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Thethirdeye ha scritto: Cita:
sezione 9 ha scritto:
La pena ha una sua funzione SOCIALE. Attraverso la PUNIZIONE si RIEDUCA. Non esiste pena senza rieducazione, nè senza punizione.
Hai ragione.
MA.... se queste punizioni, alla fine della fiera, si riducono
a stare a casetta, con tutti i
comfort del caso, e con
pena pure ridotta, viene da sè che non sussite punizione,
né rieducazione e né funzione sociale. O sbaglio?
Non, dici bene. E infatti, ripeto: la pena è fatta di punizione e rieducazione, servono tutte e due.
A Diego neanche rispondo, aspetto che dica qualcosa di intelligente, e che vada oltre al ventre (o al basso ventre).
Faccio notare una cosa: chi violenta rovina la vita di una persona, per cui alcuni chiedono la morte. Un economista può rovinare la vita di milioni di persone, ammazziamo pure lui? Un imprenditore che licenzia per suo tornaconto, rovina la vita di famiglie intere, lo ammazziamo? Insomma, non pretende gli esempi nella massima coerenza ed aderenza al tema, voglio però che arriviate a capire che una vittima ha sempre ragione ad essere risentita. Un pensionato a cui viene rubata la pensione deve farsi pane e acqua per un mese... La vittima ha sempre una visione soggettiva e parziale del fatto, per questo esistono cose che per voi sono insignificanti, temo, come "legge, procedure, tribunali" e via discorrendo. Servono a dare oggettività al giudizio. Ovvio che la vittima non veda l'ora di saltare al collo del delinquente, è naturale, ma la vittima non fa giustizia, si vendica. Se non riuscite ad elevarvi oltre agli istinti animaleschi, beh, fatevi un esame di coscienza... Chi uccide per vendetta non è migliore di chi uccide per svago, interesse o chissà cos'altro.