Si prepara lo scenario del "governissimo". Dopo la raffica di inchieste e arresti, tutto si legge come un antipasto della «Grossa coalizione» (guidata da Mario Monti). Il Cavaliere deve andare a casa altrimenti la finanza globale massacra l'Italia: crollo Btp e spread a 700. Grillo verso il 25-30%. Elezioni in stile Grecia: due tornate nel giro di tre mesi.
NEW YORK (WSI) - La massima preoccupazione (o obiettivo) della finanza internazionale, cioe' i mercati - a New York come a Londra o a Tokyo - e' che nelle elezioni politiche del 24-25 febbraio l'ex premier Silvio Berlusconi prenda pochi voti e sia quindi messo, per sempre, in un angolo.
Silvio e' impresentabile - sentiamo dire a Manhattan (e negli ambienti della Casa Bianca dove Napolitano ieri ha ascoltato da Obama lo stesso ritornello); ma non solo: il miliardario italiano dei media e' un disco rotto (ha riesumato il solito Ponte sullo Stretto!), il suo serbatoio voti esiste per la sua personale abilita' di 'comunicatore' ma l'uomo ormai, non puo' offrire null'altro all'Italia e all'Ue. Anzi, Berlusconi e' un rischio in stile Lehman Brothers. Manipolare masse teleguidate di bassa cultura e basso quoziente intellettuale (oltre ai furbi evasori) non e' utile quando si governa un mondo complesso e ingolfato dai debiti. That's it, dicono gli americani!
Insomma: il Cavaliere deve andare a casa altrimenti la finanza globale e gli hedge funds il 26 febbraio, a cominciare dai mercati asiatici, massacreranno l'Italia, come e' accaduto nell'agosto 2011 e nei convulsi mesi successivi che portarono alla caduta del governo Berlusconi/Bossi. Le banche d'affari faranno di nuovo crollare il prezzo dei Btp mentre i tassi schizzeranno sopra la "zona Grecia" del 7,0%, con lo spread in area 700, il che costera' 120 miliardi all'anno di tassi d'interesse da pagare sul debito pubblico dell'Italia da oltre $2,6 trilioni di dollari.
Nel frattempo, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, alimentato dal malcontento, dallo schifo generale e da una recessione senza fine che fiacca anche i piu' forti e ottimisti, secondo sondaggi non pubblicabili sta andando sicuro verso un'affermazione nelle urne del 25-30%. Il M5S potrebbe quindi essere il secondo, e forse anche il primo partito italiano. Il Pd soffre di una continua emorragia di voti. Per Bersani e soci il Senato pare negato, la Camera e' sul filo di un pugno di voti.
Se il M5S fosse il primo partito scatterebbe il premio di maggioranza previsto dalla "legge elettorale porcata". In ogni caso 120 grillini in parlamento sarebbero una vera rivoluzione. L'obiettivo, da parte di milioni di ex elettori Pd, PdL (radicali, socialisti e perfino di "area tecnica") stanchi dello status quo, e' di "scardinare" dall'interno il sistema rottamando le vecchie cariatidi. E' un'occasione che non si presentava da decenni (la Lega fu un movimento esclusivamente del Nord e di stampo razzista). Per il dopo, si vedra'. Grillo - che comunque e' arcistufo del suo ruolo - con il guru Casaleggio, si inventera' qualcosa, sull'onda del sicuro successo.
Insomma, si prepara uno scenario da "governissimo". Dopo la raffica di inchieste, arresti e sentenze di questi giorni nell'universo dei "gioielli di famiglia" italiani (Eni, Finmeccanica, Saipem, Enel: oltre ad essere buone aziende sono stati per decenni i bancomat di caste e lobby dei "poteri forti") cio' che accade si legge come un antipasto della «Grossa coalizione» (formerly known as ABC, without Angelino). Sara' Mario Monti a guidarla, anche se uscira' sconfitto dalle urne, il grigio e a carisma-zero ex premier tecnico avra' il ruolo di 'ago della bilancia', un po' come il Craxi nello storico CAF. Intanto diventa sempre piu' probabile l'ipotesi di una seconda tornata elettorale in 'stile Grecia', cioe' due elezioni nel giro di pochi mesi. 'Stile Grecia' le elezioni, 'stile Grecia' il rischio collasso. (wsi)
http://www.wallstreetitalia.com/article ... iugno.aspxse cosi' fosse,sarebbe l'ennesima occasione in cui si dimostrerebbe che il ns voto non conta nulla,e che il ns futuro e' orchestrato fuori dalla ns possibilita' di controllo,e pure l'insipienza dei ns politici che praticamente sono solo esecutori e null'altro