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mik.300 ha scritto: Cita:
ubatuba ha scritto: SA) - PARIGI, 10 LUG - Il ministro della difesa francese Gerard Longuet ha detto oggi che la crisi libica difficilmente sarà risolvibile solo con l'intervento militare e che una soluzione politica sembra stia diventando sempre più auspicabile. "E' stato ampiamente dimostrato che non c'é alcuna possibilità con il ricorso alla forza", ha detto Longuet in un'intervista. "Abbiamo sollecitato le due parti a parlarsi, secondo noi è giunto il momento di sedersi attorno a un tavolo".
http://wwww.ansa.it/web/notizie/rubrich ... 39958.htmlma prob si poteva negoziare anke senza una guerra che cosi'come condotta manco il mio adorato cane avrebbe fatto peggio, dopo avere sperperato euro e con i bombardamenti ucciso persone innocenti,si e' capito che con solo attacchi aerei non si arriva a nulla,e quindi x la francia la cosa giusta e'negoziare con gheddafi,......ma xche' l'italia si e' imbarcata in una avventura in cui ha tutto da perdere.....mah delirio di onnipotenza.
se mi ricordo bene
qualche fesso (o furbo) all'inizio disse:
" sarà una guerra lampo.."
se trovo il link,
lo inserisco,
col nome dell'eminente ufficiale.. http://www.repubblica.it/esteri/2011/03 ... -13851390/"
Sarà una guerra lampoprima che il raìs incendi i pozzi"
I piani della coalizione: pioggia di fuoco giorno e notte. Nel mirino radar, cisterne e contraerea. Non ingaggerà in campo aperto: troppa la sproporzione delle forze Gheddafi non controlla né cielo né mare. I suoi Mig accecati dalla guerra elettronica di CARLO BONINI
"Sarà una guerra lampo prima che il raìs incendi i pozzi"
ROMA -
Giorni. Pochi giorni. Non mesi. Tantomeno settimane. Le ragioni, l'agenda e i delicati equilibri che tengono insieme le cancellerie di Parigi e Londra, la Casa Bianca e la Lega Araba, definiscono i "battle plans" degli stati maggiori alleati. Promettono -
lo ha sottolineato ieri Barack Obama, lo annuncia questo incipit di guerra con gli attacchi al suolo francesi su bersagli in movimento e con i 110 missili da crociera americani e inglesi rovesciati in meno di un'ora sui quadranti di Tripoli e Misurata -
un conflitto rapido. Con fuoco dal mare e dall'aria su obiettivi militari libici indicati come "circoscritti": installazioni radar, centri di controllo e comando, fortificazioni e rifugi sotterranei, caserme, difese costiere, unità meccanizzate e corazzate, batterie di lancio della difesa aerea e missilistica, depositi di carburante, basi aeree.
Una violenta spallata pianificata, di qui ai prossimi giorni, da una routine di fuoco in diverse e ripetute ondate. Di giorno e di notte. Cui saranno chiamati a partecipare i caccia dell'intera coalizione. Che accechi il sistema di difesa libico e ne pieghi la resistenza.
Che risparmi alle opinioni pubbliche occidentali e arabe lo spettacolo di un nuovo cruento pantano nel deserto utile solo a rafforzare Muhammar Gheddafi. Evocativa persino nel nome scelto dai comandi americani (il generale Carter Ham del comando Africa-Mediterraneo e l'ammiraglio Sam Lockler della quinta flotta): una "Odissea all'Alba" che scommette su una reazione emotiva nei bunker di Tripoli, nei quadri ufficiali dell'esercito e dell'aviazione libici, in grado di squagliare rapidamente quel che resta della esile catena di comando politico-militare che ancora si stringe intorno al Colonnello.
ecc. ecc.
20 marzo 2011.