13/12/2016, 19:22
Iktamool ha scritto:Copio-incollo +miei commenti
La disgregazione (della Francia) dell'Europa davanti ai nostri occhi
di Yves Mamou -12 dicembre 2016
Pezzo in lingua originale inglese: France: Decomposing in Front of Our Eyes -Traduzioni di Angelita La Spada
1)Quattro poliziotti sono stati feriti (due gravemente ustionati) da una quindicina di "giovani" (membri di una gang musulmana)
....gli aggressori non erano "piccoli selvaggi, ma criminali che hanno aggredito la polizia per ucciderla".
2)Due studenti di una scuola di formazione professionale di Calais hanno aggredito un insegnante
...perché il docente aveva chiesto a uno dei ragazzi di tornare a lavorare.
3)...Questi giovani non hanno assalito la scuola per caso: volevano lanciare un attacco alle istituzioni, allo Stato.
4)La rivolta, durata quattro notti, è scoppiata dopo l'arresto di un uomo alla guida di un'auto che non si era fermato a un posto di blocco della polizia.
5)Tutto ciò che rappresenta le istituzioni statali (...) è ora oggetto di violenza
6)La violenza. Si sta diffondendo. Non solo attacchi terroristici, ma anche pura brutalità...
...I media non osano affermare che questa violenza è opera principalmente delle bande musulmane di "giovani"
...Tuttavia, un clima da guerra civile si sta diffondendo visibilmente...
7)Il 18 ottobre, quando Jean-Marc Falcone, direttore generale della polizia nazionale, ha incontrato i leader della protesta, è stato circondato da centinaia di poliziotti che lo hanno invitato a dimettersi.
8)...Per quanto concerne il terrorismo, due agenti di polizia sono stati accoltellati a morte a Magnanville, nel giugno del 2016, da Larossi Aballa, un estremista musulmano.
9)...Nella primavera del 2016, più di 300 poliziotti e gendarmes sono stati feriti dai manifestanti.
10)Questo autunno... Quattro poliziotti sono stati feriti da un gruppo di 15 "giovani" (membri di una gang musulmana) che hanno accerchiato le auto della polizia, lanciando sassi e bombe incendiarie contro le vetture.
11)...Lo stesso scenario si è ripetuto qualche giorno dopo: una pattuglia della polizia ha subito un agguato in un'altra "no-go zone" della zona urbana "sensibile" di Val-Fourré.
12)Quattro poliziotti sono stati di recente feriti (due gravemente ustionati) da una quindicina di "giovani" (membri di una gang musulmana) che hanno accerchiato le auto della polizia, lanciando sassi e bombe incendiarie contro le vetture, nel quartiere parigino di Viry-Châtillon.
13)...La polizia e i politici dell'opposizione hanno replicato che gli aggressori non erano "piccoli selvaggi, ma criminali che hanno aggredito la polizia per ucciderla".
14)...un sondaggio online con una domanda: "Approvi la protesta dei poliziotti?" Il 90 per cento dei 50.000 intervistati ha risposto "sì".
15)Da allora, le manifestazioni di protesta della polizia si sono diffuse in altre città.
A oltre un mese dall'inizio del malcontento, i poliziotti stanno ancora protestando in tutti i grandi centri urbani.
16)...Il 24 novembre, in duecento hanno manifestato a Parigi tra Place de la Concorde e l'Arc de Triomphe, per esprimere la loro "rabbia". ...e cantato la La Marseillaise.
17)Questa rivolta da parte di un pilastro della società francese, la polizia, è stata la più impressionante manifestazione di protesta della Francia moderna. Eppure, i media mainstream l'hanno ignorata.
18)A Tremblay-en-France (Seine-Saint-Denis vicino a Parigi), la preside della scuola di formazione Hélène-Boucher è stata aggredita il 17 ottobre fuori dall'istituto da diversi individui.
...Quindici persone non identificate hanno partecipato al pestaggio.
19)Questo è stato il terzo episodio di violenza che si è verificato nella zona.
20)...Quattro giorni prima, due auto erano state date alle fiamme.
21)Un mese dopo, il quotidiano Le Monde ha organizzato un incontro con gli studenti per cercare di capire la causa della violenza a Tremblay.
22)...Yacine, 21 anni, uno studente dell'Università di Parigi II, ha detto: "Questo è un avvertimento. Questi giovani non hanno assalito la scuola per caso: volevano lanciare un attacco alle istituzioni, allo Stato".
23)Ad Argenteuil (una banlieu di Parigi, in Val d'Oise), un insegnante della scuola primaria Paul Langevin è stato picchiato in strada, il 17 ottobre, mentre riaccompagnava a scuola i bambini dai campi da tennis, situati a un chilometro dall'istituto.
..."L'unico maestro è Allah."
24)A Colomiers (Tolosa, nel sud della Francia), il 17 ottobre, un insegnante di educazione fisica è stato aggredito da uno studente perché aveva cercato di impedire al ragazzo di uscire da scuola attraverso una porta di sicurezza.
25)A Calais (Pas-de-Calais), secondo il quotidiano locale Nord-Littoral. il 14 ottobre, due studenti di una scuola professionale di Calais hanno aggredito un insegnante, ...solo perché il docente di ingegneria elettronica aveva chiesto a uno dei ragazzi di tornare a lavorare.
26)A Saint-Denis(...), il 13 ottobre, un preside di una scuola e il suo vice sono stati picchiati da uno studente che era stato rimproverato per essere arrivato in ritardo alle lezioni.
27)A Strasburgo, il 17 ottobre, un docente di matematica è stato brutalmente aggredito nel liceo Orbelin.
28)...non erano dei terroristi, ma come i terroristi islamici, il loro intento era quello di distruggere, "attaccare le istituzioni, per attaccare lo Stato".
29)Secondo La Voix du Nord, il 16 ottobre, una quindicina di persone al seguito di un paziente hanno seminato il terrore nel pronto soccorso dell'ospedale Gustave Dron, a Tourcoing. Un medico è stato pestato a sangue, un altro è stato preso per i capelli. I sanitari hanno detto al quotidiano di essere ancora in stato di shock. Un'infermiera ha raccontato:
...Gli aggressori erano tutti del quartiere di La Bourgogne, una zona prevalentemente abitata da immigrati nordafricani.
30)Il 4 ottobre, la zona de La Bourgogne è stata teatro di una rivolta. Sono state date alle fiamme 14 auto e 12 persone sono finite in manette. ...dopo l'arresto di un uomo alla guida di un'auto che non si era fermato a un posto di blocco della polizia.
31)Il presidente François Hollande...
"Non si può continuare ad avere migranti che arrivano senza controllo, nel contesto degli attentati. (...) La secessione dei territori (no-go zones)? Come si può evitare una scissione? Perché è comunque questo che sta per accadere".
32)I cinesi residenti in Francia vivono negli stessi quartieri abitati dai musulmani e vengono aggrediti e vessati, nell'indifferenza generale della polizia.
33)A causa dell'aumento dei crimini commessi contro i membri della comunità, il 4 settembre, a Parigi, circa 50.000 franco-cinesi sono scesi in piazza per protestare, dopo la morte in una rapina di un sarto cinese.
34)I manifestanti... Hanno organizzato... senza l'appoggio dei tradizionali gruppi per "i diritti umani" che preferiscono aiutare i migranti musulmani.
->Cosa vogliamo o volete fare (visto che io non vivo lí)?
Aspettare che queste bande di animali dall'aspetto umano cambino?
Che accettino di vivere come gli Europei?
Che accettino la nostra/vostra cultura?
State sbagliando tutto.
Con chi non ha rispetto di nulla c'é una sola soluzione: A CASA.
Con chi attacca con violenza c'é una sola risposta: mi difendo con le armi.
Sono razzista? Per difendere il mio paese sicuramente si.
Lo ripeto bene: sono razzista (ma razzista cattivo) contro tutti quelli come questa gente che non ha rispetto di nulla.
Non é che non posso integrarmi con loro, non voglio proprio.
Mi dispiace, non sono assolutamente dell'idea né di porgere l'altra guancia né di tentare "il dialogo". Ma quale dialogo... questi qui sono peggio del peggior animale.
Ma voi lo sapete che qui, in Messico, la gente non capisce perché gli extracomunitari hanno tutti sti diritti e gli europei no?
L'ho giá detto a mio fratello qualche ann fa: se cominciate una rivoluzione (ma non una rivoluzione sulla carta, non via whatsapp, non al bar... ) prendo l'aereo e arrivo subito.
13/12/2016, 20:18
13/12/2016, 20:31
Ufologo 555 ha scritto:Ahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahhhhh!
"... il fatto non è che i loro usi e costumi vogliono imporli agli Europei "
Ah, no? Ari ahahahaahhhhhh!
Che te sei fumato ...?
13/12/2016, 20:37
13/12/2016, 20:59
13/12/2016, 21:57
TheApologist ha scritto:Beh, se ai popoli arabi togli il tiranno di turno che li tiene per le palle prima cominciano a scannarsi tra di loro, poi vanno per il mondo a scannare allegramente pure gli altri.
Ormai abbiamo capito come funziona.
Meglio i Gheddafi di turno, e che si arrangino.
Per l'Africa é un po diverso, comunque se si va avanti di questo passo andrà a finire come scrive Iktamool. Già in Francia ci sono le prime avvisaglie... Consideriamo anche che la stampa tace sulle loro "marachelle" in giro per l'Europa, quindi siamo anche ciechi e sordi, e andrà a finire che improvvisamente il petardo ci scoppierà in mano!
14/12/2016, 08:52
14/12/2016, 09:16
Ufologo 555 ha scritto:Per come la vedo io, tuttata gente stava bene quando erano colonie: tutti boni, lavoravano e magnavano in pace, senza scannarsi come fanno adesso dapertutto!
La democrazia (comeanche da noi) non va bene per certa gente!
15/12/2016, 13:32
La violenza islamista governerà il destino dell’Europa
STOCCOLMA, Svezia – Nel visitare le periferie abitate per lo più da musulmani che stanno sorgendo in quasi tutte le città del Nord Europa, continua a ricorrere una domanda: perché alcuni dei paesi più ricchi, più istruiti, più laici, più tranquilli e più omogenei al mondo hanno aperto di buon grado le porte a qualsiasi migrante proveniente dai paesi più poveri, meno moderni, più religiosi e meno stabili al mondo?
E ci si domanda anche: perché i paesi prevalentemente cristiani hanno deciso di accogliere migranti perlopiù musulmani? Perché così tanti politici dell’establishment, in particolare la tedesca Angela Merkel, ignorano e offendono chi esprime una crescente preoccupazione per il fatto che questa immigrazione sta cambiando in modo permanente il volto dell’Europa? Perché spetta ai Paesi più deboli dell’Europa orientale membri del gruppo di Visegrad articolare un rifiuto patriottico di questo fenomeno? Dove porterà l’immigrazione?
Non c’è una risposta unica che si applica a più paesi; ma fra i numerosi fattori (come la laicizzazione) che si celano dietro l’accettazione senza precedenti di popoli stranieri quello più importante è il senso di colpa dell’Europa occidentale.
Molti europei occidentali istruiti non vedono nella loro civiltà i progressi scientifici, i livelli di prosperità senza precedenti e il raggiungimento di straordinarie libertà umane, quanto invece il colonialismo, il razzismo e il fascismo. Secondo l’analisi dell’intellettuale francese Pascal Bruckner, la brutale conquista francese dell’Algeria, il genocidio tedesco degli ebrei incredibilmente malvagio e l’eredità del nazionalismo estremo inducono molti europei a vedersi come i “malati del pianeta”, responsabili di ogni problema mondiale dalla povertà alla rapacità ambientale: “l’uomo bianco ha seminato dolore e rovina ovunque sia andato”. La sua ricchezza significa rapina, la pelle chiara è segno di colpevolezza.
Bruckner definisce questo comportamento “la tirannia della penitenza” e nel corso dei miei recenti viaggi ho riscontrato alcune espressioni colorite di tale odio verso se stessi. Un prete cattolico francese ha espresso rammarico per il comportamento passato della Chiesa. Un intellettuale conservatore tedesco ha detto di preferire siriani e iracheni ai suoi connazionali tedeschi. Una guida turistica svedese ha screditato i suoi connazionali e ha detto che vorrebbe non essere considerato uno di loro.
In effetti, molti europei avvertono che il loro senso di colpa li rende superiori, al punto che più si odiano, più si pavoneggiano – suscitando uno strano miscuglio di autodisprezzo e superiorità morale che, fra le altre conseguenze, li lascia riluttanti a dedicare il tempo e utilizzare il denaro per fare figli. “L’Europa sta perdendo la fede in se stessa e i tassi di natalità sono crollati”, osserva lo scienziato irlandese William Reville.
Il catastrofico calo delle nascite in corso ha provocato un crisi demografica esistenziale. Con un tasso di fecondità di 1.58 bambini per donna registrato nell’Unione Europea nel 2014, il continente non ha la prole necessaria per garantire il ricambio generazionale. Col tempo, questo insufficiente tasso di fecondità si tradurrà in un calo vertiginoso della popolazione autoctona portoghese, greca, etc. Per mantenere lo Stato assistenziale e il sistema pensionistico, occorre importare stranieri.
La combinazione di queste due dinamiche – il senso di colpa e la sostituzione dei bambini non nati – incoraggia un afflusso massiccio di popolazioni non occidentali, ciò che lo scrittore francese Renaud Camus chiama “la grande sostituzione”. I sudasiatici nel Regno Unito, i nordafricani in Francia, i turchi in Germania, ai quali si aggiungono un po’ dappertutto somali, palestinesi, curdi e afgani, possono dichiarare la loro innocenza di fronte ai peccati storici dell’Europa nel momento stesso in cui essi offrono la prospettiva di costituire la manodopera necessaria per il rilancio dell’economia. Come spiega lo scrittore americano Mark Steyn, “l’Islam è oramai il principale fornitore di nuovi europei”.
L’Establishment, o ciò che io chiamo le 6 P (Politici, Polizia, Procuratori, Press [Giornalisti], Professori e Preti) in genere ribadiscono che tutto andrà per il verso giusto: i curdi diventeranno lavoratori produttivi, i somali dei buoni cittadini e i problemi islamisti si dissolveranno magicamente.
Questi sono principi teorici e a volte funzionano. Troppo spesso, però, gli immigrati musulmani guardano con distacco alla cultura della loro nuova patria europea o non l’accettano, come meglio illustrato dai rapporti fra uomini e donne e da alcuni episodi di aggressioni violente ai non musulmani. Inoltre, troppo spesso essi non hanno le competenze lavorative necessarie né interesse a lavorare sodo per porre fine alla dipendenza economica.
L’afflusso di popolazioni musulmane che non si integrano induce a chiedersi se la civiltà europea del millennio passato sarà in grado di sopravvivere. L’Inghilterra diventerà Londonistan e la Francia una repubblica islamica? L’Establishment punisce, respinge, mette da parte, ostracizza, reprime e arresta quelli che sollevano tali questioni, svilendoli come estremisti di destra, razzisti e neofascisti.
Renfort vigipirate
Tuttavia, la prospettiva dell’islamizzazione spinge un crescente numero di europei a combattere per il loro modo di vivere tradizionale. Tra i leader di questa lotta ricordiamo la scomparsa Oriana Fallaci e lo scrittore Houellebecq; politici come il premier ungherese Viktor Orbán e il fondatore del partito più popolare dei Paesi Bassi, Geert Wilders.
I partiti politici contrari all’immigrazione ottengono in genere circa il 20 per cento dei voti. E se i pronostici confermano questo dato e parlano forse del 30 per cento dei consensi, in realtà questi partiti potrebbero continuare a crescere. I sondaggi d’opinione mostrano che larghissime maggioranze temono l’Islam e vogliono fermare e anche invertire gli effetti dell’immigrazione, soprattutto quella dei musulmani. In quest’ottica, Norbert Hofer che di recente ha ottenuto il 50 per cento dei voti in Austria potrebbe rappresentare un’importante svolta.
La più grande questione che l’Europa deve affrontare è sapere chi – l’Establishment o la popolazione – determinerà il futuro del continente. Probabilmente, sarà la portata della violenza politica islamista a stabilirlo: l’onda d’urto prodotta dalle stragi (come in Francia dal gennaio 2015) fa pendere la bilancia dalla parte del popolo; oppure, la latitanza di quest’ultimo consente all’Establishment di continuare a prendere le decisioni. Paradossalmente, dunque, le azioni dei migranti plasmeranno sostanzialmente il destino dell’Europa.
Articolo in lingua originale inglese: Islamist Violence Will Steer Europe’s Destiny
Traduzioni di Angelita La Spada
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