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Il nucleare in Italia
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MessaggioInviato: 21/04/2011, 21:16 
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steve1965 ha scritto:
....
Anti nucleari , qual è la vostra idea per il fabbisogno energetico odierno e futuro ?????


......consumare meno energia...ma gli altri [:17]


Ultima modifica di ubatuba il 21/04/2011, 21:24, modificato 1 volta in totale.

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steve1965 ha scritto:

Continuerò come un martello a riproporre la mia domanda fino a quando qualcuno degli anti nucleari mi darà una risposta veramente fattibile , economicamente vantaggiosa sia nella progettazione , costruzione , resa e costo di manutenzione per la vita dell'impianto , costi ed eventuali oneri per lo smaltimento ed eventuali possibilità di riutilizzo e/o riciclaggio , impatti ambientali e relative ricadute sullo sviluppo economico ....
Anti nucleari , qual è la vostra idea per il fabbisogno energetico odierno e futuro ?????


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MessaggioInviato: 21/04/2011, 21:25 
Perchè la situazione Russa è differente dal punto di vista economico territoriale e politico. La Russia è vasta, scarsamente popolata e può gestire siti di stoccaggio per le scorie tanto che importa rifiuti dagli altri stati e gestisce quantitativi di plutonio enormi per cui riceve sovvenzionamenti dagli Stati Uniti e da altri Paesi. Per motivi non legati alla produzione di energia, ma per grossi interessi economici, strategici ed politici alla Russia conviene investire nel nucleare. Ma il prezzo è quello di essere diventata una vera e propria bomba ad orologeria. E' oggi il Paese in assoluto più tragicamente inquinato del mondo Seversk, Mayak, Zheleznogorsk...

Vuoi provare a fare una ricerca su questi siti?

Ti fornisco dei dati di riferimento:

Mayak: rilascio totale di radionuclidi nel lago Karachai 20.000.000 TBq

Attività della bomba su Hiroshima dopo 12 ore dall’esplosione 5.550.000 TBq

Presente attività del lago Karachai 4.400.000 TBq

Incidente di Chernobil del 1986 1.850.000 TBq

Incidente di Mayak del 1957 740.000 TBq

Scarico di sostanze radioattive nel fiume Techa 100.000 TBq

Polvere radioattiva sparsa dal lago Karachai nel 1967 22 TBq


Dove proporresti di farla una Mayak in Italia?


Per ulteriori informazioni sulla situazione insanabile dell'inquinamento radioattivo in Russia:
http://www.zonanucleare.com/dossier_mon ... russia.htm



Steve leggi bene, ti è stato già risposto.



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MessaggioInviato: 21/04/2011, 21:40 
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Ufologo 555 ha scritto:

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steve1965 ha scritto:

Continuerò come un martello a riproporre la mia domanda fino a quando qualcuno degli anti nucleari mi darà una risposta veramente fattibile , economicamente vantaggiosa sia nella progettazione , costruzione , resa e costo di manutenzione per la vita dell'impianto , costi ed eventuali oneri per lo smaltimento ed eventuali possibilità di riutilizzo e/o riciclaggio , impatti ambientali e relative ricadute sullo sviluppo economico ....
Anti nucleari , qual è la vostra idea per il fabbisogno energetico odierno e futuro ?????


Te lo dico io: una bella ... candela!



Ok. allora rispondimi...quanta energia nucleare importiamo dall'estero?



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MessaggioInviato: 21/04/2011, 21:50 
Non mi hai dato dati reativi all ' eolico , fotovoltaico , biomasse , maree , geotermia , etc , ma solo dati negativi sul nucleare ...... si vede che parliamo un diverso italiano , va bene , no problem
Allora vi dico la mia idea su cui avrei necessità di avere molte risposte che non trovo e non mi sanno dare :
l'idrogeno è un ottimo elemento che bruciando produce acqua , alto potere calorifico , pericoloso relativamente per uso e stoccaggio , meno del nucleare credo , ma i processi che sono utilizzati oggigiorno per produrlo sono energivori ( si spende più energia per produrlo che quella che libera bruciandolo ), sto semplificando parecchio , premetto , ok ?
Ma allora perchè non usare l'energia solare per produrre l'idrogeno ? Dovremmo spendere energia e denaro ( sempre meno che una centrale atomica credo ) solo per costruire impianti solari per captare tale energia che è GRATIS grazie al sole ???
Potrebbe essere valida come idea ???



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MessaggioInviato: 21/04/2011, 22:01 
Infatti ti ho suggerito di verificare personalmente i dati. Sai perchè? Perchè io ed altri li abbiamo postati in continuazione in svariati thread e non credo vengano nemmeno letti.

Idrogeno solare...se ricordo bene c'è una ricerca greca su questo argomento. te la trovo in una manciata di minuti.



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MessaggioInviato: 21/04/2011, 22:03 
Idrogeno solare: il combustibile del futuro?


Una ricerca italo-greca esamina le due tecnologie per la produzione di idrogeno attraverso la luce solare
Il combustibile del prossimo futuro? È l'idrogeno generato per scissione dell'acqua utilizzando unicamente la radiazione solare. Lo sostiene uno studio, condotto dai ricercatori italiani del gruppo di ricerca di Mario Pagliaro al Cnr e da quelli greci guidati da Athanasios Konstandopoulos, pubblicato oggi dalla rivista Energy and Environmental Science.

Due tecnologie
Due gli approcci suggeriti dagli autori: la concentrazione della radiazione, in modo da generare quantità massive di idrogeno utili ad alimentare centri abitati ed industrie, e l'uso dei pannelli fotovoltaici abbinati ad un elettrolizzatore per generare idrogeno da impiegare come combustibile per usi on-demand da parte di imbarcazioni o automobili. In questo secondo approccio il costo principale per la scissione dell'acqua è ormai dovuto al platino usato nell'elettrolizzatore, dato che l'introduzione sul mercato delle nuove tecnologie fotovoltaiche ha causato il crollo del prezzo dei pannelli solari sceso da 6 a meno di 1 euro a Watt nel corso degli ultimi 18 mesi.
“Le tecnologie sono due – dice Pagliaro, che a Palermo coordina le attività del Polo fotovoltaico della Sicilia - perché due sono gli usi del combustibile idrogeno richiesti dal mercato. E in entrambi i casi è stata l'applicazione della nanochimica alle tecnologie per la conversione della radiazione solare a rendere possibili i traguardi che le rendono ormai convenienti dal punto di vista economico”.

Il progetto Hydrosol
Konstandopoulos, direttore del Laboratorio APT di Tessalonica e coordinatore del progetto di ricerca comunitario Hydrosol, spiega: “usando il calore, cioè tutta l'energia solare l'efficienza è molto più elevata del fotovoltaico. Usando solo acqua e stoccando l'energia sotto forma di idrogeno, risolviamo il problema dell'intermittenza della luce solare. E siccome la voce di costo principale di Hydrosol è costituita dagli eliostati il cui prezzo sta rapidamente scendendo, entro 3 anni il prezzo dell'elettricità solare generata con l'idrogeno sarà inferiore ai 6 centesimi di euro per chilowattora”.

Nella tecnologia europea Hydrosol l'energia solare viene concentrata per mezzo di specchi chiamati eliostati su un materiale catalitico che già ad 800°C è in grado di scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno in un processo termochimico chiuso ad alta efficienza.
Lo studio prende in esame entrambe le tecnologie e mostra come un'economia basata sull'idrogeno solare sia ormai una concreta opportunità di sviluppo economico e risanamento ambientale. Gli autori citano fra gli altri i casi dell'idrogenodotto di Arezzo, della barca Riviera P 600 commercializzata da Frauscher e della centrale termoelettrica ad idrogeno operata da Enel a Porto Marghera (fonte: Agi).
http://www.casaeclima.com/index.php?opt ... &Itemid=65



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MessaggioInviato: 21/04/2011, 22:14 
Grazie Blis , così mi piace argomentare, era quello che cercavo , inoltre ho letto recentemente che stanno portando avanti una nuova tecnologia per scindere la molecola dell' acqua usando dei nanotubi di potassio anzichè quelli che usavano ad inizio progetto che erano di carbonio .
Purtroppo non trovo più l'articolo , ne sai qualcosa ??



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MessaggioInviato: 22/04/2011, 00:21 
Cita:
steve1965 ha scritto:

Grazie Blis , così mi piace argomentare, era quello che cercavo , inoltre ho letto recentemente che stanno portando avanti una nuova tecnologia per scindere la molecola dell' acqua usando dei nanotubi di potassio anzichè quelli che usavano ad inizio progetto che erano di carbonio .
Purtroppo non trovo più l'articolo , ne sai qualcosa ??


La pubblicazione a cui ti riferisci dovrebbe essere questa:

http://pubs.rsc.org/en/Content/ArticleL ... M/b822501j



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MessaggioInviato: 22/04/2011, 01:38 
Cita:
steve1965 ha scritto:

Continuerò come un martello a riproporre la mia domanda fino a quando qualcuno degli anti nucleari mi darà una risposta veramente fattibile , economicamente vantaggiosa sia nella progettazione , costruzione , resa e costo di manutenzione per la vita dell'impianto , costi ed eventuali oneri per lo smaltimento ed eventuali possibilità di riutilizzo e/o riciclaggio , impatti ambientali e relative ricadute sullo sviluppo economico ....
Anti nucleari , qual è la vostra idea per il fabbisogno energetico odierno e futuro ?????


Eolico e solare , con circa 100 milioni di euro al giorno di spesa( globale ) per la ricerca et progettazione .

Nel giro di 5 anni siamo a posto.


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 22/04/2011, 01:45, modificato 1 volta in totale.


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 22/04/2011, 02:23 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Ok. allora rispondimi...quanta energia nucleare importiamo dall'estero?


Se proprio vogliamo essere precisi:

Cita:
Negli ultimi giorni, a seguito del disastro di Fukushima, gli esperti favorevoli al nucleare hanno sottolineato che l’Italia importa energia elettrica prodotta da centrali nucleari. La domanda retorica che segue il ragionamento è: perché non la produciamo direttamente noi invece di comprarla? Si potrebbe obiettare che produrre non è sempre meglio che comprare, e infatti nella gestione d’impresa si studia il problema “make or buy”, che non ha soluzioni predefinite. In ogni caso sono state sparate strane cifre sulla percentuale di energia nucleare importata dall’estero.

In particolare, il ministro dello sviluppo economico Romani ha precisato in una riunione dei ministri europei a Bruxelles, che “il 19% dell’energia che consumiamo in Italia è prodotta dal nucleare” poiché “tutti i paesi europei hanno centrali”.

Ora, anche se fosse vero che tutti i paesi europei hanno tali centrali (cosa che non è vera: Austria, Irlanda, Islanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Grecia e i paesi dell’ex Jugoslavia non ne possiedono), come è possibile avere il 19% dell’energia proveniente dal nucleare quando ne importiamo circa il 14% ?

I dati Terna del 2009 e quelli provvisori del 2010 forniscono valori diversi: nel 2009 il consumo di energia in Italia è stato pari a 319,037 TWh di cui 47,071 TWh ricevuta da fornitori esteri pari al 14,75%, mentre nel 2010 il consumo è stato di 305,500 TWh di cui 45,761 TWh da fornitori esteri pari al 14,97%.

Ma la vera quantità di energia proveniente dal nucleare che viene importata in Italia è inferiore, poiché i fornitori esteri non producono il 100% della loro energia tramite centrali nucleari. Esistono 5 interconnessioni tra l’Italia e i paesi esteri, rispettivamente Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Grecia. Secondo l’autorità per l’energia, nel 2009 abbiamo importato 47,071 TWh dall’estero, ma se calcoliamo la percentuale di energia elettrica prodotta dal nucleare nel paese di origine, si ottengono questi valori:



...............Quantità totale.......Percentuale prodotta......Quantità da nucleare
...............importata (TWh).......da nucleare...............importata (TWh)
Francia.........11,939......................78%...................9,312
Svizzera........24,975......................39%...................9,740
Austria..........1,192.......................0% ..................0
Slovenia.........6,773......................40% ..................2,709
Grecia...........2,192.......................0%...................0
Totale..........47,071 ..........................................21,761



Quindi la quantità di elettricità proveniente dal nucleare è pari a 21,761 TWh, pari al 6,82%. Che è circa un terzo rispetto a quello dichiarato dal nostro ministro.

Fonte:
http://sadefenzasarda.blogspot.com/2011 ... tiamo.html


Vorrei anche aggiungere che l'energia che importiamo e' l'energia in surplus, prodotta nei vari paesi in accesso al fabbisogno in quanto non possono spegnere le centrali quando il loro fabbisogno decresce. Quindi, piuttosto che buttare tale energia la vendono a basso costo (circa a meta' del costo di produzione) ai paesi limitrofi. E' per questo motivo che a noi tale energia costa cosi poco. Poi, dato che siamo Italiani, noi compriamo l'energia a basso costo di notte e la utilizziamo per ripompare l'acqua nei bacini idroelettrici che poi sfruttiamo di giorno. In questo modo otteniamo un surplus di produzione diurna che rivendiamo all'estero al quadruplo di quanto la paghiamo di notte.

Volendo poi spostare il discorso sull'autosufficienza del paese Italia in termini di potenza energetica, a tutto il 2009, risulta installata una potenza massima di 101 GW contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell'estate 2007).
Quindi da questo punto di vista siamo a posto per i prossimi 50 anni (sempre secondo le stime di crescita dei consumi).

La nota dolente e' invece la dipendenza Italiana dai combustibili esteri:

Cita:
Considerando i combustibili, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti).
Tuttavia, va osservato che, anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.



Tornando infine al grande cavallo di battaglia dei nuclearisti e cioe' il confronto con la Francia, possiamo notare che:

Cita:
La Francia è autosufficiente, ma l'energia costa più che in Italia
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38,5 miliardi di euro. A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37,5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa, dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Di fatto la Francia pur essendo più autosufficiente, ha costi e bollette maggiori.


E' chiaro che per fare bene i conti bisogna mettere dentro tutto. Non solo quello che fa comodo. Se poi aggiungiamo anche i costi ambientali (che guarda caso sono sempre dimenticati) si ottiene che il nucleare e', in primo luogo, una scelta NON CONVENIENTE dal punto di vista economico, altro che elasticita' mentale.



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Un paio di links con dati per riflettere

quanto costa costruire una centrale nucleare

http://www.cittanuove.org/index_052.htm

Il resto li trovate a destra.

No comment.



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steve1965 ha scritto:
Anti nucleari , qual è la vostra idea per il fabbisogno energetico odierno e futuro ?????



Come emerso dai post precedenti credo sia ormai evidente che il problema Italiano sia la dipendenza da combustibili esteri. E' quindi in questa direzione che bisogna operare. E la strada e' solo una: fonti rinnovabili in quanto il nucleare non e' economicamente sostenibile.
Ad oggi la strada che piu' e' percorribile e' l'eolico. Facciamo quindi due conti sull'ipotesi di coprire 40GW di fabbisogno sui 60 massimi richiesti con le tecnologie rinnovabili oggi esistenti.


Infrastruttura:
=========
fotovoltaico: per 40GW reali ci vogliono circa 350 GWp che a 1,5 €/W fanno 525 G€

eolico: per 40GW reali ci vogliono circa 220 GW installati che a 0,5 €/W fanno 110 G€

nucleare: 40 GW reali = 40 reattori da 1,2 GW che a 3,5 G€/cad fanno 140 G€


Esercizio su 20 anni:
=============
fotovoltaico: 1GW/24h = 0 € x 365 = 0€ x 20 = 0 e in 20 anni
TOTALE: 40 x 0 = 0

eolico: 1GWe/24h = 0 € x 365 = 0€ x 20 = 0 e in 20 anni
TOTALE: 40 x 0 = 0

nucleare: 1GWe/24h = 600'000 € x 365 = 2'190 M€/anno x 20 = 4,38 G€ e in 20 anni
TOTALE: 40 x 4,38 = 172,2 G€/20 anni
a cui bisogna poi aggiungere circa un 30% in piu' per la gestione delle scorie
TOTALE: 223,86 G€/20 anni


Manutenzione:
=========
fotovoltaico: pulizia pannelli una volta all'anno.

eolico: 4 persone ogni 60 torri (anche solo diplomate)

nucleare: centinaia di persone per ogni reattore tutte altamente specializzate.




Come si vede dalle cifre si tratterebbe di fare un giusto mix tra fotovoltaico ed eolico. Anche se bisognerebbe considerare che i costi per W di eolico e fotovoltaico sono in forte discesa mentre quelli nucleari in forte ascesa (causa progressivo esaurimento uranio e aumentata complessita' impianti e sistemi di sicurezza) (se non erro Bliss aveva postato una tabella con il fotovoltaico a 0,5€/W sui grandi impianti).

Quanto poi alle paventate problematiche legate alla irregolarita' delle rinnovabili, anche senza considerare investimenti in centrali di accumulo, solo con la base idroelettrica attuale, pari a circa 14GW si riuscirebbe a coprire il fabbisogno notturno nazionale (pari a circa 1/7 del diurno). Per il diurno, si puo' sempre mantenere una quota di centrali termiche di emergenza (consideriamo che nell'esempio che ho fatto la potenza installata per il fotovoltaico e l'eolico tiene gia' conto delle fluttuazioni naturali tramite sovra dimensionamento - 1/6 per l'eolico e 1/9 per il fotovoltaico).

Teniamo infine presente che il quadro esposto non tiene conto di ulteriori miglioramenti che potrebbero derivare dall'impiego di nuove tecnologie, tipo gli impianti solari ad accumulo (tipo progetto Archimede), gli impianti di accumulo ad Idrogeno (
termo-catalitici, termolisi, reforming, pirolisi, ecc.) i solar pond, e quant'altro si possa finanziare con i risparmi ottenibili rispetto alla soluzione basata sul nucleare.



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quanto costa costruire una centrale nucleare

Fonte: http://www.cittanuove.org/index_052.htm

Nell’affrontare quest’argomento ci si può imbattere in un ginepraio d’informazioni e disinformazioni, se non altro per il fatto di prendere dei dati inconsapevolmente poco aggiornati o troppo di parte.

Ecco i riferimenti più significativi.

Secondo l’ENEL i costi di costruzione di una centrale nucleare da 1700 - 1800 MW si aggirerebbero intorno ai 3,5 miliardi di euro (1).

Nel giugno 2008 Moody’s Investor Service Moody’s stimava che il costo di installazione di nuove centrali nucleari negli Stati Uniti avrebbe potuto superare i 7,000 $/kWe (2).

L’E.On, il colosso tedesco dell’energia, afferma che oggi la costruzione di una centrale nucleare da 1 GW potrebbe costare intorno ai 6 miliardi di euro (3).

Per tentare di essere più realistici si può fare riferimento a quello che la stessa ENEL sta facendo in Slovacchia, dove, insieme alla Slovenské Elektrarne cui partecipa al 66%, sta investendo dal 2008 la somma di circa 2,77 miliardi di euro per realizzare due centrali da 440 MW l’una (4).



Se i lavori termineranno senza rincari e ritardi rispetto al termine previsto del 2013, è lecito ipotizzare che, facendo le giuste proporzioni, il costo di una centrale nucleare analoga da 1GW possa ammontare a circa 3,15 miliardi di euro.

Sennonché, poiché i costruendi reattori non hanno sistemi di protezione contro certi incidenti gravi come l’impatto di un aereo, l’opera ha bisogno di essere completata con un costo aggiuntivo di 2,8 miliardi di euro (5).

Di conseguenza la somma testé stimata va considerata al valore-somma complessivo di 6,33 miliardi di €.

Per capire se questa cifra possa essere considerata reale e congrua conviene vedere cosa accade al riguardo in altre parti del pianeta.

Si apprende che nel 2009, in Canada, l’offerta dell’Areva, il colosso atomico francese, che sembra si candidi a realizzare le centrali in Italia, è stata di 23,6 miliardi di dollari per due Epr da 1.600 MW, corrispondenti a circa 16,8 miliardi di euro al cambio attuali. Ovviamente il governo canadese ha rinunciato (6).

Facendo le dovute proporzioni, quindi, in Canada la costruzione di una centrale nucleare da 1 GW sarebbe costata 5,25 miliardi di €.

Nel 2008 la statunitense Progress Energy, per costruire due reattori sulla costa ovest dello stato, valutava una spesa di 14 miliardi di dollari, ai quali ne andavano aggiunti altri tre per le infrastrutture di distribuzione: cioè 7.700 $/kW (7).

Nel 2008 La Florida Power & Light per costruire due nuovi reattori a Turkey Point, nel sud dello stato, prevedeva una spesa di 24 miliardi di dollari, un costo per kW di 8.000 $ (8).

I due reattori nucleari che il 16 febbraio 2010 l'amministrazione Obama ha approvato, ancora privi di autorizzazione da parte della Nucleare Regolatore Commission, sono di tipo AP1000 ed hanno una potenza di 1,154 GW ciascuno, serviranno a fornire di corrente elettrica 1.400.000 americani e avranno un costo di circa 6,5 miliardi di euro (9).

Quindi non si sbaglia di molto se si afferma, in linea con la stima dell’E.On tedesca, che oggi la costruzione in Italia di una centrale nucleare da 1 GW potrebbe costare intorno ai 6 miliardi di euro.

Vediamo ora quanto inciderebbe il costo di costruzione della centrale su quello dell'energia al kWh.

Una centrale del genere produrrà in un anno 8.760.000.000 kWh (10).

Dividendo il costo della centrale per l’energia prodotta in trent’anni di attività, avremo un costo di costruzione teorico di 2,28 c€/kWh.

A questo valore però vanno aggiunti i costi di ammortamento o ricapitalizzazioni, che per semplicità e senza esagerare, possono essere fissati a un tasso dell’8% per la durata complessiva di costruzione e di vita della centrale (35 anni).

Questo vuol dire che il titolare dei 6 miliardi di euro deve trovare semplicemente redditizio l’investimento del suo danaro nella costruzione della centrale. Se il titolare è una banca, esso pretende un interesse che in genere non è più basso del 10%, mentre se è la società stessa che gestirà l’energia, per esempio l’ENEL, ha tutto il diritto di ricapitalizzare il danaro speso per la costruzione con un utile minimo del 5%.

Fatti i dovuti calcoli, si scopre che questi interessi innalzano il costo di costruzione di una centrale nucleare a 3,97 c€/kWh (11).

In altre occasioni ho fatto i conti con parametri diversi ed ho sempre ottenuto risultati attestati intorno a quest’ordine di grandezza.

Perciò, pur sapendo di non avere mai una risposta, mi chiedo:

“Se il solo costo di costruzione di una centrale nucleare di 1GW, comprese le spese di ammortamento del capitale in 35 anni, ammonterebbe a circa 4 c€/kWh, come fanno alcuni eminenti personaggi, come la Marcegaglia al convegno di Capri dell’inizio del 2009, ad affermare che il costo dell’elettricità da nucleare possa avere un costo di soli 3 c$/kWh?” (12).

Questi risultati sorprendono ancor più se si pensa che secondo il Governo Francese, nel campo nucleare, la gestione copre il 43% del totale e lo smaltimento dei rifiuti il 32%. Cioè, poiché i costi dell’investimento iniziale rappresentano quindi solo il 25% del costo complessivo di una centrale, si deduce che, se 6 miliardi di € sono l’investimento iniziale, il funzionamento di una centrale, una sola, costerebbe al contribuente 24 miliardi di € (13).

E non mancano gli italiani che sono favorevoli all’istallazione delle centrali nucleari solo perché s’illudono di vedersi ridotta notevolmente la bolletta dell’elettricità!


Riferimenti

(1) http://www.stampalibera.com/?p=10730#more-10730

(2) http://sistemielettorali.wordpress.com/ ... -nucleare/

(3)http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/03/16/alti-costi-privati-in-fuga-il-rinascimento.html/

(4) http://www.finanzaeborse.it/tag/centrale-nucleare/

http://www.archivionucleare.com/index.p ... -slovacca- mochovce/

(5) http://www.terranauta.it/a1355/greenpea ... hovce.html

(6) http://cianciullo.blogautore.repubblica ... nt-page-1/

(7) http://qualenergia.it/view.php?id=983&c ... =Articolo;

(8) http://qualenergia.it/view.php?id=983&c ... o=Articolo

(9)http://it.wikipedia.org/wiki/Reattore_nucleare_AP1000

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... fromSearch

(10) Per calcolare l’energia “E” (espressa in kWh) prodotta in un anno da una centrale dalla potenza di “P” di 1 GW basta fare E = Px365X24:1.000, ovvero

E = 1.000.000.000.x365x24/1000.

(11) http://www.inetitalia.com/html/importo- ... stito.html

(12) http://www.pressante.com/ambiente-e-sal ... ienza.html

http://www.carta.org/campagne/ambiente/nucleare/16486

(13) http://www.sinistraeliberta.it/inchiest ... -iniziali/



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Innanzitutto va precisato che il combustibile di una centrale nucleare è composto di uranio al 3% ed esso non va confuso con l’uranio naturale allo 0,5 - 0,7%, che può essere utilizzato direttamente solo nei reattori canadesi di tipo CANDU. (1)

Nel mondo Web, al riguardo del costo al kWh di questo combustibile si leggono valori tra loro molto contrastanti e perciò ho provato a determinarne uno che mi potesse convincere.

I siti più accreditati riportano che una centrale nucleare da 1 GW ha un consumo annuo di 30-35 tonnellate di uranio arricchito al 3% ovvero un equivalente di 180-200 tonn/annue di uranio naturale (2).

Per tentare di confermare la congruità di questi valori si può procedere nel modo seguente.

Si sa che di 1 kg di materiale fissile d’uranio può essere trasformato in energia un solo grammo.




Secondo la teoria della relatività ristretta (E=mc2) questa energia corrisponderebbe a: E [joule] = 0,001 [kg] x (300.000.000)2 [m/s]2 = 90.000.000.000.000 J (3).

Cioè da 1 kg di uranio puro si può ottenere un’energia di 90 TJ.

Di conseguenza, da una barretta di 1 kg di uranio arricchito al 3% si possono ottenere 2.700 GJ, ovvero, ricordando che 1Wh = 3600 J, questa energia ammonterebbe a 750.000.750 Wh.

L’energia elettrica “Ec” che una centrale nucleare di 1 GW produrrebbe ininterrottamente in un anno corrisponde a 8.760 GWh (Energia annua = Potenza*365*24), ovvero a 8.760.000.000.000 Wh.

Poiché il rendimento di una centrale nucleare è stimato intorno al 33%, nel senso che il 67% dell’energia va disperso in calore nell’ambiente, l’energia complessiva prodotta dalla centrale sarebbe di 26.280.000.000 kWh.

Quindi, dividendo quest’ultimo valore (26.280.000.000.000 Wh) per l’energia prodotta da una barretta d’uranio da 1 kg (750.000.750 Wh), si ottiene che l’intera massa di uranio combustibile necessaria a far funzionare per un anno una centrale nucleare da 1 GW sarebbe di 35 tonn (=26.280.000.000.000/750.000.750).

Fin qui, il risultato è perfettamente in linea con quello su citato.

Ora occorre determinare il costo al kg dell’uranio arricchito.

Il prezzo dell’uranio naturale è in continua variazione.

Nel 2006, dalle vendite consolidate di 5.280 tonnellate la compagnia KazAtomProm ricavò 967,8 milioni di dollari. Se ne deduce che nel 2006 l’uranio naturale fu venduto al prezzo di 183 $/kg, ovvero a 139 €/kg (al cambio di 1,32 €/$ del 2006) (4).

Nell’aprile del 2007 il prezzo saliva a 135 $/libbra, corrispondente a circa 197 €/kg (5).

Recentemente sembra sceso a 61-70 $/libbra, ovvero a 89-102 €/kg (al cambio attuale di 1,51 €/$) (6).

Ma questo sarebbe il prezzo dell’uranio naturale e non di quello arricchito utilizzato nei reattori.

Il procedimento di arricchimento è elaboratissimo e fa aumentare di circa venti volte quello dell’uranio naturale (89-102 €/kg).

Cosicché, anche parametrando a oggi gli studi del Coiante fatti nel 2006, il prezzo dell’uranio arricchito si aggirerebbe attualmente intorno a 1.781-2044 €/kg (7).

Quindi 35 tonnellate di uranio arricchito costerebbero attualmente 53.435.649 – 71.539.531 €.

Dividendo i valori di questo costo per l’energia di 5.825.400.000 – 6.307.200.000 kWh (8.760.000.000 kWh ridotta del 30-35%, di cui il 20-30% dovuto al fattore di carico ed il 5-10% per le perdite sulle reti) prodotta annualmente da una centrale, non si può temere di concludere che il costo al kWh del combustibile di una centrale nucleare sia compreso nell’intervallo tra 0,85 e 1,23 c€/kWh.

Questo risultato concorda abbastanza bene con quello di uno studio del 2006 del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Nucleare della Produzione dell’Università di Pisa determinato in 0,85 c€/kWh. (8)

Qualcuno potrebbe obbiettare che questo valore risulti esagerato rispetto a certi altri che si leggono in giro, ma in realtà esso è forse sottostimato.

Difatti, della Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 del 7 giugno 2006, rintracciabile sul sito della Corte dei Conti, si può apprendere che “dal 1995, la statunitense Enrichment Corporation – che è l’unico fornitore commerciale di uranio arricchito per gli Stati Uniti – ha pagato circa 4 miliardi di dollari USA per oltre 250 tonnellate di scarti di uranio altamente arricchito della Russia “ ……. per utilizzarli “in 90 reattori nucleari in 31 stati, generando circa il 10% della richiesta di energia elettrica degli Stati Uniti.” (9).

Alla luce di quest'ultima notizia sembrerebbe che il costo al kWh del combustibile “uranio”, si triplicherebbe addirittura rispetto ai miei conteggi, ma, se si tiene conto che quest'ultimo tipo di uranio è di tipo “altamente” arricchito, probabilmente per scopi bellici, rimangono pienamente confermati i risultati cui sono pervenuto.

Comunque, chi tra i lettori avesse altri dati potrebbe divertirsi a utilizzare il foglio di calcolo collegato e trarne le sue personali conclusioni.

Alla data della modifica di questa pagina (15/12/2010), il dollaro viene cambiato a 1,3435 e pertanto il costo dedotto al kWh del combustibile di una centrale nucleare potrebbe essere compreso tra 0,98 e 1,41 c€/kWh.



__________________________



(1) http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio

(2) http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare

http://it.wikipedia.org/wiki/Uranio

http://www.physycom.unibo.it/energia05/ ... chetti.pdf

(3) http://aspoitalia.blogspot.com/2007/12/ ... -mare.html

http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp ... Dforum=460

(4) http://www.fondazionetelios.it/glossari ... cleare.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/E%3Dmc%C2%B2

(5) http://www.archivionucleare.com/index.p ... ne-uranio/

http://strumenti.economia.virgilio.it/c ... zAodJDBrrA

(6) http://www.archivionucleare.com/index.p ... -crescita/

http://petrolio.blogosfere.it/2007/04/i ... ecord.html

(7) http://translate.google.com/translate?h ... .google.it

http://strumenti.economia.virgilio.it/c ... zAodJDBrrA

(8) http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf (questo studio dell'Università di Pisa è da qualche tempo scomparso dal sito dell'Univesità ma si può trovare pubblicato dal sito http: //www.tecnosophia.org/documenti/nucleare/2006_11_costi_nucleare.pdf )

(9) http://www.aspoitalia.it/images/stories ... cleare.pdf

http://209.85.129.132/search?q=cache:2G ... A8+l%E2%80% 99unico+fornitore+commerciale+di+uranio&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it

http://www.corteconti.it/Relazioni-1/Co ... merica.doc

http://www.cittanuove.org/index_050.htm



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