Ecco il voto vergogna!!per chi avesse ancora dei dubbi in che mani siamo.
Onu, inchiesta su blitz. L'Italia vota no con Usa
Espulsi tutti gli attivisti stranieri arrestati dopo l'attacco alla flottiglia diretta a Gaza
BEER SHEVA/TEL AVIV - Sono stati rilasciati e sono in viaggio verso la Turchia i sei italiani detenuti da lunedì in Israele, con altre centinaia di attivisti filopalestinesi, dopo il sanguinoso blitz contro la flottiglia di aiuti in navigazione verso la Striscia di Gaza. La notizia del rilascio, annunciata fin dalle ore precedenti, é stata formalizzata in tarda mattinata da Betlemme (Cisgiordania) dal sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, che si trova in visita nella regione. Ed è stata subito dopo confermata dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, il quale si è detto "particolarmente grato al governo israeliano per la collaborazione offerta" e ha dato atto dell'impegno profuso dall'ambasciata italiana a Tel Aviv. I sei - Giuseppe Fallisi, Angela Lano, Marcello Faraggi, Manolo Luppichini, Manuel Zani e Ismail Abdel-Rahim Qaraqe Awin - sono stati caricati su un pullman con altri attivisti stranieri, sotto scorta e senza possibilità di contatti con l'esterno.
All'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, dove è prevista la presenza di rappresentanti diplomatici italiani, li attende un volo verso la Turchia, da dove proseguiranno per l'Italia. L'accelerazione delle procedure di espulsione è scattata sull'onda delle crescenti pressioni internazionali e dopo il via libera di ieri sera del gabinetto di sicurezza israeliano, presieduto dal premier Benyamin Netanyahu, al rimpatrio "immediato" di tutti gli stranieri fermati: inclusi quei turchi che in un primo momento avevano rischiato di finire sotto processo per la reazione violenta all'abbordaggio della Mavi Marmara, la nave guida del convoglio denominato 'Freedom Flotilla'. Già in mattinata una cinquantina di turchi aveva lasciato il centro di detenzione di Beer Sheva, mentre nella notte era stata completata l'espulsione via terra verso la Giordania di altre 124 persone - originarie di diversi Paesi arabi e musulmani - nonché quella di tre libanesi: tutti accolti, al di là del ponte di Allenby - che collega le due sponde del fiume Giordano - da una folla inneggiante alla "libertà della Striscia di Gaza" (l'enclave palestinese controllata dal 2007 dagli islamico-radicali di Hamas) da slogan ostili verso Israele.
A bordo delle navi della flottiglia c'erano in totale 682 persone di 42 diverse nazionalità. Almeno 9 sono state uccise nell'assalto delle forze speciali della marina israeliana, mentre più di 40 sono state ferite e sono tuttora ricoverate in ospedale; una cinquantina di persone, infine, era stata rimpatriata già fra lunedì sera e ieri, avendo accettato di firmare un provvedimento amministrativo d'espulsione. Tutti gli altri stranieri - rinchiusi temporaneamente nel centro di detenzione per essersi rifiutati di firmare tale provvedimento, che li avrebbe costretti ad ammettere di essere entrati illegalmente in Israele e non catturati in acque internazionali - dovrebbero essere rimpatriati entro domani in via extra giudiziale, sulla base di quanto stabilito dal gabinetto di sicurezza.
ONU, SI' A INCHIESTA INTERNAZIONALE - Il Consiglio dei diritti dell'uomo dell'Onu ha adottato oggi a Ginevra una risoluzione che chiede una "missione di inchiesta internazionale" sul blitz delle forze israeliane contro la flottiglia di pacifisti diretta a Gaza. La risoluzione è stata approvata da 32 dei 47 membri del Consiglio dei diritti umani. Il testo approvato a Ginevra chiede di "inviare una missione internazionale per indagare su violazioni delle leggi internazionali". Una sessione straordinaria dell'organismo sul blitz israeliano era stata convocata su iniziativa del rappresentante palestinese e di quelli del Sudan, del Pakistan a nome della Lega Araba e dell'Oci, l'Organizzazione della conferenza islamica.
ITALIA VOTA CONTRO INCHIESTA INTERNAZIONALE CON GLI USA - L'Italia ha votato contro la risoluzione del Consiglio dei diritti umani dell'Onu che ha adottato una risoluzione che chiede una 'missione di inchiesta' internazionale sul blitz israeliano contro la flottiglia diretta a Gaza. Lo si è appreso da fonti della Farnesina che sottolineano come non ci sia stata "una posizione comune europea".
TUTTI GLI ATTIVISTI FUORI DA PRIGIONE BEER SHEVA - Tutti gli attivisti stranieri della flottiglia filo-palestinese intercettata lunedì dalle forze speciali israeliane al largo della Striscia di Gaza sono usciti dalla prigione di Beer Sheva (sud di Israele), dove erano stati detenuti in attesa di rimpatrio. Lo ha reso noto oggi la direzione del centro di detenzione, confermando che le operazioni di rilascio sono state completate nel primo pomeriggio. Non tutti gli attivisti sono peraltro pienamente liberi: per diverse decine di loro proseguono infatti in queste ore le procedure di espulsione, senza contatti esterni e sotto la sorveglianza della polizia israeliana, che cesserà solo al momento dell'imbarco aereo o dell'arrivo a un valico di confine terrestre. Secondo fonti di polizia, due dei reduci della flottiglia, entrambi turchi, sono inoltre già tornati in stato di detenzione temporanea in una camera di sicurezza dell'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Entrambi sono accusati di aver dato in escandescenze durante i minuziosi controlli che precedono gli imbarchi e di essere stati per questo rinchiusi dietro una porta blindata. Saranno liberati, hanno riferito le fonti, soltanto al momento dell'imbarco su uno dei sei voli speciali allestiti oggi per la circostanza
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 36582.html