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mik.300 ha scritto: Cita:
Atlanticus81 ha scritto: Cita:
mik.300 ha scritto:
[quote]zakmck ha scritto:
[quote]mik.300 ha scritto:
ma se si condivide il debito
allora si può ragionare..
si gareggia alla pari, o quasi..
adesso invece c'è chi va col turbo (germania, tassi all'1%)
e chi a diesel (grecia tassi 10%)
per me dovevano farlo subito,
senza passare dall'esm
Cioe' avrai anche studiato la materia, ma il tuo ragionamento e' un tantino ingenuo.
No perche' secondo te i Tedeschi e gli altri del club dei virtuosi si accollerebbero i nostri debiti per altruismo, cosi', senza nulla in cambio?
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
Vabbe' che siamo verso il 25 ma .....
![Infelice [:(]](./images/smilies/UF/icon_smile_sad.gif)
7 pagine e tu stai a quota zero..............non sono i tedeschi
che comprano gli eurobond
ma il mercato.
Ah beh... se è il mercato allora...
Ma dio bono, ma dopo tutto ciò a cui abbiamo assistito ancora stiamo qua a fidarci di questi usurai matricolati dei burocrati europei?!
Entriamo nel merito. Il meccanismo dovrebbe funzionare a grandi linee in questa maniera: gli stati che aderiranno al progetto andranno a conferire in un fondo unico europeo una quota del proprio debito corrispondente alla parte di esso eccedente il 60% del Pil.
Il fondo, a sua volta, trasformerebbe i titoli nazionali in titoli europei, emettendo sul mercato nuove obbligazioni per una durata massima di 20-25 anni, che, con ogni probabilità, potranno godere di tassi più bassi rispetto a quelli di molti paesi della periferia.
La Germania si sarebbe piegata all’esigenza degli eurobond? Be’, detta così parrebbe proprio di sì. Purtroppo non si è né in presenza di una moratoria sul debito, né di una condivisione dello stesso attraverso gli eurobond.
Entrando nel dettaglio della proposta, infatti, le insidie (o la perfidia) si intravedono immediatamente. In cambio dell’alleggerimento del proprio debito, i paesi contraenti dovrebbero dare “in pegno” al nuovo fondo i propri asset nazionali, le loro riserve auree e valutarie, perfino una quota del proprio gettito fiscale, la cui esazione avverrebbe direttamente ad opera del fondo.
con l’adesione ad un simile progetto consegneremmo direttamente il Paese nelle mani di strutture burocratiche slegate da qualsivoglia controllo democratico. Nel concreto, stando alla grandezza della nostra eccedenza di debito (circa 1.200 miliardi di euro, oltre il 70% del Pil), sia il prelievo fiscale (automatico), sia la liquidazione, anche parziale, degli asset messi a garanzia (es: le partecipazioni statali in Eni, Finmeccanica, Poste, Enel, ecc.) avrebbero proporzioni ed effetti insostenibili per il sistema paese.
Mediobanca ha stimato che nei primi anni di attività del fondo, circa l’8% delle nostre entrate fiscali verrebbe ad essere assoggettato al meccanismo di “redenzione”.
[size=150] Mentre il nostro patrimonio pubblico, a mo’ di pegno,[size=150] rischierebbe di essere svenduto, senza controllo, in ogni momento.[/size][/size]
Contento tu contenti tutti mik...
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'azzo..!!!!!!!!direbbe pasquale zagaria,
in arte lino banfi...........
dare in pegno non significa cedere la proprietà,
il pignoramento si ha quando non si paga..
NON "IN OGNI MOMENTO".........
è chiaro il concetto ??
bah!!
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Giusto... hai ragione tu... allora facciamo così...
Dammi in pegno casa tua a garanzia del prestito erogato con i TUOI soldi; soldi che avrai versato preventivamente nel fondo gestito DA ME affinché, quando sarai in crisi (probabilmente indotta dalle manovre che IO andrò a fare sui mercati), io possa aiutarti PRESTANDOTELI a un tasso di interesse variabile ok?
Ti sembra ancora così intelligente?!!?
Perché è di questo che stiamo parlando, anche se probabilmente non ti sforzerai mai di capirlo.
Ah.. nota di colore... il tasso di interesse con cui dovrai ridarmi i TUOI soldi... lo decido io
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)