Cita: Thethirdeye ha scritto: Grillo: 'Agonia intollerabile, serve un nuovo 25 Aprile'15 agosto, 17:54 http://www.ansa.it/web/notizie/postit/s ... 78668.html"Questa lunga agonia non è più tollerabile. Napolitano, il garante dello status quo, si dimetta, si elegga un nuovo presidente della Repubblica e si vada alle elezioni". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. "Rideremo come bambini quando ci sarà la nuova liberazione, come i nostri nonni in un lontano 25 aprile".
Scrive Grillo: "Siamo a Ferragosto. Il sole brilla, ma il cielo ci appare plumbeo, grigio, spento come nei pomeriggi di smog d'inverno in città. Cosa sono quelle facce? Quelle smorfie da depressi? Non fate così. Non buttatevi giù. Cambiare si può. Siamo dentro un incubo, ma dagli incubi ci si sveglia al mattino. Dopo la notte arriva sempre l'alba, Queste maschere di cartone che popolano la nostra vita sono destinate a sbiadirsi, a scomparire persino nel ricordo. ''Berlusconi chi? Letta chi? Finocchiaro chi? Brunetta chi?'' ci chiederemo tra pochi anni. Cambiare si può. Costruire una nuova Italia solidale, una comunità di persone senza privilegi si può. Un luogo dove i diritti civili valgono per tutti, indistintamente. Nessuno rimarrà indietro. Un reddito di cittadinanza e il diritto a un tetto saranno garantiti per legge. Utopie? Cosa sarebbe la nostra vita senza utopie che possono realizzarsi? Un luogo miserabile dove passare la nostra esistenza. Il dopoguerra ci ha lasciato solo macerie e distruzione, ma ci siamo risollevati. E ora dovremmo temere per quattro cialtroni che hanno occupato lo Stato? Li cacceremo a calci nel culo. Ogni voto un calcio alle prossime elezioni. L'Italia ha bisogno di rinnovamento, di aria fresca, di nuove idee, di giovinezza. Cambiare si può. Partecipare si può. Siamo stati esclusi dalla gestione dello Stato, come ospiti mal sopportati a casa nostra, da un'oligarchia supponente e arrogante. E' tempo di riprenderci le nostre vite, la nostra Patria, di cercare di essere felici. Strano sentire queste parole ''Patria, Felicità''. Sono riusciti, questi osceni rappresentanti vestiti a festa, a farle diventare impronunciabili, come le parole 'Popolo', 'Onestà', 'Dovere', 'Futuro'. Nel film 'Ricomincio da capo' il protagonista era condannato a rivivere sempre la stessa giornata, così succede agli italiani. Sempre gli stessi nomi, le stesse 'emergenze nazionali', gli stessi problemi irrisolti da vent'anni. Ci hanno fatto credere che non esistono alternative., ma cambiare si può". A proposito delle grandi qualità del nostro Presidente, c'è un interessante articolo, che fa riflettere.... Cremaschi: l’Italia verso la catastrofe, grazie al QuirinaleTratto da; Giorgio Cremaschi, “ Il fallimento non sindacabile di Napolitano”, da “Micromega” del 22 luglio 2013). Fonte: http://www.libreidee.org/2013/07/cremas ... quirinale/Scritto il 24/7/13 Il 23 giugno del 2011 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un indirizzo all’assemblea della Confcommercio, poneva come priorità la riduzione del debito pubblico e a tal fine la rigorosa applicazione dei vincoli europei. Allora il debito era pari a circa il 120% del Pil. Dopo due anni di politiche di austerità in applicazione dei vincoli europei, attuate da governi promossi e sostenuti dal presidente della Repubblica, il debito pubblico è al 130% del Pil, quasi 150 miliardi in più. Questo dato è accompagnato da un milione e mezzo di disoccupati in più, dal calo brutale dei redditi e dei consumi, da una crisi che non accenna minimamente a finire, contrariamente alle chiacchiere di Visco e Saccomanni. La stessa caduta dello spread e degli interessi perde effetto di fronte alla crescita complessiva del debito. Unico dato positivo la Borsa, dove la speculazione ha fatto plusvalenze del 30%, nonostante la caduta della economia reale, creando così le premesse per una nuova bolla pronta ad esplodere.
Se Giorgio Napolitano fosse formalmente il capo del governo, un simile clamoroso fallimento rispetto ai suoi stessi propositi lo porterebbe a dover rendere conto. Ma come, imponi duri sacrifici per ridurre il debito, e poi il debito aumenta? Quale capo del governo potrebbe continuare tranquillamente di fronte ad una tale smentita delle sue scelte? Ma Giorgio Napolitano non è il capo del governo, è il presidente della Repubblica che rappresenta l’unità della nazione. Le sue responsabilità non esistono, anche se tutti sappiamo che Monti e Letta hanno governato e governano in virtù del sostegno esplicito e a volte brutale del Quirinale. Ma non è finita qui, perché tutte le istituzioni politiche italiane a loro volta fanno derivare le loro decisioni economiche dai vicoli europei.
Il 4 agosto del 2011 Draghi, allora governatore della Banca d’Italia, e Trichet, allora presidente della Bce, inviarono al governo Berlusconi una lettera che definiva quasi in dettaglio il programma delle politiche di austerità. Tremonti, Monti e Letta hanno seguito scrupolosamente quel copione. A cui si sono aggiunti gli ulteriori vincoli del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio costituzionalizzato. Tutti sostenuti con la massima forza dal presidente Napolitano. Il Parlamento e i principali partiti di governo, ma anche quelli comunque legati al carro del centrodestra e del centrosinistra, hanno solo potuto ratificare decisioni già prese e imposte in altre sedi. Così, mentre il “teatrino del nulla” dei partiti imperversa nel circuito mediatico, le decisioni vere sono assunte e sostenute da sedi formalmente irresponsabili. Non vorremo mica uscire dall’Europa, non vorremo mica infrangere l’unità della nazione!
Il Parlamento, unico responsabile di fronte ai cittadini, diviene in realtà privo di responsabilità, non può decidere neppure sugli F-35, ha ricordato recentemente il Quirinale. E il presidente del Senato ha fermamente rimbeccato un senatore “5 Stelle” che ha accennato al ruolo del Capo dello Stato. La nuova legge di bilancio questo autunno sarà varata da un Parlamento privo di potere, perché la Commissione Europea potrà intervenire e cambiare le poste, se queste non corrisponderanno ai vincoli del Fiscal Compact e di tutti gli altri patti europei per l’austerità. Così questa politica fallimentare andrà avanti perché i suoi veri titolari, la Troika europea ed il presidente della Repubblica, sono formalmente insindacabili. Su questa finzione istituzionale affondano l’economia e la democrazia del nostro paese. È bene allora che le mobilitazioni che finalmente si annunciano per l’autunno si rivolgano non solo verso il governo e i suoi impresentabili partiti, ma verso chi sopra di loro, in Italia ed in Europa, ha preso le decisioni che ci han portato a questo disastro.
|
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video thethirdeye@ufoforum.it
|
|