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MessaggioInviato: 15/04/2014, 11:33 
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mik.300 ha scritto:
si infatti..
i manfestanti pro russia
sono additati come terroristi
manovrati dal cremlino..

Probabilmente non sono terroristi,di certo però sono MERDE!
http://video.corriere.it/ucraina-calci- ... a9966718ba


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MessaggioInviato: 15/04/2014, 11:39 
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robs79 ha scritto:

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mik.300 ha scritto:
si infatti..
i manfestanti pro russia
sono additati come terroristi
manovrati dal cremlino..

Probabilmente non sono terroristi,di certo però sono MERDE!
http://video.corriere.it/ucraina-calci- ... a9966718ba


sono sicuro che accade anche
l'incontrario, ma i giornali
si guardano bene dal riportare..

http://www.repubblica.it/esteri/2014/04 ... ef=HREC1-5

Aggrediti a Kiev due politici filorussi. Due politici filorussi sono stati aggrediti a Kiev da attivisti pro Ucraina. Si tratta del deputato filorusso Oleh Tsaryov, che è anche candidato alle elezioni presidenziali del 25 maggio, e dell'altro aspirante presidente Mikhaylo Dobkin. Il primo è stato aggredito stamattina mentre lasciava uno studio televisivo da decine di attivisti, che gli hanno lanciato uova urlando insulti e lo hanno attaccato; il suo ufficio stampa riferisce che è stato "brutalmente picchiato". Il secondo, Mikhaylo Dobkin, era stato invece attaccato ieri sera, quando gli è stato spruzzato addosso del disinfettante e gli è stata lanciata contro della farina.



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 15/04/2014, 11:39 
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robs79 ha scritto:

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mik.300 ha scritto:
si infatti..
i manfestanti pro russia
sono additati come terroristi
manovrati dal cremlino..

Probabilmente non sono terroristi,di certo però sono MERDE!
http://video.corriere.it/ucraina-calci- ... a9966718ba


Non ne dubito...

Ma non ti sorge il sospetto che anche quelli di Piazza Maiden fossero la medesima cosa?!

Solo che, ovviamente, il Corriere e il tam tam mediatico occidentale descrisse questi ultimi in modo diametralmente opposto.

Solo io mi accorgo di come l'informazione sia vergognosamente manipolata e unidirezionale?!

[8)]

La nostra memoria diventa sempre più corta...

[8]


Ultima modifica di Atlanticus81 il 15/04/2014, 11:41, modificato 1 volta in totale.


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robs79 ha scritto:

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AleBon ha scritto:

Gianluca,io trovo "positiva" questa dimostrazione di forza russa.Finalmente qualcuno che mostra i denti:speriamo ritorni un pò di equilibrio.

Fare la prova di forza con gli Stati Uniti è da imbecilli.


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bleffort ha scritto:
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Atlanticus,vedi quanto ti accenavo nella ShoutBox? [;)]
E' dura ma devo farcela [:D]


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robs79 ha scritto:

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bleffort ha scritto:
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Quando ci vuole ..ci vuole!!! [:D]

Atlanticus,vedi quanto ti accenavo nella ShoutBox? [;)]
E' dura ma devo farcela [:D]

Ma tu hai capito a chi ho fatto il gesto dell'Ombrello?. [:D]


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MessaggioInviato: 26/04/2014, 17:16 
Siria in Medio-oriente...

... Ucraina in Europa...

... E Brasile in Sudamerica...

Quando tutto sarà compiuto (occhio ai Mondiali 2014) si scatenerà l'inferno.

ACADEMI (EX BLACKWATER) ADDESTRA LA POLIZIA MILITARE BRASILIANA

I contractors della compagnia militare privata Academi (ex Blackwater) statunitense sono stati incaricati di addestrare gli agenti della polizia militare federale del Brasile (Gendarmeria) mobilitati per prevenire e fronteggiare eventuali atti terroristici ai Mondiali di calcio della prossima estate secondo quanto riporta ‘Folha de Sao Paulo’.

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Un gruppo di 22 uomini delle forze speciali della Polizia militare brasiliana ha seguito un corso di addestramento di tre settimane nella sede di Academi, a Moyock, nella Carolina del Nord, come parte di un programma di collaborazione tra le forze di polizia del Brasile e degli Stati Uniti.

“Il focus del programma era quello di parlare di esperienze pratiche vissute dalle truppe americane nel combattimento al terrorismo. Per questo motivo siamo stati inviati, perché siamo le forze speciali che saranno utilizzate contro una minaccia di attacco terroristico a San Paolo”, ha spiegato il tenente Ricardo Bussotti Nogueira, che dirige il Comando delle Operazioni Speciali (COE) della polizia militare di San Paolo.

Il corso di formazione denominato “Contrasto al terrorismo marittimo” è stato svolto da istruttori militari delle forze speciali della Marina, i Navy Seals, e da membri della Guardia Costiera degli Stati Uniti che ha finanziato il corso. “Il governo americano ha speso circa 2,2 milioni di dollari negli ultimi due anni per la cooperazione con i poliziotti del Brasile per mega eventi”, ha aggiunto un funzionario del governo statunitense citato da ‘Folha’.

Come ha spiegato, sul suo sito web, la Segreteria Straordinaria della Sicurezza per i Grandi Eventi del Brasile, l’obiettivo del corso è stato “la sicurezza portuale con particolare attenzione a come i terroristi operano in un ambiente marino, e come riconoscere e contrastare le minacce”. Bussotti ha elogiato le strutture del centro di addestramento di Academi ed ha riflettuto sul fatto che gli americani sanno come agire nel caso di attacchi esplosivi, chimici e biologici improvvisi. Academi è però il nome scelto dalla ex Blackwater, la principale società che ha fornito servizi di sicurezza al Dipartimento della Difesa americano, a diplomatici del Dipartimento di Stato e “segretamente”, secondo “Folha”, alla Cia, durante le guerre in Iran ed Iraq.

Il cambio di nome della società è arrivato dopo che funzionari della Blackwater furono accusati di aver ucciso 17 civili iracheni e ferito altre decine di persone con mitragliatrici e granate nel massacro di piazza Nisour, nel 2007. Davanti alla paura non solo di azioni terroristiche, ma anche di proteste di piazza, come quelle che si sono verificate a giugno dell’anno scorso durante la Confederations Cup, il governo brasiliano ha assegnato ben 170.000 agenti tra polizia, militari e agenti privati per la sicurezza del Mondiale che comincia tra 52 giorni.

Sarà il maggiore numero di agenti operativi della storia dei mondiali di calcio, ed avrà un costo stimato in 2.000 milioni di reales, circa 870 milioni di dollari. Minaccia terroristica a parte, per comprendere le condizioni in cui operano le forze di sicurezza in molte aree urbane del Brasile è sufficiente vedere cosa è accaduto nel week end di Pasqua a Salvador capitale dello stato brasiliano di Bahia, dove durante lo sciopero di tre giorni della polizia militare si sono verificati 52 omicidi (quasi lo stesso numero di caduti italiani in 12 anni di conflitto in Afghanistan).

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Lo rivelano le autorità locali, precisando che la media di omicidi nella regione metropolitana di Salvador, famosa per le sue spiagge e il carnevale, è di 5 al giorno. Le violenze sono però continuate anche dopo la fine dello sciopero: da venerdì a domenica gli omicidi sono stati 45.

Secondo la stampa locale, le violenze sono continuate perché la polizia militare ha messo in atto una cosiddetta “operazione tartaruga”.

Ovvero, ha rallentato le operazioni di controllo del territorio e di prevenzione. Molti agenti inoltre sono rimasti nelle caserme per protestare contro l’arresto di un politico locale, Marco Prisco, che ha guidato le loro rivendicazioni. Il governo federale di Brasilia ha inviato nello stato di Bahia circa seimila militari per garantire l’ordine pubblico durante lo sciopero della polizia.

http://www.analisidifesa.it/2014/04/aca ... rasiliana/



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MessaggioInviato: 04/05/2014, 09:29 
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Angel_ ha scritto:

Cita:

WASHINGTON - Per quasi novanta minuti un caccia russo Su 24 ha eseguito dodici passaggi vicino ad una nave da guerra americana nel Mar Nero. Un gesto di provocazione senza conseguenze ma che segnala la forte tensione legata alla crisi in Ucraina.

Voli a bassa quota

In una ricostruzione diffusa dal Pentagono il jet russo ha compiuto i voli a bassa quota tenendosi in un raggio di un chilometro dalla «Donald Cook», un cacciatorpediniere americano che incrociava al largo delle coste romene. Il comandante dell’unità ha messo in allarme l’equipaggio, quindi ha lanciato messaggi via radio per convincere il pilota a desistere. Il Sukhoi, che era disarmato, ha però continuato con le sue evoluzioni e solo dopo si è allontanato. Una fonte militare Usa ha definito l’episodio «una provocazione, un comportamento non professionale». Poco distante dalla «Donald Cook» era presente una fregata russa che sta seguendo gli americani da quando sono entrati nella zona.
Fonte:http://alturl.com/x5yit

Mah...mi piacerebbe sapere come fanno a sapere che era disarmato se gli è stato ad un chilometro...non sarà che li ha frisati a bruciapelo in maniera "stealth" e se ne sono accorti solo ad occhio?
Mi puzza di "test" russo e conseguente strizza al sedere Usa... [8D]

Cita:
Russi violano la difesa degli Usa.
«Aerei militari russi hanno attraversato in volo, inosservati, lo spazio aereo USA dell’Artico verso il Canada nel corso di una recente esercitazione militare»: dice la Novosti (1).
Che cita il generale Igor Khvorov, comandante dei bombardieri strategici a largo raggio: «La Us Air Force sta investigando per capire perché non è riuscita a scoprire i bombardieri russi. Non sono riusciti a identificare gli aerei né a vista, né col radar».


I bombardieri non visti sono il TU-160 (Blackjack nel codice USA) e il TU-95 (Bear), che hanno eseguito «con successo» quattro lanci missilistici.
L’esercitazione di bombardamento ha usato invece i TU-22 (Blinder).
Il TU-160, progettato negli anni ‘80, è entrato in servizio nel 2000, e si ritiene che la Russia ne abbia oggi 14.
Il generale Khorov ha annunciato che altri due raggiungeranno la flotta di bombardamento strategico: con «molti migl ioramenti rispetto al modello sovietico».
Fra cui il generale cita la guida satellitare.
Ma fra i miglioramenti è possibile ci sia la tecnologia «stealth» sviluppata dai russi, che si basa su un principio radicalmente diverso da quello americano.

Gli aerei invisibili USA (F-117 e B-2) si basano su superfici che riflettono e disperdono le onde radar, il che pregiudica le attitudini al volo e le capacità combattive degli aerei, il cui assetto deve essere corretto costantemente da computer; i russi hanno caricato su aerei di forma normalissima, e persino su vecchi apparecchi, un generatore di plasma, che produce una «nube» ionizzata che assorbe le onde radar e che avvolge l’aereo in volo.
Ancora una volta, gli scienziati russi hanno messo a profitto un fenomeno «indesiderato» notato nelle navette spaziali: al rientro, sul muso delle navette si forma spontaneamente uno schermo ionizzato che le fa scomparire temporaneamente dai radar.
Allo stesso modo, la Russia ha sfruttato un effetto collaterale indesiderato nella marineria - la supercavitazione - per mettere a punto siluri che corrono dentro una bolla d’aria a 500 chilometri all’ora.
Grazie allo schermo al plasma, la sezione frontale degli aerei russi appare sui radar cento volte più piccola del reale.
Con costi infinitamente inferiori agli «stealth» americani.
Il generatore è piccolo e leggero (sui cento chili), e trova facilmente posto in un bombardiere.
Può anche essere applicato su un automezzo terrestre, anche in un’auto, ma la sua efficacia è maggiore in quota.

Anatoly Koroteyev, capo del centro di ricerca Keddish che ha sviluppato la tecnologia, sostenne tempo fa di aver superato i problemi della nuova tecnologia: la nube di plasma ionizzato disturbava i sistemi elettronici di bordo (specie il radar di tiro diventava cieco) e impediva le comunicazioni radio.
Che la tecnologia messa a punto da Mosca fosse credibile e affidabile lo ammetteva già un articolo di Jane’s, la più autorevole rivista militare del mondo, nel ‘99 (2).
L’articolo diceva anche che i russi contavano di offrire il loro generatore d’invisibilità «per l’esportazione».
Non pare più il caso.
Il rincaro del petrolio provocato dall’avventurismo USA ha riempito le casse di Putin di dollari ed oro, a livello record: 227 miliardi di dollari ad aprile, il che fa salire la Russia al quarto posto fra i detentori di valuta e oro, dopo Cina (876 miliardi), Giappone (852) e Taiwan (275), superando la Corea.
Non c’ è più bisogno di vendere una tecnologia così preziosa.
Tanto più che la tecnologia al plasma ha probabilmente raggiunto lo stadio di terza generazione, con l’uso di energia elettrostatica per creare lo schermo che avvolge l’aereo, quasi certamente allo scopo di ridurre il dispendio energetico del generatore.

E’ quasi di sicuro questa tecnologia ad aver reso invisibili ai radar americani i grandi Tupolev in esercitazione sull’Alaska: una dimostrazione dal vero delle loro capacità, e una ripresa del gioco del gatto col topo che la vecchia URSS ha condotto per mezzo secolo tra i ghiacci e i cieli dell’Artico.
E’ ancora in edicola il numero di Foreign Affairs, la rivista del Council on Foreign Relations, che calcolava che gli USA sono in grado di annientare la Russia con la loro superiorità nucleare, senza che questa possa reagire; una provocazione e una minaccia, in pieno stile guerra fredda.
La risposta di Putin non ha tardato ad arrivare.
Invisibile.


Note
1) «Russian bombers flew undetected across Arctic - AF commander», RIA Novosti, 22 aprile 2006.
2) «Russians offer radical stealth device for export», Jane’s Defence Weekly, 17 marzo 1999.

Fonte: http://www.effedieffe.com

Fonte:http://ogigia.altervista.org/index.php?mod=read&id=1199210855



Non mi sbagliavo... [:203]

Cita:
27 aprile, 17:00

Nel Mar Nero va a fondo il sistema americano Aegis


Si rafforza la presenza militare degli USA nelle vicinanze dei confini meridionali della Russia e dell'Ucraina. Nel Mar Nero si trovano già due navi da guerra americane, il cacciatorpediniere Donald Cook e la fregata Taylor. I generali della NATO ora non nascondono che i loro radar sono puntati sulla Crimea.

Sul sito della Marina Militare USA la missione della fregata Taylor è definita con queste parole: "rassicurare gli alleati degli USA nella NATO della risolutezza della Marina Militare statunitense di rafforzare e perfezionare l'interazione volta al raggiungimento degli scopi congiunti in questa regione".

Tuttavia gli esperti ritengono che lo scopo degli USA in questo caso - sia il sostegno psicologico delle attuali autorità ucraine, aumento di pressioni nei rapporti con la Russia e l'influenza sui partner nell'Unione Europea. Le pressioni economiche sulla Russia, venuta incontro ai propri connazionali in Crimea, gli USA hanno integrato con un argomento, a loro avviso, più convincente, quello di forza. Il cacciatorpediniere Donald Cook è dotato del sistema di difesa antimissilistica Aegis e di missili Tomahawk, mentre a bordo della fregata Taylor - sono istallati missili antinave Harpoon e sistemi antiaerei SM-1MR Standard.

Non è tutto però filato liscio per la Marina Militare USA. Il 10 aprile il cacciatorpediniere Donald Cook con missili alati Tomahawk a bordo è entrato nelle acque neutrali del Mar Nero. La comparsa delle navi da guerra americane in quel bacino è in contrasto con la Convenzione di Montreux - riguardo al carattere ed ai periodi di navigazione nel Mar Nero delle navi da guerra dei paesi non rivieraschi.

In risposta la Russia ha inviato un aereo disarmato SU-24 per il sorvolo del cacciatorpediniere americano. Nello stesso tempo, secondo il parere degli esperti, è stato dotato di un nuovissimo complesso russo da guerra radioelettronica. Secondo questa versione Aegis ha individuato da lontano un obiettivo volante, facendo scattare l'allarme. I radar americani hanno tracciato la traiettoria di avvicinamento al bersaglio. Improvvisamente tutti gli schermi si sono spenti, Aegis ha smesso di funzionare, i missili non erano in grado di ricevere segnali di puntamento. SU-24 invece nel frattempo ha sorvolato il ponte del cacciatorpediniere, ha fatto una virata da combattimento, simulando una attacco sul bersaglio. Poi ha fatto un'inversione, ripetendo la manovra. Ciò è stato ripetuto per ben 12 volte.

A quanto pare tutti i tentativi di rianimare Aegis e impartire l'ordine di puntamento per il sistema di difesa antiaerea hanno fatto fiasco.

E' risultato che il bombardiere di fronte senza armi, ma avendo a bordo le apparecchiature di soppressione radioelettronica dei radar dell'avversario, ha funzionato contro il cacciatorpediniere.
Gli esperti hanno spiegato questo fatto con l'esistenza di essenziali difetti nel sofisticato sistema moderno di difesa antiaerea e antimissilistica americano Aegis. Si tratta di capacità di accompagnamento del bersaglio. Funzionano bene quando le navi sono più di una e c'è coordinamento. In questo caso il cacciatorpediniere era uno solo. Evidentemente l'algoritmo del funzionamento dei radar a bordo del cacciatorpediniere all'interno del sistema Aegis è stato messo fuori gioco dall'azione del sistema di soppressione radioelettronica istallata a bordo di SU-24. Aegis, innanzitutto la sua parte computeristica e radar, non ha funzionato come si deve.

I mass media esteri riferiscono che dopo l'incidente Donald Cook è entrato d'urgenza in un porto in Romania. 27 uomini dell'equipaggio hanno inoltrato le richieste di congedo. Dicono che tutti i 27 uomini hanno scritto di non volere mettere a rischio le proprie vite. Ciò conferma indirettamente anche la dichiarazione del Pentagono, nella quale si affermava che l'azione ha demoralizzato l'equipaggio della nave americana.

Gli esperti ritengono che dal punto di vista militare gli americani intraprenderanno il perfezionamento del sistema Aegis. E' poco probabile che sul piano politico seguano i passi dimostrativi dall'una o dall'altra parte. Per gli USA però è un momento estremamente spiacevole. Complessivamente il sistema di difesa antimissilistica che stanno dispiegando richiede colossali investimenti. Ogniqualvolta bisogna provare la necessità di stanziamento delle finanze dal bilancio. Nello stesso tempo la componente terrestre del sistema di difesa antimissilistica – antimissili nelle rampe di lancio sotterranee - è stata testata nelle condizioni ideali, dimostrando la sua bassa efficienza. Il Pentagono lo nasconde accuratamente. La componente più moderna – il sistema Aegis con base sul mare - in questo caso ha dimostrato i suoi difetti.

Il sistema, utilizzato da un SU-24 russo, con l'impiego del quale è stato messo in stato di shock il cacciatorpediniere americano Donald Cook, ha il nome convenzionale di Hibiny. E' il nome di una catena montuosa sulla penisola di Kola oltre il Circolo polare artico. Hibiny è un sofisticatissimo complesso di soppressione elettronica dell'avversario che sarà istallato a bordo di tutti gli aerei russi in fase di realizzazione. Recentemente il complesso è stato testato per l'ennesima volta durante le esercitazioni in un poligono della Buryatia. A giudicare da tutto, i test sono stati coronati da successo poiché è stata presa la decisione di testare il complesso in condizioni avvicinate al massimo a quelle reali.

Fonte:http://italian.ruvr.ru/2014_04_27/Mar-Nero-e-il-marchio-nero-per-il-sistema-americano-Aegis-7206/



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MessaggioInviato: 05/05/2014, 23:36 
Obama pronto a distruggere i BRICS alla fine del suo mandato
di Wayne Madsen

L’accumularsi di forze di terra e aeree della NATO ai confini della Russia con l’Europa orientale e il viaggio per aumentare l’influenza statunitense del presidente Barack Obama in Asia, hanno un unico scopo. Le forze palesi e occulte che dettano la politica ai loro burattini a Washington, Londra, Parigi, Bruxelles, Berlino e altre capitali vassalle, hanno deciso di spezzare i BRICS, l’emergente blocco di potenze finanziarie comprendente Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.

Discussioni bilaterali e multilaterali tra le cinque potenze economiche emergenti volte a distaccare le economie BRICS dal dollaro USA quale valuta di riserva e di scambio, scontrandosi con l’unica forza che Washington riesce a raccogliere per conto proprio e dai suoi alleati naufraghi, quella militare. I problemi tra Ucraina e Russia su Crimea e federalismo ucraino sono una mascherata destinata a coprire le vere intenzioni di Obama, ovvero la distruzione dei BRICS come valida alternativa ai sistemi finanziari neo-colonialisti occidentali e sussumere le economie dei Paesi BRICS ai capricci degli Stati Uniti e della sempre più traballante Unione europea. Il G-8, da cui la Russia è stata sospesa, e l’Organizzazione mondiale del commercio, di cui la Russia è ora membro, non ha mai avuto a che fare con il libero scambio e le politiche economiche comuni.

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Questi espedienti, ideati di nascosto dai banchieri del Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale, sono stati sempre in funzione del dominio unipolare mondiale della sola superpotenza. Dalla fine della seconda guerra mondiale e dal crollo dell’impero britannico, una volta dominante, la superpotenza sono gli Stati Uniti. Non solo i Paesi BRICS dissolvono la loro dipendenza dal dollaro come moneta di riserva e di scambio, rovinando la moneta statunitense, sostenuta dalle pratiche manipolative della Federal Reserve Bank statunitense, sempre più di quanto non lo sia già; Russia e Cina già negoziano in rublo e yuan, loro rispettive valute.

Vi sono piani per un’embrionale Unione Eurasiatica economica, volta a contrastare la gonfia e corrotta Unione europea, adottando entro il 2025 un’unità monetaria anti-dollaro e anti-euro chiamata “Altyn”. Questi piani innervosiscono globalisti e banchieri occidentali e, di conseguenza, accumulano forze militari statunitense e occidentali ai confini russi in Europa e nelle acque della Cina in Estremo Oriente.

I neo-conservatori che dominano gli apparati politici di Washington, Londra, Bruxelles, Parigi e Berlino hanno architettato un metodo rischioso per spezzare i BRICS. L’intelligence di Stati Uniti e controparti occidentali pianificano per i BRICS la stessa cosa di cui l’occidente accusa la Russia di fare in Ucraina: finanziare gruppi separatisti con l’intento di erodere l’integrità nazionale delle nazioni BRICS. Secondo le agenzie d’intelligence occidentali, i BRICS hanno due scelte: continuare a mantenere i BRICS come alternativa al dominio occidentale e affrontare la disintegrazione dei loro Stati-nazione o gettare la spugna e arrendersi ai dettami della Central Intelligence Agency, ai centurioni di Wall Street e ai soci di minoranza della “compagnia” di Londra, Parigi e Berlino. Mentre le sanzioni di il G7 e UE stringono sulla Russia, si riparla dello status dell’enclave baltica russa di Kaliningrad, una zona economica speciale della Russia incastonata tra due Paesi della NATO, Polonia e Lituania. Kaliningrad faceva parte della provincia orientale della Germania, la Prussia orientale, ed ospita la flotta baltica della Russia.

Vi sono elementi in Germania e nella NATO che vorrebbero che la Russia perda non solo la flotta del Mar Nero, in Crimea, ma anche la flotta del Mar Baltico a Kaliningrad. The Baltic Times, appiattito sulla linea di pensiero Radio Free Europe/Radio Liberty/George Soros/CIA, ha già pubblicato un articolo che suggerisce il blocco NATO di Kaliningrad, sempre più invocato dalla propaganda mediatica occidentale, a meno che la Russia non si ritiri dalla Crimea.

Il Baltic Times ha pubblicato il 28 aprile: “Perché non bloccare Kaliningrad dal Mar Baltico e dalle truppe che stazionano alla frontiera? Verrebbe isolata dalla Russia, fornendo alla NATO un forte carta per chiedere che la Crimea sia restituita all’Ucraina e fermare gli sforzi della Russia per invadere l’est del Paese“. Al-Jazeera,canale di “news” dominato dai Fratelli musulmani dell’emirato del Qatar, ha avanzato l’idea che l’occidente possa chiedere la restituzione di Kaliningrad alla Germania invalidando l’accordo di Potsdam del 1945, firmato dai leader di URSS, Stati Uniti e Gran Bretagna. Kaliningrad non è l’unica parte della Federazione Russa presa di mira dagli imperialisti della NATO e dai loro compagni di viaggio in Paesi come Finlandia e Turchia.

I finlandesi guardano alla Carelia, che la cedettero all’URSS quando la Finlandia era alleata della Germania nazista. I nazionalisti pan-turchi osservano attentamente gli eventi nelle repubbliche autonome del Caucaso musulmano, così come nelle repubbliche interne come Tatarstan e Bashkortostan. Non vi è alcun dubbio che i nazionalisti pan-turchi hanno a lungo rifornito di armi ed individui i gruppi terroristici islamici ceceni, daghestani, ingusci ed altri che operano nel Caucaso della Russia.

Nel frattempo, in Asia, non è un caso che la danza di guerra di Obama in Giappone, Corea del Sud, Filippine e Malesia sia stata accompagnata da un altro attacco terroristico di uiguri musulmani nella Regione Autonoma del Xinjiang-Uighur della Cina. I terroristi uiguri, che ricevono finanziamenti dalla CIA e propaganda mediatica dal servizio uiguro di Radio Free Asia, hanno accoltellato i passeggeri della stazione ferroviaria del capoluogo Urumqi. I terroristi hanno lanciato una bomba tra la stazione ferroviaria e la fermata dell’autobus, uccidendo tre persone e ferendone almeno 80. A marzo, un attacco simile ad una stazione ferroviaria nella provincia dello Yunnan, in Cina meridionale, fece 29 morti. L’attacco di Urumqi avvenne alcune ore dopo la visita del presidente Xi Jinping nel Xinjiang.

Non vi è dubbio che la CIA e Obama, di cui è un burattino come la madre, il patrigno e i nonni materni, portano avanti un piano per spezzare le reni dei BRICS aiutando separatisti ed irredentisti in ciascuno dei Paesi BRICS. In India, con la sua moltitudine di etnie, religioni e lingue, è da sempre uno dei bersagli preferiti delle operazioni della CIA a sostegno dei secessionisti. Le operazioni della CIA si concentrano su sikh nel Punjab, musulmani in Kashmir e tamil nel sud dell’India. In Sud Africa, il Partito del Capo, un nuovo partito dai finanziamenti oscuri, chiede che la provincia sudafricana del Capo occidentale diventi la Repubblica del Capo. Il partito ha presentato una petizione al Comitato dei 24 delle Nazioni Unite per dichiarare la provincia territorio autonomo dal governo del Sud Africa, assimilabile all’indipendenza.

Se l’intelligence sudafricana esamina i finanziamenti di tale partito, scoprirà le chiaramente identificabili impronte digitali della CIA. Dopo che i rapporti degli Stati Uniti con il Brasile si sono guastati per le rivelazioni sullo spionaggio dell’US National Security Agency verso la Presidentessa Dilma Rousseff e alti funzionari brasiliani, sono riapparse le richieste d’indipendenza di tre Stati brasiliani meridionali, Rio Grande do Sul, Santa Catarina e “Repubblica delle Pampas” del Paraná. Il movimento guadagnò popolarità tra gli europei bianchi dei tre Stati nei primi anni ’90, in particolare tra i discendenti degli immigrati tedeschi ed ebrei dalle idee razziste, l’obiettivo morì quando i veri leader dell’opposizione andarono al potere in Brasile. Tuttavia, con le relazioni brasiliane con gli Stati Uniti al punto più basso e l’ostilità degli Stati Uniti verso i paesi BRICS, i secessionisti ricompaiono con nuovo slancio.

Cercando di tormentare i BRICS, Washington e i suoi lacchè giocano con il fuoco. Tenendo presente che Russia, Cina e India sono potenze nucleari, e il Brasile ne sarebbe imminente, l’occidente gioca alla “roulette russa” nucleare.

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La ripubblicazione è gradita in riferimento al giornale on-line della Strategic Culture Foundation.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora



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MessaggioInviato: 06/05/2014, 00:22 
La vignetta è stupenda, senza considerare che a spanne i BRICS rappresentano un buon 50% della popolazione del pianeta ^_^



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MessaggioInviato: 09/05/2014, 01:23 
Posto questo articolo dove vengono indicati dettagli che rivelano una situazione peggiore di quello che pensavo

http://news.panorama.it/esteri/obamaman ... gio-russia


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MessaggioInviato: 09/05/2014, 08:11 
sta facendo più obama
in questo secondo9 mandato
che bush jn
in 8 anni..

solo che utilizza
propagande diverse..

ma bin laden ecc
che fine hanno fatto ?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 15/05/2014, 13:57 
ROMPERE IL SILENZIO: LA GUERRA MONDIALE STA INIZIANDO

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Perchè tolleriamo di minacciare un’altra guerra mondiale in nostro nome? Perchè permettiamo menzogne che giustifichino questo rischio? La portata del nostro indottrinamento, scrisse Harold Pinter, è un “brillante, persino arguto, atto di ipnosi di immenso successo”, come se la verità “non fosse mai accaduta nemmeno mentre stava accadendo”.

Ogni anno lo storico statunitense William Blum pubblica il suo “Riassunto aggiornato della politica estera degli USA”, il quale mostra come, dal 1945, essi abbiano provato a sollevare più di 50 governi, molti dei quali democraticamente eletti, abbiano massicciamente interferito nelle elezioni di 30 paesi, abbiano bombardato la popolazione civile di 30 nazioni, abbiano fatto uso di armi chimiche e biologiche e abbiano attentato alla vita di leader stranieri.

In molti casi il Regno Unito ne è stato complice. Il grado di sofferenza umana causato, per non parlare dei crimini perpetrati, è ben poco conosciuto in occidente, malgrado la presenza la presenza del sistema di comunicazioni più avanzato del mondo e del giornalismo nominalmente più libero. Il fatto che la maggior parte delle vittime del terrorismo – il “nostro” terrorismo – sia musulmana non può essere detto. L’informazioe che il jihadismo estremo, che portò all’11 settembre, era stato coltivato come arma dalla politica anglostatunitense (operazione ciclone in Afghanistan) è stata soppressa. In Aprile, il Dipartimento di Stato USA ha reso noto che, in seguito alla campagna della NATO nel 2011 “La Libia è divenuta un rifugio per terroristi”.

Il nome del “nostro” nemico è cambiato nel corso degli anni, dal comunismo all’islam, ma generalmente esso è incarnato da qualsiasi società indipendente dall’egemonia dell’occidente che occupi un territorio strategicamente utile o disponga di abbondanti risorse naturali. I leader di queste nazioni scomode vengono generalmente deposti con la violenza, come i democratici Muhammad Mossedeq in Iran e Salvador Allende in Cile, o uccisi come Patrice Lumumba in Congo. Tutti loro vengono sottoposti a campagne denigratorie dai media occidentali – pensiao a Fidel Castro, Hugo Chavez e ora Vladimir Putin.

Il ruolo di Washington in Ucraina differisce solo per le sue implicazioni nei nostri confronti. Per la prima volta dalla presidenza Reagan, gli Stati Uniti stanno minacciando di ricondurre il mondo in guerra. L’Europa dell’est e i Balcani sono avamposti della NATO e l’ultimo “stato cuscinetto” al confine con la Russia viene fatto a pezzi. Noi occidentiali stiamo sostenendo dei neonazisti nel paese in cui i nazisti ucraini sostennero Hitler.

Dopo aver architettato il colpo di stato di Febbraio contro il governo democraticamente eletto a Kiev, il piano di Washington per la conquista della storica e legittima base navale Russa in Crimea è fallito. I russi si sono difesi, come hanno fato per oltre un secolo di fronte ad ogni minaccia ed invasione da parte dell’occidente, ma l’accerchiamento a parte della NATO ha avuto un’accelerazione, insieme agli attacchi orchestrati dagli Stati Uniti contro gli Ucraini di etnia russa. Se Putin venisse provocato ad accorrere in loro aiuto, il suo ruolo di paria predestinato giustificherebbe la NATO ad intraprendere una guerriglia che potrebbe trasferirsi all’interno dello stesso territorio russo.

Putin ha invece frustrato il partito della guerra cercando una distesa con Washington e l’UE, ritirando le truppe russe dal confine ed invitando gli Ucraini di etnia russa a non partecipare ai provocatori referendum nelle regioni dell’Est. Questa parte di popolazione russofona e bilingue – un terzo del totale – aspira da tempo a una federazione democratica che rispecchi le differenze etniche del paese e che sia al contempo autonoma e indipendente da Mosca. Molti di loro non sono né separatisti né ribelli, ma cittadini che vogliono vivere sicuri nella loro patria.

Come le rovine di Iraq e Afghanistan, l’Ucraina è stata ridotta ad un parco divertimenti della CIA – diretto dal direttore della CIA John Brennan a Kiev, assieme ad “unità speciali” che sovrintendano ad attacchi selvaggi su coloro i quali si oppongono al golpe di Febbraio. Guardate i video, leggete le denunce dei testimoni oculari del massacro di Odessa di questo mese. Squadre di criminali fascisti hanno bruciato la sede dell’unione del commercio, uccidendo le 41 persone intrappolate al suo interno. Guardate la polizia starsene a guardare. Un dottore ha raccontato di aver tentato di salvare alcune persone “ma sono stato fermato dai sostenitori dei nazi. Uno di loro mi ha spinto via rudemente, promettendomi che presto io e gli altri ebrei di Odessa avremmo avuto la medesima sorte…mi chiedo perchè il mondo intero se ne stia in silenzio”.

Gli Ucraini russofoni stanno lottando per la loro sopravvivenza. Quando Putin ha annunciato il ritiro delle truppe russe dal confine, il segretario della difesa della giunta di Kiev – un membro fondatore del partito fascista Svoboda – ha rincarato dicendo che gli attacchi contro “i ribelli” sarebbero proseguiti. In perfetto stile Orwelliano, la propaganda in occidente ha ribaltato il tutto in “Mosca cerca di fomentare il conflitto e la provocazione”, secondo il Segretario degli Esteri britannico William Hague. Il suo cinismo fa da pari con i grotteschi complimenti di Obama alla giunta per la sua “notevole compostezza” nel seguire il massacro di Odessa. Benchè sia fascista ed illegale, la giunta è descritta da quest’ultimo come “propriamente eletta”. Ciò che conta non è la verità, ha detto una volta Henry Kissinger, ma ciò che è percepito essere vero.

Nei media statunitensi, le atrocità di Odessa sono state presentate come “confuse” e “una tragedia” in cui i “nazionalisti” (neonazisti) hanno attaccato i “separatisti” (persone che raccoglievano firme per un referendum a sostegno della Federazione Ucraina). Il Wall Street Journal di Rupert Murdoch ha condannato le vittime – “La sparatoria è stata probabilmente innescata dai ribelli ucraini, dice il governo”. La propaganda in Germania è stata guerra fredda allo stato puro, con il Frankfurter Allgemeine Zeitung che avvertiva i suoi lettori della “guerra ancora non dichiarata dalla Russia”. Per i tedeschi è una fantastica ironia che Putin sia l’unico leader a condannare l’ascesa del fascismo nell’Europa del 21° secolo.

Una popolare banalità è che “il mondo sia cambiato dopo l’11 settembre”, ma cosa è veramente cambiato? Secondo il grande informatore Daniel Ellsberg, un golpe silenzioso è già avvenuto a Washington e ora a govermare è un militarismo rampante. Il Pentagono ultimamente svolge “operazioni speciali” – guerre segrete – in 124 paesi. In patria, una povertà crescente e una morente libertà sono il corollario ad uno stato di guerra perpetua. Aggiungiamo il rischio di una guerra nucleare e la domanda è: perchè toleriamo tutto ciò?

http://www.informarexresistere.fr/2014/ ... iniziando/



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MessaggioInviato: 16/05/2014, 15:14 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

ROMPERE IL SILENZIO: LA GUERRA MONDIALE STA INIZIANDO

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Perchè tolleriamo di minacciare un’altra guerra mondiale in nostro nome?


Allucinante............



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MessaggioInviato: 16/05/2014, 19:34 
Cita:
perchè toleriamo tutto ciò?

La mia domanda invece è: come facciamo ad impedirgli di fare tutto ciò?
Se andiamo allo scontro questi si fregano le mani, non aspettano altro


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