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sezione 9 ha scritto:
L'unica cosa che il centrosinistra deve fare (non il PD, il CS) è di smetterla di parlare di boiate (ma chi se ne frega delle primarie o delle alleanze!) e di cominciare a dire, unitariamente, cosa si vuole fare dopo aver vinto.
E su questo sono d'accordo con te al 100%.
Grazie sezione... dico davvero, per questo tuo post. Una lettura della situazione molto ben fatto. Come puoi ben immaginare forse non sono d'accordo su tutte le cose che dici, ma questo non necessariamente rappresenta un problema, quanto invece un'opportunità su cui discutere.
Proviamoci!
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sezione 9 ha scritto:
un eletto M5S non risponde agli elettori, al consiglio, alla "politica", risponde solo a Grillo: Pizzarotti prende i voti, ma quando sceglie non sta attento alle opinioni della gente, o degli altri partiti, ma solo a quello che vuole Grillo, che non prende voti, e che ha "al fianco" una ditta privata. Così la democrazia viene delegata a persone private al di fuori del sistema democratico. Gli eletti M5S sono continuamente sotto ricatto: chi sgarra, si vede emarginato ed espulso, e siccome sa che dicendo "morte ai partiti" gli altri partiti non lo sosterranno mai, l'unica possibilità che ha per fare politica è di restare dentro al M5S, cioè di accontentare il capo.
Su questo non sono d'accordo con te. Mi spiego meglio, può esser vero che gli eletti del M5S siano sotto ricatto da parte del movimento stesso (non di Grillo), ma questo a tutela del rispetto delle regole del non statuto e degli ideali promossi dal movimento.
Ho assistito recentemente alla prima riunione di costituzione del movimento nel mio comune e questo punto è stato chiarito con molta decisione da parte dei ragazzi attivi da anni nel movimento.
Mi hanno convinto. Si tratta sostanzialmente della possibilità di promuovere una sorta di 'mozione di sfiducia' nei confronti degli eletti che non seguano le regole di moralità e trasparenza previste nel non statuto.
Facciamo finta che Pizzarotti domani si "venda" al miglior offerente e dia semaforo verde all'apertura dell'inceneritore a Parma, violando di fatto la delega ricevuta dal corpo elettorale. A quel punto credo sia giusto che il M5S prenda le distanze da tale tipo di comportamento levando l'appoggio e il simbolo al loro stesso sindaco poichè agisce contro il volere e gli interessi degli stessi cittadini.
Il rovescio della medaglia sta nella possibilità di abuso di questo tipo di "potere", ma anche in questo caso l'ultima parola spetta ai cittadini attraverso il meccanismo di partecipazione diretta, ovvero l'espressione continua del proprio volere.
Funzionerà?! A priori non lo possiamo sapere, ma personalmente mi sembra un bel tentativo.
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sezione 9 ha scritto:
Grillo, come ho scritto sopra, ha la possibilità di ricattare i suoi, Bersani no. Mentre Bersani diceva che la riforma del lavoro andava cambiata, contemporaneamente Colaninno diceva "viva Monti". Quello che farei io è di prendere Colaninno e di sparargli. Ma il risultato sarebbe la fuga a destra di metà partito. Dirai che sono dei "venduti", ma sbaglieresti: in democrazia le scelte si prendono assieme e liberamente, non sotto ricatto, e la linea del partito deve essere concordata, non può mai essere imposta.
E' vero che in democrazia le decisioni si prendono insieme, ma se faccio parte di un partito significa che mi devo riconoscere negli ideali di quel partito/movimento.
Quello che mi domando è: come fa Colaninno con le sue dichiarazioni a sentirsi membro di un partito di sinistra? Come fa quel partito ad accettare simili esternazioni? Andando avanti così se per assurdo Monti promuovesse un federalismo alla maniera di Bossi, cosa farebbe il PD?
Io vorrei capire fino a che punto il PD è disposto ad accettare i diktat del governo (e delle sue correnti interne) che tendono a fargli perdere identità e credibilità... non potrebbe anche essere questo lo scopo?
Scusa, deformazione caratteriale di veder complotti dappertutto.
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sezione 9 ha scritto:
Prova a immaginare Bersani che dice (come pensa) che Monti è un paraculo: secondo te cosa capita?
La prima cosa (se la sua dichiarazione fosse seguita da fatti concreti) sarebbe la possibilità di riottenere il mio voto, e forse, più in generale, di riottenere credibilità.
Poi, per ottenere il mio voto, essendo io contro questa idea di europa, asservita al potere finanziario e non a quello politico-democratico, ci vorrebbe molto di più... ma in questo caso si tratta esclusivamente di me.
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sezione 9 ha scritto:
Finchè il nemico sarà l'alleato e l'obiettivo sarà non il Paese ma la poltrona da segretario...
Il nemico non è solo l'alleato... è tutto il sistema. In gioco c'è il nostro futuro. Se credi veramente in quello che hai scritto nel tuo post, allora forse c'è una flebile possibilità di rinnovamento anche nei partiti tradizionali.
Come in tutte le cose, dipende solo dalle persone che li compongono.