Intanto le manovre continuano...
Ior, scontro Bertone-Sodano.
Giallo sul n. 1 scelto dai cacciatori teste
Spunta il finanziere belga De Corte. Ma la Santa Sede prende tempo. La rosa dei possibili candidati è stata individuata dagli esperti della "Spencer & Stuart"
di MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO - Il vecchio Papa esce di scena, e a arriva a sorpresa il nuovo presidente dello Ior. Un passaggio quasi irreale, mentre cala il sipario - e in che modo inedito - sul Pontificato di Joseph Ratzinger. Ma agli scenari più inattesi il Vaticano ha abituato tutti, da secoli. E ora l'arrivo del successore di Ettore Gotti Tedeschi sembra essere in programma addirittura prima che Benedetto XVI lasci definitivamente il suo Appartamento.
Solo che l'accelerazione improvvisa impressa a questa nomina, da parte del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, trova resistenze sia sul piano dell'opportunità temporale della scelta, sia sui nomi in lizza. Risolvendosi per ora in un pasticcio, l'ennesimo, che per tutta la giornata di ieri ha causato una ridda di ipotesi, alcune autorevolmente smentite dalla Sala stampa vaticana, che hanno infine generato parecchia confusione.
Il giallo sulla scelta del nuovo numero uno all'Istituto per le opere di religione è maturato ieri, quando a fine mattinata per prima l'Adnkronos, e a seguire altre agenzie di stampa, battevano la notizia dell'avvenuta nomina del belga Bernard De Corte, esperto di finanza e di borsa, alla testa dello Ior. Una notizia smentita subito dopo, nel corso del consueto briefing per i giornalisti in Sala stampa vaticana dal portavoce papale, padre Federico Lombardi.
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Dietro la cautela del gesuita, si cela in realtà una complessa partita curiale che catalizza le tensioni già emerse ai tempi di Vatileaks - con lo scontro fra i cardinali Bertone e Attilio Nicora sulla strategia per adeguare il Vaticano agli standard internazionali sull'antiriciclaggio - e non sopite dalle dimissioni del Papa.
Che cos'è accaduto? Secondo fonti interne alla Santa Sede, un incontro informale svoltosi fra Bertone e il suo predecessore, il cardinale decano Angelo Sodano, e avvenuto un paio di giorni prima dell'annuncio shock delle dimissioni del Papa, si sarebbe infatti risolto con un nulla di fatto.
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