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23/09/2011, 14:59

Uba, sai benissimo che non puoi farlo. Primo, non è umano (ma, scusate: siamo o no cristiani? O siamo solo ipocriti?), secondo, ci sono un'infinità di leggi (dai codici della navigazione fino al diritto internazionale) che ti impongono di prenderli, verificarli e POI agire, perchè devi distinguere tra chi è profugo e chi no. Siamo seri, su, pensiamo anche alla stragrande maggioranza che passa la frontiera via terra...

PS: il sindaco di Lampedusa era della LN, ora è del PDL. Potrei dire: "smettetela di rompere e vedetela tra di voi, partiti di Governo"...

23/09/2011, 16:07

Ieri sera stavo guardando la trasmissione La versione di Banfi. Hanno fatto un collegamento da Lampedusa dove c'era il sindaco e alcuni cittadini lampedusani. Quando ha preso la parola una ragazza spiegando che la maggior parte di questi tunisini che arrivano sono tutti delinquenti,il conduttore si e' sbrigato a farla tacere e ad interrompere subito il collegamento. Questo e' l'ennesimo esempio di democrazia e di liberta' di parola in Italia.

23/09/2011, 16:17

In base a quali fonti ci si può permettere di dire che chi arriva sono (quasi) tutti delinquenti? Chi ha fatto gli accertamenti? E se anche fosse, perchè non si separano gli onesti dai delinquenti? O sono tutti delinquenti perchè vengono a rompere le scatole a noi, popolo del Papa e della Chiesa Cattolica, popolo conservatore e tradizionalista, popolo che parla tanto di cristianità e poi, come dei NO-TAV, dicono "sì, porgiamo l'altra guancia, sì, è più facile che un ricco passi per la cruna dell'ago, ma non a casa mia"?

Ammettiamo che siano davvero tutti delinquenti. Che siano tutti terroristi, anche. In ogni caso, se noi andiamo a dire di essere migliori, democratici e civili, non dobbiamo ridurci al loro stesso livello. Non si può rinunciare ai propri principi, almeno questo, se siamo davvero civili, dovremmo saperlo...

23/09/2011, 19:47

soleado3083 ha scritto:

Ieri sera stavo guardando la trasmissione La versione di Banfi. Hanno fatto un collegamento da Lampedusa dove c'era il sindaco e alcuni cittadini lampedusani. Quando ha preso la parola una ragazza spiegando che la maggior parte di questi tunisini che arrivano sono tutti delinquenti,il conduttore si e' sbrigato a farla tacere e ad interrompere subito il collegamento. Questo e' l'ennesimo esempio di democrazia e di liberta' di parola in Italia.


Giusto! Infatti, il ministro tunisino, affermò che sono tutte persone scappate, durante la "presa della Bastiglia", e chi è scappato non sono stati in grado di riprnederli!

23/09/2011, 19:49

sezione 9 ha scritto:


Ammettiamo che siano davvero tutti delinquenti. Che siano tutti terroristi, anche. In ogni caso, se noi andiamo a dire di essere migliori, democratici e civili, non dobbiamo ridurci al loro stesso livello. Non si può rinunciare ai propri principi, almeno questo, se siamo davvero civili, dovremmo saperlo...


Se, se, con la scusa dei "principi" facciamo entrare tutti!
I principi dovrebbero essere altri: quelli del saper convivere ...

23/09/2011, 21:00

soleado3083 ha scritto:

Ieri sera stavo guardando la trasmissione La versione di Banfi. Hanno fatto un collegamento da Lampedusa dove c'era il sindaco e alcuni cittadini lampedusani. Quando ha preso la parola una ragazza spiegando che la maggior parte di questi tunisini che arrivano sono tutti delinquenti,il conduttore si e' sbrigato a farla tacere e ad interrompere subito il collegamento. Questo e' l'ennesimo esempio di democrazia e di liberta' di parola in Italia.


Che cosa ti aspettavi?

La democrazia è monopolio di ladri, disonesti e bigotti.

23/09/2011, 21:05

E non è detto poi che la maggiornaza ha sempre ... ragione ...[8)]

24/09/2011, 12:21

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LA TESTIMONIANZA
«Si spaccia per sopravvivere Perché ci avete accolti in Italia se non c’è modo di viverci?»

RAVENNA. «La situazione è molto pericolosa». A parlare è un ragazzo vicino alle “bande”. È tunisino, sbarcato a Lampedusa da un mese, indossa abiti sporchi, ma dignitosi. È pettinato e ha gli occhi di chi non dorme da troppi giorni. I tunisini nella sua situazione a Ravenna sono molti, circa 150 secondo le stime delle forze dell’ordine. Ci accompagna da lui un altro ragazzo, Hamza, anche lui tunisino, ma che vive in Italia da tre anni. Ci fa da traduttore perché il “lampedusano” non parla italiano. «Ci sono diversi gruppi - spiega il giovane che abbiamo incontrato sotto i portici vicino alla stazione - qualche giorno fa mi hanno fermato dei “nuovi” vicino a via Gulli e quando hanno visto che non ero dei loro sono stato spintonato. Ho dovuto reagire. Tra noi ci sono molti delinquenti, è vero. Si comportano come i re della strada, ma sono solo dei teppisti. Ci sono anche ragazzi normali però, dove sto io ci sono anche due bambini piccoli».
Dove dormi? «In una struttura abbandonata alle Bassette, a volte anche altrove».Come sopravvivi? «C’è una donna tunisina che vive qui da molti anni che mi porta qualcosa da mangiare ai giardini. Andavo in bagno alla stazione, ma la polizia mi ha cacciato. Non riesco più nemmeno a farmi la barba. Mi lavo nelle fontanelle. Per fare la doccia riempio delle bottiglie e mi chiudo nelle toilette a pagamento». Poi una domanda la fa lui. «Perché ci avete lasciato entrare in Italia se sapevate che non c’è modo di vivere qui? Ora sono qui con questo (mostra il documento temporaneo degli sbarcati a Lampedusa) ma con questo documento non posso lavorare, né prendere una casa e nemmeno farmi mandare dei soldi dai miei parenti in Tunisia».È per questo che molti iniziano a spacciare? «Certo. Lavoro non se ne trova. A spacciare si fanno un po’ di soldi per mangiare e prendere dei vestiti. Qui non ci vuole nessuno, neanche gli altri tunisini ci vogliono».Come funzionano i giri dello spaccio? «Si vende marijuana e cocaina, soprattutto qui vicino alla stazione o vicino al castello (la Rocca Branca Leone), oppure la si porta a casa di qualcuno. Molti vengono a cercarla, molti italiani».Da dove arriva la roba? «Da Lido Adriano, a casa di un altro tunisino». Ma a lui da dove arriva? «Non lo so dove la trova, ma lui ne ha davvero molta». Chi comanda tra le bande? «Non comanda nessuno e si rischia di finirci in mezzo anche se non si vuole». Da quello che spiega non ci sarebbero due bande, una di “vecchi” e una di “nuovi” come si credeva. Non sono nemmeno “bande” organizzate, ma piccoli gruppi che si danno fastidio a vicenda. Le differenze non sono di età, infatti sono quasi tutti giovani, ma di provenienza. «Ci sono quelli di Tunisi contro quelli di Sfakes (la città di Sfax, sulla costa est della Tunisia)». Ma quali sono i motivi dello scontro? È una lotta per il controllo del territorio? «Gli scontri sono nati per una serie di furti che si sono fatti a vicenda. C’è chi nasconde la droga in una casa abbandonata o in una buca ai giardini e un altro lo viene a sapere e la ruba. Quello che ha subìto il furto chiama i suoi amici e… per questo ci sono state le risse». Ora la situazione sta degenerando… «Sì, si rischia grosso, potrebbe anche scapparci il morto visto che c’è il caos. I pericoli però sono interni alle fazioni tunisine. Gli italiani non li toccano, sanno che potrebbero mettersi nei guai davvero, mentre se pestano un tunisino non importa a nessuno. Per questo ho molta paura».Come hanno visto il fatto che le notizie delle risse sia finita sui giornali? «Sono stati contenti, si vantavano al bar. Non hanno capito che stanno esagerando». Parlando di giornali il ragazzo si incupisce e inizia a chiedere cosa sta succedendo a Lampedusa, vuole sapere degli scontri di cui ha visto le foto su un giornale senza riuscire a capire di cosa parlasse l’articolo. «Abbiamo paura che ci mandino via tutti». Anche il permesso temporaneo che ha il ragazzo sta per scadere. «Quelli come me sono tra due fuochi. Da una parte il timore delle violenze e dall’altra la paura della polizia». Il traduttore tiene poi a fare alcune precisazioni dopo l’incontro: «La comunità tunisina è infuriata. Saremo tutti noi a pagare quello che stanno combinando questi delinquenti. Speriamo che li arrestino il prima possibile e che buttino via le chiavi. Non è giusto che rischiamo tutti per colpa loro». Cosa succederà ora?«D’estate c’era molto spaccio. Parecchie persone che passavano dalla stazione. Quelli vendono come se fosse legale. Alla luce del sole, ci manca poco che facciano anche lo scontrino. Il nostro timore è che con l’inverno e la diminuzione dello spaccio si mettano a fare anche delle rapine (di ieri la notizia del furto in un supermarket di Lido Adriano, ndr). Siamo noi tunisini a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Questa situazione non può continuare». Intanto sono in arrivo in città altri 75 richiedenti asilo sbarcati a Lampedusa. Provengono dalla Libia, ma sono originari di Nigeria, Mali, Bangladesh e Senegal. Dovrebbero arrivare a giorni ed essere accolti in tre strutture per l’inserimento. Finora gli arrivi ufficiali da Lampedusa erano stati 15, tutti tunisini che a poche ore dall’arrivo sono diventati irreperibili. Gli altri sono venuti da altre città. La situazione è caotica e pare mancare un disegno nazionale efficiente sulle accoglienze.Matteo Cavezzali

http://www.corriereromagna.it/ravenna/2 ... a-se-non-c



anziche' come detto importare;non esendoci lavoro,e quindi possibilita' di vovere,futura manovalanza x la criminalita,non si rimanda immediatamente all'origine ki sbarca,senza se e senza ma......di malavita e' piu' sufficente quella autoctona.....

[:49] [:209] [:54]

24/09/2011, 12:23

Questa testimonianza è appunto la riprova (semmai ce ne fosse stato bisogno) che le scelte del Governo sono fallimentari.

24/09/2011, 12:30

sezione 9 ha scritto:

Uba, sai benissimo che non puoi farlo. Primo, non è umano (ma, scusate: siamo o no cristiani? O siamo solo ipocriti?), secondo, ci sono un'infinità di leggi (dai codici della navigazione fino al diritto internazionale) che ti impongono di prenderli, verificarli e POI agire, perchè devi distinguere tra chi è profugo e chi no. Siamo seri, su, pensiamo anche alla stragrande maggioranza che passa la frontiera via terra...

PS: il sindaco di Lampedusa era della LN, ora è del PDL. Potrei dire: "smettetela di rompere e vedetela tra di voi, partiti di Governo"...

non i puo'fare?come mai malta non li accetta,come mai lo scorso anno l'arabia ha rispedito al mittente 30.000 yemeniti in una setttimana,come mai non si dirigono verso grecia o spagna,come mai la francia in questi mesi ne ha spediti a casa 17.000......basta la volonta di fare e non parole vacue,certo che volgono il timone verso l'italia,incameriamo senza porci domande,poi ci lamentiamo ke succedono risse o aumentano gli spacciatori,ma i maggiori colpevoli sono quelli ke non fanno nulla x evitare ke x l'arrivo di tante persone la manovalenza x i crimini sia sostanziosa.................

24/09/2011, 12:31

sezione 9 ha scritto:

Questa testimonianza è appunto la riprova (semmai ce ne fosse stato bisogno) che le scelte del Governo sono fallimentari.



.....a casa subito no? [;)] [:(!]

24/09/2011, 12:38

A casa subito sì. La mia domanda è: perchè non si fa? O meglio, perchè si dice di fare ma invece non si fa? Non è un governo efficiente: se uno arriva, in barcone per esempio, ho l'obbligo (morale prima che giuridico) di soccorrerlo e curarlo. Accerto se ha diritto ad essere rifugiato politico, e seleziono.

Ti ricordo che noi italiani non abbiamo un piano che favorisca un certo tipo di immigrazione e sfavorisca quella invece che non ci serve. Non abbiamo un piano di aiuti e di sviluppo dei Paesi poveri (che sarebbe anche un buon metodo di penetrazione economica). Non abbiamo un piano che permetta di trasformare gli stranieri in cittadini. Non abbiamo neanche un piano per punire i delinquenti (tutti, anche italiani: vedrai che rispunterà ancora l'indulto, vedrai...)

24/09/2011, 19:34

Hai ragione; questo perché non abbiamo nemmeno un governo (ma da anni e anni!) [8)]

24/09/2011, 22:17

Ufologo 555 ha scritto:

Hai ragione; questo perché non abbiamo nemmeno un governo (ma da anni e anni!) [8)]

Allora tu hai votato il nulla!. [;)]

06/08/2013, 18:30

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/08/06/news/nave_a_largo_di_malta_con_102_migranti_il_governo_maltese_non_pu_attraccare-64369131/?ref=HRV-4

bravi non cedete.

tanto li prendiamo noi. Facciamo collezione di immigrati. Alla Boldrini piacciono tanto..che se ne farà poi..


[color=blue]Malta respinge nave con 102 migranti
La Ue: "Deve lasciarli sbarcare"

Dura risposta de La Valletta a sollecitazione di Bruxelles. La Procura del paese ha ordinato all'armatore dell'M/v Salamis di tornare sul punto dove ha soccorso i naufraghi, a 40 miglia dalla costa libica

LA VALLETTA - La Commissione europea ha chiesto a Malta di concedere lo sbarco per motivi umanitari a 102 immigrati clandestini ritrovati in mare, dopo che il governo de La Valletta ha deciso di rinviarli in Libia. Fra di loro ci sono anche quattro donne incinte e "devono sbarcare a terra il prima possibile", ha detto il commissario agli affari interni della Ue, Cecilia Malmstroem, aggiungendo che eventuali dispute sulla legittimità o meno della concessione di asilo "possono essere chiarite in seguito".

Secondo la Malmstroem, "è un dovere umanitario del governo maltese concedere lo sbarco a queste persone. Rimandare l'imbarcazione in libia sarebbe contrario alle leggi internazionali. Il comandante ha mandato una richiesta di intervento medico urgente per la donna ferita, che ha bisogno di essere ricoverata in ospedale. La Commissione chiede quindi a Marta di lasciar sbarcare queste persone al più presto".

Domenica scorsa, Malta aveva concesso a un gruppo di 120 immigrati di entrare nel paese, ma ieri ne ha respinti 102 trovati a bordo di un'imbarcazione battente bandiera liberiana a 80 chilometri al largo delle coste della Libia. Il governo maltese ha detto che una nave di pattuglia italiana, in accordo con i principi stabiliti, ha ordinato al capitano della nave di portare gli immigrati al più vicino porto della Libia.
"Il governo ha detto al capitano che siccome ha ignorato le istruzioni dategli dagli italiani, gli era proibito di entrare nelle acque di Malta", si leggeva su un comunicato del governo maltese emesso ieri. La Procura del paese ha ordinato all'armatore dell'M/v Salamis di tornare sul punto dove ha soccorso i naufraghi, a 40 miglia dalla costa libica. Malta ha registrato un record di 880 arrivi di immigrati clandestini a luglio, circa 1.200 dall'inizio dell'anno.[/color]
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