Autotrasporti, Sud paralizzato. Proteste dalla Sicilia alla Calabria
Giovedì, 19 gennaio 2012 - 08:10:00
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... refresh_ceAll'inizio fu la Sicilia. Ora tocca anche alla Calabria. Mentre tutta Italia segue la vicenda della Costa Concordia e di capitan Schettino, a Sud succede qualcosa. Proteste e blocchi stradali in tutta la regione, ed è già il quinto giorno. Motivo? L'aumento del costo del carburante. Protestano gli autotrasportatori dell'Aias e del Movimento dei forconi, gli imprenditori del settore agricolo e i pescatori.
La Sicilia è bloccata dagli aderenti al Movimento dei Forconi. Un’associazione di agricoltori, pastori, allevatori stanchi del disinteresse e maltrattamento da parte delle istituzioni. La rivolta infatti nasce proprio da questo e dalle politiche in materia di eccise dei carburanti per il trasporto e agricoltura. Strade e città in tilt. Bloccato il porto di Palermo e in un secondo momento anche la Palermo-Sciacca, all’altezza di San Cipirello.
Oltre 40 mezzi pesanti hanno invaso l’arteria stradale. Numerosi i disagi da parte degli automobilisti e cittadini siciliani. In queste ultime ore oltre al problema del traffico e della circolazione si aggiunge anche l’assenza di carburante.
La situazione sta precipitando e sta diventando sempre più complessa. Situazione più accesa nella Sicilia meridionale e centrale. Blocchi degli autotrasportatori tra Agrigento e Caltanissetta e nella zona di Gela. Rossella Accardo, portavoce del Movimento dei forconi: “È una rivoluzione pacifica non vogliamo danneggiare i siciliani, ma fare capire a tutti che devono essere trovate soluzioni a questa crisi. “Staremo qui notte e giorno fino a venerdì”.
Dopo il blocco di strade, ferrovie e porti siciliani la protesta si diffonde anche in Calabria. Gli autotrasportatori calabresi infatti hanno organizzato presìdi e blocchi da Catanzaro a Reggio Calabria.
Ma la Confcommercio lancia un duplice allarme: "Tra i protestanti ci sono anche frange criminali, intimidatori che terrorizzano esercenti e commercianti. E attenzione, le scorte alimentari sono in esaurimento. Se non si sblocca la situazione degli autotrasportatori il pericolo si fa grosso".
A Messina gli autotrasportatori proseguono la protesta contro il caro carburante presidiando senza sosta i caselli autostradali di Villafranca Tirrena e Tremestieri. Il concentramento maggiore resta quello di Tremestieri dove sono circa 150 i mezzi pesanti fermi ai caselli. A questi si e' aggiunto anche un altro presidio, sulla Strada statale 113 all'altezza di Milazzo, dove questa mattina si sono fermate decine di mezzi pesanti. Tir e camion sono disposti su due file lasciando un varco centrale che permette il normale transito delle auto e dei pullman che, pur se con qualche rallentamento, riescono a passare sia dai caselli in entrata che in uscita. Regolare il traffico veicolare in citta'. La protesta fa sentire i suoi effetti principalmente ai distributori di carburante dove la benzina e' ormai esaurita quasi ovunque; chi non ha fatto in tempo a fare il pieno deve rassegnarsi ad attendere la fine del blocco. Anche nei supermercati scarseggiano le scorte alimentari e molti banconi sono vuoti.
GELA INVASA DAI RIFIUTI - I blocchi continuano a impedire la raccolta di rifiuti nella provincia di Caltanissetta. I cumuli di spazzatura giacciono in vari punti di Gela perche' i dimostranti hanno impedito agli autocompattatori di raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Alla protesta degli autotrasportatori stamane si sono aggiunti anche i commercianti, con un sit in svoltosi in piazza. A Caltanissetta i tir stazionano sulla statale 640 alle porte della citta' e nei pressi di ponte Capodarso. Il mercato ortofrutticolo rimarra' chiuso fino a domani in segno di solidarieta' con i manifestanti. Alla protesta stamane si e' unito un gruppo di studenti che in corteo ha raggiunto la prefettura
REGIONE CONVOCA SETTORE, "MA ORA PATTO LEGALITA'" - "Quando dodici organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori e di categoria - le piu' importanti e con il maggior numero di associati - denunciano la possibile infiltrazione della criminalita' nella protesta dei Tir, le istituzioni regionali hanno il dovere di esprimersi con chiarezza". Cosi' l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita', Pier Carmelo Russo, risponde al grido d'allarme lanciato ieri dal mondo imprenditoriale. "E, sempre per dovere di chiarezza - aggiunge Russo -, si deve rilevare che la protesta, pur comprensibile nelle sue ragioni, e' scattata con inconsueta durezza nei confronti di un governo nazionale che, assunti importanti impegni solo pochi giorni fa, gia' comincia ad attuarli, a differenza di quanto accaduto in precedenza". "Va da se' - conclude l'assessore - che quanto fino ad oggi fatto dal governo Monti non puo' essere considerato ne' esaustivo delle iniziative necessarie, ne' pienamente soddisfacente. Percio', nelle prossime ore convochero' una riunione per definire le ulteriori linee di rivendicazione con tutte le organizzazioni di settore. Tutte, nessuna esclusa ovviamente, sempre che ognuna di essa sottoscriva un patto di legalita', con il quale ci si impegni a denunciare infiltrazioni della criminalita' nella protesta e nella stessa gestione del settore".
PRESIDIATA RAFFINERIA PRIOLO, BENZINA 'SCORTATA' - Le forze dell'ordine scortano le autocisterne cariche di carburante per rifornire l'aeroporto di Catania ed i mezzi di soccorso degli ospedali. Sono questi gli unici tir che passano ai blocchi organizzati dal movimento "Forza d'urto" in tutta la provincia di Siracusa. Permangono i presidi nelle zone nevralgiche, come a tutti gli svincoli autostradali, e sulla statale "114" lungo il polo petrolchimico di Priolo. Nonostante negli stabilimenti la produzione non si sia fermata, le manutenzioni sono praticamente ferme, come ha spiegato il responsabile delle Relazioni istituzionali della Isab, Claudio Geraci. A Siracusa si assottigliano le scorte nei supermercati, mentre i distributori di benzina sono ormai senza carburante. A Lentini, i commercianti, seguendo l'esempio dei loro colleghi di Cassibile, Priolo e Noto, hanno deciso di abbassare le saracinesche.
QUARTO GIORNO DI BLOCCHI, TAVOLO REGIONE-PREFETTI - Quarto giorno di blocchi oggi in Sicilia. Forti le ripercussioni per la popolazione. Da ieri esaurite o in esaurimento in parecchie citta' le scorte di carburante. Scaffali vuoti in molti supermercati e circolazione in tilt in numerose arterie stradali dell'Isola messa sotto scacco dai padroncini dell'Aias, dagli agricoltori del Movimento dei forconi, e dai pescatori di diverse marinerie. L'onda lunga della protesta ha coinvolto commercianti, studenti, cittadini contro la crisi dei settori produttivi, l'assenza di misure di sostegno e di incentivazione all'impresa e all'occupazione, e contro il caro carburanti. Oggi si tenta la strada di un assai complesso negoziato: un tavolo, come confermato dalla prefettura di Palermo, e' stato convocato per stamane alla Presidenza della Regione con il governatore Raffaele Lombardo e i prefetti, in testa quelli del capoluogo siciliano e di Catania.