve essere forte e comunque... ma chi l'ha detto?

chi lo vuole, continuare a, dire, è meglio che questa convenzione la riesamini fortemente, ed è CONVENZIONE diffusa



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 22:29 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Zelman, si tratta di problemi di coppia e non di allarmi sociali. Ci sono donne stronze e ci sono uomini che amano essere dominati. In poche parole sono affari privati della coppia finchè non si configura un reato, cosa di cui stiamo discutendo in questa sede.

Se l'equilibrio in una coppia è sbilanciato a sfavore dell'uomo e l'uomo tenta di sottrarvisi, non va ad aumentare una casistica di uomini uccisi da donne violente. E l'articolo che hai postato lo conferma.

avevi letto l'articolo e non mi ero accorto, scusa

le modalità e ciò che provoca la violenza dell'uomo fino all'uccisione sono quelle che sono
qui voglio soffermarmi sulla rilevanza del ruolo violento (non fisico o almeno non necessariamente...) che la donna, nei casi, svolge:
violenza psicologica e peggio ancora quella sociale
in QUESTI CASI si crede che la donna ha ragione e questo è il risultato aiutato dalla convenzione di cui parlavo prima
mentre quell'uomo ha la vita rovinata, o quasi, se non trova interpreti attenti



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 22:43 
L'ho letto e non è la prima volta ^_^.

Tu hai letto quello che ho scritto io?

La violenza domestica contro l'uomo è qualcosa che può succedere. Si tratta di problemi di coppia e di rapporti sbilanciati. Sono la prima ad avere voglia di prendere a sberle chi si fa maltrattare, uomini o donne che siano, ma finché non si configura un reato si tratta di problemi personali, che la coppia può e deve risolvere come meglio crede per conto proprio.
In questo thread si sta discutendo di reati, si discute di assassinii e di criminali. Qui stiamo discutendo di un dato statistico che asserisce che più dei due terzi delle donne morte di morte violenta sono state uccise da uomini che appartenevano alla sua famigliare o affettiva. Questo è un problema sociale. A quanto ammonta la percentuale degli uomini uccisi dalle proprie donne? il numero è tale da far sospettare l'esigenza di una patologia sociale?

Inoltre, si può mettere sullo stesso piano un uomo che perseguita e uccide una donna che vuole lasciarlo e una donna che dice al proprio uomo che è una nullità?



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 22:52 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

L'ho letto e non è la prima volta ^_^.

Tu hai letto quello che ho scritto io?

La violenza domestica contro l'uomo è qualcosa che può succedere. Si tratta di problemi di coppia e di rapporti sbilanciati. Sono la prima ad avere voglia di prendere a sberle chi si fa maltrattare, uomini o donne che siano, ma finché non si configura un reato si tratta di problemi personali, che la coppia può e deve risolvere come meglio crede per conto proprio.
In questo thread si sta discutendo di reati, si discute di assassinii e di criminali. Qui stiamo discutendo di un dato statistico che asserisce che più dei due terzi delle donne morte di morte violenta sono state uccise da uomini che appartenevano alla sua famigliare o affettiva. Questo è un problema sociale. A quanto ammonta la percentuale degli uomini uccisi dalle proprie donne?

Inoltre, si può mettere sullo stesso piano un uomo che perseguita e uccide una donna che vuole lasciarlo e una donna che dice al proprio uomo che è una nullità?


voglio dire che non si può prendere a sberle chi si fa trattare male, allora a chi tratta male cosa bisogna fare?
e poi... ovviamente iil piano violenza maschile e violenza femminile sono due ambiti diversi, che non si equivalgono ma la vita di un uomo violentato psicologicamente può diventare invivibile, certo sempre vivo rimane, ma dimostrare, denunciare è cosa da esercizio multidisciplinare... abbstanza faticoso...

Comunque è vero, è necessario aprire un thread a parte,
se notate tendo a postare di tutto anche fuori thread, e l'aver postato qui non era per sconoscere il problema "femminicidio" ma piuttosto nell'esagerazione con cui è vissuto socialmente

Comunque ho poco tempo e l'altro thread se qualcuno lo vuole aprire lo ringrazierei



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 23:12 
Cita:
Zelman ha scritto:

allego un articolo perchè ho il forte SOSPETTO che sembra che sto parlando di fatti non documentati o che sentite per la PRIMA volta:

http://www.ascoltopsicologico.it/site/a ... ticolo=669

L’UOMO PICCHIATO

L’uomo picchiato, vittima dimenticata della violenza coniugale.


Il pregiudizio sociale porta spesso ad ignorare la figura maschile nel ruolo di vittima, gli spott televisivi sottolineano la violenza subita dalle donne, in cui il messaggio diretto o indiretto è sempre quello di identificare l’uomo in genere come cattivo e aggressivo. Ma, la violenza che subiscono gli uomini all’interno o fuori delle mura domestiche non è mai menzionata.

Dagli studi canadesi si evince che sempre più uomini non sono carnefici ma sono vittime.

“I casi di uomini vittime della violenza delle loro compagne sono più diffusi di quanto non si creda”, spiega YVON DOLLAIRE, psicologo canadese autore “La violenza esercitata sugli uomini. Una complessa realtà tabù 2002”

L’uomo maltrattato generalmente prova enormi sensi di colpa e il più delle volte perde il suo status di uomo, finendo per restare isolato.

SOPHIE TORRENT mostra come la violenza psicologica sia l’arma favorita dalle donne, questo tipo di violenza si esprime attraverso :varie forme di rifiuto,di insulti o di accuse infondate ; mentre, la violenza fisica viene espressa con colpi inferti sul viso, colpi inferti sull’addome con forbici o con altri tipi di lame oppure con morsi.

Tra la violenza fisica e quella psicologica la più favorita è quella psicologica, poiché quest’ultima è meno perseguibile sotto il profilo legale; la donna producendo violenza psicologica tende attraverso questa ad apportare una denigrazione del proprio partner nel ruolo di amante e di padre, esprimendo queste diffamazioni sia nella sfera privata che pubblica, scopo di ciò è ledere la mascolinità.

Frequentemente la donna attacca l’uomo sul posto di lavoro,scopo di tutto ciò è il produrre isolamento sociale, la donna che produce violenza fa credere a tutti di essere lei la vittima delle violenze che giornalmente fa subire al proprio coniuge.

La violenza femminile è spesso giustificata, generalmente viene allegata a delle patologie (depressione post – partum , autodifesa, provocazione,menopausa).

La donna violenta non viene considerata una cattiva madre, ma un padre violento o accusato di pseudo violenza viene allontanato dai figli e viene definito un cattivo genitore.

Bisogna rilevare che continuando a negare il fenomeno degli uomini maltrattati, le femministe stanno ostracizzando una categorie di donne che soffrono dei loro comportamenti violenti, continuando a non vedere viene esclusa ogni possibilità di costruttivo aiuto.

Una ricerca condotta in Spagna: “ La violenza domestica: quello che non si racconta.”
Da questa ricerca appare che i maschi morti all’interno delle mura domestiche il 27% pari al 44% .
Eppure, il ministro spagnolo del lavoro degli affari sociali, Jesùs Coldera afferma “ La violenza delle donne sugli uomini è minima”Mentre il ministro della Giustizia, Juan Fernando Lopez Aguilar, afferma “ Non esiste, negli ospedali e nei commissariati, una casistica degli uomini maltrattati”.
Anche se i media non parlano, la violenza delle donne sui mariti, conviventi o amanti è un fenomeno che dilaga in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, nel 2004, la percentuale di grave violenza fisica tra partner è stata attribuita al 35% ai maschi e il 30% alle donne.

Come mai, se il flagello delle femmine che malmenano i maschi è diffuso su scala mondiale,
Gli uomini che vengono picchiati spesso sono poco creduti o vengono messi alla berlina. Una donna maltrattata guadagna uno status e può trovare sostegno presso tanti gruppi per uscire dall’inferno delle violenze coniugali, mentre un uomo malmenato prova vergogna e perde il proprio status di uomo”.

“Gli uomini non denunciano i maltrattamenti subiti, perché non esistono luoghi, commissariati a parte, dove possono farlo; né esistono istituti pubblici come quelli della difesa della donna.

Puntualizza lo spagnolo Eloy Rodriguez, psicologo e sessuologo. “ Il 92% dei machios non denuncia i maltrattamenti perché pensa che così metterebbe in dubbio la propria mascolinità. E’ una questione culturale difficile da sradicare”.

I vari studi dimostrano che tra le statistiche reali e quelli ufficiali esiste una profonda diversità poiché il femminismo ha percorso un cammino errato, alzando una muraglia tra i due sessi, sostenendo che la violenza è intrinseca al maschio; una barriera montata per nascondere la violenza delle donne.

Dott.Bernabeo Maria


Zelman, l'articolo si riferisce ad accuse denigratorie, in quanto al ruolo di padre di amante etc e a mio avviso un uomo che si sente vessato da tali accuse( senza voler giustificare la stronzaggine della donna che le muove) ha scarsa considerazione di se stesso, quindi un problema intrinseco alla coppia risolvibile solo all'interno della stessa..



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 23:14 
Ti assicuro che io personalmente conosco uomini e donne coinvolti in rapporti sbilanciati in cui loro sono le parti deboli, che andrebbero presi a schiaffi eccome. Spesso chi è sopraffatto dal partner all'interno del rapporto è lo è perchè assume un ruolo passivo per compensare l'aggressività e la prepotenza dell'altro. Ma qui stiamo parlando di rapporti patologici che tuttavia non sfociano nel penale, questi sono problemi di coppia che si incontrano molto più spesso di quanto non si sospetti ma che vanno risolti nella coppia.
Le persone che commettono questo tipo di violenze psicologiche sui loro partner raramente entrano in contatto con me, mi evitano come la peste perchè in genere non amano confrontarsi con persone forti. Per cui non ho idea di cosa mi verrebbe la voglia di fargli.
I prepotenti si avvicinano di istinto alle persone remissive. Così come le persone remissive cercano spesso personalità dominanti. Questo è uno dei motivi per cui spessissimo i rapporti patologici vengono reiterati continuamente.

Il Femminicidio, è una atto che non ha giustificazioni. Il concetto che una donna che muore assassinata dal proprio partner o spasimante potrebbe esserselo meritato non è neanche lontanamente proponibile.



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 23:43 
shighella quello che hai detto è tipico dell'assunto moderno che vede ogni persona artefice di se stessa o almeno completamente autodeterminata o libera...
ma non è così, per esempio i ruoli ballerini dell'uomo e della donna, in famiglia, moderni, che alimentano convenzioni "moderne" sono proprio quelle su base massmediatica, riviste, giornali, cinema, pubblicità che incidono profondamente purtroppo anche nelle vittime, che non possono fermarsi a fare corsi di sociologia pubblicitaria o come si chiami precisamente per depurarsi da tutte le intrusioni, a vari livelli, ecco perchè è necessario proporre di stare attenti a questi nuovi comportamenti spostati sul conveniente per la donna, e per il sacrificio nei confronti dell'uomo
[in tutto questo ripeto: gli omicidi con donne (anche uomini) vittime non sono giustificate]

quindi finiamola con l'assunto che l'uomo se riceve e conseguentemente si sente trattato male la colpa è di un suo difetto di considerazione di se stesso e sociale

l'uomo non è un essere compiuto a prova di male con il bene già realizzato
la stronzaggine fatta persona si vede in molti casi
l'humus, su ispirazione -femminista- che viene fornito, vede la violenza ovunque e mantiene questo proposito ad oltranza senza fine

inoltre l'aspetto di chi produce: non lo fa per liberare ma per creare tensioni attraverso i mezzi sopra richiamati, tra i partecipanti, al fine di imperare meglio
perchè la libertà degli individui ha alterato quella socialmente vivibile
è meglio separare ognuno, uomo e donna, al fine di non vedere un tutto che ricomporrebbe la vita uomo-donna
io credo che siamo in una fase storica di notevole alterazione sociale, ampiamente nascosta, per esempio si promuove la "libertà della coppia" ma poi si scopre che si può realizzare solo in coppie determinate a non farsi condizionare da convenzioni esterne, è il desiderio di imitare che fa scadere in ciò che non è per il bene, e questo è un aspetto antropologico non inteso (vedasi Renè Girard e il desiderio mimetico)

p.s.
non dovrei inoltrare continuamente considerazioni, che per me non sono quello che si dice una perdita di tempo, visto che ho numerose fatiche nella vita reale



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X Blissenobiarella
io so di persone, mi riferisco a uomini che si moderano ma non basta, alla fine certe manifestazioni bisognerebbe veramente evitare che si presentino solo che l'incipit non si pensava che portasse a certe conclusioni, e di mezzo ci sono casa, lavoro, quando viene danneggiato anche questo... questi sono aspetti che incidono sul perdurare della situazione,
quindi non mi riferisco a casi di giovani coppie
si risolve poi spesso lasciando tutto forzatamente andando a vivere scomodamente (come dentro l'automobile)
e questa NON è una soluzione umana equa
perchè è difficile dimostrare che l'altra persona si sta comportando male per la psicologia dell'uomo, non rientra negli obiettivi attuali...
tra i due, e non parlo dei casi in cui la donna ha ragione, si tende a credere alla donna, altrimenti: giù di perizie psicologiche, tribunali, processi, attese e altri soldi mentre non bastano quelli già disponibili, un inferno tipicamente ingrato.



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Parlando dell'Uomo:
L'Uomo rispetto alla Donna è geneticamente più instabile,in quanto la sua natura è più complessa (sembra il contrario vero?),dunque basta poco per alterare la sua personalità,in base a questo ha bisogno,di essere più compreso e più coccolato,quando non lo è,in genere utilizza il suo l'istinto primordiale che per lui significa scaricare una rabbia accumulata o una voglia che non può per tanti motivi soddisfare e quando succede lo rende cieco delle sue azioni.


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Cita:
Zelman ha scritto:

X Blissenobiarella
io so di persone, mi riferisco a uomini che si moderano ma non basta, alla fine certe manifestazioni bisognerebbe veramente evitare che si presentino solo che l'incipit non si pensava che portasse a certe conclusioni, e di mezzo ci sono casa, lavoro, quando viene danneggiato anche questo... questi sono aspetti che incidono sul perdurare della situazione,
quindi non mi riferisco a casi di giovani coppie
si risolve poi spesso lasciando tutto forzatamente andando a vivere scomodamente (come dentro l'automobile)
e questa NON è una soluzione umana equa
perchè è difficile dimostrare che l'altra persona si sta comportando male per la psicologia dell'uomo, non rientra negli obiettivi attuali...
tra i due, e non parlo dei casi in cui la donna ha ragione, si tende a credere alla donna, altrimenti: giù di perizie psicologiche, tribunali, processi, attese e altri soldi mentre non bastano quelli già disponibili, un inferno tipicamente ingrato.



Zelman, ma perchè non mi fai un esempio pratico della situazione tipo che hai in mente?



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Cita:
bleffort ha scritto:

Parlando dell'Uomo:
L'Uomo rispetto alla Donna è geneticamente più instabile,in quanto la sua natura è più complessa (sembra il contrario vero?),dunque basta poco per alterare la sua personalità,in base a questo ha bisogno,di essere più compreso e più coccolato,quando non lo è,in genere utilizza il suo l'istinto primordiale che per lui significa scaricare una rabbia accumulata o una voglia che non può per tanti motivi soddisfare e quando succede lo rende cieco delle sue azioni.




Bè la forma di default è quella femminile. Forse è per questo che la donna tende in genere ad essere più stabile [;)]. Contrariamente a quello che la religione ci insegna da un punto di vista dello sviluppo embrionale il sesso ancestrale è quello femminile. Il maschio è una "specie di cambiamento di rotta" che avviene se nel feto sono presenti determinati geni del cromosoma y.

Cita:
“Perché il treno cambi binario e l’embrione diventi maschio occorre l’attivazione di uno scambio cioè, fuor di metafora, la presenza del cromosoma Y e del gene SRY”.

Oltre a essere responsabile della formazione dei testicoli, il gene SRY è responsabile di una catena di eventi fondamentali per lo sviluppo dei genitali interni maschili: da un lato, impedisce lo sviluppo in senso femminile provocando la regressione dei dotti di Muller, che costituiscono l’abbozzo delle vie genitali femminili. Dall’altro, promuove lo sviluppo nel testicolo di cellule che, a partire dall’ottava settimana di gravidanza, cominciano a produrre elevati livelli di testosterone. A sua volta, questo ormone promuove la mascolinizzazione stimolando lo sviluppo dei dotti di Wolff, da cui, dopo sette settimane di gravidanza, si originano i genitali interni maschili."
http://www.cirobasilefasolo.it/sviluppo ... ionale.asp



Il maschio per emergere in quanto tale deve sopraffare la femmina fin dalle prime settimane delle sua esistenza. Nasce dalla femmina due volte...



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MessaggioInviato: 06/05/2013, 02:04 
LA PROPOSTA

Idem: «Ora task force contro il femminicidio»
«Collaborazione con Interni e Giustizia su violenza di genere».


http://www.lettera43.it/politica/idem-o ... 593838.htm

Una task force per arginare la strage continua di donne. È la proposta del ministro alle Pari opportunità Josefa Idem, a lavoro nel giorno in cui i titioli di stampa si occupano della cacciata dal suo dicastero di Michaela Binacofiore. «Centoventisette femminicidi nel 2012, 25 dall'inizio dell'anno. È inaccettabile, occorre intervenire con più forza», ha detto Idem, in un'intervista al Tg3. «Voglio creare una task force che si occupi di questo tema in modo trasversale», ha aggiunto il ministro, «che coinvolga il ministero della Giustizia e quello dell'Interno, voglio lavorare insieme a loro».

OSSERVATORIO SULLA VIOLENZA. Operativamente, per Idem «la prima cosa da fare è conoscere il fenomeno a fondo: vogliamo istituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere». Quanto agli insulti razzisti al ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, Idem ha detto che non si sarebbe mai aspettata così tante offese. «Esprimo tutta la mia solidarietà alla mia collega e amica», ha detto, «se posso cercherò di esserle utile per trovare insieme a lei le risposte al fenomeno». La task force sulla violenza di genere, si apprende da fonti vicine al ministro Idem, consisterà in un tavolo interministeriale, al quale siederanno, oltre a rappresentanti delle Pari opportunità, dell'Interno e della Giustizia, anche i ministeri della Salute, del Lavoro e dell'Istruzione.

COINVOLGERE ANCHE ASSOCIAZIONI. «Non è più sufficiente, infatti», hanno riferito le fonti, «una politica portata avanti solo dalle Pari opportunità su un fenomeno, come quello gravissimo della violenza sulle donne, che coinvolge tanti aspetti». Obiettivo della task force sarà quello di portare avanti «progetti integrati che garantiscano una maggiore incisività nel contrasto al problema della violenza di genere». E per assicurare una maggiore efficacia, il ministro vuole coinvolgere anche le associazioni, che la prossima settimana saranno convocate al ministero: lavorando sul campo, è il ragionamento, sono in grado di suggerire gli strumenti e le pratiche migliori.


Sabato, 04 Maggio 2013



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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questa e' la realta'....spero non condivisa


"POLÍTICA | Presidente del Consejo de la Ciudadanía en el Exterior
Dimite el cargo que dijo: 'Las leyes son como las mujeres, están para violarlas'

José Manuel Castelao dimitirá como presidente del Consejo General de la Ciudadanía en el Exterior según ha sabido ELMUNDO.es tras difundirse que en una conversación con otros consejeros dijo que "las leyes son como las mujeres, están para violarlas". La Secretaría del Consejo ha comunicado oficialmente su renuncia al cargo "por motivos personales".

http://www.elmundo.es/elmundo/2012/10/0 ... 60552.html


non c'e' bisogno di tradurre si capisce benissimo [xx(]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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MessaggioInviato: 06/05/2013, 14:20 
"Le leggi sono come le donne. Esistono per essere violate"

[:(]



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