Mi sembra però che il gioco delle parti lo stia facendo tu, almeno in parte.
Sarebbe bene comunque distinguere tra paese a paese, perché le realtà possono essere molto diverse.
Io parto da un punto ben preciso: in ogni paese, dato che le democrazie non sono mai esistite, vive bene (economia a parte) chi si fa i fatti suoi e non contesta lo status quo, questo vale in Iran, come in Russia, Italia o USA. Se in USA protesti in un parco pubblico contro le banche ti arrestano (e qualcuno si becca anche un colpo di pistola alla testa) perché passi col rosso, o perché stai passeggiando sul ponte dal lato sbagliato... lo stesso vale in Iran, in Russia etc... Poi il "vivere bene" dipende dalla ricchezza del paese.
Non ho nessunissimo problema a dire che in Iran si vive bene, la povertà non è a livelli di molti paesi occidentali, e chi non "rompe le scatole" può senz'altro avere una vita benestante... ora con le sanzioni sicuramente peggiorerà. In Russia idem, lì è molto più simile agli USA, dove i ricchi posseggono tutto e ai poveri restano le briciole.
Quindi io contesto proprio questa tua affermazione sul fatto che a prescindere in paesi che tu giudichi totalitari (la Russia tecnicamente non lo è) o dispotici si viva peggio.
Sicuramente si viveva male in Tunisia dove c'era una povertà diffusa, e dove, non a caso, la manodopera a costo quasi zero era abbondantemente sfruttata da multinazionali e da aziende mediopiccole di tutto l'occidente, conosco diversi "imprenditori" italiani che hanno chiuso in Italia per trasferire il tutto in Tunisia (con tanto di "caporali" locali che tenevano a bada chi protestava).
Quindi se tu te ne stai tranquillo e non contesti l'autorità e se il paese è tuttosommato ricco o non del terzo mondo, credo che tutti possano vivere decentemente.
Poi ovviamente c'è il passo in più, quando tu leggendo, approfondendo e ampliando la tua cultura dici-credi-pensi che tutto questo non è sufficiente (alzarsi-lavorare-mangiare-dormire). E qui ogni oligarchia o tirannia o dittatura agisce in modi più o meno repressivi.
Se io mi metto a scrivere su un giornale che bisogna boicottare la tal azienda o che il tal politico è un amico dei mafiosi se mi va bene mi becco una querela, se mi va male qualcuno per la strada mi riempe di botte (al primo tentativo, poi magari mi ammazza)... o pensa a quelli che scrivevano inchieste sulla mafia o sulla commistione mafia-politica... quanti morti ammazzati (e tu mi parli di Putin?) tra giornalisti, politici (qualche onesto esiste ancora), magistrati, forze dell'ordine E SOPRATTUTTO COMUNI CITTADINI.
E magari i loro parenti, di questi COMUNI CITTADINI, non riescono ad avere un minimo di giustizia, e gli annullano i processi.
Vedi è questo che forse non riesco a spiegare bene.
Mettiti nei panni dell'iraniano onesto, che non considera la repubblica islamica come una feroce dittatura, ma che crede in essa (Ahmadinejad a parte). Bene lui legge le cronache del suo paese sull'Italia e sugli USA, per citare due paesi. Se lui seguisse la tua logica, allora vorrebbe fare di tutto pur di fare cadere le "dittature" o i "regimi criminali" (dal suo punto di vista) che nei rispettivi paesi difendono corporation criminali (e guarda, non mi far fare la lista di tutti i crimini contro l'umanità di cui si sono macchiate tante, troppe multinazionali nel mondo), poteri criminali (logge massoniche, mafie varie...) e quant'altro.
Se ora tu scoprissi che gli iraniani stanno finanziando che so ... le nuove brigate rosse prossime venture o i vari "nuclei armati" di non so che cosa (tanto spuntano come funghi) ... tu come la prenderesti ? Sarebbe tutto lecito pur di liberarci dalle nostre "dittature" o crudeltà varie (e guarda che a mettercisi di impegno si fa una bella lista lunga e copiosa) ?
Vallo a dire agli Afghani se 10 anni di guerra per liberarli dai Taliban valevano la pena, se i tanti-troppi morti ammazzati quotidiani sono una liberazione e non piuttosto una occupazione non solo della loro terra, ma della loro persona.
E' questa ipocrisia che io mi rifiuto di accettare.
Quindi, per concludere, il problema non sono tanto i "regimi". Perché se la mettiamo così ci sarà sempre il regime che ai tuoi occhi appare peggio di quello in cui vivi tu, e che quindi andrà sovvertito, bombardato, e magari depredato - già perché questa gente non fa nulla per nulla - corporation varie che finanziano i forum della gioventù mondiale, dove li istruiscono a fare i rivoluzionari via web, non lo fanno per portare la democrazia nel mondo, ma per fare i propri interessi - interessi che contemplano SOLDI e non libertà o diritti, quelli sono solo l'iniziale cavallo di troia per aprire nuovi mercati.
Lo abbiamo visto in Egitto... tolto il dittatore (che poi tra l'altro probabilmente era il meno peggio in tutto l'area, ben meglio dei tanti sultani arabi), hanno messo su i militari istruiti per benino, e se ne guardano bene di lasciare il paese nelle mani della gente egiziana. QUESTI NON TI PERMETTONO di fare un beneamato.
Come in Iraq... non mi dirai che hanno portato la democrazia in Iraq spero!!! O guardiamo il Kosovo... !!!!!
Prova a dire in Iraq che un politico è corrotto e poi vediamo se non lo beccano gli aguzzini ex-Saddam e lo riempono nuovamente di botte (certo, noi siamo più civili, prima ti portano in tribunale e magari ti sputtanano sui giornali, poi se proprio insisti subentrano gli altri metodi meno civili).
Se i russi decidono di rivoltarsi che sia... lo hanno già fatto in passato e non siamo certo noi a dover dare loro consigli... ma che lo possano fare anche in USA, in Italia, in Francia... senza aspettarsi lo stesso trattamento che ricevono in Russia.
Guarda cosa è accaduto dopo gli scontri a Roma... il giorno dopo tutti o quasi gli italiani a chiedere la pena di morte... tutti o quasi ad odiare quei buoni a nulla che erano andati in piazza a fare casino o anche solo a manifestare... pensi che in Russia la cosa sia molto diversa?
La verità è che siamo tutti profondamente manipolati. L'unica via d'uscita è quella di guardarci in faccia tra di noi e reclamare tutti, a livello globale, una reale democrazia, ristrutturando però completamente il sistema... mettendo l'economia a lavorare come dovrebbe essere per l'uomo e non per fare profitti e creare privilegi... e così tutte le scienze umane e non.
Altrimenti è solo un teatrino... oggi la Russia, l'Iran e la Siria e magari tra 10 anni, se ci saremo ancora, toccherà alla Spagna, alla Grecia o all'Italia.
Il fallimento di questa politica di ingerenza lo abbiamo visto anche in Ucraina e in altri paesi dell'asia centrale, dove hanno ben capito che dietro alla parola democrazia, in realtà c'erano affari e denaro.
E se questi ti "aiutano" a fare la rivoluzione, poi col cavolo che permettono l'insediamento di un sistema che vada contro i loro interessi, magari contrattando le forniture di petrolio o aprendole ad altre compagnie con maggior vantaggio per il paese.
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Come si fa anche a non essere felici se una persona (qualunque essa sia) criminale perde il potere? Quale sarebbe, poi, la strada per contrastare questi regimi, se l'unica cosa che viene detta a riguardo delle opposizioni è che sono vendute allo straniero?
Ma guarda che a me fa piacere che non ci sia più Gheddafi, ma se permetti dico anche che i tanti ex-Gheddafi che ci sono ora sono la continuità con il vecchio regime e non una "rivoluzione democratica". Come se un sistema oppressivo dipenda da una sola persona.
Come si fa dici?
Semplice, lo vedi da come si comportano.
La Libia è senza speranze, si vede chiaramente che è stato insediato un governo fantoccio e che non c'è una reale, secondo me, rivolta dal basso. Discorso diverso è l'Egitto, qui esiste ancora fermento, e questo è un buon segno, soprattutto perché questo fermento non è alimentato dai partiti, e spesso è indipendente dai partiti.
Gli stranieri possono dare il via, possono usare le tv per sobillare (AlJazeera), possono anche creare dal nulla realtà politiche ben istruite, ma quando vedi che la gente torna in piazza, quello secondo me è un buon segno di maturità e consapevolezza.
Ma lì sono realtà molto acerbe...