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06/05/2013, 19:59

mik.300 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Sentite cosa ha detto Obama oggi:In Siria sono state usate armi chimiche ,però non siamo ancora certi chi le ha usate,però una cosa è sicura:se è stato il Regime di Assad,agiremo con determinazione.
Avete capito? [:0],non ha citato minimamente se sono stati I RIBELLI,solo contro Assad e...sicuramente troveranno le prove che sia stato il Regime. [;)] [:o)]
SI MA...... INVENTATE!! - [:D]


peggio...

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04 ... -57787059/

Poi, il tema più caldo, il fattore in grado di mutare la situazione in modo radicale: "Ci sono prove che siano state usate armi chimiche in Siria, ma non sappiamo dove, come, quando e chi le abbia usate".

cioè..
e se sono stati i ribelli..
obama li bombarda ??

roba da pazzi.................................................



bleffort ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

No, sa che è sato il Governo (è anche logico).

No! ....se ragioni con la logica,non può essere stato il Governo Siriano,tu credi che sono così stupidi???.,io non credo. [:D]


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Ancora dubbi su chi fà uso di gas? [:p] [:p] E chi è che arma i ribelli ?
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Domenica 05 maggio, 18:32

"Gas sarin in mano ai ribelli"

Carla Del Ponte ne è certa, "abbiamo le testimonianze"

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Carla Del Ponte (keystone)(

Abbiamo le prove che ad utilizzare armi chimiche in Siria sono stati gli insorti e non gli uomini fedeli al regime di Bashar al Assad.

Questo, in sintesi, è quanto ha affermato ai microfoni della RSI Carla Del Ponte, membro della Commissione ONU che indaga sui crimini di guerra commessi in Siria.

"Stando alle testimonianze che abbiamo raccolto i ribelli hanno usato armi chimiche, facendo ricorso al gas sarin", ha dichiarato l’ex procuratrice generale del Tribunale penale internazionale per i crimini in ex Jugoslavia che ha aggiunto, "le indagini sono ben lungi dall’essere concluse".

Inchiesta ancora lunga

"Le nostre inchieste dovranno essere ulteriormente approfondite, verificate e accertate attraverso nuove testimonianze ma, per quanto abbiamo potuto stabilire, al momento sono solo gli oppositori al regime ad aver usato il gas sarin" ha sottolineato Carla Del Ponte, stando alla quale solo le indagini, ancora in corso, potranno stabilire se anche il Governo di Damasco abbia, o meno, utilizzato questo tipo di arma

Source: RSI - Radiotelevisione svizzera
Ultima modifica di Wolframio il 06/05/2013, 20:05, modificato 1 volta in totale.

08/05/2013, 10:58

LA SIRIA E' SENZA INTERNET COME DA google transparency report

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http://www.google.com/transparencyrepor ... ptions/82/



La Siria non ha più Internet
Da ieri sera tutto il traffico online da e verso il paese si è interrotto, dice Google

Diverse società che si occupano di fornire servizi su Internet e di monitorare i flussi di dati, tra cui Google, hanno detto che da martedì sera tutti collegamenti Internet tra la Siria e il resto del mondo sono stati interrotti.
Il servizio di Google Rapporto sulla trasparenza ha registrato che, a partire dalle 21.45 (ora locale) di martedì 7 maggio, il traffico diretto ai suoi servizi proveniente dalla Siria si è interrotto e da allora non è più ripreso. Un dirigente di Google ha detto che una cosa simile è già successa solo due volte in passato: in Siria lo scorso novembre, quando il blocco durò tre giorni, e in Egitto durante la Primavera araba. Diversi paesi – attualmente cinque, oltre alla Siria – bloccano del tutto singoli servizi di Google, come YouTube (bloccato da Pakistan, Bangladesh, Cina e Iran) ma la Siria è l’unica che ha in questo momento un blocco totale: il che significa, secondo gli esperti, che nel paese non è possibile accedere a Internet. Allo stesso tempo, molti siti con base in Siria (dominio .sy) sembrano essere al momento irraggiungibili.
Un’altra società che raccoglie dati sul traffico Internet, Umbrella Security Labs, ha pubblicato alcune informazioni tecniche sul blocco. Dato che i paesi confinanti non sembrano aver registrato interruzioni o difficoltà rilevanti, non sembra possibile che le difficoltà di connessione vengano da un guasto a uno dei diversi cavi che connettono fisicamente la Siria al resto del mondo.
Nel paese è in corso una violenta guerra civile che prosegue ormai da due anni. Le autorità siriane hanno già isolato in passato i servizi Internet e telefonici in alcune aree del paese per impedire le comunicazioni dei ribelli, spesso in occasione di operazioni militari.

http://www.ilpost.it/2013/05/08/la-siri ... -internet/
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 08/05/2013, 11:00, modificato 1 volta in totale.

08/05/2013, 11:03

GIANLUCA1989 ha scritto:

LA SIRIA E' SENZA INTERNET COME DA google transparency report


Bruttissimo segnale...[8]

08/05/2013, 19:08

Angel_ ha scritto:

GIANLUCA1989 ha scritto:

LA SIRIA E' SENZA INTERNET COME DA google transparency report


Bruttissimo segnale...[8]

Il grafico
http://www.google.com/transparencyrepor ... 8032760000

sembra esser tornato in alto. quindi internet è stato ripristinato.
Vanno capite le cause comunque il fatto che un intera nazione venga tagliata fuori da internet è inquietante.
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 08/05/2013, 19:08, modificato 1 volta in totale.

08/05/2013, 23:17

GIANLUCA1989 ha scritto:
Vanno capite le cause comunque il fatto che un intera nazione venga tagliata fuori da internet è inquietante.


[8]
Forse un test di distacco controllato. La rete si e' rivelata un formidabile strumento di coordinamento e in quanto tale e' pericolosa.

09/05/2013, 00:04

zakmck ha scritto:

GIANLUCA1989 ha scritto:
Vanno capite le cause comunque il fatto che un intera nazione venga tagliata fuori da internet è inquietante.


[8]
Forse un test di distacco controllato. La rete si e' rivelata un formidabile strumento di coordinamento e in quanto tale e' pericolosa.



Solo di coordinamento? Diciamo che attraverso la rete arrivano informazioni
circa le vere anomalie e i veri responsabili di quanto sta accadendo.......

GAS IN SIRIA ? E’ DEGLI OBAMA’S BOYS
http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... amas-boys/

09/05/2013, 08:44

Thethirdeye ha scritto:

zakmck ha scritto:

GIANLUCA1989 ha scritto:
Vanno capite le cause comunque il fatto che un intera nazione venga tagliata fuori da internet è inquietante.


[8]
Forse un test di distacco controllato. La rete si e' rivelata un formidabile strumento di coordinamento e in quanto tale e' pericolosa.



Solo di coordinamento? Diciamo che attraverso la rete arrivano informazioni
circa le vere anomalie e i veri responsabili di quanto sta accadendo.......

GAS IN SIRIA ? E’ DEGLI OBAMA’S BOYS
http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... amas-boys/



In evidenza per UFOLOGO E COMPANY. [}:)]

09/05/2013, 09:05

Vedi, caro, ognuno scrivele proprie ... "informazioni"; chi non le ha mi giuste, siamo ... noi! [8D]

09/05/2013, 10:37

Thethirdeye ha scritto:

zakmck ha scritto:

GIANLUCA1989 ha scritto:
Vanno capite le cause comunque il fatto che un intera nazione venga tagliata fuori da internet è inquietante.


[8]
Forse un test di distacco controllato. La rete si e' rivelata un formidabile strumento di coordinamento e in quanto tale e' pericolosa.



Solo di coordinamento? Diciamo che attraverso la rete arrivano informazioni
circa le vere anomalie e i veri responsabili di quanto sta accadendo.......

GAS IN SIRIA ? E’ DEGLI OBAMA’S BOYS
http://www.altrainformazione.it/wp/2013 ... amas-boys/



Forse non mi sono spiegato bene. Certamente la rete ha un sacco di ruoli, tra cui anche quello, che indichi tu, di divulgare informazioni che altrimenti non circolerebbero. Tuttavia, per controllare questo tipo di minaccia, i sistemi governativi non utilizzano la tecnica del distacco totale, in quanto controproducente e facilmente percepita dalla popolazione, ma adattano sia tecniche di filtraggio selettivo che tecniche di depistaggio tramite l'iniezione di informazioni palesemente false.

In altri contesti, tipicamente quelli in cui si presentano conflitti interni tra governativi e anti-governativi, la rete ha assunto un ruolo di mezzo di comunicazione alternativo, consentendo il coordinamento di azioni che altrimenti sarebbe stato impossibile organizzare tramite i canali di comunicazione tradizionali, che sappiamo benissimo essere gia' ampiamente controllati. Si unisca a cio' anche il fatto che la rete, per sua natura, non e' sempre intercettabile o controllabile. Ecco dunque da dove nasce la necessita' di poter procedere al distacco della rete. In caso di guerra (o sommosse), la prima regola e' quella di interrompere le comunicazioni del nemico. Quindi e' in questa luce che vedo l'episodio segnalato da Gian.

09/05/2013, 11:15

Ufologo 555 ha scritto:

Vedi, caro, ognuno scrivele proprie ... "informazioni"; chi non le ha mi giuste, siamo ... noi! [8D]


Si certo queste persone che hanno accertato i fatti sono degli imbecilli per te,leggi: [^]



Siria, le armi chimiche sono state utilizzate dai ribelli e non dal regime di Assad
di Armando Michel Patacchiola dimensione font Stampa Email Video Commenta per primo!

Ci sarebbero testimonianze che confutano questa ipotesi. Parola di ex magistrato
LUGANO - Il Gas Sarin sarebbe stato lanciato dai Ribelli e non dal regime di Assad. Parola di Carla dal Ponte, ex procuratore del Tribunale penale internazionale e membro della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sulle violazioni di diritti umani in Siria. Non prove certe, solo il sunto di testimonianze quelle pronunciate dall'ex magistrato svizzero ad una radio elvetica nella notte tra domenica e lunedì. Ma la conclusione delle indagini è ben lunga dal giungere al termine. Le indagini "dovranno essere ulteriormente approfondite, verificate e accertate attraverso nuove testimonianze ma, per quanto abbiamo potuto stabilire, al momento sono solo gli oppositori al regime ad aver usato il Gas Sarin" ha concluso l'esperta delle diratribe dell'ex Jugoslavia.

Quella dell'utilizzo delle armi chimiche rappresenta un nodo cruciale per le sorti del conflitto siriano. Barack Obama ha più volte sancito un limite da non oltrepassare quello dell'utilizzo di armi chimiche. “Una linea rossa” che se oltrepassata sarebbe equivalsa come detonatore degli interventi dell'Onu nella Regione. Ma nei giorni scorsi, a scapito di dover ripetere quanto successo in Afganistan, il presidente degli Stati Uniti aveva predicato alla prudenza e alla necessità di un intervento solo dietro “prove inconfutabili” di utilizzo di armi a base di Gas Sarin o di altre sostanze pesticide letali. Una soluzione interventista fortemente invocata dal ministro degli esteri Francesi Laurent Fabius. Ma voluta anche dalla Gran Bretagna. Una situazione che, secondo gli esperti, ricorda molto quanto avvenuto durante la Prima guerra mondiale, quando la Gran Bretagna, per convincere gli americani ad intervenire contro i tedeschi enfatizzarono oltremisura l'utilizzo di armi chimiche. Era il 1915. Ma secondo John Mueller della rivista “Foreign Affairs” il copione è lo stesso. Come se poi, quanto avvenuto nei più di 750 giorni di conflitto necessitasse di prove di armi chimiche. Perchè i proiettili di piombo sono uccisioni di serie B? Tutte le immagini, i video cruenti, i video delle sevizie sono più tollerabili?

Gas Sarin o no, la posizione potrebbe esser rivista alla luce dei nuovi eventi che stanno scuotendo tutta la regione mediorientale. Il Quadrilatero Iran-Libano-Siria-Israele è pronto ad esplodere. Lo dimostrano gli attacchi israeliani prima a Banyas, poi a Damasco. Tutti incentrati alla distruzione di armi potentissime in grado di cambiare gli equilibri dei rapporti di forza in tutto il medio-oriente. Due raid aerei a distanza di poche ore. Qualcuno ha parlato anche di una risposta, di un attacco di Assad alle truppe israeliane. Sicuro sono stati dislocati due batterie anti-aeree “Iron Dome” (Cupola di ferro) nel nord del Paese. Segnali di una tensione a mille che potrebbe trovare anche ulteriori esplosioni di violenze nelle prossime ore. Da qui a sancire un evento ce ne passa. Ma certo in una situazione dove si cerca la pagliuzza più grande per far pendere il bilancino da una parte o dall'altra, la situazionepuò scappare di mano.

Il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha espresso la propria preoccupazione per la situazione siriana. L'Onu "non dispone di dettagli su tali incidenti e non è in grado di accertare in maniera indipendente l'accaduto: il Segretario generale fa appello a tutte le parti in causa perché diano prova della massima moderazione e prudenza e agiscano in maniera responsabile ed evitino un'intensificazione di un conflitto già devastante e assai pericoloso", ha dichiarato il portavoce di Ban, Martin Nesirky. Contatti del segretario ci sono stati anche con la Lega Pan-araba, dove ha chiesto "il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi della regione".

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http://www.dazebaonews.it/mondo/item/18 ... e-di-assad

13/05/2013, 15:55

Siria, [b]attenzione immagini per un pubblico adulto: i ribelli siriani mangiano il cuore dei cadaveri[/b]

Prima di guardare il video siamo obbligati a segnalare che contiene immagini forti, specialmente per chi è impressionabile. I ribelli siriani, ossia quelli che combattono contro lo Stato Siriano guidato da Assad, ossia coloro che sono finanziati e armati da Usa, Israele, Arabia Saudita e che hanno l’appoggio della nostra bella cultura democratica (cominciando dal Ministro Bonino); i ribelli dicevamo, mentre squartano un cadavere per estrarne (e mangiarne?) il cuore.

Ricordiamocelo quando sentiamo Nato, Onu e Governi parteggiare per queste bestie assassine.
Fonte:http://informazionescorretta.altervista.org/blog/attenzione-immagini-per-un-pubblico-adulto-i-ribelli-siriani-mangiano-il-cuore-dei-cadaveri/
Ultima modifica di Angel_ il 13/05/2013, 15:58, modificato 1 volta in totale.

17/05/2013, 10:19

L'ultimo video è impressionante [8)] [xx(] [:(]
Erdogan chiede agli Usa una no fly zone sulla Siria

Le dichiarazioni di Obama ed Erdogan a Washington vanno all'unisono: «Vogliamo una Siria libera dalla tirannia di Assad, siamo in pieno accordo. Bisogna porre fine a questa sanguinosa crisi ed istituire un nuovo Governo». Ma il vertice tra il presidente americano e il premier turco sulla Siria, anzi sarebbe meglio dire sulla "ex Siria", ha dato risultati più ambigui di quanto emerga dall'ufficialità perché questa nazione disintegrata difficilmente verrà ricomposta, come è già accaduto all'Iraq dopo l'invasione del 2003 quando i turchi si opposero strenuamente all'attacco Usa contro Saddam.
Erdogan, che portava le prove dell'uso di armi chimiche da parte del regime, ha tentato di convincere l'America a intervenire nel cuore del Levante arabo, magari istituendo una "no fly zone" con la Nato. Una sorta di paradosso, accompagnato dalle memorie dell'occupazione dell'Iraq e dai timori americani che in Siria si costituisca una sorta di emirato islamico guidato dalla guerriglia jihadista.
Barack Obama, prima di fare il gran passo, intende esaurire le labili chance affidate al vertice di Ginevra concordato, a fatica, con la Russia. Aumenteremo le pressioni su Assad ha promesso il presidente, ma «non abbiamo formule magiche».
È questo un incontro che trova due protagonisti al bivio di una scelta, in mezzo a un guado. Erdogan è alle strette dopo l'attentato nella città di confine di Reyhanli che ha ucciso oltre 50 persone: Ankara ha accusato il regime di Damasco mentre la popolazione turca ha protestato contro il Governo che ha accolto 200mila profughi (non ufficiali sono 400mila) e ora si sente un bersaglio della guerra. Erdogan ha puntato gran parte del suo prestigio appoggiando le primavere arabe e la caduta di Bashar Assad. In questa chiave si è giocato la carta dell'accordo di pace con il Pkk curdo di Abdullah Ocalan, raggiunto grazie a un'intesa con il Kurdistan iracheno di Massud Barzani, in una partita da cui spera di uscire vincitore con l'obiettivo di insediarsi nel 2015 sulla poltrona presidenziale.
L'amministrazione Obama, a sua volta, è costretta a decidere se la tattica americana di contenimento dell'instabilità regionale sia sostenibile. In realtà gli americani hanno delegato questo conflitto ai loro alleati mediorientali come la Turchia che insieme agli arabi qatarini e sauditi ha alimentato una guerriglia sfuggente, al punto che il gruppo dominante sul campo è quello islamico di Jabat al Nusra, affiliata di al-Qaida. È stato il risultato di un clamoroso errore di calcolo: dopo l'inizio della rivolta nel marzo 2011 si pensava che il regime, con qualche spallata, sarebbe crollato in pochi mesi. Non è andata così: e ora non si sa né come fermare il massacro né come avviare una transizione che eviti un crollo disastroso ai confini di Israele, del Libano, dell'Iraq e della Giordania.
Ma sul tavolo dell'incontro di Washington c'è anche una posta economica strategica. Erdogan ha chiesto a Obama che la Turchia non resti fuori dalla Translatlantic Trade and Investment Partnership, il progetto di zona di libero scambio tra Europa e Stati Uniti. La sua esclusione potrebbe portare a una contrazione del 2,5% del Pil turco. Ci sono due strade: un accordo parallelo con gli Usa o pressioni sull'Unione per includere la Turchia nei negoziati. Ma Bruxelles esita perché con Ankara si è aperto un duro contenzioso sugli accordi doganali del'96. Se la guerra siriana turba i sonni di Erdogan, un fiasco su questo dossier potrebbe essere in prospettiva ancora più fatale: le sue vittorie travolgenti e quelle del partito islamico conservatore Akp si sono fondate in questo decennio sui successi economici (una crescita media dal 2002 a oggi del 5,2% annuo), non sulla religione o sui progetti di ricostituire una sfera di influenza neo-ottomana. Anche per lui vale lo slogan clintoniano: It's the economy stupid!

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=Ab9XYdwH
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 17/05/2013, 10:27, modificato 1 volta in totale.

17/05/2013, 10:50

E' un gran casino ... [8)]
Bleffort, io non mi fossilizzo! [;)] >Diciamo che non sappiamo gran ché; anzi, è molto probabile che usino dette armi proprio i ribelli (magari forniti dagli "Hezbollah) ... [8D]

19/05/2013, 16:10

... le ultime

Siria, missili schierati contro Tel Aviv
Lo scrive il Sunday Times: "I militari hanno l'ordine di colpire in caso di attacchi da Israele"

15:25 - Sale la tensione in Medioriente. Secondo quanto rivelato dal Sunday Times, Damasco avrebbe spostato le proprie batterie di missili Tishreen puntandole contro Tel Aviv. L'avvertimento a Israele è chiaro: colpiremo in caso di un nuovo raid in territorio siriano. L'esercito fedele ad Assad, intanto, è entrato nel centro di Qusayr, cittadina nella regione centrale di Homs, teatro nelle ultime settimane di violenti scontri con i ribelli.
Nella rappresaglia dei militari sarabbero stati uccisi oltre 40 terroristi. Altre decine si sarebbero arresi.

"Soldati hanno l'ordine di colpire" - L'esercito siriano ha iniziato a dispiegare i missili avanzati terra-terra Tishreen, capaci di trasportare una testata da mezza tonnellata, scrive il Times, precisando che queste informazioni derivano dal monitoraggio satellitare delle forze siriane. I militari, afferma il quotidiano, "hanno ricevuto ordine di colpire Israele in caso di altri attacchi in Siria".
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ar ... aviv.shtml



Damasco: "Colpiremo in caso di un nuovo raid israeliano"
Sunday Times: missili siriani puntati verso Israele


L'esercito siriano ha iniziato a dispiegare i missili avanzati terra-terra Tishreen, capaci di trasportare una testata da mezza tonnellata, scrive il Times, precisando che queste informazioni derivano dal monitoraggio satellitare delle forze siriane

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La Siria avrebbe spostato le proprie batterie di missili Tishreen puntandole verso Israele e avverte: colpiremo in caso di un nuovo raid israeliano in territorio siriano. Lo rivela il Sunday Times.
L'esercito siriano ha iniziato a dispiegare i missili avanzati terra-terra Tishreen, capaci di trasportare una testata da mezza tonnellata, scrive il Times, precisando che queste informazioni derivano dal monitoraggio satellitare delle forze siriane. I militari, afferma il quotidiano, "hanno ricevuto ordine di colpire Israele in caso di altri attacchi in Siria".


Questo quanto scrivevano oggi 19 Maggio a pagina 27 nel Sunday times



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19/05/2013, 16:33

La tensione si sta alzando perchè i russi stanno per consegnare alla Siria queste batterie antiaeree molto avanzate tecnologicamente (intercettano aerei e missili di tipo Cruise!), denominate S300:



Notare il pannello radar di intercettazione...la vedo dura volare sopra la Siria, B2 stealth compresi...[8D]
The S-300 is regarded as one of the most potent anti-aircraft missile systems currently fielded.[3] Its radars have the ability to simultaneously track up to 100 targets while engaging up to 12. S-300 deployment time is five minutes.[3] The S-300 missiles are sealed rounds and require no maintenance over their lifetime.
Fonte:http://en.wikipedia.org/wiki/S-300_%28missile%29
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