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Le zone alluvionate di Messina non sono state inserite nel Decreto "mille proroghe",cioè niente soldi!! e per completare noi Siciliani il Carburante lo paghiamo di più rispetto a tutte le altre regioni Italiane!!.
Al ricco Nord tutto quello che vuole!! [:(!]
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Ultima modifica di bleffort il 05/01/2012, 18:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 05/01/2012, 22:02 
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bleffort ha scritto:

Le zone alluvionate di Messina non sono state inserite nel Decreto "mille proroghe",cioè niente soldi!! e per completare noi Siciliani il Carburante lo paghiamo di più rispetto a tutte le altre regioni Italiane!!.
Al ricco Nord tutto quello che vuole!! [:(!]
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Ma quando imparerai a non fare simili sparate ? Ragiona da persona intelligente quale sei invece.



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MessaggioInviato: 05/01/2012, 22:30 
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bleffort ha scritto:

Le zone alluvionate di Messina non sono state inserite nel Decreto "mille proroghe",cioè niente soldi!! e per completare noi Siciliani il Carburante lo paghiamo di più rispetto a tutte le altre regioni Italiane!!.
Al ricco Nord tutto quello che vuole!! [:(!]
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dove bisogna firmare ? [:D] [:16]


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MessaggioInviato: 05/01/2012, 23:57 
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greenwarrior ha scritto:

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bleffort ha scritto:

Le zone alluvionate di Messina non sono state inserite nel Decreto "mille proroghe",cioè niente soldi!! e per completare noi Siciliani il Carburante lo paghiamo di più rispetto a tutte le altre regioni Italiane!!.
Al ricco Nord tutto quello che vuole!! [:(!]
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Ma quando imparerai a non fare simili sparate ? Ragiona da persona intelligente quale sei invece.

Dove vedi le sparate?,vuoi dire che quello che ho postato non è vero?.
Tu pensi che i Siciliani stanno scherzando!,leggi:

2012: Prove tecniche di rivoluzione
Pubblicato il Monday, 02 January @ 03:14:03 CST di admin


Tira una brutta aria in Italia, non possiamo nasconderlo. E tra i tanti venti di protesta, dal social piu' social che ci sia, partono le iniziative ''su strada'' che escono dal mondo virtuale per materializzarsi in quello reale. La Sicilia, per il momento ma con speranza di emulazione, come si augurano gli organizzatori, scenderà in campo per una protesta dura contro il ''Sistema Italia''. Il titolo dell'evento non ha bisogno di commenti: ''Rivoluzione''.

''Giorno sedici Gennaio si fermerà la Sicilia. "Movimento dei Forconi" ed Autotrasportatori Siciliani (A.I.A.S) insieme stavolta.

Non una guerra tra poveri, ma una guerra insieme contro questi governi regionale e nazionale che ancora una volta vogliono farci pagare il conto. Purtroppo per loro questa è la classica goccia che fa traboccare un vaso già pieno.Non se ne può più e per questo l'appello ai siciliani va nella direzione della condivisione di un rifiuto generale verso quanto sta accadendo.

Ci fermeremo a Messina, ci fermeremo agli snodi autostradali di Catania e di Palermo, ci fermeremo davanti ai porti, ci fermeremo davanti alle raffinerie di Gela e di Priolo. Dal sedici al venti.

Non sappiamo se finirà nella manifestazione annunciata a Palermo. Vedremo quello che accadrà.

Comunicheremo alle questure ed ai prefetti ma non scenderemo a compromessi.

Questa è già ora una guerra e solo chi non vuole capire non capisce. Alla guerra si risponde, altrimenti si muore e siccome sono in molti a capire che la morte è vicina forse sarà meglio non alzare i manganelli contro una popolazione esasperata.

Attenti alla collera dei buoni. Al nostro presidente di questa regione qualcuno comunichi e lo inviti a non mettersi di traverso, sarebbe come dar fuoco alle polveri.

Noi vogliamo gridare al mondo che non siamo disponibili a pagare il conto ai ladroni nazionali e non siamo disponibili a morire in nome della globalizzazione irrazionale delle multinazionali e dei furbi.

Non siamo davanti ad una operazione di solidarietà mondiale, siamo davanti ad un mostro che sta ingoiando intere generazioni senza pietà.

Non potranno capirlo tutti ovviamente ma a quelli che comprendono è dato un compito pesante, anzi pesantissimo: salvare i propri figli !!!!!!!!!!!!

Non so se arrivera' questo messaggio all'attuale presidente del consiglio, so per certo che Passera e Catania sono i due "Ministri" con i quali si chiederà di parlare. Loro hanno scritto una manovra, noi rappresentati dal nulla, ne scriveremo un'altra.

Tutti i sindacalisti che hanno voglia di balbettare come la Camusso, Angeletti e Bonanni che in questi giorni hanno fatto sorridere l'Italia intera si facciano da parte.

Le associazioni di categoria come Coldiretti, CIA e Confagricoltura che nelle loro dichiarazioni si contraddicono in continuazione, la smettano di prenderci per il culo in nome di accordi più interessanti col potere politico.

L'unica cosa che ci è rimasta, in una democrazia svenduta per qualche spicciolo al potere economico e politico, è solo l'autodifesa. Comincia a squarciarsi solo oggi il muro dell'indifferenza e noi vogliamo far si che il muro venga totalmente abbattuto.

IL SEDICI GENNAIO INIZIA DALLA SICILIA LA RIVOLUZIONE DI UN POPOLO CHE NON VI SOPPORTA PIU'. CARI AMICI DEL SISTEMA, LA PRESSIONE HA SFORATO IL LIMITE DI GUARDIA E DA QUALCHE PARTE STA PER SALTARE IL TAPPO. CHISSA' CHE NON PARTA PROPRIO DA QUI !!!! VE LO AVEVAMO DETTO:VOGLIAMO SCRIVERE UNA PAGINA DI STORIA E LA SCRIVEREMO. SIAMO SICILIANI VERI INVENDIBILI E SIAMO TESTE DURE. ORA IL GIOCO NON E' PIU' UN GIOCO E COMINCIA A FARSI DURO.

Con tutto il cuore Mariano Ferro non a caso ''Movimento dei Forconi''
Info: 3931773861 marianoferro@hotmail.it


Ultima modifica di bleffort il 06/01/2012, 00:06, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 06/01/2012, 10:03 
La sparate è: " Al ricco nord tutto quello che vuole". [8D]
Non torniamo alle solite discussioni nord - sud, tanto il quadro è chiaro da un pezzo.


Ultima modifica di greenwarrior il 06/01/2012, 10:03, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/01/2012, 10:05 
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fabby1 ha scritto:

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bleffort ha scritto:

Le zone alluvionate di Messina non sono state inserite nel Decreto "mille proroghe",cioè niente soldi!! e per completare noi Siciliani il Carburante lo paghiamo di più rispetto a tutte le altre regioni Italiane!!.
Al ricco Nord tutto quello che vuole!! [:(!]
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dove bisogna firmare ? [:D] [:16]


Ve lo auguro con tutto il cuore, ma non so se vi conviene. Perdereste gli stanziamenti statali e dovreste accontentarvi delle tasse dei vostri cittadini.



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MessaggioInviato: 06/01/2012, 11:21 
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greenwarrior ha scritto:

La sparate è: " Al ricco nord tutto quello che vuole". [8D]
Non torniamo alle solite discussioni nord - sud, tanto il quadro è chiaro da un pezzo.

Perchè! secondo te non è così???:
Gli stanziamenti li stanno chiudendo solo per la Sicilia!!. [:(]


I tagli al trasporto pubblico, la politica e l'Unità d'Italia
Pubblicato il Friday, 16 December @ 00:50:00 CST di admin


Ad onor del vero di smantellamento delle ferrovie siciliane si è iniziato a parlare dopo i vari assetti societari nell’anno 2000 di Trenitalia e nell'anno 2001 di Rete Ferroviaria Italiana . Nel corso di questo decennio sono state chiuse tutte le piccole stazioni ed in seguito smantellati i servizi nelle stazioni di Messina, Catania, Siracusa etc. per centralizzare tutto su Palermo. Che questa sia stata una scelta aziendale nulla da obiettare; ma che qualcuno abbia deciso che le ferrovie ed il trasporto ferroviario in Sicilia debba scomparire, questo è davvero inaccettabile.

Il conto alla rovescia e gli annunci dei tagli effettuati ai treni da e per il nord, avrebbero dovuto far riflettere i siciliani e far infuriare la politica. A cose fatte però, prende corpo la protesta da parte di alcuni esponenti della politica regionale così come è avvenuto oggi (14.12) alla stazione centrale di Catania.

Mentre l'Italia da Torino a Salerno corre sui binari dell'alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri; la Sicilia, anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto universale delle Ferrovie dello Stato, creando non pochi disagi ed ulteriori aggravi dei costi all’utenza ferroviaria che è costretta a scendere a Roma per poi proseguire per altre destinazioni.
L'unica speranza per sovvertire queste sciagurate decisioni, doveva essere una forte presa di posizione di tutte le forze politiche siciliane, di centrodestra e di centrosinistra, affinché si evitassero questi ulteriori e definitivi tagli al trasporto da e per il nord, che ci hanno definitivamente penalizzato.

Ero convinto che questa fosse l'occasione giusta per difendere, tutelare e garantire quella conquista "la Ferrovia" che 150 anni fa vide la luce con l'Unità d'Italia (Messina-Catania-Siracusa venne realizzata tra il 1867 e il 1871 e la Palermo-Messina fu inaugurata nel lontano 1895).
Allo stato attuale la rete ferroviaria siciliana costituisce la più estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo e dell'Italia, ma è, di contro, tra le più arretrate poiché le opere di ammodernamento sono state molto limitate nell'ultimo secolo.

Nel panorama ferroviario nazionale, la Regione Siciliana si colloca all'8°posto per la lunghezza complessiva dei binari (dopo Piemonte,Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania), al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio (dopo Piemonte,Lombardia, Toscana, Lazio) e al 16° posto con 169 km. (12%) di linea a doppio binario su 1378 km.(a seguire Sardegna, Molise, Basilicata e Valle d'Aosta).
Questi sono i dati con i quali si può rappresentare la grave e duratura disattenzione dei governi regionali e nazionali nei confronti delle infrastrutture ferroviarie siciliane.
Occorre una azione mirata della politica non solo presso i vertici delle Ferrovie dello Stato, ma soprattutto sul proprietario unico del gruppo che è il Ministero del Tesoro.

E' il momento in cui tutta la politica siciliana riconosca il proprio mea culpa e cerchi di recuperare le posizioni perdute in tutti questi anni, per garantire quella “continuità territoriale” e quel “servizio pubblico” ferroviario che ci "spetta di diritto” e che deve essere tutelato come previsto dagli agli artt. 3 e 16 della Costituzione.

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani


Ultima modifica di bleffort il 06/01/2012, 11:22, modificato 1 volta in totale.

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Siete fantastici. Siete identici. E questo basta per dire, anche, quanto siete ridicoli. Volete lasciare l'Italia? Speriamo che siate coerenti. Naturalmente, NON sentiremo la vostra mancanza.


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bleffort ha scritto:

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greenwarrior ha scritto:

La sparate è: " Al ricco nord tutto quello che vuole". [8D]
Non torniamo alle solite discussioni nord - sud, tanto il quadro è chiaro da un pezzo.

Perchè! secondo te non è così???:
Gli stanziamenti li stanno chiudendo solo per la Sicilia!!. [:(]


I tagli al trasporto pubblico, la politica e l'Unità d'Italia
Pubblicato il Friday, 16 December @ 00:50:00 CST di admin


Ad onor del vero di smantellamento delle ferrovie siciliane si è iniziato a parlare dopo i vari assetti societari nell’anno 2000 di Trenitalia e nell'anno 2001 di Rete Ferroviaria Italiana . Nel corso di questo decennio sono state chiuse tutte le piccole stazioni ed in seguito smantellati i servizi nelle stazioni di Messina, Catania, Siracusa etc. per centralizzare tutto su Palermo. Che questa sia stata una scelta aziendale nulla da obiettare; ma che qualcuno abbia deciso che le ferrovie ed il trasporto ferroviario in Sicilia debba scomparire, questo è davvero inaccettabile.

Il conto alla rovescia e gli annunci dei tagli effettuati ai treni da e per il nord, avrebbero dovuto far riflettere i siciliani e far infuriare la politica. A cose fatte però, prende corpo la protesta da parte di alcuni esponenti della politica regionale così come è avvenuto oggi (14.12) alla stazione centrale di Catania.

Mentre l'Italia da Torino a Salerno corre sui binari dell'alta velocità, mettendo in questo modo a disposizione di queste grandi città (Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Salerno) una sorta di metropolitana veloce lunga oltre mille chilometri; la Sicilia, anno dopo anno e treno dopo treno, è stata definitivamente tagliata fuori dal trasporto universale delle Ferrovie dello Stato, creando non pochi disagi ed ulteriori aggravi dei costi all’utenza ferroviaria che è costretta a scendere a Roma per poi proseguire per altre destinazioni.
L'unica speranza per sovvertire queste sciagurate decisioni, doveva essere una forte presa di posizione di tutte le forze politiche siciliane, di centrodestra e di centrosinistra, affinché si evitassero questi ulteriori e definitivi tagli al trasporto da e per il nord, che ci hanno definitivamente penalizzato.

Ero convinto che questa fosse l'occasione giusta per difendere, tutelare e garantire quella conquista "la Ferrovia" che 150 anni fa vide la luce con l'Unità d'Italia (Messina-Catania-Siracusa venne realizzata tra il 1867 e il 1871 e la Palermo-Messina fu inaugurata nel lontano 1895).
Allo stato attuale la rete ferroviaria siciliana costituisce la più estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo e dell'Italia, ma è, di contro, tra le più arretrate poiché le opere di ammodernamento sono state molto limitate nell'ultimo secolo.

Nel panorama ferroviario nazionale, la Regione Siciliana si colloca all'8°posto per la lunghezza complessiva dei binari (dopo Piemonte,Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania), al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio (dopo Piemonte,Lombardia, Toscana, Lazio) e al 16° posto con 169 km. (12%) di linea a doppio binario su 1378 km.(a seguire Sardegna, Molise, Basilicata e Valle d'Aosta).
Questi sono i dati con i quali si può rappresentare la grave e duratura disattenzione dei governi regionali e nazionali nei confronti delle infrastrutture ferroviarie siciliane.
Occorre una azione mirata della politica non solo presso i vertici delle Ferrovie dello Stato, ma soprattutto sul proprietario unico del gruppo che è il Ministero del Tesoro.

E' il momento in cui tutta la politica siciliana riconosca il proprio mea culpa e cerchi di recuperare le posizioni perdute in tutti questi anni, per garantire quella “continuità territoriale” e quel “servizio pubblico” ferroviario che ci "spetta di diritto” e che deve essere tutelato come previsto dagli agli artt. 3 e 16 della Costituzione.

Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani



Vorrei ricordarti, come fatto altre volte, che la Sicilia ha il massimo di autonomia, trattiene il 100% delle tasse dei suoi cittadini e in più riceve stanziamenti statali. Una regione con l' autonomia che avete voi, non dovrebbe avere necessità di fondi statali. Eidentemente il vostro governo non è in grado di gestire la sua autonomia.
Magari avessimo al nord la stessa autonomia, ma invece dobbiamo essere periodicamente spremuti a favore di chi non riesce a gestire i soldi erogati dallo stato, che al netto delle trattenute clientelari dei politici, sono comunque cifre importanti.



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MessaggioInviato: 06/01/2012, 12:11 
In Sicilia troppi dirigenti e dipendenti pubblici". La Corte dei Conti lancia l'allarme. "Anche la spesa per la Sanità è alta"
Leggi anche gli altri articoli di Politica
30 giugno 2010 11:24
Leggi i commenti 15
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http://www.siciliainformazioni.com/gior ... troppi.htm

E' diminuita del 2,4% la spesa sostenuta dalla Regione siciliana per i propri dipendenti che ammontano, tra personale a tempo determinato e indeterminato a 20.642 persone. Un numero definito comunque "elevatissimo" dal Procuratore generale della Corte dei Conti siciliana, Giovanni Coppola, che allo Steri di Palermo ha pronunciato la requisitoria di rito nel giudizio di parificazione del rendiconto generale del 2009. Nel dettaglio, sono 2010 i dirigenti a tempo indeterminato, 32 quelli esterni e 9 quelli generali, mentre la spesa sostenuta ammonta a 845.867.566,91 euro, contro gli 866.879.995,18 del 2008, per una diminuzione di 21 milioni di euro.





E' ancora alta la spesa per la sanità siciliana, costata alle tasche dei contribuenti un milione di euro l'ora, nonostante sia diminuita, rispetto allo scorso anno, di 118 milioni di euro, per un totale di 8 miliardi e 775 milioni di euro. E' quanto emerge dalla relazione del Procuratore generale della Corte dei Conti siciliana, Giovanni Coppola, che allo Steri di Palermo ha pronunciato la requisitoria di rito nel giudizio di parificazione del rendiconto generale del 2009. I dipendenti della sanità nell'Isola sono 52.184, mentre le consulenze e gli incarichi ad esterni, 1065, sono costati 13 milioni di euro. Non accennano a diminuire i cosiddetti "viaggi della speranza" dei siciliani che scelgono di curarsi in regioni diverse dalla Sicilia (Lombardia in testa). Per questi si sono spesi quasi 235 milioni di euro, a fronte di un incasso di 52 milioni dovuto ai non siciliani che scelgono la nostra regione per curarsi.



Sotto la lente della Corte dei Conti, che oggi ha svolto il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione, è finito anche il settore degli appalti pubblici, passati dai 1.022 del 2007 ai 676 del 2009, per un importo complessivo di un miliardo di euro. Nella sua relazione la Corte dei Conti siciliana si è soffermata anche sul numero degli appalti, 456, aggiudicati nel 2005 e non ancora terminati, mentre per 35 non sono nemmeno iniziati i lavori e 287 non sono stati ancora collaudati. Infine, da riformare è la modalità di aggiudicazione degli appalti regionali: grazie al sistema normativo vigente, che obbliga a "complicatissimi calcoli per la selezione delle offerte" si è registrata una convergenza dei ribassi verso l'unico valore di 7,3152. Con questa cifra matematica le ditte "hanno la quasi certezza di aggiudicarsi l'appalto", come dimostrano alcuni esempi "curiosi di imprese particolarmente fortunate": 10 hanno ottenuto 6 appalti, 2 imprese 7 e una, addirittura, nove appalti. Un appello ad accelerare la spesa dei fondi europei, infine, é stato lanciato dal presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti in sede di controllo, Rita Arrigoni.



Una riduzione consistente del deficit ed un aumento contenuto dei costi, in linea con il trend nazionale: è questo il bilancio della Sanità in Sicilia tracciato dal presidente delle sezioni riunite della Corte dei Conti in sede di controllo, Rita Arrigoni, nell'udienza per il giudizio di parificazione del Rendiconto 2009 della Regione. Diminuiscono nel complesso i costi dell'assistenza in regime di convenzione, mentre crescono i costi dell'assistenza diretta. Il principale intervento strutturale riguarda la riduzione e l'accorpamento del numero delle Aziende (da 29 a 17) mentre è in corso di realizzazione la rimodulazione della rete ospedaliera che consentirebbe l'allineamento della Sicilia ai parametri nazionali relativi al numero di posti letto per abitante. Tra gli altri interventi di rilievo la razionalizzazione della rete delle strutture di medicina di laboratorio, che tende a ricondurre i parametri di attività ai valori nazionali e a migliorare i livelli di qualità delle prestazioni. Una valutazione positiva è stata riconosciuta dalla Corte dei Conti anChe per quanto riguarda i dati relativi alla degenza media, con un basso indice di "letti vuoti" e una "buona rotazione di pazienti per letto, sia pure con accentuate differenze tra pubblico e privato". Il presidente Arrigoni, infine, ha definito "gravi" le situazioni di deficit come quella dell'azienda sanitaria provinciale di Catania (ove sono confluite l'Asl 3 di Catania e l'azienda ospedaliera Gravina di Caltagirone) che nel 2009 ha registrato un passivo pari a 89 milioni, o come quella del Civico di Palermo (ora Arnas Civico) con un "buco" di 66 milioni e, infine, l'azienda provinciale di Messina (ove è confluita la Asl numero 5 di Messina) con un deficit di 52 milioni.



La regione siciliana ha 1428 dirigenti in più, contro i 528 previsti dalle tabelle allegate alla Legge regionale numero 41 del 1985. E' quanto ha sostenuto il procuratore generale Giovanni Coppola durante la sua requisitoria nella relazione presentata dalla Corte dei Conti allo Steri di Palermo. Diminuiscono, invece, i dipendenti a tempo indeterminato, ora 13.528 contro i 13.986 del 2008, mentre resta "emblematico il rapporto tra personale e dirigenti": nel 2008, infatti, c'era un dirigente ogni 5,6 dipendenti, dato rimasto invariato nel 2009. Determinanti, secondo Coppola, i presupposti che si sono creati con la nuova dotazione organica: i dipendenti a tempo indeterminato sono 4.808, per un aumento pari al 45% del totale. Duro, infine, il giudizio del procuratore sui criteri di assunzione, "forse frutto del sistema della stabilizzazione e comunque dai dubbi profili di legittimità costituzionale ed eticamente scorretta, poiché rappresenta una mortificazione per le centinaia di migliaia di giovami disoccupati ignorati a beneficio di soggetti che sono stati selezionati senza concorso, non per maggior merito o intelligenza, ma solo in ossequio a logiche clientelari che hanno avuto di mira le prossime elezioni, anziché le prossime generazioni". Secondo Coppola, la stabilizzazione pura toglierebbe definitivamente a tutte le centinaia di migliaia di giovani disoccupati anche la "speranza, almeno per i prossimi 30 anni, di un futuro nella pubblica amministrazione siciliana".


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MessaggioInviato: 06/01/2012, 12:21 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Siete fantastici. Siete identici. E questo basta per dire, anche, quanto siete ridicoli. Volete lasciare l'Italia? Speriamo che siate coerenti. Naturalmente, NON sentiremo la vostra mancanza.


Nemmeno noi se è per questo, sarà una liberazione.
Lasciamo volentieri ai liberi filosofi e ai fini pensatori degli anni 2000 il compito di riempire pagine e pagine di nulla, di retorica filononsisadichecosa, di pseudo superiorità intellettuale che non ha portato nulla se non soldi nelle loro tasche. Sarai uno dei pochi a non sentire la nostra mancanza o forse ti adeguerai da buon politico di sinistra........Staremo a vedere. [;)]



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MessaggioInviato: 06/01/2012, 14:11 
Cita:
rmnd ha scritto:
(1) = diverse aree del sud, isole comprese
(2) = diverse aree del nord


Ma questi punti li hai aggiunti tu di fantasia, basandoti su dei dati di pregiudizio basati sul credo della per te sacra Padania, amico!
Ma supponendo che tutto ciò potrebbe essere vero, presuppongo che conosci di persona tutti gli imprenditori statali per portare con così tanta sicurezza la maggior parte dell'acqua al tuo mulino, vero [8D]?

Cita:
fabby1 ha scritto:
se il nord è ricco, è proprio grazie alla parte di nero che gli è sempre stato concesso di fare


Ma vedi, il problema non è tanto "più nero di seppia al nord, meno al sud", bensì un altro: è una questione di visione di facciata.
Al nord si evade quanto al sud, in quanto per certi individui magari "corrompere è umano", indipendentemente dalla loro provenienza però, grazie alla porzione di facciata, questa equivalenza si trasforma in disambiguità, ovvero: al nord si evade più che al sud oppure al sud ogni fattore X è peggiore rispetto al nord perchè è così, punto e basta.
Per molti che ragionano in questo modo, il popolante del Sud se reagisce lo fa molto spesso perchè piagnone e parassita frustrato....è qui che il pregiudizio assale, per fortuna non tutti sono così.
Il mio discorso è generale, non sto attaccando nessuno direttamente.
Purtroppo non convincerai mai il leghista convinto che ciò che in cui crede si basa su un pregiudizio di stampo consumista derivato da un'industrializzazione (e quindi maggiore presenza di lavoro) maggiore ignorando che tutta la m***a che c'è al Sud non è, come ho già spiegato in un altro intervento, non è solo frutto dell'imprenditore sudista disonesto perchè ce ne sono, ma anche di tanti altri che vengono dal nord italia usandolo a mò di spazzatura d'Italia, dove fanno tutti i loro porci comodi per poi abbandonarlo una volta finite le finanze per lo sbafo.
Il sud si indebita è diviene la vergogna d'Italia e questo è logico!
E purtroppo, come ho già scritto quella volta, io queste cose purtroppo le vedo, vivendo al sud, non lo faccio per un bambinesco "scaricare la patata bollente" alle popolazioni del nord, non è colpa loro.
Il problema è che non si tende a vederle queste cose, forse perchè non vengono informati di ciò o forse questo non ci credono/vogliono credere, io non me la prendo con loro, però mi basta che accettino che le cose che scrivo io le vivo sulla mia pelle e le riporto unicamente allo scopo di una corretta informazione e non di sparare balle basate sul pregiudizio che il nordista è brutto e cattivo, cosa a cui non credo assolutamente, semmai credo che la maggior parte del popolo del nord italia è mal informato riguardo a certi argomenti e non necessariamente per colpa loro.
Il problema è che tutti questi anni di disinformazione hanno reso queste convinzioni come fonti di assoluta verità.

Cita:
fabby1 ha scritto: ora vogliono spremere gli evasori ? mi sembra giusto, sono gli unici che possono por mano al portafogli, bisogna vedere se lo faranno ovviamente


Infatti, giusto.
Ma aspetta e spera che li becchino tutti [;)]!



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Cita:
Pegasus ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:
(1) = diverse aree del sud, isole comprese
(2) = diverse aree del nord


Ma questi punti li hai aggiunti tu di fantasia, basandoti su dei dati di pregiudizio basati sul credo della per te sacra Padania, amico!
Ma supponendo che tutto ciò potrebbe essere vero, presuppongo che conosci di persona tutti gli imprenditori statali per portare con così tanta sicurezza la maggior parte dell'acqua al tuo mulino, vero [8D]?


Si legge chiaramente tra le righe e poi Ricolfi è noto negli ambienti 'sudisti' per essere a detta loro un anti-meridionalista perchè ha il coraggio di dire , riferendosi al sud, che il re è nudo.
[;)]


Ultima modifica di rmnd il 06/01/2012, 15:11, modificato 1 volta in totale.


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greenwarrior ha scritto:

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Vorrei ricordarti, come fatto altre volte, che la Sicilia ha il massimo di autonomia, trattiene il 100% delle tasse dei suoi cittadini e in più riceve stanziamenti statali. Una regione con l' autonomia che avete voi, non dovrebbe avere necessità di fondi statali. Eidentemente il vostro governo non è in grado di gestire la sua autonomia.
Magari avessimo al nord la stessa autonomia, ma invece dobbiamo essere periodicamente spremuti a favore di chi non riesce a gestire i soldi erogati dallo stato, che al netto delle trattenute clientelari dei politici, sono comunque cifre importanti.

Il massimo di Autonomia sulla carta!! ma...,in pratica che benessere ha prodotto al cittadino Siciliano?,è stata anzi deleteria se fosse stata applicata veramente al massimo,non staremmo quì a discutere.
Dove è applicata la legge di autonomia sull'estrazione e della raffinazione del Petrolio?,boh!!!,anzi lo paghiamo di più perchè?.
Siamo spremuti più di voi su tutto!.
Siamo penalizzati su:
Trasporti:sia su gomma per il caro benzina che su quelli Ferroviari
Su spedizioni e di conseguenza sul commercio in generale,in quanto tramite la scellerata politica di conflitto che hanno avuto i governi Italiani di questi ultimi tempi di chiusura con gli Stati del Basso Mediterraneo,asserviti agli Americani,le nostre naturali esportazioni verso quei Paesi sono stati danneggiati.[:(!]
Quando mai gli Italiani del Continente hanno saputo fare politiche di largo respiro per le regioni del sud?,mai nessun governo!!.
Siete di una chiusura mentale così enorme che ora state portando il Paese alla rovina totale,sapete solo far nascere dittatori!!.[:(]
Poi i Padani della Lega non li capisco proprio,vogliono distaccarsi dall'Italia!!!,ma....porca miseria!...i Classici Italiani sono proprio loro!.per fare un esempio è come una persona vuol distaccare la sua testa dal suo busto,è ridicolo!!!.[:D]


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bleffort ha scritto:

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greenwarrior ha scritto:

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Vorrei ricordarti, come fatto altre volte, che la Sicilia ha il massimo di autonomia, trattiene il 100% delle tasse dei suoi cittadini e in più riceve stanziamenti statali. Una regione con l' autonomia che avete voi, non dovrebbe avere necessità di fondi statali. Eidentemente il vostro governo non è in grado di gestire la sua autonomia.
Magari avessimo al nord la stessa autonomia, ma invece dobbiamo essere periodicamente spremuti a favore di chi non riesce a gestire i soldi erogati dallo stato, che al netto delle trattenute clientelari dei politici, sono comunque cifre importanti.

Il massimo di Autonomia sulla carta!! ma...,in pratica che benessere ha prodotto al cittadino Siciliano?,è stata anzi deleteria se fosse stata applicata veramente al massimo,non staremmo quì a discutere.
Dove è applicata la legge di autonomia sull'estrazione e della raffinazione del Petrolio?,boh!!!,anzi lo paghiamo di più perchè?.
Siamo spremuti più di voi su tutto!.
Siamo penalizzati su:
Trasporti:sia su gomma per il caro benzina che su quelli Ferroviari
Su spedizioni e di conseguenza sul commercio in generale,in quanto tramite la scellerata politica di conflitto che hanno avuto i governi Italiani di questi ultimi tempi di chiusura con gli Stati del Basso Mediterraneo,asserviti agli Americani,le nostre naturali esportazioni verso quei Paesi sono stati danneggiati.[:(!]
Quando mai gli Italiani del Continente hanno saputo fare politiche di largo respiro per le regioni del sud?,mai nessun governo!!.
Siete di una chiusura mentale così enorme che ora state portando il Paese alla rovina totale,sapete solo far nascere dittatori!!.[:(]
Poi i Padani della Lega non li capisco proprio,vogliono distaccarsi dall'Italia!!!,ma....porca miseria!...i Classici Italiani sono proprio loro!.per fare un esempio è come una persona vuol distaccare la sua testa dal suo busto,è ridicolo!!!.[:D]


Utilizzate meglio le risorse che avete a disposizione e questo dipende dal vostro governo regionale e non dallo stato.



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