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15/10/2012, 17:24

Atlanticus81 ha scritto:

La guerra è tornata a sfiorare l'Europa - Bombe al confine, Ankara fa alzare i jet

Nel giorno del Nobel per la pace alla Ue ancora venti di guerra sfiorano il Vecchio Continente: elicotteri siriani hanno bombardato la città di Azmarin

La Turchia ha fatto levare in volo due aerei da caccia e li ha inviati sulla linea del confine con la Siria dopo che un elicottero militare di Damasco aveva lanciato delle bombe nei pressi della città siriana di confine di Azmarin. Forze lealiste e ribelli si sono fronteggiate duramente nel corso di questa settimana nella regione di Azmarin, una zona che si oppone strenuamente al regime di Assad. I combattimenti tra forze siriane contrapposte lungo i 900 chilometri di confine tra Turchia e Siria finiscono spesso per causare danni alle città e ai villaggi siti in territorio turco e hanno indotto il governo turco a prendere posizioni intransigenti nei confronti di Damasco.

13:54 - Due jet turchi si sono levati in volo dopo il bombardamento degli elicotteri di Damasco della città siriana di Azmarin, a pochi passi dal confine con la Turchia. Lo riferisce la britannica Sky News. Ad Azmarin è in corso da giorni una massiccia offensiva dell'esercito governativo: la popolazione è in fuga, donne e bambini sono stati aiutati dalla popolazione turca di un villaggio vicino a guadare il fiume che segna il confine tra i due Paesi. Ieri, le forze governative hanno diramato con gli altoparlanti un allerta, preannunciando l'avvio dell'offensiva terrestre nel villaggio, considerato una roccaforte della ribellione.

Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ar ... chia.shtml


adesso che c penso..

sara` per questo che volevano (la Nato)
la turchia in europa??

vuoi vedere che era tutto calcolato??

15/10/2012, 18:12

Come spesso accade,quando ci sono paesi 'ostili' in guerra,i diritti umani sono fondamentali.A Gaza,nei campi profughi palestinesi,in Iraq e via dicendo,i diritti umani violati,sono spiacevoli incidenti.Oppure,scudi umani.

01/11/2012, 23:39

Israele non aspetta più L'attacco all'Iran dopo il voto americano
Il premier non vuole più rimandare, chiunque vinca Oltreoceano. Teheran sarebbe pronta a testare una carica nucleare sotterranea

A distanza di pochi giorni dalle elezioni americane (anche se si può già votare in anticipo come ha fatto il presidente Obama a Chicago) riaffiora l'incubo per Washington e per Gerusalemme di una azione militare israeliana contro l'Iran.

Immagine

Molto faceva pensare che una intesa fosse stata raggiunta fra Netanyahu e Obama per evitare un attacco israeliano contro l'Iran prima delle elezioni. Ora si ha l'impressione che comunque esse vadano, l'operazione contro Teheran è prossima, anche se Washington si sforza ad assicurare a Gerusalemme che non permetterà all'Iran di fabbricare la bomba. (A riprova della determinazione americana oltre mille soldati statunitensi stanno partecipando a una grande manovra congiunta difensiva anti missilistica).

Nonostante l'opposizione a un attacco israeliano autonomo all'Iran resti forte (dal presidente Peres alle più alte gerarchie militari e di sicurezza) alla base di questa possibilità c'è la recentissima fusione del partito Likud di Natanyahu con quello del ministro della difesa Lieberman (Israel Beitenu). Secondo Haaretz si tratta della formazione di un «gabinetto di guerra». Il bombardamento «misterioso», la settimana scorsa, del deposito di armi e munizioni di origine iraniana nei pressi di Khartum, la capitale del Sudan, destinato a rifornire Hezbollah e Hamas, sarebbe una prova generale per l'attacco (1.700 km da Israele cioè stessa distanza che con Qom, la base sotterranea nucleare iraniana). Ci sarebbe, inoltre, in questa prova anche l'uso di un nuovo marchingegno capace di paralizzare l'elettricità, con conseguenze evidentemente fortissime. Per il primo ministro Natanyahu, anche se riconosce che le sanzioni contro l'Iran stanno facendo effetto, non si può più rimandare ulteriormente la decisione militare per almeno cinque ragioni.

A Che vinca Obama o Romney nessuno dei due potrebbe intervenire nell'immediato contro l'Iran. Il primo perché convinto di poter fermare la corsa iraniana alla bomba con le sanzioni e negoziati che prendono tempo; il secondo perché non sarebbe al potere che in gennaio.

B L'Iran con le nuove centrifughe per l'arricchimento dell'uranio installate negli scorsi giorni nella base sotterranea di Qom sarebbe ormai in grado entro un mese se non meno di far esplodere una carica atomica sotterranea comprovante la capacità di Teheran di darsi in qualunque momento uno strumento nucleare montabile su un missile.

C L'America si trova a migliaia di chilometri dall'Iran e può attendere, Israele a centinaia e non può aspettare che Teheran sia in grado di armare i suoi missili con una carica nucleare ridotta.

D Un Iran con la bomba - anche se non la usasse mai - sarebbe un Iran dotato di una potenzialità negoziale centuplicata tanto nei confronti dell'Occidente che dei paesi del Medio oriente.

E In tal caso Israele perderebbe la sua autonomia politica e militare nei confronto degli arabi, dell'Onu e in particolare sulla questione palestinese soprattutto nel caso vincesse Obama.

Natanyahu si prepara anche a far fronte a questa eventualità rafforzando alle prossime elezioni generali (22 gennaio, il giorno dopo l'entrata in carica del nuovo presidente americano) la propria posizione all'interno. Unendosi a Avigdor Lieberman potrebbe ottenere 50 seggi (su 120) al parlamento di Gerusalemme creando un governo di destra laico nazionalista, libero dai ricatti dei partiti religiosi (contrari ad una azione autonoma contro l'Iran) e meno sensibili alle pressioni di una presidenza Obama bis favorevole ai palestinesi e contraria alla estensione della colonizzazione ebraica in Cisgiordania.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/is ... 51821.html

[8)]

01/11/2012, 23:51

Non ci sarà nessun attacco israeliano all'Iran,le conseguenze sarebbero troppo imprevedibili.Tutta propaganda politica per mettere sotto pressione uno stato sovrano.Dubito fortemente che i paesi europei,prendano posizioni nette e bellicose.Si inaspriranno le sanzioni,ci saranno moniti sulla chiusura di Hormuz.Israele non ha la forza necessaria per un attacco di simile portata.

02/11/2012, 02:54

a mio avviso Israele VOLENDO avrebbe la forza di mettere sotto scacco l'intera area se avesse mani libere, e spero lo facciano! :) Dopo tutto sono il popolo eletto da Yahweh con il quale ha stipulato il PATTO, hanno le spalle protette diciamo così :> ^_^

02/11/2012, 08:47

MaxpoweR ha scritto:

a mio avviso Israele VOLENDO avrebbe la forza di mettere
sotto scacco l'intera area se avesse mani libere, e spero lo facciano! :)


Che cosa triste che hai detto Max...... [V]

02/11/2012, 09:47

Nel 2006,Israele ed i suoi tanks,hanno avuto ingenti danni contro hezbollah nel sud del Libano.

02/11/2012, 10:41

AleBon ha scritto:

Nel 2006,Israele ed i suoi tanks,hanno avuto ingenti danni contro hezbollah nel sud del Libano.


Robetta... rispetto a ciò che hanno subìto gli altri....

Immagine

In ogni caso, le motivazioni che vengono spinte dai "pro Israele",
non hanno nessuna correlazione che le VERE motivazioni che
spingono determinati paesi a muovere le guerre in Medio Oriente.

Bisognerebbe documentarsi... invece di "tifare" in modo ideologico.

Inoltre, cosa non da poco, la scintilla in quelle aree, non è aspicabile
per nessuna ragione al mondo. Perchè rischia di apriore scenari
di distruzione e morte su vasta scala.... e le persone di buon senso
non dovrebbero MAI giustificare azioni così insensate ed irresponsabili.

02/11/2012, 12:47

Sicuramente i danni sono stati maggiori in Libano,ma Israele ha subito danni impensabili da un gruppo non numeroso di combattenti che sono senza armi pesanti,aeree e navali.Un attacco in grande stile all'Iran,alla luce di tali risultati,non credo sia possibile.

02/11/2012, 14:01

Atlanticus81 ha scritto:

Israele non aspetta più L'attacco all'Iran dopo il voto americano
Il premier non vuole più rimandare, chiunque vinca Oltreoceano. Teheran sarebbe pronta a testare una carica nucleare sotterranea

A distanza di pochi giorni dalle elezioni americane (anche se si può già votare in anticipo come ha fatto il presidente Obama a Chicago) riaffiora l'incubo per Washington e per Gerusalemme di una azione militare israeliana contro l'Iran.

Immagine

Molto faceva pensare che una intesa fosse stata raggiunta fra Netanyahu e Obama per evitare un attacco israeliano contro l'Iran prima delle elezioni. Ora si ha l'impressione che comunque esse vadano, l'operazione contro Teheran è prossima, anche se Washington si sforza ad assicurare a Gerusalemme che non permetterà all'Iran di fabbricare la bomba. (A riprova della determinazione americana oltre mille soldati statunitensi stanno partecipando a una grande manovra congiunta difensiva anti missilistica).

Nonostante l'opposizione a un attacco israeliano autonomo all'Iran resti forte (dal presidente Peres alle più alte gerarchie militari e di sicurezza) alla base di questa possibilità c'è la recentissima fusione del partito Likud di Natanyahu con quello del ministro della difesa Lieberman (Israel Beitenu). Secondo Haaretz si tratta della formazione di un «gabinetto di guerra». Il bombardamento «misterioso», la settimana scorsa, del deposito di armi e munizioni di origine iraniana nei pressi di Khartum, la capitale del Sudan, destinato a rifornire Hezbollah e Hamas, sarebbe una prova generale per l'attacco (1.700 km da Israele cioè stessa distanza che con Qom, la base sotterranea nucleare iraniana). Ci sarebbe, inoltre, in questa prova anche l'uso di un nuovo marchingegno capace di paralizzare l'elettricità, con conseguenze evidentemente fortissime. Per il primo ministro Natanyahu, anche se riconosce che le sanzioni contro l'Iran stanno facendo effetto, non si può più rimandare ulteriormente la decisione militare per almeno cinque ragioni.

A Che vinca Obama o Romney nessuno dei due potrebbe intervenire nell'immediato contro l'Iran. Il primo perché convinto di poter fermare la corsa iraniana alla bomba con le sanzioni e negoziati che prendono tempo; il secondo perché non sarebbe al potere che in gennaio.

B L'Iran con le nuove centrifughe per l'arricchimento dell'uranio installate negli scorsi giorni nella base sotterranea di Qom sarebbe ormai in grado entro un mese se non meno di far esplodere una carica atomica sotterranea comprovante la capacità di Teheran di darsi in qualunque momento uno strumento nucleare montabile su un missile.

C L'America si trova a migliaia di chilometri dall'Iran e può attendere, Israele a centinaia e non può aspettare che Teheran sia in grado di armare i suoi missili con una carica nucleare ridotta.

D Un Iran con la bomba - anche se non la usasse mai - sarebbe un Iran dotato di una potenzialità negoziale centuplicata tanto nei confronti dell'Occidente che dei paesi del Medio oriente.

E In tal caso Israele perderebbe la sua autonomia politica e militare nei confronto degli arabi, dell'Onu e in particolare sulla questione palestinese soprattutto nel caso vincesse Obama.

Natanyahu si prepara anche a far fronte a questa eventualità rafforzando alle prossime elezioni generali (22 gennaio, il giorno dopo l'entrata in carica del nuovo presidente americano) la propria posizione all'interno. Unendosi a Avigdor Lieberman potrebbe ottenere 50 seggi (su 120) al parlamento di Gerusalemme creando un governo di destra laico nazionalista, libero dai ricatti dei partiti religiosi (contrari ad una azione autonoma contro l'Iran) e meno sensibili alle pressioni di una presidenza Obama bis favorevole ai palestinesi e contraria alla estensione della colonizzazione ebraica in Cisgiordania.

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/is ... 51821.html

[8)]


morale:
gli israeliani vogliono essere
gli unici con la bomba..

gli altri muti e schiacciati..

bel ragionamento !!

02/11/2012, 14:23

MaxpoweR ha scritto:

a mio avviso Israele VOLENDO avrebbe la forza di mettere sotto scacco l'intera area se avesse mani libere, e spero lo facciano! :) Dopo tutto sono il popolo eletto da Yahweh con il quale ha stipulato il PATTO, hanno le spalle protette diciamo così :> ^_^


questa non l'ho capita, spero in uno scherzo......

quel spero che lo facciano mi da molto a cui pensare sulla forma di pensiero che dilaga e sull'uso che si fa della poca intelligenza che si ha.

spero sia uno scherzo [;)]

02/11/2012, 14:26

Purtroppo questa è idea comune di Stati Uniti ed Europa allineata.Permetere all'Iran di avere l'arma atomica,potrebbe essere un'arma a doppio taglio.L'area potrebbe stabilizzarsi:ipotesi da non scartare.Più voce alle armi iraniane,più cautela da parte israeliana nella questione palestinese.L'area potrebbe subire presssioni ed ingerenze da parte Hezbollah e potrebbe esserci un aumento dell'attività terroristica palestinese.Credo che i generali israeliani stiano scalpitando:quello che si prospetta all'orizzonte,sarebbe una sconfitta dal punto di vista geopolitico americano.Il rafforzamento Cina Russia nella zona,appare ai più inevitabile.

02/11/2012, 14:36

AleBon ha scritto:
L'area potrebbe subire presssioni ed ingerenze da parte Hezbollah
e potrebbe esserci un aumento dell'attività terroristica palestinese.


Potrebbe? Ah già.... questa è la tesi della famosa "guerra preventiva".
A dir la verità, le INGERENZE in quell'area, sino a prova contraria,
sono di ben altra natura....... o sto dicendo una fesseria?

02/11/2012, 16:11

semplicemente perchè non possono intraprendere una azione militare diretta decisa e risolutiva, solo un predominio israeliano su tutta l'area medio orientale potrà portare un pò di pace e stabilità tra quella gente.

02/11/2012, 20:47

Non sono d'accordo:una presenza massiccia di Israele nella zona,provocherebbe tensioni fra gli arabi presenti.Più equilibrio strategico,significa soprattutto più armi ai militari.India e Pakistan,dopo le tensioni dei decenni scorsi(1971),difficilmente si attaccheranno a vicenda.Inoltre,Hezbollah ha dimostrato di saper combattere:sembrerebbe inoltre avere in dotazione nuovi sistemi anticarro di fabbricazione russa.Mica male direi.
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