Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




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MessaggioInviato: 15/08/2010, 21:52 
perche' il mondo lo controllano loro.



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MessaggioInviato: 16/08/2010, 01:50 
DA PAG 1 DEL TOPIC



Cita:
Messaggio di nemozero

da http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=109684


dobbiamo fare le valigie a breve e trasferisci altrove?




Marea nera, nuovo drammatico allarme
«Ha spezzato la corrente del Golfo»



ROMA (6 luglio) - La marea nera che da oltre due mesi sta invadendo il Golfo del Messico ha «spezzato» la Loop current, la parte inferiore della corrente del Golfo che tocca Cuba e la penisola dello Yucatan e che costituisce il «motore» della Corrente del Golfo. Grazie ad essa viene accumulato il calore che la corrente trasporta attraverso l'Atlantico, fino al Nord Europa. Le immagini dei satelliti europei e americani sono state analizzate in uno studio italiano pubblicato sul sito dell'Associazione Geofisica Italiana, dell'Istituto di Scienze atmosferiche e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr), e mostrano che la Loop current è ormai spezzata in due: una parte di essa è diventata un gigantesco vortice e una parte è una sorta di 'troncone' della corrente di un tempo.

«È stato compromesso un equilibrio ottenuto in milioni di anni e al quale partecipano anche l'intera flora e fauna del Golfo del Messico», osserva l'autore della ricerca, il fisico teorico Gianluigi Zangari, dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). In collaborazione con il Centro di ricerca in astrodinamica dell'università del Colorado, Zangari ha analizzato dati e immagini dei satelliti per l'osservazione della Terra della Nasa Jason, Topex-Poseidon e Geosat Follow-On, e quelli dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Ers-2 ed Envisat.

Nell'analisi il fisico ha utilizzato il sistema di calcolo che lui stesso ha sviluppato e brevettato nei Laboratori di Frascati nel 1999. «La Loop current è stata interrotta», rileva. Il processo, che ha avuto inizio nella prima metà di maggio, adesso ha raggiunto l'apice, come mostrano chiaramente le immagini dei satelliti. «Non si tratta di simulazioni, ma dei risultati dell'esame di dati sperimentali», aggiunge. La grande quantità di petrolio liberata in mare in seguito all'incidente alla piattaforma Deepwater Horizon «ha esercitato - spiega l'esperto - una pressione fisico-chimica sul flusso delle correnti».

L'immissione di un liquido molto denso, vischioso e non miscelabile come il petrolio in una soluzione salina molto leggera, come l'acqua di mare, ha generato il vortice che si è separato dalla Loop current. «È un processo - spiega Zangari, che può essere rappresentato con le equazioni non lineari che descrivono le turbolenze».

Difficile, se non impossibile, prevedere come si evolverà la situazione. Il rischio è che anche quello che resta della Loop current possa essere assorbito dal vortice e che la circolazione di questa corrente resti confinata nel Golfo del Messico. «Sono fenomeni non lineari e imprevedibili, di conseguenza è impossibile fare affermazioni sul futuro», osserva il fisico. Quello che è certo è che se la Corrente del Golfo dovesse perdere la Loop current si potrebbe verificare una sorta di reazione a catena che finirebbe per alterare uno dei principali termoregolatori del pianeta, con conseguenze sul clima globale.





LA LOOP CURRENT


http://en.wikipedia.org/wiki/Loop_Current


Ragazzi , monitoriamo costantemente la situazione .

Sento aria ( e puzza ) di guai molto seri.



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MessaggioInviato: 16/08/2010, 18:21 
Marea nera: studio, bloccato 'motore' Corrente del Golfo
Lo segnalano ricercatori italiani, sulla base dati satellite
06 luglio, 19:01



ROMA - La marea nera del Golfo del Messico ha''spezzato'' la Loop current, una delle principali componenti della Corrente del Golfo e uno dei motori che contribuisce a riscaldarla. Lo segnala uno studio italiano, secondo il quale e'impossibile prevedere come si evolvera' la situazione, ma se questo processo proseguira', potrebbero esserci serie conseguenze per la Corrente del Golfo, la corrente calda che percorre l'Atlantico fino al Nord Europa.

La ricerca, pubblicata sul sito dell'Associazione Geofisica Italiana, dell'Istituto di Scienze atmosferiche e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr), e' stata condotta dal fisico teorico Gianluigi Zangari, dei Laboratori Nazionali di Frascati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il ricercatore ha analizzato i dati dei satelliti americanied europei per l'osservazione della Terra (Jason,Topex-Poseidon, Geosat Follow-On, Ere-2 ed Envisat) in collaborazione con l'Universita' del Colorado e utilizzando un sistema di calcolo sviluppato e brevettato dallo stesso Zangari nei Laboratori di Frascati nel 1999.

Nei giorni scorsi nel Golfo del Messico la marea nera aveva cominciato a formare un vortice che adesso ha raggiunto dimensioni notevoli e che si e' completamente separato dal resto della corrente. ''Si e' rotto un equilibrio nato in milioni di anni'', ha osservato Zangari, e ''se non si ricostituira' la Corrente del Golfo, potrebbe subire conseguenze irreparabili''.



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MessaggioInviato: 16/08/2010, 22:26 
porca vacca!

scusate ma e' l'unica cosa sensata da dire, e non scherzo.



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MessaggioInviato: 17/08/2010, 00:15 
chi invece trova le parole
(dal blog di Grillo)
Nel 2010 il Pianeta Terra ha fatto sentire la sua voce. Si merita la copertina del TIME come personaggio dell'anno. E' una voce che grida nel deserto dei media che citano catastrofi bibliche come fatti di cronaca, un piccolo spazio tra le vicende della nostra corte dei miracoli, tra un Bocchino e un Bondi. La voce della Terra, mai così potente e frequente, è diventata un rumore di fondo, un brontolio di tuono consueto, sfondo delle vicende umane, qualcosa di ineluttabile come le grandi epidemie di peste del passato, o una somma di episodi inquietanti e sgradevoli che l'umanità fronteggerà grazie ai miracoli della tecnologia. Gli dei della fatalità e del progresso sono da sempre grandi alleati della stupidità umana. Colpisce il distacco di fronte alla distruzione del nostro ambiente, della casa in cui viviamo. Come se noi fossimo marziani in vacanza sulla Terra.
Il 12 gennaio un terremoto ad Haiti di magnitudo 7.0 causa oltre 200.000 vittime, tre milioni di persone sono colpite dal sisma. Il 27 febbraio un terremoto di magnitudo 8,8 colpisce il Cile e tutto il Pacifico meridionale. Il 14 aprile un sisma di 6,9 gradi causa 3.000 vittime nella regione del Qinghai, in Cina. Il 20 aprile nel golfo del Messico: l'incendio della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon causa 11 morti e un gigantesco sversamento di petrolio: è un disastro ambientale mai registrato prima nella Storia. Il 16 luglio esplosione di due condotti un deposito di stoccaggio del petrolio nel porto di Dalian in Cina, secondo Greenpeace uno delle più gravi catastrofi ecologiche, riversate in mare tra 60mila e 90mila tonnellate di greggio. Il 30 luglio e nei giorni successivi la peggior ondata di maltempo da 80 anni provoca 1.500 morti e dodici milioni di sfollati in Pakistan. Nel mese di agosto un'ondata di calore senza precedenti da più di mille anni colpisce la Russia con incendi colossali che provocano centinaia di vittime e il blocco dell'esportazione del grano. Alcune centrali nucleari sono assediate dalle fiamme. Nel mese di agosto al largo di Mumbai in India scontro tra una petroliera e una nave cargo con fuoriuscita di petrolio, decine di tonnellate di greggio riversate in mare. Il carico è composto da 1.200 container con sostanze chimiche e oltre duemila tonnellate di benzina, diesel e lubrificanti. Nel mese di agosto un'alluvione colpisce l'India con centinaia di morti e milioni di senza tetto. Nel mese di agosto il maltempo provoca allagamenti nell'Europa centrale con decine di morti. Nel mese di agosto un'alluvione senza precedenti a memoria d'uomo con fiumi di fango colpisce la regione del Ladakh in Tibet.
L’Onu parla di “un disastro peggiore dello tsunami e del terremoto di Haiti" riferendosi alle alluvioni di questa estate. La Terra ha la febbre, la temperatura dei primi sei mesi del 2010 è la più alta mai registrata. Si ritorna alle processioni medioevali come in Russia con il patriarca ortodosso che invoca la pioggia, i monaci tibetani che chiedono il conforto della preghiera e il Papa che rivolge un appello per tutte le popolazioni colpite. Nel frattempo un blocco di ghiaccio grande quattro volte l'isola di Manhattan si è staccato dalla Groenlandia e naviga nell'Oceano Atlantico.
Alla fine del 2010 mancano più di quattro mesi, prepariamoci. All'appello mancano lo Tsunami stile 2006, l'uragano Katrina del 2005 e l'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Un po' di pazienza e arriveranno anche quelli, l'importante è mostrare una sana indifferenza.



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MessaggioInviato: 17/08/2010, 01:17 
Cita:
greenwarrior ha scritto:



Marea nera: studio, bloccato 'motore' Corrente del Golfo
Lo segnalano ricercatori italiani, sulla base dati satellite
06 luglio, 19:01



Sì ok, ma l'articolo è del 6 Luglio. Bisogna vedere che cosa sta succedendo oggi. In teoria, la Corrente del Golfo dovrebbe essersi "rimessa in moto". In teoria....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 17/08/2010, 09:33 
illuminante Grillo, da solo e in poche righe ha riassunto quello che stiamo cercando di dire da quando è nato questo forum: il 2012 è alle porte, che ci crediate oppure no!


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MessaggioInviato: 17/08/2010, 23:05 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
greenwarrior ha scritto:



Marea nera: studio, bloccato 'motore' Corrente del Golfo
Lo segnalano ricercatori italiani, sulla base dati satellite
06 luglio, 19:01



Sì ok, ma l'articolo è del 6 Luglio. Bisogna vedere che cosa sta succedendo oggi. In teoria, la Corrente del Golfo dovrebbe essersi "rimessa in moto". In teoria....


Se fino ad ora non e` successo niente. Niente succedera`



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MessaggioInviato: 17/08/2010, 23:13 
Ci fu` un precedente, nel golfo del Messico, con la stessa dinamica nel 1979. Fu` sulla costa messicana e fece, a quanto pare, meno "rumore di questo.

The Miami Herald reports Monday that the current Gulf of Mexico oil spill mirrors a similar event off the Mexican coast in 1979.

On July 3, 1979, the Ixtoc I oil well in the Bay of Campeche, leased by the Mexican oil company Pemex, exploded and began spilling an estimated 138 million gallons of oil into th Gulf of Mexico over the next 9 months. The spill was eventually stopped in March 1980 by drilling two relief wells and a cement cap.

http://www.nola.com/news/gulf-oil-spill ... has_p.html



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MessaggioInviato: 17/08/2010, 23:25 
Purtroppo c'e` di peggio, ma se ne parla meno , molto meno. Come questa fuoriuscita di petrolio, che va avanti da decenni, dal 1966. Che ha riversato 546 milioni di galloni di petrolio (un gallone e` circa 4 litri) e che affligge il delta del fiume Niger, in Nigeria :

Seguite il link e trovate un elenco di catastrofi naturali,di differente natura, tuttora in corso in varie parti del mondo ( in lingua inglese )

http://www.foreignpolicy.com/articles/2 ... _disasters

The World’s Ongoing Ecological Disasters
While it's probably still too soon to celebrate, BP appears to finally be getting the oil spill in the Gulf of Mexico under control. But many of the world's greatest environmental catastrophes continue, with no end in sight.
BY JOSHUA E. KEATING | JULY 16, 2010
NIGERIA

Disaster: Oil spills

Going since: Around 1966

Damage done: The Deepwater Horizon incident may have been the worst oil spill in U.S. history, but it pales in comparison to the ongoing catastrophe that has afflicted Nigeria's Niger River Delta over the last five decades. As many as 546 million gallons of oil are believed to have spilled since oil exploration began in this region -- the equivalent of an Exxon Valdez spill every year.

There are around 2,000 official spill sites in the region, some of them decades old.
Oil companies operating in the region blame thieves and sabotage for the majority of the spills, though local activists say aging equipment and lax safety are the cause of many of them. The number of severity of the spills may actually increase in coming years as the industry moves into more remote and difficult terrain in the delta.

It's not just the spilled oil that can be dangerous. Pipeline explosions, like in the one that killed more than 100 people outside Lagos in 2008, are increasingly frequent as well.


Ultima modifica di BlitzKrieg il 17/08/2010, 23:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/08/2010, 08:20 
Allora godiamoci anche le nostre ultime andate al mare!!! [:(]


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MessaggioInviato: 18/08/2010, 08:35 
Cita:
dark side ha scritto:
Alla fine del 2010 mancano più di quattro mesi, prepariamoci. All'appello mancano lo Tsunami stile 2006, l'uragano Katrina del 2005 e l'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Un po' di pazienza e arriveranno anche quelli, l'importante è mostrare una sana indifferenza.

come si dice... si ride per non piangere

ed effettivamente ci starebbe pure bene se la natura si incaxxasse. 'sto schifo dovrà finire prima o poi... o ci si evolve o amen



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MessaggioInviato: 18/08/2010, 11:12 
Sarebbero circa 7,9 milioni di barili, quelli riversati in mare del Golfo
del Messico a seguito dell'incidente della piattaforma BP.....[xx(]

Video:
http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 67857.html



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MessaggioInviato: 18/08/2010, 12:47 
Un barile di petrolio : 159 litri circa .

158,987294928 per l ' esattezza.


per 7.900.000 barili

http://it.wikipedia.org/wiki/Barile_(un ... _di_misura)

Quindi : 1.256.100.000 di litri in mare

Orzo bimbo.


Cita:
Purtroppo c'e` di peggio, ma se ne parla meno , molto meno. Come questa fuoriuscita di petrolio, che va avanti da decenni, dal 1966. Che ha riversato 546 milioni di galloni di petrolio (un gallone e` circa 4 litri) e che affligge il delta del fiume Niger, in Nigeria :


secondo il mio macinino calcolatore circa

13.735.000 di barili .





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Ultima modifica di barionu il 18/08/2010, 12:59, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/08/2010, 12:53 
Metà della Terra è sparita!
http://www.astronomia.com/2010/08/17/me ... e-sparita/


Ancora una volta i media fanno di tutto per poter portare acqua al mulino del riscaldamento globale. Pur sapendo che i cambiamenti climatici non si misurano su singoli episodi, la stampa e la TV continuano a insistere su notizie che vengono allacciate immediatamente a questa situazione. Sulle motivazioni non voglio tornare, avendone già discusso e parlato a lungo. Tuttavia, ciò che risulta evidente è che la nostra Terra ha perso completamente uno dei suoi emisferi, quello meridionale! Sarà solo per un caso o perché esso sta vivendo uno dei suoi inverni più rigidi? Forse fenomeni troppo “freddi” non fanno gioco ai sostenitori indefessi del riscaldamento globale ed è meglio nascondere le notizie che provengono da sud. Questo tipo di comportamento, già da solo, fa già pensare che qualcosa non quadri del tutto. Se si è veramente convinti delle prove che si sbandierano a destra e a sinistra, non si dovrebbe aver paura di citare anche episodi che sembrano andare controcorrente. In qualche modo continuo a sentire puzza di bruciato…

E a proposito di bruciato, ecco insistere continuamente sulle foreste russe che bruciano e collegarle al riscaldamento globale. Oppure sullo scioglimento dell’artico (a questo punto non dovrebbe più avere ghiaccio…), su enormi iceberg che si staccano (ma è sempre successo…), sul livello marino che sale (esistono ancora le città costiere?). Tutto, però, succede solo al nord, dove abbiamo l’estate. E a sud? Tutto normale e senza problemi? Sembrerebbe proprio di sì. Ed invece no, assolutamente no e per saperne qualcosa bisogna andare a spulciare la stampa locale. Eccovi allora alcune informazioni con le relative fonti. A buon intenditor poche parole…

17 giugno 2010: 500 pinguini africani muoiono per il freddo a causa dell’ondata glaciale che ha toccato la Provincia del Capo orientale in Sud Africa
http://www.allvoices.com/contributed-ne ... uth-africa

19 luglio 2010: il freddo glaciale distrugge in Sud Africa parecchie centinaia di Sistemi Solari Termici
http://www.solarthermalworld.org/node/1321

5 agosto 2010: neve sul Brasile e temperature sotto zero nel River Plate. Moria di pesci tropicali
http://en.mercopress.com/2010/08/05/sno ... ish-frozen

6 agosto 2010: il Sud America è colpito da un’ondata fredda eccezionale. Nella Bolivia dell’est si è scesi fino a -6°C. Milioni di pesci abituati a nuotare a circa 20°C muoiono congelati. Analoga fine per rettili, uccelli, tartarughe. Come conseguenza le acque sono diventate imbevibili e il governo ha chiuso la pesca per l’intero anno. Le morti di persone e animali in Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile del Sud aumentano. Un metro di neve copre la Patagonia e lungo le Ande si sono interrotte le comunicazioni. Moltissime culture cilene di agrumi e avocado sono state distrutte, riducendo l’esportazione del 40%
http://www.aolnews.com/world/article/ch ... p/19583528
http://www.boliviabella.com/millions-of-fish.html
http://laht.com/article.asp?ArticleId=3 ... ryId=14093

9 agosto 2010: gli australiani hanno vissuto la mattinata più fredda degli ultimi 30 anni. Sidney si è svegliata sotto una coltre di gelo.
http://www.telegraph.co.uk/news/worldne ... years.html

Nel frattempo la copertura ghiacciata dell’Oceano Antartico è arrivata ad un valore che è 1,3 milioni di chilometri quadrati sopra la media dell’intervallo 1979-2008 e continua a crescere. Questa situazione controbilancia abbondantemente la perdita di ghiaccio dell’emisfero nord e stabilisce in 20 milioni di chilometri quadrati la copertura glaciale totale sul pianeta.
http://wattsupwiththat.com/sea-ice-page/
http://www.astronomia.com/glossario/#emisfero

Insomma, non solo i media cercano di nascondere il dissenso che esiste tra i vari scienziati sul riscaldamento globale, ma addirittura cancellano la metà del mondo sotto l’equatore. Complimenti!

http://www.astronomia.com/2010/08/17/me ... e-sparita/



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(Margaret Mead)
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