Sono d'accordo con green.

Già Atlanticus ...per questo ho parlato di cristianesimo e non di cattolicesimo che nei secoli addietro si è reso responsabile di efferati delitti contro l'umanità.

L'integrazione è impossibile. È questo il giudizio dei Giovani musulmani italiani che a Crema hanno organizzato un incontro, che si terrà oggi presso il Consultorio Diocesano Familiare, intitolato Integrazione? No grazie! Convivenza pacifica!.

incontro per dichiarare la loro estraneità alla tradizione e alla cultura italiana

A Crema gli islamici organizzano un incontro per dichiarare la loro estraneità alla tradizione e alla cultura italiana

3 giugno 2015


L’integrazione è impossibile. È questo il giudizio dei Giovani musulmani italiani che a Crema hanno organizzato un incontro, che si terrà oggi presso il Consultorio Diocesano Familiare, intitolato Integrazione? No grazie! Convivenza pacifica!



Da ciò che si può comprendere dal titolo di questa iniziativa, i musulmani italiani vorrebbero sì rimanere nel nostro Paese, senza però rispettare né la nostra cultura, né le nostre leggi, come ci spiega Antonio Agazzi, consigliere comunale di Crema e vicesegretario provinciale di Forza Italia: “La Diocesi, se persegue il dialogo inter religioso, fa cosa buona e giusta. L’amministrazione pubblica, invece, ha problematiche di altra natura: quindi, a Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio, come ci ha insegnato Gesù stesso, dando la più bella definizione del principio dì laicità delle istituzioni.

Un principio che l’Islam deve ancora assimilare, a giudicare da ciò che si vede in giro per il mondo e anche sul suolo italiano. In merito alla titolazione del Convegno, per quel che capisco io, l’obiettivo è davvero minimalista: la pacifica convivenza; vien da dire: ci mancherebbe! Ti abbiamo accolto sul suolo italiano – la nostra Patria,…che poi significa Terra dei Padri – non certo
perché si inneschi una convivenza…belligerante! Che non traspaia volontà di integrazione,…anzi!, va interpretato come un’operazione verità? Nel caso, la cosa non mi lascerebbe sereno. Se non vi è, infatti, desiderio di integrazione con la comunità del Paese ospitante, sul piano culturale e quindi della legislazione che regola la nostra convivenza civile, allora, forse, queste persone non sono nel posto giusto. Ma spero di aver capito male“.

fonte http://www.piovegovernoladro.info/2015/ ... -italiana/

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 36240.html

Prova ad andare a casa loro e non rispettare le loro leggi e poi vediamo.

(Qua, a Brescia, stanno vendendo tutto a loro! Non rimane più nulla d'italiano; poi, con la giunta che c'è ....)

Inizio a credere che l'aver vietato il servizio di leva obbligatorio sia stato uno dei pezzi del programma di smantellamento dello stato Italiano.

Anche se il discorso e fuori OT,hai centrato uno dei Problemi,per "alcuni"; uno Stato che addestra tutti i cittadini alle armi,è come vedere uno Stato con una società di tipo Comunista e questo per "loro"non va bene!.

Concordo... serivizo di leva, o in alternativa servizio civile, ma comunque un anno in cui i giovani venivano estratti dal loro status-quo per confrontarsi con la vita era uno step fondamentale, integrato a un sistema educativo corretto, per formare dei validi cittadini.

Le nuove generazioni sono totalmente succubi del sistema e istituzionalizzate PEGGIO di quanto poteva fare il servizio di leva.

... poi l'aver permesso (con la scusa del terrorismo anni '70) di andare al lavoro, ai militari, in borghese! Così, chi con l'infradito, chi con le ciabatte, chi in modo sciamannato ... E' una cosa disgustosa (per me che uscivo di casa in divisa perfetta) ...
Poi non si comportano di conseguenza: perché, "signori miei" (come dice "Cocco Bill") l'abito fa anche il monaco!
Comunque è vero: ai ragazzi un po' di disciplina e d'indipendenza da casa faceva più che bene; anche per sapersi arrangiare.
Putroppo le sinistra di allora non voleva la leva (e da molti anni che se ne parlava) perché, diceva, di aver paura di un eventuale "colpo di stato"; e non sono fandonie, li sentivamo questi ragionamenti nell'ambiente, prima della decisione di togliere tale servizio ....

Bye

io non ho fatto il militare, e non l'avrei fatto neanche sotto tortura.

se mi avessero costretto ci sarebbe scappato il morto, non lo dico per ridere. la disciplina militare si basa sul sopruso, sull'annichilimento dell'individualità in funzione dell'addestramento utile alla "causa superiore".

io per natura agli abusi reagisco con violenza... fin'ora mi andata bene che sono sempre riuscito a non far danni.


come detto in un'altra discussione, solo l'uomo è così imbecille da non poter vivere senza doversi armare per fare la guerra agli altri uomini.

Amico mio, chi dovrebbe difendere la tua gente? I lanzichenecchi ...?


Però hai anche ragione: se un soldato morto vale così ("marò" a parte) ...

non posso risponderti perchè entreremmo in un loop senza fine e senza senso.
qualora non fosse chiaro io provo disgusto per il genere umano. se arrivasse un essere superiore e mi dicesse che premendo un bottone potrei cancellare istantaneamente la razza umana lo premerei senza pensarci su neanche un istante...
per me l'umanità è corrotta, e qualsiasi cosa faccia non fa altro che alimentare questa corruzione.

il fatto che sia lo stato ad insegnare "l'arte" della guerra lo trovo abominevole.

Io 15 mesi di Naja l'ho fatto,e posso dirne sia bene che male sotto certi aspetti,secondo me però ripensandoci bene sono più le cose positive,la disciplina è una cosa fondamentale per l'uomo se deve stare in una società complessa come è la nostra riesce a forgiare il carattere di un giovane rispettando la geralchia e l'anzianità cose che si son perdute per strada e lo vediamo ogni giorno come l'intolleranza e la violenza verso il prossimo denota questa carenza di valori che erano dati dal servizio militare.
Di negativo sono stati gli abusi e il non controllo da parte degli organi militari preposti al controllo,i quali sono stati di una leggerezza disarmante.
I militari di oggi che ci devono difendere credo che non hanno più come ideale la Patria ma la difesa del loro posto di "lavoro" dunque Mercenari e facendo una piccola riflessione:se i Vietnamiti avessero combattuto per difendere la loro terra per la loro singola Paga,avrebbero perso la guerra.