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Marziano
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MessaggioInviato: 25/01/2014, 01:27 
Guardate cosa hanno fatto il 1 dicembre, in italia sarebbero stati arrestati tutti, se non peggio...

Pubblicato in data 01/dic/2013
Ukrainian protesters use bulldozer to move riot police, before being dispersed by other protestors
There are MASSIVE protests ongoing in Ukraine after President Viktor Yanukovych's refused to sign a trade agreement with the EU, essentially tying the country's fate with Russia.
The crowds have been massive, and unending since the decision several days ago.
Via Mark Mackinnon, here's wild video of protesters attempting to bulldoze the police, only to be stopped in the end by other protesters.

Protesters Push Police With Bulldozer in Ukraine



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MessaggioInviato: 25/01/2014, 05:35 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Che cosa sta veramente accadendo in Ucraina

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In apparenza, sembrerebbe di trovarsi di fronte a una protesta spontanea di quella parte di popolo ucraino che aspira a integrarsi con l’Europa. Tuttavia, molti tra i manifestanti, se non si fosse aperto il contenzioso con l’Ue, avrebbero trovato un’ altra scusa per scendere in strada. Il peggioramento della situazione era inevitabile. Lo sfondo e le cause sono molto più profonde del semplice “movente europeista”.

...omissis...

Il 41,3% degli intervistati si è mostrato sostenitore della complementarietà del settore statale con quello privato, mentre il 27,2% è per il ritorno alla pianificazione dell’economia sulla base del controllo statale assoluto.

http://www.signoraggio.it/che-cosa-sta- ... n-ucraina/


Una protesta che, come ripeto e come si asserisce SOLO OGGI in vari luoghi, nasce da un malcontento che ha trovato la sua goccia che sta facendo traboccare il vaso, nel repentino accomodamento dei poteri nazionali al riparo da pericolosi "imbarazzi".

Per legge approvata a "votazione segreta e tra pochi intimi che veramente decidono"...alla resa dei fatti.
Che laggiù significa "accomodamento tra i soliti noti", molto più incisivamente di quanto succeda già comunque molto antipaticamente in un paese fondamentalmente LIBERO come l'Italia.
E questo farebbe incazzare chiunque.

Questa volta sembra ci siano i presupposti perché sia l'inizio di un cambiamento obbligato delle economie e degli equilibri mondiali, più di quanto la "semplice " Ucraina si trovi, suo malgrado, a rappresentare in questo scacchiere.

Succede, questa volta, per l'appunto, in una zona d'interesse strategico forse più unico che raro. E qui t'inviterei a scomodare i tuoi players, per osservare verso chi si starebbe ipoteticamente sbilanciando ancor più la situazione, con questi scenari che si prospettano, di un cedimento più da parte Russa che Occidentale. IMHO.
Occidente ancor più potente e China per ora respinta un po' più indietro. Con una Russia che vedo perdere peso definitivamente nello scacchiere mondiale, diciamo in concomitanza con quella che sarà la fine del potere di Zar Vladimir.
Questo credo siano le reali rappresentazioni dei tre player in questo momento. Dove uno sta lentamente smembrandosi e infine credo soccomberà al ruolo di "ex potenza mondiale".
(Approfitto...piccolo OT riferito all'idea consolidata in generale e a nessuno in particolare...Basta con 'sto "Gli Americani". Si parla di potere Occidentale, Russo e Cinese, per il "comando" economico/militare della società globale prossima futura e non di 4 entità. Basta ipocrisie o semplici inesattezze sistemiche ormai croniche e oggettivamente anacronistiche.
L'Europa è quell'Alleato Americano già facente parte del potere massimo stesso che si sta ormai compattando in un'unica entità Occidentale. S'il vous plait [:(!])

Torno in tema.
Un diritto sacrosanto alla protesta e al voler OTTENERE qualcosa di GROSSO E DEFINITIVO da questa protesta, sono certo che pervade i cuori della gente del posto, in questo momento più consapevolmente di quello che fu l'entusiasmo dell'immediato dopo-Gorbaciov.
A maggior ragione, dato che stiamo parlando di un popolo che culturalmente risente di una tirranìa chiamata socialismo sovietico, che l'ha reso terra da sfruttare e ha creato la classica società bipolare che l'economia comunista obbligatoriamente crea, non può che esplodere con una protesta politico/rivoluzionaria esattamente opposta al comunismo che l'ha soggiogata e segnata nel profondo.
Con una comprensibile quanto infausta cattiveria del gesto che si può prospettare, rischierà di portare forse anche a violente epurazioni, una volta che la Russia potesse essere costretta a cedere almeno il controllo delle libertà monetarie e di governo liberamente votato.

I tanto potenti e ricchi e i tanto poveri e tristi. In mezzo, il nulla.
E' stato così per lunghi decenni.

Poi, perestroika.
Dall'oggi al domani, su musiche dei Pink Floyd, metà del blocco che creò la guerra fredda ha subito un crollo.
Ma ne è rinato forse più potente con l'odierna Russia, degl'oligarchi poco più che trentenni e che rappresenta quello che credo essere l'apice, storicamente, di un'effimera gloria poco più che trentennale, per come rimarrà nei libri la Russia di Putin.

Gente di 30 anni, dal colbacco e il potere politico, è passata al megayacht nel porto monegasco e al potere mafioso, metamorfosi del regime che fu, nel giro di pochi mesi, agl'inizi degl'anni 90.
Frutto di statalizzazioni che hanno privatizzato aziende d'estrazione petrolifera e di gas e quant'altro al costo di una cena per due.

I pochi già potenti, sono diventati il traino per un'aumento di chi ha iniziato a beneficiare dei lussi del vero capitalismo.

Quello stesso che ha rovinato ancor di più la società e l'economie delle "ex colonie" della C.S.I., perchè tali sono, secondo chi ci vive.
Nazioni di fatto, soggiogate all' Armata Rossa per troppo tempo.
Quindi, secondo giusta etica di libera appartenenza Nazionale, si rivoltano ora al capitalismo fragile che li ha solo sfiorati, in un'economia che l'agogna da sempre e rischia d'arrivarci quand'esso sta implodendo, chiedendo a gran voce la loro libertà e i diritti che vedono da tempo, subito al di là del confine.
Una protesta forte e pericolosa per la vita di chi la sta attuando, che potrebbe concludersi con una probabile "beffa nel risultato".
Ancora una volta.

Una spinta molto forte, anche per questo, credo a non voler più aspettare oltre. L'aver ancora il fiato sul collo del "padrone" Russo nonostante l'ormai lontana Perestroika delle false speranze per i più, dev'essere insopportabile per quella povera gente.

In Ucraina, coloro che hanno 40 anni oggi, si sono sentiti raccontare dai nonni le tristi storie dei Gulag dove morivano a vagonate.
Un lungo susseguirsi di soprusi da parte di una politica socialista, fa nascere la stessa politica di protesta veemente, semplicemente come fosse antimateria per la materia.

Il nazionalismo di destra è quello che ha da sempre caratterizzato i moti rivoluzionari del popolo slavo nel liberarsi dal comunismo.
E' la caratterialità slava nell'affrontare i guai pesanti della sua storia recente e che , a differenza del "nostro nazionalismo alla mediterranea", è protesta ben più condivisa e determinata di quanto in Italia o in Spagna si riuscirà mai a fare.

Senza quotarti, Agente Segreto, se fino a ieri non si sapeva molto, se non un passaggio veloce e generalista dei mass-media Italiani sulla "crisi ucraina", oggi si sa che negl'ultimi due giorni ci sono stati morti e scontri duri...senza uno straccio di diretta che i telegiornali italioti solitamente propongono da più fonti giornalistiche, in questi casi.

Quindi? Niente cronaca diretta di rivolta popolare con morti, barricate e incendi, significa informazione libera, secondo te?
E qualche straccio di video su youtube di cui uno di ben sette ore in lingua inglese, se io non avessi aperto questo Topic, l'avresti postati quando? Dopo tre giorni dalla fine delle proteste?
In questo, come in altri forum attenti alle faccende internazionali, soprattutto se coinvolgono poteri e rischio di sbilanciamento degli stessi a questo livello, il fatto che ancora non se ne parlasse a me la dice lunga sula fatto che la censura abbia funzionato sino ad un certo punto e poi sia crollata almeno nelle ultime ore, ma non ancora trattata se non marginalmente in quasi tutti i principali telegiornali e i sesta pagina nei quotidiani. Non certo in maniera totale. E su questo ho esagerato io, e me ne scuso..

E il fatto che una semplice ragazza Ucraina all'estero abbia ricevuto un invito che hanno ricevuto in molti cittadini Ucraini all'estero, non ti fa pensare che questo aver finalmente sfondato le difese mediatiche dei confini geografici d'influenza Russa almeno (!!!!) in questo forum, sia dovuto ad atteggiamenti come quelli che hanno generato questo e chissà quanti altri thread in giro per la rete?
Credo che i giorni a venire, daranno atto alle cronache di questa battaglia contro la censura vinta basilarmente grazie alla Rete.

A me le cose sembrano così banali e scontate, ma forse ragiono male io.

Nei prossimi giorni aspetto comunque con ansia il PEPE AL CULO della Comunità Internazionale che auspico si trovi finalmente ad affrontare la questione in maniera seria e determinata.
In questo mondo non se ne può più di dover tenere la cronistoria delle gesta umane che hanno portato e continuano a peggiorare quello che ancora ottimisticamente chiamiamo società.
Io, che il mondo si rivolti come un calzino, lo auspico assai e con convinzione.
Laddove le cose sono moralmente, logicamente, eticamente e obbligatoriamente per la sopravvivenza, assolutamente da cambiare, prima succede, meglio staranno le generazioni future.
Saremmo noi che ci meriteremmo gli effetti a lungo corso di una guerra con bombe nucleari, non la generazione del XXII secolo.

Stiamo lasciando un mondo veramente agli sgoccioli, ai prossimi.
Ad ogni coscienza, il suo peso o il suo sollievo, davanti a questa possibile crisi internazionale che pare sempre più dietro l'angolo, e non più procrastinabile.

E nimmanco uno straccio di diretta in prima pagina, a quanto ho visto finora, nei tg nostrani più importanti
Non è censura questa?!...nuuuuooooo [B)]

Potava accadere di ogni, a Kiev.
E, se fosse accaduto di peggio, avremmo saputo comunque dopo un aggiustamento tipicamente da controllo marxista dell'informazione, non ci fosse il web e quei pochi giornalisti che hanno documentato, rispetto alla calca mediatica mondiale che ci si aspetterebbe n una situazione simile.
Spero che i numeri neri della protesta, alla fine si fermino ai 5 morti avuti sinora, e la comunità internazionale intervenga almeno per un'ammorbidimento della situazione che sta davvero diventando esplosiva.

Erano più di 60 milioni, i cittadini residenti in Ucraina, prima del crollo del muro. Ora sono 45 milioni.
In vent'anni, un quarto della popolazione è letteralmente fuggito dalla propria terra a gambe levate e col nero nel cuore. In tutti i sensi.


Ciò che mi fa paura, è il sangue slavo della popolazione.
Storicamente, quando fanno "disastri", li fanno grossi...come quello che venne perpetrato, ad esempio, nell'ex Jugoslavia dello sfascio post-Tito e che produsse anni di carneficine fino a tempi relativamente recenti.

La destabilizzazione dei poteri nell'area, è auspicabile solo se "pienamente in mano al popolo". IMHO.
Solo così la comunità internazionale non potrà assistere al massacro. Una situazione pericolosissima per la gente che sta laggiù.
Sono sinceramente vicino a tutti gli Ucraini, anche eticamente, nella loro protesta,. Quale che sia la fazione estremistica che la capeggia, vedo importante buttare giù la porta. Poi, dove vada a finire l'economia prodotta, i Russi non credo abbiamo problemi a controllarlo comunque da non perderci totalmente "questa piccola guerra mondiale" della diplomazia, quale spero si limiterà ad essere.

Il discorso del blocco militare che si sbilancerebbe in maniera non accettabile ai Russi, è il nodo da evitare assolutamente, quanto assolutamente inevitabile.

Devo approfondirla la questione del dislocamento militare che rientrerebbe in accordi eventuali.
Non ne so pressochè nulla, mi rendo conto or ora. E delle parole di signoraggio.it , sinceramente, mi fido solo dopo un serio controllo.

Paolo, comunque...ti voglio bene. [:D]
Come prendi seriamente le discussioni tu, con piena soddisfazione dell'interlocutore, lo sanno fare davvero in pochi.
E sono a due inchini in poche ore. Il primo l'ho fatto a Manny, poche ore fa.
Mo' basta...prima che SEMBRI che io mi debba far perdonare qualcosa [:I] [}:)]

Tornando all'Ucraina...

..ce l'avranno il diritto di averne le scatole piene e volerlo far sapere al mondo?!
Onore, rispetto e condivisione, da parte mia.
Di un messaggio che era, fino a ieri, lì sotto il tappeto, e che le tante Julia stanno aiutando a diffondere, a questo punto, direi essendo riuscite nell'intento. IMHO.

Evviva il web. Eviterà la guerra, mi piace pensare.

Riflettiamoci...qui da noi, se vuoi puoi manifestare, scrivi nel web, sui giornali, si riesce sempre più spesso nello sputtanare a morte chiunque non stia ben attento quando ruba.

Laggiù, invece lo prendono sempre e solo nel didietro, E BASTA, da troppo, troppissimo tempo.
Sinceramente..., ho sposato la causa conoscendola come un fulmine a ciel sereno e approfondendo in due giorni quello che non sapevo su una situazione gravissima, che era li...nel limbo dell'oblio di Grande Madre e i suoi ex-tovarisc obbligati, che ora la fronteggiano in tuta mimetica nera.

Tanto di cappello. Non se ne può più del sistema delle superpotenze e prima o poi una deve nettamente prevalere perchè questo sistema cambi nel tessuto profondo. Non vedo altri "start", se non quello che oltrepasserebbe il point of no return del baratro dell'estinzione della specie, se tarda ancora molto a venire una "girata in senso opposto" del sistema mondiale tutto.

Quella, dobbiamo fomentare, non cercare di pacarne i focolai, quando le "ragioni di popolo" sono così eclatanti e condivise. Per rimanere nella storia, intendo [;)]
Altrimenti una historia humana, si rischia sempre più che non ci sarà per lungo tempo ancora.

Poi...vedete voi.
Io la penso in questi termini, sui popoli oppressi. Tutti, nessuno escluso.



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MessaggioInviato: 25/01/2014, 12:08 
Ukraine Protests: 25 of the Most Powerful Pictures from Kiev


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A protester fires off fireworks towards riot police during clashes in Kiev, Ukraine

Source: Reuters

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Protesters use a large slingshot to hurl rocks at police

Source: AP

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A protester wearing a gas mask and cloak walks among burning tyres

Source: Reuters

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A protester throws a Molotov cocktail towards police lines

Source: AP

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A protester points a handgun during a clash with police in Kiev

Source: AP

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Protesters wearing armour and improvised protective gear prepare for a clash with riot police

Source: AP

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Protesters clad in improvised protective gear prepare for a clash with police

Source: AP

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Pro-European integration protesters take cover from water sprayed from a fire engine

Source: Reuters

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Pro-European integration protesters take cover as a fire engine sprays them with a jet of water at the site of clashes with riot police in Kiev

Source: Reuters

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A pro-European integration protester walks among burning tyres under water sprayed from a fire engine at the site of clashes with riot police in Kiev

Source: Reuters

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A protester looks out of an ice-encrusted burnt-out vehicle at the site of clashes with riot police in Kiev

Source: Reuters

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A protester prepares to throw a Molotov cocktail during clashes with police

Source: AP

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A pro-European protester throws a burning tyre during clashes with riot police

Source: Reuters

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Opposition leader and former WBC heavyweight boxing champion Vitali Klitschko addresses protesters near the burning barricades

Source: AP

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Orthodox priests pray as they stand between pro-European Union activists and police lines

Source: AP

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A pro-European integration protester throws rocks towards riot police as others take cover in Kiev

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A riot policeman throws a Molotov cocktail during clashes with pro-European protesters in Kiev

Source: Reuters

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Riot police officers pose for a picture near burnt-out vehicles during clashes with pro-European protesters in Kiev

Source: Reuters

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Pro-European protesters carry Molotov cocktails during clashes with riot police in Kiev

Source: Reuters

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Riot police officers take cover behind shields during violent protests in Kiev

Source: Reuters

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A riot police officer peers out as his colleagues take cover behind shields during clashes with pro-European protesters

Source: Reuters

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Riot police officers detain a man on the ground during clashes in Kiev

Source: Reuters

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A pro-European integration protester catches fire during clashes with police in Kiev, Ukraine

Source: Reuters

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A pro-European integration protester sits in a burnt-out police bus the day after the rally in Kiev

Source: Reuters

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Opposition leader and former WBC heavyweight boxing champion Vitali Klitschko is attacked and sprayed with a fire extinguisher as he tries to stop the clashes between police and protesters

[align=right]Source: Ukraine Protests: 25 of the Most Powerful Pictures from Kiev [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 25/01/2014, 12:09, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 14:21 
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MessaggioInviato: 25/01/2014, 14:30 
Avrei voluto vedere la propaganda di regime occidentale come avrebbe definito questi manifestanti se fossero stati a ruolo invertito.

Ovvero se fosse stato il governo pro-europa e i manifestanti pro-putin... io penso che sarebbero stati definiti terroristi anche nel caso in cui le rivendicazioni per una vita migliore fossero state le medesime.

Rigel, anche io come te penso che la protesta vada appoggiata e anzi partecipata quando le "ragioni di popolo" sono eclatanti e condivise.

Non è il caso dell'Ucraina a mio parere. Lì è in atto esclusivamente un cambio di regime, per passare da un padrone all'altro, dalla padella nella brace.

Un padrone, quello nuovo, che necessita per forza di cose di emancipare il suo cavallo di troia (la UE) dal controllo del gas russo.

Questo perché quando scoppierà la terza guerra mondiale contro la Cina (e scoppierà ahimè, scoppierà) gli USA avranno bisogno dell'alleanza geopolitica incondizionata della UE. UE che non potrà sposare pienamente la 'causa' USA senza l'autonomia energetica da parte dei russi.

Perchè altrimenti, in caso di guerra e di patto UE-USA, la Russia chiuderebbe i rubinetti del gas verso la UE mettendoci in croce al primo inverno.

Liberata la UE dal giogo energetico avversario e possibilmente unificata potrà essere dato il via libera alla terza guerra mondiale, che verrà vinta stavolta da russi e cinesi, in quanto gli unici in possesso dei capitali per potere rifinanziare la ricostruzione nei paesi totalmente indebitati il cui debito è detenuto proprio dalle potenze straniere coinvolte.

Perché dietro tutto questo perverso gioco c'è un solo Player, caro Rigel, il Player C dei grandi potentati economici, banche e finanze, che programmano da sempre le guerre le quali, qualsiasi esito abbiano, vengono infatti sempre "vinte" dal vertice della piramide.

Questo è ciò che per me sta dietro la questione Ucraina, così come quella siriana o molte altre.

Se vogliamo che il Sistema cambi non possiamo auspicare che una delle superpotenze diventi predominante sull'altra...dovremmo attivarci per emancipare l'umanità dal gioco del Player C. Player C che sta dietro USA,UE, NATO, Russia, Cina, Israele, etc.etc.

Perché le banche, le multinazionali, il denaro, il potere, il dominio, non hanno colore, bandiera o nazione.



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MessaggioInviato: 25/01/2014, 14:57 
Atlanticus hai espresso perfettamente il mio pensiero mentre scrivevo queste poche parole http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=315960 ma che non ho saputo dire.


Ultima modifica di Wolframio il 25/01/2014, 15:02, modificato 1 volta in totale.


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E c'è da dire un'altra cosa... non che Putin mi stia simpatico in quanto COMUNQUE collegato a mio parere al Player C.

Nei giorni del ritorno dell’Ucraina verso la Santa Madre Russia, vorrei (ri)spiegare per la centesima volta perchè Vladimir Putin è il più grande statista del secolo, ovvero l’uomo di stato che ha fatto più di tutti il BENE dei suoi concittadini.

Correva l’anno 1999 e nella Russia degli Oligarchi, ovvero dominata da ex funzionari del PCUS di un certo tipo e finanziati da un certo tipo di banchieri, per le strade c’era il caos e la miseria. I cittadini di Mosca morivano di freddo per la mancanza di combustibile (no dico Russi senza combustibile?).

Putin, capo dell’ex KGB prende il potere con con un quasi-colpo di Stato senza grossi spargimenti di sangue e con un accordo (cioè o ti accordi o ti fucilo) con l’allora presidente ubriacone Boris Elstin, mandato poi in vacanza a schiantasi il fegato in gloria a suon di Vodka e prostitute.

La prima cosa fatta da Putin una volta preso il potere è stato quello di sterminare e perseguitare gli oligarchi russi (alcuni giocano a Subbuteo in inghilterra ancora oggi, altri si sono accidentalmente avvelenati col polonio, altri ancora si sono presi il raffreddore in Siberia) e rimettere nelle a mani dello Stato o di suoi uomini di fiducia le grandi aziende ex sovietiche legate alle risorse naturali. Per il resto scegliete voi la storia di quest’uomo che vi piace di più, ma per quello che conta (per i Russi):

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Quello che vedete è il grafico del potere di acquisto reale dei cittadini russi.

Vogliamo dare una occhiatina alla disoccupazione:

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http://www.rischiocalcolato.it/2013/12/ ... afico.html

Così come altrettanto... da un articolo del 2007!!! 6 Anni fa!!!!

RUSSIA. Putin bollato come antidemocratico per la sua battaglia contro gli oligarchi - Chi ha paura dell’orso russo
Intervista con Maurizio Blondet, autore di Stare con Putin? «Il processo di integrazione tra Europa e Russia è nei fatti. Si tratta solo di accompagnarlo evitando che altri, per i loro interessi, lo distruggano»

Intervista con Maurizio Blondet di Davide Malacaria

«Russia ed Europa non possono che integrarsi sempre più, è una sorta di destino manifesto». A parlare è Maurizio Blondet, a lungo penna di primo piano di Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, per il quale ha firmato molti editoriali. Da tempo Blondet ha abbandonato le sfide del quotidiano cattolico, per dedicarsi a un giornale online, Effedieffe.com, dai tratti un po’ forti, ma sempre interessante e molto ben documentato. Da poco ha dato alle stampe Stare con Putin?, ovvero l’oggetto della nostra intervista. Lo abbiamo incontrato prima del vertice informale tra il presidente degli Stati Uniti, George Bush, e il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che si è tenuto ai primi di luglio nel Maine, nella residenza di Bush senior. Un incontro che ha suscitato speranze. Da verificare.

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Perché stare con Putin?

Maurizio Blondet: Credo che il presidente russo, dopo l’11 settembre e l’inizio della cosiddetta guerra al terrorismo, abbia rappresentato un punto di stabilità, di equilibrio nel mondo. L’Europa, poi, non ha che da guadagnare a integrarsi con la Russia. Purtroppo, però, i burocrati di Bruxelles, i vari Barroso, i Solana, remano contro; persone che guidano l’Europa senza alcuna investitura popolare e che non fanno altro che complicare questa integrazione. Forse devono obbedire ad altri, a chi non ha alcun interesse a questo processo.

Ovvero?

Blondet: Gli Stati Uniti, innanzitutto. C’è chi vorrebbe marginalizzare la Russia e renderla una piccola potenza asiatica.
Tesi vagamente complottista...

Blondet: Niente affatto. Le leggo un passaggio di un saggio del 1997 di Zbigniew Brzezinski, già segretario di Stato con Carter: «L’Ucraina, nuovo e importante spazio nello scacchiere euroasiatico, è un pilastro geopolitico perché la sua stessa esistenza come Paese indipendente consente di trasformare la Russia. Senza l’Ucraina, la Russia cessa di essere un impero euroasiatico. La Russia senza l’Ucraina può ancora battersi per la sua situazione imperiale, ma diverrà un impero sostanzialmente asiatico, probabilmente trascinato in conflitti usuranti con le nazioni dell’Asia centrale, che sarebbero sostenute dagli Stati islamici loro amici nel Sud. [...] Gli Stati che meritano il più forte sostegno geopolitico americano sono l’Azerbaigian, l’Uzbekistan e (al di fuori di quest’area) l’Ucraina, in quanto tutti e tre sono pilastri geopolitici. Anzi è l’Ucraina lo Stato essenziale, in quanto influirà sull’evoluzione futura della Russia». Una lettura utile per capire quel che è accaduto in questi ultimi anni. È stato scritto molti anni prima che scoppiassero le “rivoluzioni colorate”.

Rivoluzioni colorate...

Blondet: La rivoluzione arancione in Ucraina, la più importante dal punto di vista geopolitico, la rivoluzione rosa in Georgia, e poi quelle dei Paesi baltici e dei Paesi asiatici quali l’Uzbekistan, il Kirghizistan.Tutte finanziate dagli Stati Uniti tramite una miriade di organizzazioni non governative sorte come funghi all’interno di questi Stati, e questo nonostante negli Usa vi siano leggi che vietano di manipolare le società civili di altri Paesi. Nel mio libro ho anche raccontato dell’uomo più importante della rivoluzione kirghisa, l’americano Mike Stone, che, durante i disordini, crea un giornale nel quale si educa la gente su come si fa uno sciopero della fame, su come si organizza una manifestazione, su come si attua la resistenza passiva... e quando le autorità gli tagliano la corrente riesce lo stesso a stampare grazie ai generatori gentilmente messi a sua disposizione dall’ambasciata Usa in Kirghizistan. Singolare anche la figura di Kateryna Chumachenko, moglie di Viktor Yushenko, leader della rivoluzione arancione e attuale presidente dell’Ucraina, nata a Chicago, funzionario della Casa Bianca sotto Ronald Reagan e poi del Dipartimento del Tesoro. Alla Casa Bianca era membro del Public Liaison Office e la sua specialità era creare consenso alle politiche reaganiane presso i gruppi anticomunisti dell’Est europeo, in particolare i dissidenti ucraini. Sono solo alcuni esempi.

Parlava delle rivoluzioni che si sono svolte nei Paesi della Russia asiatica...

Blondet: Si tratta di Paesi caucasici e di quelli che al Sud, stendendosi dal mar Caspio alla Cina, separano la Russia dall’Iran, dall’Afghanistan e dal Pakistan. Stati fondamentali da un punto di vista geopolitico, in quanto mettono in comunicazione la Russia con il Caspio, tra l’altro ricchissimo di petrolio e gas naturali, ma soprattutto perché vie di transito degli oleodotti russi. Adesso in Georgia l’esercito degli Stati Uniti arruola marines: non hanno più volontari americani, perché questi si offrono alle ditte private che pagano meglio, così sono costretti a rimpinguare le file del loro esercito in Paesi come questo... Ma non tutto è andato come speravano gli strateghi neocon: dopo un periodo di sudditanza ai nuovi padroni occidentali, in alcuni di questi Stati i politici locali hanno iniziato a intessere di nuovo rapporti con Mosca. D’altronde la Russia è molto più vicina a loro degli Stati Uniti ed è impossibile non tenerne conto.

Eppure dopo l’11 settembre gli Usa e la Russia apparivano alleati contro la minaccia terroristica.

Blondet: Allora gli Usa credevano di poter gestire la Russia. Tutto si è complicato quando invece Putin ha iniziato a fare una politica che ha portato poco a poco la Russia fuori dal caos organizzato in cui era precipitata sotto Eltsin. E questo anche grazie agli introiti del gas e del petrolio. La guerra dell’Iraq, che nelle idee degli strateghi americani rappresentava un passo verso l’egemonia mondiale, causando il rialzo del prezzo del petrolio ha ottenuto invece l’effetto, per loro indesiderato, di aiutare la ripresa della Russia... E Putin il petrolio l’ha usato per risanare la nazione, non per rimpinguare le tasche di pochi oligarchi come accadeva sotto Elstin, quando alcuni magnati senza scrupoli si sono accaparrati, per pochi spiccioli, grazie agli agganci con l’allora presidente russo, le enormi ricchezze russe.

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Gli oligarchi... c’è una guerra sotterranea tra questi e Putin.

Blondet: Ed è il motivo per cui il presidente russo è stato fatto segno di tanti attacchi da parte occidentale. Fino all’arresto del magnate Mikhail Khodorkovski, nell’ottobre 2003, i rapporti con l’Occidente erano buoni. Dopo sono precipitati: da allora Putin è stato accusato di attentare alla democrazia e molto altro... In effetti l’arresto di Khodorkovski è stato il segnale dell’inversione di tendenza, il segnale che per gli oligarchi era finito il tempo delle vacche grasse, che il nuovo inquilino del Cremlino non avrebbe tollerato le ruberie di questi signori che godevano dell’appoggio della finanza internazionale. Khodorkovski era diventato il padrone della più grande azienda petrolifera russa, la Yukos, sborsando 309 milioni di dollari per acquistare il 78 per cento delle azioni... Il giorno dopo alla Borsa russa l’azienda dimostrava il suo vero valore: 6 miliardi di dollari. Ovviamente i soldi non erano suoi, ma gli erano stati prestati da noti finanzieri occidentali ai quali, prima di essere arrestato, si apprestava a rivendere l’azienda.

Nel suo libro accenna ai rapporti tra gli oligarchi e i terroristi ceceni.

Blondet: Non è un mistero che Shamil Basayev, il terrorista che ha rivendicato la strage di Beslan, in cui perirono 394 persone, di cui 156 bambini, era il capo delle guardie del corpo di Boris Abramovich Berezovzky, il più potente di questi oligarchi, attualmente “esule” a Londra. Anche Aslan Maskhadov, altro capo della guerriglia cecena, anche lui implicato, tra l’altro, nella strage di Beslan, era una delle guardie del corpo di Berezovsky... ma questa della guerriglia cecena è una storia tutta da raccontare. Quando, in uno scontro a fuoco, le truppe russe uccidono Rizvan Chitigov, allora numero tre della guerriglia, gli trovano addosso la classica piastrina metallica dei marines, con su incise le generalità, e, in tasca, la carta verde, ovvero il permesso di residenza permanente negli Usa. Era solo per dire che anche gli Usa hanno interesse a tenere aperta la piaga della guerra cecena, una spina piantata nel fianco della Russia...

Gli oligarchi russi ormai sono quasi tutti riparati all’estero...

Blondet: Ma hanno ancora agganci all’interno della Russia. Non dimentichiamoci che non è gente che nasce da un giorno all’altro. Sono uomini che vengono dalla nomenklatura sovietica, con agganci solidi nella polizia e nei servizi segreti. Tanto che Putin un po’ li contrasta, un po’ è obbligato a scendere a patti. Putin ha piazzato i suoi uomini nei posti chiave, ma non può controllare tutto quel che accade in Russia.

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Nell’ottobre dello scorso anno viene assassinata Anna Politkovskaja, una giornalista che non lesinava critiche verso Putin. Questo omicidio ha gettato un’ombra sul presidente russo.

Blondet: Credo fosse proprio questo l’obiettivo degli assassini. È evidente che l’unico a non avere interesse a questo delitto era proprio Putin. Personalmente sono convinto che la giornalista sia stata una vittima sacrificale immolata sull’altare dell’antimperialismo russo. Certi ambienti hanno reputato che fosse più utile morta che viva. Mi preme sottolineare però che il clamore mediatico di quest’omicidio è stato eccessivo. Ben altra sorte mediatica ha avuto un altro delitto eccellente: poco prima della giornalista, era stato ucciso Andrei Kozlov, vicepresidente della Banca centrale russa, uomo di primo piano della Federazione Russa. Kozlov stava conducendo un’inchiesta sul riciclaggio ed era in procinto di ritirare alcune licenze bancarie. Un gesto devastante per certi ambienti finanziari. Di certo Kozlov non si muoveva in opposizione a Putin, per questo in Occidente questo delitto è passato praticamente inosservato.

Altro delitto eccellente, quello di Aleksandr Litvinenko, deceduto nel novembre 2006. Altre accuse a Putin...

Blondet: Molto è stato detto sul polonio, la sostanza radioattiva con la quale è stato avvelenato... ma davvero si può credere che Putin abbia dato ordine di uccidere qualcuno usando una sostanza che lascia tracce dappertutto, così che per trovare il colpevole basta seguirne la scia radioattiva? A mio avviso, come per la Politkovskaja, anche Litvinenko è stata una vittima sacrificale per screditare il presidente russo. Anche se qui c’è stata una variante. Il povero Litvinenko non è morto subito, ma, nella sua lunga agonia, ha parlato tanto, rilasciando una quantità prodigiosa di interviste, nelle quali ha lanciato accuse verso la dirigenza russa (e anche qui c’è da sorridere pensando a un mandante che lascia alla vittima il tempo per parlare così a lungo... ci sono metodi ben più rapidi per uccidere). La cosa singolare è che, data la situazione, nessuno poteva accedere al suo capezzale. Tutte le sue parole sono raccolte dall’unica persona autorizzata a incontrare il moribondo, un certo Alex Goldfarb, che agisce come una sorta di portavoce del malato. È lui che riporta le parole di Litvinenko all’esterno, che spiega e accusa... Nel mio libro faccio notare che tracce di polonio sono state rinvenute anche negli uffici di Berezovsky. Credo sia un particolare che andrebbe approfondito.

Recentemente la Casa Bianca ha annunciato che installerà in Polonia un sistema missilistico di nuova concezione, per contrastare, dicono, la possibile minaccia iraniana. Mossa che ha suscitato reazioni negative a Mosca.

Blondet:Ovvio, perché in Russia, giustamente, si percepisce questa iniziativa come una minaccia nei loro confronti. La successiva apertura di Putin, che ha proposto di creare una collaborazione Usa-Russia per impiantare questo scudo stellare in qualche Stato asiatico ha spiazzato i neocon. Non possono dire di no, perché la proposta è più che ragionevole, d’altronde non si capisce che c’entri la Polonia con l’Iran, ma cercheranno in tutti i modi di farla naufragare. Vedremo gli sviluppi.

Anche lei reputa l’Iran una grave minaccia internazionale?

Blondet: Quando, recentemente, Bush si è recato in India, ha offerto a quella nazione collaborazione per sviluppare tecnologia nucleare. Esattamente quello che vuole impedire abbia l’Iran. In realtà per i neocon l’attacco all’Iran è diventata una vera e propria ossessione. Qualche mese fa, parlando al Congresso americano, Brzezinski ha detto che l’attuale amministrazione americana sarebbe capace di fare un attentato in territorio americano da attribuire agli islamici, pur di avere un pretesto per attaccare l’Iran...

Paradossale... ma non aveva detto che Brzezinski era fautore di una politica aggressiva da parte degli Stati Uniti?

Blondet: Brzezinski, come Kissinger, è uno stratega politico che, giustamente, si preoccupa del destino della propria nazione e ne ricerca la prosperità, anche se a volte con metodi discutibili. Ma si tratta di persone che conoscono le vie della politica e della diplomazia. Nulla a che vedere con la follia dei neocon, fautori della guerra preventiva, dell’esportazione della democrazia a suon di cannoni, del riassetto del Medio Oriente in base alle direttive della destra israeliana... Una follia che si è innestata nell’alveo della vecchia politica americana, stravolgendola. C’è differenza tra questi e quelli, una differenza che è sfociata in un conflitto aperto.

Torniamo a Putin. Diceva che l’integrazione tra Russia ed Europa...

Blondet: ... porterebbe solo benefici. In realtà questa integrazione si sta già costruendo giorno dopo giorno. Ora è in via di attuazione una linea ferroviaria ad alta velocità tra la Germania e la Russia, cui si collegherà una linea tra Russia e Cina. In questo modo le merci cinesi, quelle di un certo valore s’intende, potranno giungere in Europa via terra, evitando rotte più lunghe e dispendiose. In questa prospettiva si situa anche la costruzione di un gasdotto sotto il Baltico che, bypassando la Polonia, rifornirà l’Europa evitando che questa preziosa risorsa passi attraverso i territori delle democrazie dell’Est, asservite agli Usa. Insomma l’integrazione è nei fatti. Si tratta solo di accompagnare questo processo, evitando che altri, per i loro interessi, lo distruggano.
In questi ultimi anni molti analisti hanno notato un avvicinamento tra Russia e Cina.

Blondet: Tra i due giganti asiatici c’è sempre stata diffidenza. La politica aggressiva attuata dagli Stati Uniti ha avuto l’effetto di avvicinare ciò che è sempre stato distinto. Tra la Cina e la Russia sono nate sinergie militari, economiche e commerciali, ma non è detto che questo processo sia foriero di sviluppi ulteriori. La Cina ha un destino asiatico, la Russia europeo. È utile sottolinearlo.

http://www.30giorni.it/articoli_id_14702_l1.htm



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MessaggioInviato: 25/01/2014, 15:52 
Rigel ancora non riesco a capire di quale censura parli.
RUSSIA TODAY che è un CANALE TV RUSSO (che mette video ogni giorno anche su Youtube) ne parla già da mesi degli scontri in Ukraina.
Al massimo sono i media Italiani che se ne fregano dell'estero sino a quando non è già in corso un "casino totale", allora se ne accorgono.
E pure in Italia da circa 2 mesi ne parlano ogni giorno

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/ ... 8264c.html

questa è la PRIMA PAGINA di Rainews24 oggi http://www.rainews.it/
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E poi come postato da altri utenti di questo forum, sono anni e anni che si parla dell'Ukraina come oggetto di contenzioso tra NATO e Russia, oltre che tra Unione Europea e Russia.
Come si è visto già se ne parlava dal 2006 in molti siti di informazione alternativa.
In TV la censura è selettiva, nel senso che non ci spiegano mai che la NATO e l' UE da un decennio fanno di tutto per "strappare" l'Ukraina dal mercato e l'influenza della Russia.
In TV son molto bravi a rovesciare i fatti e farli risultare diversi dalla realtà, ma ormai di questo se ne sono accorti in tanti.
Un esempio molto recente è quello del caso Siriano, dove con un pretesto MONTATO A TAVOLINO che è stato eseguito veramente con GAS mortale sulla pelle dei Siriani, tutto organizzato da questi fantomatici Terroristi Islamici (finanziati da Arabia Saudita e occidente per combattere contro Assad).
Ovviamente ora passa tutto sotto silenzio ma quella Montatura ci poteva mandare tutti in una guerra mediorentale incalcolabile, la falsificazione mediatica dei fatti è a livelli scandalosi.
Tutto selettivo ovviamente, sempre e solo a comodo dei "poteri occulti occidentali" perchè essendo noi un paese NATO è ovvio che funzioni così...


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 16:06 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Rigel ancora non riesco a capire di quale censura parli.
RUSSIA TODAY che è un CANALE TV RUSSO (che mette video ogni giorno anche su Youtube) ne parla già da mesi degli scontri in Ukraina.


Quoto!
Dai canali Russi aggiornano minuto per minuto, molto di più di quelli italiani, anche volendo perché è nel loro "interesse" economico, politico etc:
http://rt.com/news/kiev-protest-clashes-updates-862/

questa una delle ultime breaking:
Cita:
15:01 GMT: Two police officers, seized by protesters in Kiev and "tortured", have been released and taken to hospital, said the Interior Ministry.


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 25/01/2014, 16:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 16:10 
Questo è un video di Novembre 2013 dove Giulietto Chiesa parla dei problemi in Ucraina

Logiche da Guerra Fredda: chi si prende l'Ucraina?
Pubblicato in data 03/nov/2013
( http://www.youtube.com/watch?v=i61zkQswi_Y )


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 17:06 
Ho trovato pure questo, così per curiosità se capite abbastanza bene l'inglese guardatelo, dice cose importanti...

The Truthseeker: Leaked US Regime Change Manual, Admits Ukraine's its 'Playbook' (E31)


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 17:34 
Cita:
Ancora scontri e violenze in Ucraina
Assaltato il ministero dell’Energia
Il governo: “Pronti a usare la forza”

Un’altra notte di guerra. L’accusa del ministro: «Un poliziotto ucciso e due rapiti
e torturati, oppositori saranno considerati estremisti». Gli attivisti pro-Ue: falso

http://www.lastampa.it/2014/01/25/ester ... agina.html


Per chi vuole seguire la situazione:
qui:
http://www.livestation.com/reuters?source=redirect
e qui
http://rt.com/on-air/ukraine-kiev-police-protesters/



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Se questi entreranno in Europa, sicuro che camperanno sulle nostre spalle,non ci lamentiamo se poi dobbiamo mantenerli con i nostri soldi.[:(!]


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19:23

"Sia premier l'oppositore Iatseniuk"

La proposta del presidente ucraino Ianukovich per effetto delle proteste

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KIEV - Messo alle strette dalla rivolta di piazza, che continua senza sosta, il presidente ucraino Ianukovich ha proposto ad Arseni Iatseniuk, uno dei tre leader dell'opposizione, di diventare premier. Lo ha riferito oggi il ministro della giustizia Elena Lukash dopo l'incontro del presidente con i tre leader dell'opposizione.

Nel caso che Iatseniuk, leader del partito Batkivschina (Patria) - lo stesso dell'ex premier Iulia Timoshenko - accettasse la proposta, Ianukovich "deciderà sulle dimissioni del governo", ha riferito Lukash. A Klitchko, capo del partito Alleanza ucraina democratica per le riforme, è stato invece offerto il posto di vice premier per gli affari umanitari.

Intanto, il presidente Ianukovich ha sfidato in un pubblico dibattito l'ex campione mondiale di pugilato Vitali Klitschko, capo del partito Udar e uno dei tre leader dell'opposizione, quello più carismatico.

25.01.2014 - 19:23

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - "Sia premier l'oppositore Iatseniuk" [/align]


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Ucraina, la proposta di Ianukovich: «Iatseniuk come premier»

Kiev - Il presidente ucraino Ianukovich ha proposto ad Arseni Iatseniuk, uno dei tre leader dell’opposizione, di diventare premier.

Lo ha riferito il ministro della giustizia Elena Lukash dopo l’incontro del presidente con i tre leader dell’opposizione. Nel caso Iatseniuk, leader del partito Batkivschina (Patria), quello dell’ex premier Iulia Timoshenko, accettasse la proposta, Ianukovich «deciderà sulle dimissioni del governo», ha riferito Lukash. A Klitchko, capo del partito Alleanza ucraina democratica per le riforme, è stato offerto il posto di vice premier per gli affari umanitari.

Il presidente ucraino si è detto pronto a rivedere la costituzione. Ianukovich, ha riferito il vicecapo del suo staff Andrii Portnov, ha accettato la proposta dei leader dell’opposizione per cambiare la costituzione e trasformare l’Ucraina in una repubblica parlamentare, come era dopo la rivoluzione arancione filo occidentale, prima che i poteri fossero concentrati nella mani del presidente. I leader dell’opposizione hanno chiesto anche una revisione della legge sul referendum.

Dopo la momentanea occupazione dello strategico ministero dell’Energia a Kiev,intanto, il ministro competente, Eduard Stavytsky, ha ordinato a tutte le centrali nucleari ucraine di passare allo stato di massima sicurezza. Lo riferisce la tv filo Cremlino Russia Today. Stando all’emittente, che cita il ministro ucraino, i manifestanti più estremisti si sono già avvicinati ad alcuni siti nucleari del Paese

[align=right]Source: La protesta - Ucraina, la prop...emier» | mondo | Il SecoloXIX [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 25/01/2014, 20:35, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/01/2014, 23:49 
Ragazzi... la situazione sta diventando esplosiva.. la Russia starà a guardare?

Ucraina, Iran e gli affanni del colonialismo atlantista (neoatlantideo)

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Sappiamo che la Russia ha mantenuto il controllo della Siria e non ha alcuna intenzione di permettere agli americani di piazzare armi ostili ai suoi confini (Polonia e Romania) con la risibile scusa di voler difendere l’Europa dai missili iraniani.

Sappiamo che la strategia americana – quella di Brzezinski – prevede di strappare l’Ucraina e l’Iran alla sfera egemonica russa e che Israele e Arabia Saudita rischiano di mandare tutto in fumo.

L’accordo sul nucleare iraniano non piace a Israele e ai neocon, ma rispecchia questa volontà della Casa Bianca, che ha come unico obiettivo quello di accerchiare la Russia (visceralmente odiata dal polacco Brzezinski), mentre Australia, Corea del Sud, Giappone, Taiwan e il Vietnam (!!!) assistono gli Stati Uniti nell’accerchiamento della Cina (Tibet e Xinjiang tengono alta la tensione all’interno, un ruolo svolto da Cecenia, Dagestan e Georgia nei confronti della Russia).

Forse il fallimento della trattativa con l’Ucraina indica che gli americani hanno pensato di fare un baratto: ti lascio l’Ucraina e la Siria, tiro il guinzaglio a Israele e Arabia Saudita, ma in cambio tu molli l’Iran?

Peggio per l’Europa neocoloniale, e in particolare per la Germania, che molto probabilmente aveva già messo gli occhi sul Messico europeo, l’Ucraina, una terra ideale per piazzarci maquiladoras e per fare man bassa delle risorse locali, inclusa la manodopera, attraverso le classiche politiche austeriste e privatizzatrici del FMI (= togli ai poveri per dare ai ricchi e spiega che lo fai per il bene dei poveri).

Sia come sia, il governo ucraino ha detto “ni” e ora gli statisti europei protestano invocando la comune matrice europea: “l’Ucraina è Europa”. Come se la Russia non fosse Europa e come se invece lo fosse la Turchia. Come se una proposta che dà via libera alle locuste occidentali possa essere seriamente intesa come una dimostrazione di affetto fraterno paneuropeista. Affetto e fratellanza come quelli che hanno potuto toccare con mano i greci e tutti i PIIGS? PIIGS con due “I” perché, a dispetto dei proclami, l’Irlanda è ancora prigioniera del debito e la “sua” crescita è unicamente quella delle multinazionali che si sono trasferite lì per non pagare tasse (parassiti si nasce, grandi parassiti si diventa)

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http://versounmondonuovo.wordpress.com/ ... -mondiale/

Per non parlare della follia di un’istituzione come l’Unione Europea che, invece di fare tutto il possibile per dare un futuro ai suoi giovani, si lascia adoperare dalla Casa Bianca e dal Pentagono per espandere la NATO nel cortile di Putin (far incazzare una potenza nucleare che ci fornisce l’energia per scaldarci d’inverno è furbo quanto mandare migliaia di soldati in mezzo all’Asia, tra Cina, Russia, Iran e Pachistan).

I partner commerciali dell’Ucraina (che pare sia più sveglia dell’UE): importazioni > RUSSIA 19.4%, Cina 10.2%, Germania 9.6%, Bielorussia 7.8%; esportazioni > RUSSIA 23.7%, Turchia 6%, Cina 4.1%.

Si ribatte: gli ucraini non hanno avuto alcuna possibilità di dire la loro. È vero, ma non sembra che la cosa possa essere così problematica. I sondaggi ci dicono che per metà degli ucraini cambiava poco tra Russia o UE: “Con Franza o Spagna purché se magna”

http://www.dw.de/ukrainian-support-for-eu…/a-17189085

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Quanto alla pasionaria Timoshenko, cerchiamo di capire chi è veramente.

2005: Rivoluzione arancione. Yulia Timoshenko (frequentatrice di grandi corrotti e sfrenata privatizzatrice di ricchezze ucraine dopo la caduta dell’Unione Sovietica – “durante questo periodo, fu soprannominata la “principessa del gas” per le accuse di aver stoccato enormi quantità di metano, facendo aumentare le tasse sulla risorsa”) e Victor Yushenko sono anche responsabili della riabilitazione di Stejpan Bandera, terrorista, collaborazionista nazista, poi espatriato a Monaco di Baviera per restare vicino ai suoi “amiconi” nel dopoguerra: “Durante la presidenza Yushenko, il leader arancione per intenderci, Stepan Bandera fu dichiarato eroe nazionale e lo stesso Yushenko ne esaltò l’operato per la lotta all’indipendenza. Bandera era il leader dell’Upa-Oun, responsabile della pulizia etnica ai danni della popolazione polacca”.

http://eastjournal.net/2010/09/07/dossi ... e-volinia/



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