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Blissenobiarella ha scritto:
Misure che non possono essere prese dai nostri parlamentari, governo o non governo, a meno che non si decida per l'uscita dall'euro, il recupero della sovranità monetaria e della relativa possibilità di fare politica fiscale. Se vogliamo essere davvero realisti, dobbiamo capire che le cose stanno così.
E, invece, ci vuole proprio qualcuno che abbia il coraggio e che dica chiaramente che l'impegno che ha preso Berlusconi di chiudere i conti in pareggio nel 2013, è un modo per rovinare ulteriormente l'Italia.
Ci stava provando nel suo piccolo perfino il presidente Caldoro della Regione Campania quando la Merkel è venuta in Italia (e Caldoro non è un gigante della politica, nonostante i trascorsi e il passato da sindacalista, e visto che lavoro in Regione).
Una delle cose che si dovrebbe fare subito subito è una vera riorganizzazione della P.A. con l'eliminazione di pastoie burocratiche che rallentano il tutto.
Si potrebbe fare della vera flessibilità. Che so tre giorni di lavoro in Regione e magari due giorni o una volta a settimana vado a dare una mano nel comune in cui abito o cose di questo genere. Dove ognuno è assegnato alle mansioni in base al curriculum e non tanto per occupare una scrivania o perché è raccomandato. Dare più potere ma anche più responsabilità. In Italia queste due cose non sono mai andate di pari passo.
C'è poi una sorta di accanimento nei confronti dei pubblici impiegati, eppure noi viviamo frustrazioni terribili, alla Fantozzi per dare un'idea. Tipo, esci dall'ufficio e per distrazione sbagli a passare il cartellino sull'uscita e lo passi in entrata, non solo devi fare un'autocertificazione ma ci vuole anche la firma del dirigente che, sicuramente non era accanto a te in quel momento. Non sputo nel piatto in cui mangio ma chi lavora nel pubblico vive assurdità continue di questo tipo.
Scusate se vado a ruota libera. Ma il mare è fatto di tante piccole gocce.