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Thethirdeye ha scritto:
Ci mancherebbe altro. Il punto è che la strada che tu prospetti è letteralmente impraticabile. Perchè non ci sono i soldi. Io, a differenza tua, l'ILVA l'ho vista con i miei occhi.. proprio l'anno scorso. E ti posso garantire che stiamo parlando sì del più grande polo industriale d'Europa.... ma anche di una struttura immensa praticamente abbandonata a se stessa.
Lo scopro solo ora?
Potevi avvisarmi così ti invitavo a casa mia almeno
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
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Thethirdeye ha scritto: Cioè parliamo di qualcosa che è molto vicino al FATISCENTE. Hai presente quale sia il significato di fatiscente? Ristrutturare e mettere in sicurezza km e km quadrati di strutture è qualcosa che la "proprietà" non pensa minimamente di fare. Loro hanno sempre e solo RICATTATO i lavoratori e i cittadini di Taranto. Della serie... o ti mangi la minestra (avvelenata), oppure tutti a casa.
Quoto il fatiscente.
Rivestimenti arrugginiti, casolari di controllo che paiono gigantesce palafitte di metallo ammuffito, muri dove ormai il bianco ha preso il posto del grigio.
Ma mi limito nell'elencare i segni caratteristici di questa lista degli orrori: dettagli o meno, è qualcosa che nel complesso la fa davvero apparire come una sterminata fabbrica della morte.
Prima di giudicare se sto esagerando o meno, credo che dobbiate prima andare a giudicare di persona: entrarci non è molto diverso dal ritrovarsi dinanzi ai cancelli di Auschwitz, con la differenza che qui le ingegnerie mortali sono ancora in funzione.
TTE infatti ci è stato di persona ed ha colto al 100% quello che prova ogni tarantino nel vedersi distrutta in un solo colpo sia la propria città che il proprio futuro.
Rimettere in sesto una struttura di dimensioni che realmente assumono il connotato di gigantesco, mi pare una gigantesca cassata: metti poi che Taranto è ancora in ginocchio a causa della crisi dei fondi comunali causata dall'amministrazione Di Bello....i soldi? Da dove li prendiamo?
Siamo in una via a senso unico.
Per me, ILVA chiusa seduta stante però le istituzioni devono impegnarsi allo stesso tempo anche per trovare un'occupazione sicura a tutti coloro che perderanno il posto....il problema è che sono TROPPI.
Ed il porblema ancora più grosso è che a Taranto, come avevo già spiegato....lo scrivo in dialetto....fatij nu'n stè (lavoro non ce ne sta).
Rimetterla in sesto solo per assicurare il posto a chi già ci lavora, comporterebbe una spesa insostenibile, quindi vai con gli aiuti statali....e quindi ulteriori debiti a gravare sulle finanzie già precarie della città.
Diciamo che lo stato fatiscente dell'ILVA è lo specchio di tutto il resto della città....mi duole dirlo in primis per me che ne sono cittadino, ma è la triste realtà.
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sezione 9 ha scritto:
Io non sono di Taranto, ma provate a chiedere a qualunque tarantino (anche quelli che scrivono qui): secondo me, sono tutti contenti se gli impianti funzionassero finalmente nel pieno rispetto della legge, ma sarebbero tutti contrari a chiudere tutto. Non si difende l'ambiente contro il lavoro nè il lavoro contro l'ambiente, vanno difesi insieme.
Sbagli: la maggior parte dei tarantini (gente che li ci lavora, tra l'altro) vuole proprio che si chiuda tutto, sei male informato
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
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Chi è intelligente sa bene che continuare a prestare lavoro la dentro equivale anche ad intossicare l'aria dlele generazioni future.
Tutti lo sanno che l'amministrazione di Riva è qualcosa che tende al male più assoluto, il classico esempio dell'imprenditore senza scrupoli in assoluto e strafottente, un'entità demoniaca a tutti gli effetti.
Bonificare vorrebbe dire anche considerare il fattore di attendere che tutti i vapori presenti nell'aria dell'area dello stabilimento cessino del tutto, altrimenti i lavoratori che cavolo ce li rimandi a fare in uno stabilimento di bell'aspetto ma dall'aria tossica?
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sezione 9 ha scritto: Chi ha manifestato contro il sequestro (anche se non è proprio così) non ha scioperato per difendere l'Ilva così com'è, ha paura di perdere il lavoro dopo aver avuto come unica scelta un lavoro disumano. Proporre a queste persone di chiudere tutto e lasciarli a casa non mi pare proprio la scelta più giusta, nè la più logica.
Come ho spiegato in precedenza, prima bisogenrebbe rivedere la questione delle occupazioni per fornire loro un lavoro alternativo, o per sempre oppure anche solo in attesa di un irreale bonifico TOTALE (irreale per le tante ragioni sopra citate).
Non è per essere pessimista, ma ciò rasenta quasi limpossibile: sono realista, più che altro.
Perchè qui ci vivo.
E permettemi di concludere questo intervento con un evento a cui ho assistito veramente, anche se in disparte.
Mi vergogno anche di raccontarlo perchè dovrebbero essere cose che non mi riguardano personalmente, però....lo faccio giusto a scopo di far ragionare un pò riguardo alle conseguenze che l'ILVA porta a chi vive e lavora lì dentro.
Il padre di un mio conoscente aveva un tumore che gli era stato provocato proprio dalle condizioni sanitarie dell'area in cui lavorava, ovvero l'ILVA.
Ha resistito finchè ha potuto e.....sapete quando è morto?
Il giorno di Natale....
![Infelice [:(]](./images/smilies/UF/icon_smile_sad.gif)
Così, giusto per far riflettere.
A quante situazioni come questa vogliamo assistere ancora?
Credo nessuno sano di mente.