3.18 -- Da giorni le notizie sulla quantità di radiazioni nei pressi di Fukushima I si rincorrono e sono spesso in contraddizione tra loro. Nel corso di una conferenza stampa, uno dei responsabili della TEPCO ha detto che la quantità di radiazioni verso le 9.30 del mattino nell’impianto erano pari a 3.750 millisievert per ora. Un dato molto alto.
13.04 - La galleria fotografica del Post con i manifesti in solidarietà del Giappone.
12.56 -- Kyodo News ha informazioni più dettagliate sulle operazioni con gli elicotteri di questa mattina. Per raffreddare il reattore 3 sono stati utilizzati due elicotteri dell’esercito equipaggiati con serbatoi in grado di contenere fino a 7.500 litri d’acqua marina. Ogni elicottero ha riversato acqua per quattro volte sul reattore.
12.27 -- Il ministro del Commercio giapponese dice che difficilmente oggi ci sarà un blackout su larga scala a Tokyo. La notizia era circolata nel corso delle ultime ore.
11.55 - Le squadre con gli idranti intorno al reattore 3 di Fukushima I hanno ripreso a irrorare le strutture con acqua per mantenere basse le temperature. L’operazione era stata precedentemente sospesa a causa della quantità di radiazioni nell’area. In Giappone sono quasi le otto di sera.
11.43 -- Yukio Edano, portavoce del governo giapponese, conferma che le priorità di queste ore sono il raffreddamento della vasca contenente il materiale nucleare del reattore 3 e l’abbassamento delle temperature nel reattore 4. Per questo motivo sono stati impiegati gli elicotteri dell’esercito per cercare di raffreddare i sistemi, ma non è ancora chiaro se questa soluzione abbia dato qualche risultato.
11.24 -- L’emittente NHK ha da poco diffuso i dati sulla quantità di radiazioni in alcune aree del Giappone. A Fukushima City, a 65 chilometri di distanza da Fukushima I, il dato è 340 volte superiore al solito, ma non ci sono pericoli per la salute. (Si tratta di 13,9 microsievert per ora.)
11.16 - Il rapporto dell’AIEA ha anche alcune informazioni sull’esposizione alle radiazioni. Le persone entrate in contatto con materiale radioattivo sono una ventina, ma i livelli di esposizione sono stati particolarmente bassi. Due agenti di polizia sono stati decontaminati, mentre un impiegato è stato ricoverato perché maggiormente esposto al materiale radioattivo mentre lavorava nell’impianto.
Aggiornamento delle 11.07
L’AIEA, l’Agenzia per il nucleare dell’ONU, ha pubblicato un rapporto con l’elenco dei tecnici e degli altri operatori rimasti feriti in questi giorni a Fukushima I. Ci sono diversi feriti, uno con le gambe rotte, e due dispersi.
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La giornata di oggi a Fukushima I è iniziata con una nuova serie di tentativi per ridurre la temperatura nei reattori della centrale. Un elicottero dell’esercito ha sorvolato l’impianto e ha riversato su ciò che resta dell’edificio del reattore 3 dell’acqua marina per raffreddare i sistemi ed evitare altre perdite radioattive. L’operazione era stata già programmata ieri, ma le autorità avevano poi rinunciato per ragioni di sicurezza e il timore di esporre l’equipaggio dell’elicottero alle radiazioni.
Il lancio di acqua non ha però portato a una riduzione della radioattività nella zona, cosa che potrebbe indicare l’inefficacia dell’iniziativa, anche perché raffreddare dall’esterno un reattore è un’operazione particolarmente complicata. I responsabili dell’impianto hanno anche collocato alcuni idranti per irrorare d’acqua diverse strutture della centrale e abbassare così la temperatura.
La TEPCO, la società energetica che gestisce l’impianto, sta lavorando per portare una nuova linea elettrica alla centrale. Questa soluzione dovrebbe consentire di ripristinare alcuni dei sistemi di raffreddamento di Fukushima I, che non funzionano correttamente dal giorno del terremoto e dello tsunami. Numerosi esperti hanno criticato la TEPCO per averci messo così tanto tempo nel darsi da fare per portare una nuova linea alla centrale.
Per evitare possibili contaminazioni, le autorità giapponesi confermano che a 30 chilometri da Fukushima I la popolazione non corre particolari pericoli. Rimane il consiglio per chi ancora si trova tra i 20 e i 30 chilometri di distanza di rimanere in casa ed esporsi il meno possibile all’aria aperta. Il possibile aumento delle radiazioni preoccupa diversi stati esteri, come la Francia, che tra ieri e le prime ore di oggi hanno invitato i propri cittadini a raggiungere il sud del Giappone, lontano da Fukushima I, o ad abbandonare il paese. Stati Uniti e Regno Unito hanno invitato i propri cittadini a tenersi ad almeno 80 chilometri di distanza.
I soccorsi continuano in buona parte del Giappone settentrionale, anche se rimangono le difficoltà legate alla mancanza di infrastrutture, distrutte dallo tsunami, per raggiungere i paesi più isolati. Le stime ufficiali ora parlano di 5.300 morti e di almeno 9.300 persone sicuramente disperse. Stime ancora provvisorie e che purtroppo continuano ad aumentare giorno dopo giorno, a dimostrazione di quanto sia complesso avere un quadro completo della devastazione portata dal terremoto e dallo tsunami.
Ci sono ancora 850mila abitazioni senza energia elettrica nel nord del paese, dove le temperature negli ultimi giorni sono scese sotto lo zero complicando la vita ai tanti rimasti isolati e in attesa di soccorsi. Cibo e acqua arrivano con difficoltà e mancano altre importanti risorse come il carburante per i mezzi di soccorso.
http://www.ilpost.it/2011/03/17/gli-eli ... fukushima/