L'ANALISI
Da Arcore a Pontida, quorum ovunque
anche i luoghi simbolo tradiscono Lega e Pdlhttp://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -17671777/Sorprendenti in particolare i dati del Veneto, dove l'affluenza ha sfiorato il 59%. A Treviso più elettori che alle provinciali. In Lombardia i comuni con la percentuale più bassa (Foppolo) e più alta (Morterone)
di VALERIO GUALERZI
ROMA - Ad Arcore i cittadini che si sono recati alle urne sono stati il 55,2%. A Pontida invece l'affluenza è stata del 51,6%, inferiore ma comunque sufficiente a raggiungere il quorum. E' anche nei dati di questi due comuni simbolo del centrodestra che si misura la forza della sberla ricevuta dal governo con i quattro referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento.
Se dopo la sconfitta delle amministrative il Carroccio aveva cercato di minimizzare, attribuendo il grosso delle difficoltà della coalizione al Pdl, questa volta i numeri non sembrano lasciare scampo. Umberto Bossi, dopo una serie di giravolte 1, a poche ore dall'apertura dei seggi si è schierato apertamente per l'astensione 2, ma - proprio a partire dalla mitica Pontida - neppure nelle tradizionali roccaforti leghiste gli elettori sembrano averlo ascoltato. A Treviso, ad esempio, dove alle ultime regionali la Lega aveva raccolto un consenso record del 48%, a recarsi alle urne è stato il 58,9% degli aventi diritto, incrementando l'affluenza di ben due punti rispetto alle provinciali del mese scorso.
Ma è stato tutto il Veneto, ultima terra di conquista leghista 3, a tradire il dettato del leader storico. L'affluenza su base regionale ha sfiorato il 59%, ben 5 punti in più della media nazionale. Appena meglio, dal punto di vista del Carroccio, è andata in Lombardia dove il dato medio è stato del 54,4% - in linea con quello nazionale - ma dove si è registrato anche il record negativo di affluenza, conquistato dal comune di Foppolo, nel bergamasco, con appena il 20,9% degli aventi diritto. Spetta però alla Lombardia anche il record opposto, quello del municipio con l'affluenza più alta. A Morterone (Lecco) l'affluenza è stata dell'87%.
Punte decisamente oltre alla media anche nelle località alpine i cui nomi rievocano immediatamente l'acqua, come Pejo e Recoaro. Nel comune trentino l'affluenza è stata del 62% e in quello vicentino del 63,5. Partecipazione al voto straordinaria pure nelle località che hanno conosciuto la presenza di centrali nucleari 4 e che erano le candidate naturali ad ospitare i nuovi impianti programmati dal governo 5. A Montalto di Castro è andato ad esempio a votare il 66,3% degli elettori, a Trino Vercellese il 58,9%, a Latina il 57,5%, a Caorso il 55,2% e persino a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove si registrano solitamente percentuali di votanti piuttosto basse, ha votato il 57% degli aventi diritto. In questi municipi si registrano però anche le percentuali di "no" più alte, dettate forse da preoccupazioni di carattere occupazionale.
Colpisce anche il risultato della Sardegna, con un'affluenza del 58,6% malgrado la popolazione si fosse espressa contro il nucleare meno di un mese fa in un referendum consultivo 6. A scorrere la classifica delle province con le percentuali di votanti più alte si scopre inoltre che nelle prime otto posizioni ci sono tutti i capoluogo sardi. Tra le curiosità anche una lunga serie di piccoli comuni, da Perinaldo (Imperia) a Teana (Potenza) dove i sì all'abrogazione della norma sulla privatizzazione dell'acqua hanno ottenuto il 100% dei voti. Su base provinciale comunque in nessuna parte d'Italia il "si" ai quattro quesiti è sceso sotto il 90% dei consensi.
La capitale del "no" è Bergamo, dove i due quesiti sull'acqua sono stati bocciati dal 7,5 e dal 6,7% degli elettori, quello sul nucleare dal 9,8% e quello sul legittimo impedimento dal 7,7%. Grazie alla battaglia dei sindaci 7, a partire proprio da quelli di centrodestra, la provincia con il record di "sì" ai quesiti sull'acqua è stata Agrigento (98,5 e 98,7%). A Nuoro e Crotone spettano invece i primati in materia di nucleare (98,6% di "sì") e legittimo impedimento (97,4%).
(14 giugno 2011)