Cita:
Atlanticus81 ha scritto: Fesserie???
Da "Feminicide: The Politics of woman killing" di Diana Russell e Jill Radford (1992) il femminicidio viene identificato come una ben specifica categoria criminologica, ovvero
una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna «perché donna», in cui cioè la violenza è l'esito di pratiche misogine.L'antropologa messicana Marcela Lagarde nel 1993 utilizza il termine femminicidio per comprendere:
Cita:
« La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine - maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale - che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia »
Tratto da:
http://it.wikipedia.org/wiki/FemminicidioIn Italia evidentemente siamo ancora indietro dal punto di vista socio-culturale per comprendere e affrontare questi fenomeni. Ci riteniamo troppo evoluti per accettare il fatto che aree di pericolo, magari anche in ambienti familiari insospettabili, possano ancora esistere nel nostro piccolo tranquillo mondo civile.
si vabbè, un'analisi di parte , di una rappresentante del femminismo latino americano..si legge sempre su wikkipeppa.
Il femminicidio è un'invenzione dei movimenti femministi coadiuvati da molti calabraghe di maschietti che sono più realisti del re (le femministe), per la solita questione del 'politically correct', per la solita questione del 'autoflagelliamoci', gli altri sono migliori di noi. E gli altri (considerate ipocritamente 'minoranze') possono essere a seconda dei casi specifici ; gente di colore, extracomunitari, islamici, donne, transgender, omosessuali. In questo modo di porsi , si disprezza a seconda dei quei casi, la propria razza, la propria etnia, la propria storia, il proprio modello di società e civilità, la propria religione o meglio le radici storico religiose che hanno contribuito a creare la civiltà nella quale si è nati e vissuti, fino a disprezzare il proprio sesso. Il solito 'razzismo alla rovescia' in senso lato.
Fenomelogie criminali che rasentano la patologia come questi omicidi non si affrontano in modo ideologico, con una contrapposizione maschio-femmina. Si banalizza la questione. Si affrontano per quanto possibile con leggi più severe iniziando dai fenomeni di stalking. Certo anche con l'educazione, ma riconoscendo che vi sarà sempre una componente istintiva che non potrà mai essere del tutto eliminata nè prevista in talune situazioni.