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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 23/10/2015, 13:35 
... Certo! Se fosse una nazione normale ... [8]



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 23/10/2015, 15:30 
Di conferma in conferma, ormai la teoria per la quale la sanità sia il bancomat del governo si sta trasformando in una conclamata verità.
Sanità in deficit

Le ultime novità, inserite nella finanziaria, riguardano le regioni soggette a piani di rientro. Quelle regioni – specialmente nel meridione, ma per il nord vale l’esempio del Piemonte – cioé in cui i conti sono, più o meno strutturalmente, in rosso da anni e sulle quali i tagli del governo pesando più che sulle altre. Non solo però: rispetto ai 113 miliardi promessi, quest’anno la legge di stabilità destina al fondo sanitario non più di 111 miliardi: uno in più rispetto all’anno scorso, ma di questi almeno 800 milioni sono vincolanti per l’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Meno risorse, dunque, rispetto a quelle richieste – e stimate necessarie dai governatori che, ieri, hanno incassato le dimissioni di Sergio Chiamparino. Governatori che devono fare i corti con una coperta tanto corta da sembrare ormai poco più di un plaid. Tanto che l’unica leva rimasta per gli enti locali sarà quella fiscale. E’ vero che le addizionali regionali sono congelate, “fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari” ha però precisato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia dovranno così fare i conti con un probabile aumento della pressione fiscale.

E le altre? Nell’impossibilità di non poter manovrare gli zerovirgola aggiuntivi su Irpef o Irap, le risorse dovranno comunque essere trovare da qualche parte. Si ventila a questo punto la reintroduzione dei ticket. Che potrebbero tornare perfino nelle regioni in disavanzo laddove le addizionali sono già ai massimi. Cornuti e mazziati.

Aumento delle addizionali, reintroduzione dei ticket. Sanità nell’occhio della forbice dei tecnici ministero dell’Economia, alle prese con la ricerca delle coperture per poter arrivare al taglio delle tasse. Ma se l’alternativa è la partita di giro con una mano che dà e l’altra che toglie (specialità di Renzi dagli 80 euro in avanti), allora tanto varrebbe lasciare tutto dov’è per non doversi affannare in propositi pseudorivoluzionari.

http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... ket-32820/

ma il renzie le promesse elettoralistike deve compensarle in qualke modo,magari con una nuova stretta sanitaria,cmq ieri vi era un articolo che concludeva,dicendo che e' altamente improbabile che si possa sanare la situazone economica,con un personaggio(renzie)che di economia non ne capisce nullla....... [:306] [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 24/10/2015, 09:49 
ubatuba ha scritto:
Di conferma in conferma, ormai la teoria per la quale la sanità sia il bancomat del governo si sta trasformando in una conclamata verità.
Sanità in deficit

Le ultime novità, inserite nella finanziaria, riguardano le regioni soggette a piani di rientro. Quelle regioni – specialmente nel meridione, ma per il nord vale l’esempio del Piemonte – cioé in cui i conti sono, più o meno strutturalmente, in rosso da anni e sulle quali i tagli del governo pesando più che sulle altre. Non solo però: rispetto ai 113 miliardi promessi, quest’anno la legge di stabilità destina al fondo sanitario non più di 111 miliardi: uno in più rispetto all’anno scorso, ma di questi almeno 800 milioni sono vincolanti per l’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Meno risorse, dunque, rispetto a quelle richieste – e stimate necessarie dai governatori che, ieri, hanno incassato le dimissioni di Sergio Chiamparino. Governatori che devono fare i corti con una coperta tanto corta da sembrare ormai poco più di un plaid. Tanto che l’unica leva rimasta per gli enti locali sarà quella fiscale. E’ vero che le addizionali regionali sono congelate, “fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari” ha però precisato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia dovranno così fare i conti con un probabile aumento della pressione fiscale.

E le altre? Nell’impossibilità di non poter manovrare gli zerovirgola aggiuntivi su Irpef o Irap, le risorse dovranno comunque essere trovare da qualche parte. Si ventila a questo punto la reintroduzione dei ticket. Che potrebbero tornare perfino nelle regioni in disavanzo laddove le addizionali sono già ai massimi. Cornuti e mazziati.

Aumento delle addizionali, reintroduzione dei ticket. Sanità nell’occhio della forbice dei tecnici ministero dell’Economia, alle prese con la ricerca delle coperture per poter arrivare al taglio delle tasse. Ma se l’alternativa è la partita di giro con una mano che dà e l’altra che toglie (specialità di Renzi dagli 80 euro in avanti), allora tanto varrebbe lasciare tutto dov’è per non doversi affannare in propositi pseudorivoluzionari.

http://www.ilprimatonazionale.it/cronac ... ket-32820/

ma il renzie le promesse elettoralistike deve compensarle in qualke modo,magari con una nuova stretta sanitaria,cmq ieri vi era un articolo che concludeva,dicendo che e' altamente improbabile che si possa sanare la situazone economica,con un personaggio(renzie)che di economia non ne capisce nullla....... [:306] [:306]



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 26/10/2015, 11:45 
DAL 2011 IN ITALIA UN CONTINUO COLPO DI STATO

Prima nel 2011 un Governo democraticamente eletto dai cittadini è stato mandato a casa con un colpo di Stato. E il colpo di Stato è poi proseguito negli anni: perché Monti, Letta e Renzi non sono mai stati eletti da nessuno. Hanno ottenuto il voto di fiducia in Parlamento? Peccato che 300 di quei parlamentari siano stati eletti nel centrodestra e poi hanno finito per votare con il centrosinistra. E dietro questo continuo colpo di Stato c'è sempre stato un unico regista: Giorgio Napolitano.

R. Calderoli

https://www.facebook.com/RobertoCalderoli



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 26/10/2015, 17:30 
l'eurostat ha certificato che il 37%circa dei disoccupati sono passati alla condizione di inattivita'economica,in poche parole sono entrati nel parametro dell popolazione che sfiduciata,non cerca + lavoro,anzike' sbandierare il calo della disoccupazione,il bamboltto dovrebbe certificare pure queste persone come disoccupati [:305] [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 26/10/2015, 17:51 
.. macché dici! Sono ..."diversamente occupati"! [:306] [:246] [:297] [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 26/10/2015, 17:57 
mik.300 ha scritto:
ubatuba ha scritto:
Di conferma in conferma, ormai la teoria per la quale la sanità sia il bancomat del governo si sta trasformando in una conclamata verità.
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Le ultime novità, inserite nella finanziaria, riguardano le regioni soggette a piani di rientro. Quelle regioni – specialmente nel meridione, ma per il nord vale l’esempio del Piemonte – cioé in cui i conti sono, più o meno strutturalmente, in rosso da anni e sulle quali i tagli del governo pesando più che sulle altre. Non solo però: rispetto ai 113 miliardi promessi, quest’anno la legge di stabilità destina al fondo sanitario non più di 111 miliardi: uno in più rispetto all’anno scorso, ma di questi almeno 800 milioni sono vincolanti per l’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.
Meno risorse, dunque, rispetto a quelle richieste – e stimate necessarie dai governatori che, ieri, hanno incassato le dimissioni di Sergio Chiamparino. Governatori che devono fare i corti con una coperta tanto corta da sembrare ormai poco più di un plaid. Tanto che l’unica leva rimasta per gli enti locali sarà quella fiscale. E’ vero che le addizionali regionali sono congelate, “fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari” ha però precisato il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti. Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia dovranno così fare i conti con un probabile aumento della pressione fiscale.

E le altre? Nell’impossibilità di non poter manovrare gli zerovirgola aggiuntivi su Irpef o Irap, le risorse dovranno comunque essere trovare da qualche parte. Si ventila a questo punto la reintroduzione dei ticket. Che potrebbero tornare perfino nelle regioni in disavanzo laddove le addizionali sono già ai massimi. Cornuti e mazziati.

Aumento delle addizionali, reintroduzione dei ticket. Sanità nell’occhio della forbice dei tecnici ministero dell’Economia, alle prese con la ricerca delle coperture per poter arrivare al taglio delle tasse. Ma se l’alternativa è la partita di giro con una mano che dà e l’altra che toglie (specialità di Renzi dagli 80 euro in avanti), allora tanto varrebbe lasciare tutto dov’è per non doversi affannare in propositi pseudorivoluzionari.

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senza contare che con la clausola di salvaguardia,nel 2017 potrebbe esserci l'incremento dell'iva-...................... [:294] [:294]


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MessaggioInviato: 28/10/2015, 10:28 
Torna la “Suburra” a Roma. Nella notte scenario da Far West nella capitale, dove nella zona tra Ponte di Nona e Lunghezza, gli abitanti di Via Von Suttner sono stati svegliati da colpi di arma da fuoco. Due pregiudicati, Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza, rispettivamente di 36 e 26 anni, sono stati trovati agonizzanti da personale del 118.
– ponte di nonaTorna la “Suburra” a Roma. Nella notte scenario da Far West nella capitale, dove nella zona tra Ponte di Nona e Lunghezza, gli abitanti di Via Von Suttner sono stati svegliati da colpi di arma da fuoco. Due pregiudicati, Fabrizio Ventre e Mirko Scarozza, rispettivamente di 36 e 26 anni, sono stati trovati agonizzanti da personale del 118.

Il primo colpito da un proiettile alla testa, il secondo raggiunto ad un fianco. Inutili i tentativi del personale medico di rianimare i due soggetti. Sul fatto indagano i militari dell’Arma, che hanno eseguito diverse perquisizioni in abitazioni di persone legate alla criminalità romana, per far luce su una vicenda che presenta diverse stranezze.

Ventre infatti, doveva trovarsi agli arresti domiciliari e la strana dinamica che siano stati esplosi solo due colpi di pistola sembrerebbe far pensare ad altri scenari rispetto ai “consueti” regolamenti di conti. Possibile anche l’ipotesi di una lite degenerata, come il colpo di pistola sul fianco potrebbe indurre a pensare.

http://www.ilprimatonazionale.it/senza- ... oma-33050/

...l'italia oramai e' diventata la patria dei ladri e delinquenti,la sicurezza e' pura utopia,e con personaggi(renzi)che si dedica alle ferie in sudamerica,tanto in europa nessuno se lo fila,edun ministro degli interni,che cerca di prolungare il + possibile la sua permanenza a tale dicatestero,con affermazione in cui dice che la delinquenza e furti sono in diminizione, le forze dell'ordine sono lasciate al loro destino,.....magari poi qualkuno si lamenta xke' la gente si difende autonomamente.... [:287] [:287] [:287]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 30/10/2015, 18:36 
Moroso” da quando ha 2 anni: un bambino di Alessandria è il più giovane perseguitato dal Fisco
Secondo Equitalia avrebbe acquistato un cellulare (probabilmente intestato a un omonimo). La madre ha presentato denuncia per furto di identità ma non è bastato a evitare una lunga trafila e la visita a casa di un ufficiale giudiziario

https://www.lastampa.it/2015/10/30/ediz ... agina.html

..ora dopo sei anni equitalia ha annullato tutto il fascicolo,siamo veramente nelle mani di incompetenti [:305] [:305]


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MessaggioInviato: 30/10/2015, 19:42 
Telecom Italia / Francia

Insieme alla quota di Vivendi, pari al 20%, la partecipazione francese nell’ex monopolista pubblica sale così, complessivamente, al 35% e oltre.

Niel nicchia, non offrendo alcuna spiegazione riguardo l’operazione che sta portando avanti. Operazione che ha sorpreso molti dopo che, con l’ingresso di Vivendi a seguito dello scioglimento del patto Telco, Telecom Italia aveva in qualche modo consolidato il suo azionariato con un socio forte di riferimento. Ora il suo primato è in bilico, pericolosamente marcato stretto da Niel. Il quale, per inciso, non sta acquistando con la sua holding Ilia, attiva proprio nel settore delle telecomunicazioni, bensì attraverso un’altra controllata, la Rock Investments.
Che combina Niel?

E’ quindi un’operazione speculativa e non industriale? E’ solo un modo per disturbare il competitore transalpino, sul cui mercato tra l’altro Niel ha già una volta spiazzato la concorrenza con una guerra dei prezzi? Oppure – secondo le ipotesi più ardite – in realtà Niel e Vivendi sono d’accordo per consolidare in mani francesi buona fetta del capitale dell’ex Sip senza dover sottostare all’obbligo di offerta pubblica di acquisto?
Telecom Italia terra di conquista
Al momento la matassa è quasi impossibile da sbrogliare. Quel che è certo è che Telecom Italia ormai è un porto franco dove a darsi battaglia, in terra italiana, sono solo combattenti stranieri.

http://www.ilprimatonazionale.it/econom ... -15-33211/


..sta prosceguendo senza colpo ferire la conquista dell'italia,sempre + colonia del mondo................ [:294] [:294]


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MessaggioInviato: 30/10/2015, 20:06 
ubatuba ha scritto:
l'eurostat ha certificato che il 37%circa dei disoccupati sono passati alla condizione di inattivita'economica,in poche parole sono entrati nel parametro dell popolazione che sfiduciata,non cerca + lavoro,anzike' sbandierare il calo della disoccupazione,il bamboltto dovrebbe certificare pure queste persone come disoccupati [:305] [:305]


[:264]

Cita:
LA BUFALA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE CHE DIMINUISCE: E’ SOLO PROPAGANDA DI REGIME E VI SPIEGO IL PERCHE’ (di Giuseppe PALMA)

L’ISTAT, in data odierna (30 ottobre 2015), ha reso noto che il tasso di disoccupazione è sceso – nel mese di settembre 2015 – all’11,8%, in calo dello 0,1% rispetto al mese di agosto.

Bene. Consideriamo come attendibili tutti i dati diffusi dall’Istat e ci si renderemo conto che – nella realtà – la disoccupazione non è scesa, anzi, è addirittura salita!

Sempre secondo i medesimi dati, che ripeto diamo tutti per buoni, in realtà a settembre 2015 il numero degli occupati – rispetto ad agosto – è diminuito di ben 36.000 unità, mentre il numero degli inattivi (cioè di coloro che non cercano più lavoro) è aumentato di 53.000 unità.

Per effetto di quanto premesso l’Istituto di statistica ha automaticamente rilevato una diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,1% da agosto a settembre.

Alla luce di quanto sopra, la circostanza che il tasso di disoccupazione sia sceso dello 0,1% rispetto ad agosto non corrisponde affatto ad un aumento del numero degli occupati, tant’è che – dati alla mano – da agosto a settembre il numero degli occupati è diminuito di 36.000 unità!

Munitevi di calcolatrice e leggete il testo integrale (scaricabile in PDF) direttamente dal sito dell’Istat: http://www.istat.it/it/archivio/172315

La propaganda di regime, accompagnata dai toni trionfalistici dei soliti idioti, continua imperterrita a diffondere una verità ad uso e consumo della politica governativa!

Ora, caro popolo, esulta anche Tu!

Giuseppe PALMA


http://scenarieconomici.it/la-bufala-de ... ppe-palma/


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MessaggioInviato: 17/11/2015, 11:53 
Centri sociali contro giornalista di Quinta Colonna

Nausicaa Della Valle bloccata in un bar durante la diretta con Del Debbio

Immagine

Momenti di caos a Quinta Colonna, la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio.

La giornalista Nausica Della Valle è rimasta infatti bloccata all'interno di un bar nel quartiere di Centocelle, a Roma, a causa di un gruppo di centri sociali che hanno fatto irruzione nel locale.

"Durante la diretta con il programma di Retequattro una cinquantina di persone ha inveito contro la giornalista e i suoi ospiti, abitanti della zona, insultandoli e obbligandoli a interrompere il collegamento", dicono dal programma. La Della Valle ha poi atteso l'intervento delle forze dell'ordine.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 95083.html

Che Paese di m .......da! Ho assistito in diretta: Nausicaa Della Valle disse che le forze dell'"ordine" dissero loro di andarsene perché non potevano garantire la loro sicurezza!

Bleffort, quelli erano TUOI amici ...! [:o)] Solo che se si parla i manganelli si è fascisti; se oggi qualcuno li usa invece, va tutto BENE!
Buffoni!



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MessaggioInviato: 17/11/2015, 12:35 
Il paradosso della cultura della resa

di Arturo Diaconale

17 novembre 2015


Dal tragico venerdì di Parigi nel nostro Paese impazza sulla Rete la richiesta di sospendere e rinviare a tempo indeterminato la celebrazione del Giubileo. La ragione della proposta non è dichiarata, ma chiaramente intuibile. Il rischio di attentati a Roma è diventato altissimo dopo la raffica di sanguinosi attentati parigini e per evitarli non ci sarebbe altra strada che rinunciare, almeno fino a quando il pericolo non sarà diminuito, ai riti del Giubileo ed alla presenza nella Capitale italiana e del cattolicesimo di grande masse di pellegrini.

Apparentemente questa richiesta sembra carica di buon senso. I rischio di atti di violenza nella città-simbolo del cristianesimo è sicuramente molto alto. E la sensazione che le minacce di colpire il cuore della cristianità da parte dei terroristi islamisti possa diventare una concreta eventualità è decisamente molto forte.

Ma se si gratta la patina di buon senso la richiesta appare del tutto sballata. Esiste una sola possibilità che la rinuncia al Giubileo possa cancellare il pericolo di un attentato a Roma? Se i terroristi hanno deciso di colpire il simbolo della cristianità non hanno di sicuro bisogno di attendere il Giubileo. Possono attaccarlo quando meglio credono, prima, durante o dopo le celebrazioni per la Misericordia. Perché il simbolo rimane tale da due millenni e continua a richiamare folle di credenti e di semplici turisti in ogni giorno di qualsiasi anno.

Rinunciare al Giubileo, quindi, non serve a nulla. Rivela, semmai, una cultura della resa che sembra fatta apposta per esaltare chi vuole aggredire con la violenza non solo la città della Croce, ma qualsiasi altra città del mondo occidentale. Ritirarsi di fronte alle minacce non elimina affatto le minacce stesse. Le esalta, le accentua, le moltiplica. Perché convince chi le lancia della propria potenza ed invulnerabilità e lo incita a credere che solo attraverso l’uso della forza sia possibile imporre le proprie ragioni o, più brutalmente, dominare.

Purtroppo questa cultura della resa ha un numero sterminato di adepti in Europa e nel resto del mondo non islamico. Costoro sono convinti che per avere la pace non ci sia altra strada che arrendersi a chi minaccia la guerra. E non capiscono che è proprio il loro pacifismo irrazionale a rendere la guerra sempre più inevitabile!

http://www.opinione.it/editoriali/2015/ ... 17-11.aspx



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MessaggioInviato: 17/11/2015, 13:24 
Solidi pubblici buttati nel gabinetto. dovrebbero essere i fedeli a pagarsi tutte le spese di questo carrozzone di cui frega solo a loro.



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/11/2015, 14:06 
MaxpoweR ha scritto:
Solidi pubblici buttati nel gabinetto. dovrebbero essere i fedeli a pagarsi tutte le spese di questo carrozzone di cui frega solo a loro.


Certamente.

Voglio vedere se lo Stato italiano si fa carico anche della manifestazione nazionale degli aderenti ai Raeliani...



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Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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