alcar ha scritto:
Forse prevarranno le ragioni economiche, ma qualora si arrivasse ad una saturazione del sistema sanitario bisogna capire che le percentuali di letalità passeranno a due cifre (non perché il virus sia diventato più forte, in realtà è sempre lo stesso, ma per via dell'impossibilità di curare i malati).
Già, è pure vero questo. Eppure c'è qualcosa che non quadra... Se l'influenza ha un tasso di mortalità dello 0.10, mentre il covid dello 0.14, come è possibile che si saturino così rapidamente le TI con relativamente pochi infetti? Negli scorsi anni i malati di influenza stavano nell'ordine dei milioni, 5/6/8, a seconda dell'annata. Eppure le TI hanno retto benissimo, nonostante in ospedale ci finisse parecchia gente, soprattutto anziani, ovviamente.
Secondo me le cause sono 2: ora tutti si fiondano al PS o chiamano il medico per ogni sintomo sospetto, mentre prima uno l'influenza se la curava in casa senza troppi sbattimenti, e il medico lo chiamava solo per farsi prescrivere la tachipirina e farsi fare il permesso per malattia.
Poi secondo me è palese che il numero degli infetti (asintomatico e non) sia enormemente superiore a quello che rilevano i tamponi, l'OMS parla del 10% della popolazione mondiale infettata... Probabilmente i positivi al Covid in Italia e in tutta Europa sono milioni e milioni. Questo lo dicevamo già a marzo.
Forse se ci fosse meno isteria collettiva in giro, amplificata dal tutto il cucuzzaro mediatico, ci si potrebbe concentrare sulle persone che hanno effettivamente bisogno, anziani e malati in primis. Invece si continua a considerarla "malattia mortale", e non un virus influenzale. Perché quello è, alla fine...