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rmnd ha scritto:
[quote]greenwarrior ha scritto:
Per dirla tutta e per dare una corretta informazione è il caso di specificare che gli insegnanti prevalenti fanno già 24 ore di lezione, ma il loro lavoro và ben oltre le 18 o le 24 ore passate in classe. Ho la cognata insegnante e ti posso assicurare che tra consigli di istituto, riunioni e preparazione di programmi o di lezioni, frequenta la scuole ben oltre le 40 ore. E comunque aumentare le ore a questi insegnanti, significa fare perdere il posto ad altri.
Concordo sul fatto che la categoria degli insegnanti sia stata utilizzata a fini politici, concedendo cattedre in modo disordinato e assistenziale, ma le 18 ele 24 ore non sono quelle del loro effettivo lavoro. Per le supplenze per esempio, sono accettate solo se l' insegnante di ruolo presenta per esempio un certificato medico della durata di 15 giorni. Se la malattia dura solo una settimana, gli alunni rimangono senza guida. Mia cognata và spesso a scuola con la febbre per non lasciare i suoi alunni senza insegnante.
Se si vuole parlare dello spreco perpetrato negli anni, concedendo cattedre inutili siamo daccordo, ma se si vuole condannare una categoria io starei attento. Vanno valutati tutti i parametri.
Scusa ma dubito che lavorino 40h o più alla settimana ogni settimana, tutte le settimane per tutto l'arco lavorativo dall'assunzione al fine rapporto. Conosco anch'io insegnanti di scuole superiori, e per quanto alcuni di loro facciano con dedizione il loro lavoro, il più delle volte al pomeriggio sono beatamente a casa a dar ripetizioni private.
Inoltre devi mediare sui 365 giorni. Quante ore/annue effettivamente presenti in istituto? Le ferie sono quelle , cioè tante e quindi mediate in un anno altro che 18h o 24h settimanali ma molto meno.
Poi come + volte detto in passato. Non vedo perchè le correzioni dei compiti in classe o altri lavori non possano essere svolte in istituto ma tra le 4 mura domestiche. Così se gli insegnanti fossero presenti 40h settimana in istituto si risolverebbe anche il problema delle supplenze, perchè qualche insegnante per coprire i buchi sarebbe sempre disponibile.
Poi sono d'accordo a far lavorare di più gli attuali insegnanti per evitare di assumerne di nuovi e ridurre gli sprechi. Non capisco (o meglio lo capisco benissimo) questa smania di lavorare per lo stato.
Che certe attività siano svolte in classe o a casa non fà differenza e per quanto riguarda le ferie, pur avendone di pù sulla carta in realtà spesso sono utilizzate a fini scolastici. Non voglio difendere a priori una categoria, ma facciamo i distinguo tra persona e persona. Ci sono lazzaroni e incompetenti, ma anche persone che credono a quello che fanno a costo di rimetterci in salute. L' errore e generalizzare.
Non frainterdermi Green, perchè non mi riferisco assolutamente a tua cognata ma in generale non ho mai conosciuto nessuno che dicesse di sè :"sono un lavativo, parassita e rubo lo stipendio" .
Di me posso dire che anche nel privato si lavora troppo poco per essere davvero produttivi e competitivi.
Non ho fatto i conti precisi ma direi che mediamente i giorni lavorativi annui di 8h ciascuno siano 220 -230 giorni su 365 e non faccio mutua da anni.
Un po' pochini per mandare avanti l'economia di un paese, tra ferie , festività.
Forse qualche festività andrebbe soppressa o no?
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Per quanto riguarda la scuola forse si, ma significherebbe ridurre le ferie anche agli studenti.
Il sistema Italia per quanto riguarda le ore di frequentazione scolastica è ai primi posti in Europa, forse si potrebbero ridurre creando periodi di attività lavorativa inerenti agli studi scelti, come avviene in Svizzera per esempio. Credo comunque che di ore gli studenti ne facciano abbastanza. L' aver responsabilità su dei ragazzi giovani e con le leggi di tutela attuali, porta il corpo insegnanti ad essere la categoria con più casi di esaurimento nervoso. E' il sistema scuola che deve cambiare e non tanto sugli orari di lavoro, ma quanto sull' autonomia di gestione dell' alunno da parte degli insegnanti. Sono cambiati i ragazzi e non esiste quasi più il rispetto dovuto a chi dedica del tempo alla tua crescita intellettual, ma questo è un male moderno e che coinvolge qualsiasi figura che abbia un ruolo attivo nella società, vedi vigili, poliziotti, preti e altri.