Ecco un'altra prova che VOGLIONO FARE LA GUERRA... non per aiutare i Siriani, ma perchè era già tutto nei piani di conquista della Siria...
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ar ... rni-.shtml16:11 - Il Dipartimento di Stato Usa ha annunciato che sarà rinviato l'incontro con la Russia, previsto per il 28 agosto. La decisione è messa in relazione alla necessità di elaborare una risposta adeguata all'uso delle armi chimiche in Siria. Intanto il presidente Obama sta valutando un attacco militare contro Damasco "di portata e di durata limitate". Secondo i media Usa, l'attacco potrebbe durare non due o tre giorni.
Media Usa: "Attacco partirà giovedì" - Secondo quanto riferito all'emittente Nbc da una fonte dell'amministrazione Usa, una serie di attacchi limitati contro la Siria in rappresaglia per l'uso di armi chimiche potrebbero essere lanciati "a partire da giovedì". "Tre giorni di raid" sarebbero limitati nell'obiettivo e mirati a mandare un messaggio al regime di Damasco, ha detto la fonte. Le indicazioni sul calendario dell'azione militare sono arrivate dopo un nuovo giro di diplomazia telefonica del presidente Barack Obama con il primo ministro australiano Kevin Rudd e il presidente francese Francois Hollande.
Perché l'America interverrà militarmente - Secondo quanto riportato dal "Washigton Post", l'attacco dovrebbe svolgere una funzione deterrente, mantenendo però gli Stati Uniti estranei alla guerra civile in atto. L'attacco prenderebbe di mira obiettivi militari non direttamente legati alle armi chimiche.
"Un'azione militare - afferma la stampa americana - potrebbe essere ancora evitata in caso di un dietrofront del governo di Assad e del governo russo che lo appoggia. Ma le attese che questo possa accadere sono basse".
Consultazioni con gli alleati - Obama - mette in evidenza l'amministrazione - non ha ancora preso alcuna decisione ufficiale. Gli Stati Uniti continuano infatti le consultazioni con gli alleati e, proprio per il veto certo della Russia, avrebbero abbandonato le speranze di ottenere un'autorizzazione all'azione da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
La tempistica dell'attacco - I tempi dell'attacco dipenderebbero da tre fattori: il completamento del rapporto dell'intelligence che determini la colpevolezza del regime di Assad, le consultazioni con gli alleati e il Congresso e una giustificazione a intervenire in base alla legge internazionale. Gli avvocati dell'amministrazione starebbero infatti esaminando una possibile giustificazione legale sulla base della violazione delle norme internazionali che vietano l'uso di armi
Bonino: "L'Italia interverrà solo con l'Onu" - L'Italia non prenderebbe parte a soluzioni militari al di fuori di un mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, alle commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. Secondo la Bonino già mercoledì si potrebbe tenere una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione in Siria, mentre il 4 settembre si terrà una riunione a livello ministeriale dei Paesi "Amici della Siria" e dell'opposizione siriana.
Ban Ki-moon: "Garantire accesso ispettori" - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha lanciato un appello alle parti in conflitto in Siria affinché offrano "accesso sicuro alla squadra di ispettori" a Damasco. Lo riferisce una nota delle Nazioni Unite.
La Russia: "Conseguenze catastrofiche se si aggira l'Onu" - Ma resta il nodo Onu, e la Russia avverte che i tentativi di aggirare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite creano per l'ennesima volta pretesti artificiali infondati per un intervento militare nella regione, gravidi di nuove sofferenze in Siria e conseguenze catastrofiche per Medio Oriente e Nord Africa, come ha dichiarato Alexander Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca.
Turchia: "Dare risposta a un crimine contro l'umanità" - A sollecitare invece un attacco è Ankara, secondo cui il "crimine contro l'umanità" commesso in Siria non può restare senza una risposta. Questo è un test per comunità internazionale, ha dichiarato il ministro degli Esteri turco.
Rinvio dell'incontro Usa-Russia, rammarico di Mosca - Mosca si rammarica per la decisione degli Usa di cancellare l'incontro bilaterale russo-americano per la discussione della convocazione della conferenza di pace sulla Siria: lo ha twittato il viceministro degli esteri Ghennadi Gatilov. L'incontro era previsto il 28 agosto all'Aia, ma Washington ha comunicato la decisione di rinviarlo.
La minaccia dell'Iran - L'Iran, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, ha ribadito che un attacco alla Siria avrebbe "gravi conseguenze" in "tutta la regione mediorientale". Serve una "soluzione politica" alla crisi siriana, ha aggiunto il portavoce, esprimendo la speranza di Teheran che i "leader europei" prendano "sagge decisioni" evitando l'attacco.
La Gran Bretagna lavora a una risposta militare - Le forze armate britanniche stanno mettendo a punto un piano di emergenza nell'eventualità di una risposta militare al presunto attacco chimico in Siria. Il premier britannico David Cameron è convinto che la comunità internazionale debba rispondere, fa sapere un portavoce di Downing Street. Il premier britannico ha richiamato dalle ferie il parlamento inglese per discutere giovedì della Siria.