Cita:
zakmck ha scritto: Cita:
mik.300 ha scritto:
A quanto pare
New York times ecc.
Si rifiuta di pubblicare
Le vignette contestate
Perché le giudica offensive..
Giustamente..
Mi sembra comunque che non ci sia una posizione unanime.
Quindi ci sono quelli che non le ritengono offensive cosi come ci sono quelli che invece le ritengono tali.
Bene. Quindi che si fa ora?
Nelle ore successive alcuni giornali occidentali [tra cui il Post] hanno diffuso alcune delle vignette e copertine di Charlie Hebdo. Altri, invece, non lo hanno fatto. Anche la foto di Charbonnier mentre regge quel numero di Charlie Hebdo – scattata nel suo ufficio nel 2011 – è stata considerata controversa, tanto che Associated Press ha tagliato l’immagine lasciando visibili solo la faccia di Charbonnier e il nome della testata.
Una seconda foto del direttore, che raffigurava per intero la copertina di quel numero, è stata tolta dall’archivio di Associated Press. Era stata scattata da un’agenzia francese, la SIPA, che collabora con Associated Press. La CNN, il New York Daily News e il Telegraph hanno fatto in tempo a utilizzare questa seconda foto, offuscando però l’immagine di Maometto presente sulla copertina.
Santiago Lyon, il vicedirettore di Associated Press e il capo della divisione che si occupa delle fotografie, ha detto: «La nostra linea generale è non pubblicare cose offensive o rappresentazioni che offendono, provochino, intimidiscano o prendano di mira simboli religiosi, o che facciano arrabbiare persone che hanno convinzioni etiche o religiose. Non crediamo che sia utile».
Lyon ha aggiunto che Associated Press non ha ceduto alle minacce dei terroristi, ma che sta applicando una pratica che si applica a tutti i contesti. Quando un pastore cristiano, Terry Jones, aveva minacciato di bruciare diversi libri contenenti il Corano nel 2013 come “tributo” alle vittime dell’11 settembre, i fotografi di Associated Press discussero di come raccontare la storia senza mostrare le immagini dei libri che bruciano (Jones alla fine non bruciò il Corano).
I giornali modificano regolarmente le immagini che reputano troppo dure, forti o offensive, nonostante siano parte di una notizia che stanno raccontando: succede per esempio con le foto di incidenti stradali, con quelle dei morti a causa della guerra o con le foto di nudi. Pochi giornali, per esempio, hanno pubblicato le tremende immagini della decapitazione degli ostaggi americani uccisi dallo Stato Islamico, o le foto delle attrici statunitensi nude trapelate online nei mesi scorsi.
Nè il New York Times né il Washington Post hanno mai pubblicato le famose vignette danesi o quelle francesi, ed entrambi i giornali ieri hanno spiegato che non intendono farlo. Il caporedattore del New York Times che si occupa delle “scelte etiche” del giornale, Philip B. Corbett, ha detto che il
Times non pubblica materiale «che intende offendere di proposito la sensibilità religiosa» di qualcuno. Ha detto che i capi della redazione del giornale hanno deciso che descrivere le vignette piuttosto che pubblicarle «dia ai lettori elementi sufficienti per capire la notizia di ieri». Un caporedattore del Washington Post, Martin Baron, ha detto che
il giornale evita la pubblicazione di materiale «apertamente – o senza motivo – offensivo verso gruppi religiosi» e che continuerà ad applicare questo metro di giudizio anche in questi giorni, dopo l’attacco di Parigi.
cioè obiettivamente sono offensive e inutili,
però SI DEVONO PUBBLICARLE
in risposta all'attacco..
il che contribuirà ad alimentare
spirale d'odio e risentimento..
ma vi sembra logico..???