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MessaggioInviato: 30/09/2013, 15:08 
Pensa lì stampano soldi a gògò e fanno debito, e non hanno quello schfo di euro.
Che fortunati, beati loro...



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rmnd ha scritto:

Pensa lì stampano soldi a gògò e fanno debito, e non hanno quello schfo di euro.
Che fortunati, beati loro...




Ma lo dici in modo ironico oppure pensi davvero che sia meglio stampare a debito e creare debiti enormi? secondo me sia il progetto euro che la strategia monetaria americana sono un fallimento assicurato...
stanno creando un debito impagabile, non può che creare caos economico.
Non so se lo fanno apposta per non ripagare i debiti...
a me sembra che le banche centrali FED e BCE non vogliano cambiare questo sistema economico perchè perderebbero il potere di controllare le nazioni.
Vogliono sempre e solo finanziare le banche, senza mai considerare di dare prestiti a bassissimo tasso di interesse direttamente alle imprese vere e proprie, in modo da creare un boom di investimenti sulle migliori imprese occidentali.
Invece le Banche private ottengono i prestiti a bassissimo interesse dalla Banca Centrale (1% oppure 0.5%) e danno prestiti ad alto interesse (10% e oltre) alle imprese o addirittura non forniscono prestiti, come nel caso dell'Italia. Tutto questo provoca un blocco di investimenti.
Quindi le imprese non hanno più prestiti > non riescono a pagare i debiti > falliscono e non possono più pagare tasse sulla produzione > lo stato perde continuamente dal PIL > e tutto si avvita in una spirare recessiva dove lo stato continua a tassare sempre più per tenere in piedi i i conti di entrate/uscite ma allo stesso tempo questo non fa altro che peggiorare la situazione di imprese e lavoratori...

E' un sistema di finanziamento già fallito in partenza (quello attuale) perchè le banche ricevono una marea di soldi ma non investono niente nelle imprese...

Anche se dimezzassimo la spesa pubblica privatizzando quasi tutto, se le Banche Centrali non forniscono prestiti a bassissimo interesse anche alle imprese la situazione economica americana ed europea non può far altro che cadere in recessione, e poi infine far finire le nazioni in default
Insomma non basta stampare soldi a pioggia e regalarli alle Banche private, bisogna far finire questa marea di soldi nelle imprese.
secondo me questa sarebbe la soluzione migliore, poi ognuno può proporre soluzioni diverse e migliori.
Un esempio, cambiando le regole della BCE, far investire i soldi della BCE direttamente nelle migliori imprese degli stati EURO, non c'è alternativa, altrimenti siamo praticamente condannati a fallire prima o poi... e non credano i tedeschi di stare al sicuro perchè se fa default l'italia a ruota fa default pure la moneta EURO


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MessaggioInviato: 30/09/2013, 17:15 
era ironico ovviamente.

Considerando che uno dei leitmotif preferiti dagli euroscettici è proprio questo:
l'impossibilità di avere una valuta propria, o almeno una banca centrale che possa alla pari della FED possa stampare a gògò fottendosene del debito e dell'inflazione.

Della serie, "gli altri (quelli senza l'euro) si che stanno bene"..sarà..


Ultima modifica di rmnd il 30/09/2013, 17:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/09/2013, 17:28 
no no ragazzi... Non posso sentire queste cose e stare zitti.

La sovranità monetaria che auspicano gli euroscettici non vuol dire stampare moneta ad minkiam!

Significa poter decidere di come allocare le proprie risorse e le proprie necessità di investimenti.

Significa avere la libertà di impiegare 40 miliardi per rilanciare l'economia e non per finanziare il fondo salvastati usuraio.

Significa avere la libertà anche di indebitarsi per finanziare l'imprenditoria o lo stato sociale.

Se non ci arrivi a queste banali conclusioni evita di commentare...



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MessaggioInviato: 30/09/2013, 17:32 
LE "TROPPO GRANDI PER FALLIRE" ORA SONO PIÙ GRANDI CHE MAI

30 settembre, 2013

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The Economic Collapse

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MessaggioInviato: 30/09/2013, 17:43 
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Atlanticus81 ha scritto:

no no ragazzi... Non posso sentire queste cose e stare zitti.

La sovranità monetaria che auspicano gli euroscettici non vuol dire stampare moneta ad minkiam!

Significa poter decidere di come allocare le proprie risorse e le proprie necessità di investimenti.

Significa avere la libertà di impiegare 40 miliardi per rilanciare l'economia e non per finanziare il fondo salvastati usuraio.

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Se non ci arrivi a queste banali conclusioni evita di commentare...


ma cosa vuoi rilanciare che gli investitori ti mollano se provi a fare default e a rifiutarti di pagare i tuoi debiti esteri. (perchè poi, visto che il paese avrebbe solo da perderci. Forse non ha da perderci per i disoccupati cronici, mantenuti da mamma e papà. Forse, perchè se l'Italia fa default, mamma e papà la paghetta al bamboccione non gliela passano più).



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MessaggioInviato: 30/09/2013, 17:51 
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Atlanticus81 ha scritto:

no no ragazzi... Non posso sentire queste cose e stare zitti.

La sovranità monetaria che auspicano gli euroscettici non vuol dire stampare moneta ad minkiam!

Significa poter decidere di come allocare le proprie risorse e le proprie necessità di investimenti.

Significa avere la libertà di impiegare 40 miliardi per rilanciare l'economia e non per finanziare il fondo salvastati usuraio.

Significa avere la libertà anche di indebitarsi per finanziare l'imprenditoria o lo stato sociale.

Se non ci arrivi a queste banali conclusioni evita di commentare...


Forse sono stato frainteso, non dico che è sbagliata la Sovranità Monetaria italiana, però la banca centrale italiana in questo caso deve fare grossi investimenti o prestiti a basso interesse verso le migliori imprese italiane, non stampare moneta e basta.
La sovranità monetaria italiana è utile nel caso la BCE non accetti di investire direttamente nelle migliori imprese italiane.
In quel caso dobbiamo uscire dalla moneta Euro e fare il piano di investimento che ho detto prima con la nostra banca centrale statale.
E' utile poi mettere una legge costituzionale per fare in modo che la banca centrale italiana prenda ordini direttamente dal ministro dell'economia o dal primo ministro, in modo che la banca centrale non diventi strumento speculativo delle banche private internazionali.


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MessaggioInviato: 30/09/2013, 19:58 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

no no ragazzi... Non posso sentire queste cose e stare zitti.

La sovranità monetaria che auspicano gli euroscettici non vuol dire stampare moneta ad minkiam!

Significa poter decidere di come allocare le proprie risorse e le proprie necessità di investimenti.

Significa avere la libertà di impiegare 40 miliardi per rilanciare l'economia e non per finanziare il fondo salvastati usuraio.

Significa avere la libertà anche di indebitarsi per finanziare l'imprenditoria o lo stato sociale.

Se non ci arrivi a queste banali conclusioni evita di commentare...


Forse sono stato frainteso, non dico che è sbagliata la Sovranità Monetaria italiana, però la banca centrale italiana in questo caso deve fare grossi investimenti o prestiti a basso interesse verso le migliori imprese italiane, non stampare moneta e basta.
La sovranità monetaria italiana è utile nel caso la BCE non accetti di investire direttamente nelle migliori imprese italiane.
In quel caso dobbiamo uscire dalla moneta Euro e fare il piano di investimento che ho detto prima con la nostra banca centrale statale.
E' utile poi mettere una legge costituzionale per fare in modo che la banca centrale italiana prenda ordini direttamente dal ministro dell'economia o dal primo ministro, in modo che la banca centrale non diventi strumento speculativo delle banche private internazionali.


Sono perfettamente d'accordo con te.

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MessaggioInviato: 30/09/2013, 22:18 
Svizzera. La banca più potente al mondo annuncia il crash
25 settembre 2013

Con sede a Basilea, la BRI, la Banca dei regolamenti internazionali, promuove la cooperazione tra la banche centrali, fornisce servizi finanziari in qualità di “banca delle banche centrali” e opera come agente o mandataria nei pagamenti internazionali che le vengono affidati.

In definitiva, nella sua veste di banca di tutte le banche, la BRI di Basilea è la banca più potente al mondo, quella che capta e dirige il clima della finanza a livello mondiale. E le sue ultime previsioni sono allarmanti.

L’allarme lanciato dalla BRI settimana scorsa in un rapporto, fa stato di uno tsunami del debito che – nell’indifferenza generale dei governi e dei media – sta per abbattersi sui mercati, sulla finanza e sull’economia. Un crash dalle proporzioni ciclopiche.

E non sarà certamente il dietrofront del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che ha rinunciato a ridurre la massiccia (quanto inutile) iniezione di 85 miliardi di dollari mensili nella disastrata economia americana che metterà a posto le cose.

L’annuncio della Fed di proseguire con il programma del Quantitative easing e con la stampa illimitata di moneta, conferma l’impotenza del governo americano nel rimettere in piedi una situazione economica compromessa da tempo e che non è in grado di rinunciare all’illusorio sostegno di questi stimoli artificiali.
In parallelo, malgrado il proseguimento del Quantitative easing, la Fed ha rivisto nuovamente al ribasso la previsione di crescita per il 2013.

William White, ex economista presso la BRI, conferma le sinistre previsioni del rapporto dell’istituto finanziario : “Siamo tornati a una situazione peggiore di quella che prevaleva alla vigilia del crollo di Lehman Brothers, nel 2008. Tutte le situazioni di disequilibrio sono ancora presenti. I livelli di indebitamento pubblico e privato sono aumentati del 30% rispetto a cinque anni fa.”

Il debito mondiale viene quantificato in cifre tanto allucinanti quanto incomprensibili. Secondo il giornale The Economist sarebbe di 52 mila miliardi di dollari. E c’è chi lo quantifica ancora più alto, addirittura di 190 mila miliardi di dollari.


Immagine

In pieno dibattito sul tetto del debito, il Congresso americano farà quello che ha sempre fatto : entro il 15 ottobre voterà a favore di un nuovo innalzamento del limite massimo del debito nazionale.
Cosa può fare d’altro? Se non voterà a favore, gli Stati Uniti andranno in default di pagamento.

Il Giappone prosegue la sua rovinosa fuga in avanti. Indebitato al 211% del suo Pil, il paese consacra oltre la metà delle sue entrate fiscali al rimborso dei soli interessi del debito nazionale. E il 46% del budget 2013 può essere finanziato unicamente con debiti supplementari.

In Cina, negli ultimi cinque anni i debiti privati sono saliti da 8 a 23 miliardi di dollari.

In Europa, in un anno il tasso d’indebitamento è aumentato da 88,2 a 92,2%. Il tutto mentre i governi della Zona euro si affannano a dichiarare che la crisi è passata e l’economia è in ripresa.

Davanti a noi si apre il baratro e gli artefici di questa gravissima crisi economica e finanziaria sono incapaci di trovare un rimedio.
Sinora, nei paesi più disagiati della Zona euro l’unico rimedio trovato dai governi è stato quello di proporre – e in taluni casi di attuare – il prelievo sui conti dei cittadini, per tentare di salvare il settore bancario e chiudere i buchi nelle finanze dello Stato. Cipro ne è un chiaro e tragico esempio.

(Redazione/Le.veilleur.com)

[align=right]Source: Svizzera. La banca più potent...annuncia il crash - Ticinolive [/align]


Siamo agli sgoccioli, solo una nuova guerra mondiale od un finto attacco alieno li salverà questi maiali [8]

Ma prima ci spoglieranno di tutto


Ultima modifica di Wolframio il 30/09/2013, 22:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/10/2013, 02:26 
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=182009

<h2>Obama: "Con shutdown peggior impatto dalla II guerra mondiale"</h2>

Washington, 30 Settembre 2013

In assenza di un'intesa in extremis al Congresso, sta per scattare lo "shutdown", la chiusura parziale delle attività del governo Usa. In pratica chiuderanno, per la prima volta da diciassette anni, alcuni servizi essenziali per i cittadini, mentre alcune attività non essenziali per la sicurezza non verranno erogate. Il Senato rispedirà alla Camera un bilancio provvisorio e toccherà di nuovo ai repubblicani, che hanno la maggioranza alla Camera, approvarla, oppure rispedirla al mittente, facendo scattare lo shutdown.

Democratici-repubblicani, situazione di stallo
Tuttavia non c'è alcun segnale distensivo all'orizzonte, mentre democratici e repubblicani continuano a palleggiarsi le responsabilità di questa impasse. In compenso gli osservatori cominciano a ritenere la chiusura dell'attività di governo il minore dei mali, poiché potrebbe far rinsavire le forze politiche in vista dell'altro più importante appuntamento, che scatterà tra due settimane, quando, senza un accordo sul tetto del debito, gli Usa rischiano di andare in default.

L'appello di Obama
In serata Obama ha lanciato un appello dell'ultima ora ai repubblicani, chiedendo di scongiurare lo shutdown. La chiusura dei servizi, che seguirà il mancato accordo sul bilancio, "avrà un impatto reale sulla vita degli americani". Il presidente degli Stati Uniti ha poi definito l'impatto "il peggiore dalla seconda guerra mondiale". In ogni caso Obama ha ribadito che non intende fare un passo indietro sulla sua riforma sanitaria, come chiestogli dal Gop, e che questa enterà in vigore come previsto il primo ottobre.



Emmm alcuni servizi per la sicurezza non verranno erogati??? cioè la polizia e i vigili del fuoco non potranno più mantenere lo stesso livello di sicurezza nelle città? questo vogliono dire?
Io penso che stiano sminuendo i problemi che derivano dal default del debito, perchè in quel caso gli USA crollerebbero nel CAOS TOTALE...
Comincio a pensare che i campi di prigionia FEMA siano stati costruiti proprio per questo... e infatti erano pronti per il 1 ottobre... spero veramente di sbagliarmi perchè se succede veramente siamo belli che fregati, anzi condannati a fare default anche in europa... non so chi si salva...


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MessaggioInviato: 01/10/2013, 08:36 
Andiamo bene [:(] ...
Se davvero gli USA vanno in banca rotta...
non voglio neanche immaginare le conseguenze


Cita:
Congress misses deadline, sending government into partial shutdown
http://www.foxnews.com/politics/2013/10 ... shut-down/


Cita:
U.S. government shuts down as Congress can't agree on spending bill
http://edition.cnn.com/2013/09/30/polit ... ?hpt=hp_t1



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MessaggioInviato: 01/10/2013, 23:42 
http://www.giornalettismo.com/archives/1137895/la-bufala-complottista-del-default-americano/


Cita:
[color=blue]La bufala complottista del default americano


Il dollaro come carta straccia, Usa falliti come la Grecia o l’Argentina, la fine dell’Impero americano e così via di frescaccia in frescaccia. Lo shutdown di questa notte, che ha imposto la chiusura dei servizi non essenziali dell’amministrazione federale degli Stati Uniti, ha fatto esultare la muta di complottisti arrabbiati che da sempre indicano nella potenza americana la radice principale dei mali del mondo, di solito nella versione romanzata del gruppo Bilderberg, della Trilaleteral o del Nuovo Ordine Mondiale. Lo shutdown viene infatti visto come una chiusura delle attività di uno stato non per un problema di natura politica, bensì economica. Un po’ come le università della Grecia che sono state chiuse recentemente dopo i continui tagli alla spesa imposti dal governo di Atene per provare a ripagare il suo debito.
La chiusura del governo federale americano però non c’entra nulla con un default. Allo stesso modo, il rischio «bancarotta» che corrono gli Stati Uniti non ha niente a che vedere con il tradizionale concetto di fallimento che associamo agli stati oppure alle imprese. Chi spaccia per imminente il default degli Usa, comprovato ora dalla chiusura dei servizi federali non essenziali, indica nel 17 ottobre la data della bancarotta che finalmente colpirà Washington. Tra 16 giorni infatti il Tesoro americano raggiungerà la soglia massima di indebitamento che gli è consentita, e senza un incremento di questo tetto gli Usa non potranno più rifinanziarsi sui mercati dei capitali. Un default tecnico, che però ancora una volta nulla a che fare con i paesi finiti in bancarotta per la fuga degli investitori.

I rendimenti dei Treasury Bills, i titoli di stato decennali degli Stati Uniti, sono leggermente saliti in questi giorni di polemiche furiose sul bilancio americano, ma vengono scambiati a tassi di interesse che l’Italia si sogna. Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil . Se il primo elemento supera il secondo iniziano i guai, ma gli Stati Uniti non corrono nessun rischio da questo punto di vista. Gli Usa non corrono un rischio bancarotta, ma potrebbero esser costretti a vivere qualche giorno di difficoltà per colpa della paralisi dei propri politici. Nulla a che vedere con i problemi vissuti dall’eurozona, dove numerosi paesi hanno aumentato la propria soglia di indebitamento – l’Italia lo ha appena fatto – ma i mercati non hanno più creduto alla loro solvibilità, così obbligandoli a ricorrere ai crediti internazionali e tutte le vicende che ne sono susseguite. Il complottismo sul default americano è surreale quanto quello dell’11 settembre sulle Torri Gemelle gettate giù da Bush.[/color]



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Cita:
rmnd ha scritto:

... Per capire la solvibilità di un paese bisogna considerare il costo del debito e la crescita nominale del Pil...


L'unica cosa sensata di quell'articolo.

Quindi, domando, perchè esultiamo per lo spread che si è abbassato di qualche punto quando il nostro PIL è finito in recessione??? Significa forse che ci hanno preso per il culo fino ad adesso?! (domanda retorica)

Per il resto dell'articolo stendo un velo pietoso... un patetico tentativo di raccontare la favoletta che la situazione sia del tutto normale quando il mondo intero sta andando a pu**ane.

[8)]



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Lo spiega bene il fu nando ioppolo nella sua intervista il perchè :)



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