Pyongyang dichiara guerra a Seul. La Casa Bianca: "Pronti a intervenire"
Sabato, 30 marzo 2013 - 09:22:00
La Corea del Nord ha annunciato che e' entrata "in stato di guerra", ed e' l'ultima delle sue roboanti, aggressive minacce contro Seul e Washington. "Da questo momento le relazioni Nord-Sud sono entrate in stato di guerra e le questioni che si creeranno tra il Nord e il Sud saranno trattate di conseguenza", ha fatto sapere Pyongyang con un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale Kcna. Le due Coree sono tecnicamente in stato di guerra da sei decenni, perche' la guerra del 1950-53 si concluse solo con un cessate-il-fuoco, dopo il quale furono firmati un armistizio e accordi di non aggressione. Nonostante le ripetute ultime minacce, secondo gli osservatori e' comunque improbabile che Pyongyang rischi una sconfitta praticamente certa scatenando una guerra su vasta scala.
WASHINGTON "IN STRETTO CONTATTO" CON SEUL - La Casa Bianca ha fatto sapere di prendere in considerazione "seriamente" le nuove minacce di Pyongyang contro Seul, ma ha rilevato anche che le minacce del regime comunista seguono un modello consueto. La portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza, Caitlin Hayden, ha detto che Washington "prende le minacce seriamente e rimane in stretto contatto" con il suo alleato nordcoreano.
SEUL NON HA INDIVIDUATO MOVIMENTI ANOMALI TRUPPE NORD - La Corea del Sud non ha individuato movimenti inusuali nelle truppe del suo bellicoso 'cugino', la Corea del Nord, dopo che il regime comunista ha annunciato di essere entrata "in stato di guerra" con Seul. Le Forze Armate sudcoreane, che nelle ultime settimane tengono sotto stretta osservazione la Corea del Nord a causa delle ripetute, aggressive minacce del regime di Kim Jong-un, non hanno individuato nelle ultime ore movimenti particolari nel Paese vicino, ha indicato una fonte militare all'agenzia locale Yonhap. Il ministero della Difesa di Seul, per parte sua, ha invece denunciato l'"offensiva" retorica nordcoreana, parlando di "minacce inaccettabili" che "pregiudicano la pace e la stabilita' nella penisola della Corea" e ha ripetuto l'impegno a rispondere con durezza nel caso di un ipotetico attacco.
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