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Esatto, bisogna stampare [:)] naturalmente non stampare moneta a prestito.

[BBvideo]5NZm6lIrDQY#![/BBvideo]


Ultima modifica di Wolframio il 04/04/2013, 22:35, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/04/2013, 08:21 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

[quote]Blissenobiarella ha scritto:

L'UE PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L'EUROZONA
http://perchiunquehacompreso.blogspot.i ... ositi.html

Ma chi era rmnd che voleva l'Unione Bancaria, l'Unione Politica e l'Eurogendfor?
Mi pare di sì.... chissà se sia ancora dello stesso avviso...... [:D]


Forse ti sfugge il quadro d'insieme e cioè: "secondo te , se una banca è in rosso, e forse preferibile far pagare tutti i cittadini europei indistintamente o solo i depositari c/o tale isitituto di credito con conti superiori a 100mila euro (cifre inferiori sono già garantite da normative europee)?"
Tu poi anche rispondermi: "non paga nessuno"..
ok, la banca fallisce e tutti, piccoli e grandi risparmiatori si ritrovano col conto azzerato.

No... la mia risposta è un altra. Rispetto alla situazione attuale, che a parte il '29 non ha
precedenti storici, invece di mandare nazioni intere a dormire sotto i ponti, si potrebbe
STAMPARE, una tantum, una quantità di denaro tale da rimettere le cose a posto. Così
come fanno gli americani e i giapponesi.

Tu, che NON credi alla tesi del "complotto", potresti indicarmi il motivo che ha impedito
all'America di collassare nel 2012? Sapresti dirmi inoltre come mai, in uno dei vertici del
G20, il Presidente Obama abbia indicato come soluzione della crisi europea proprio quella
di STAMPARE IL DENARO NECESSARIO, così come si fa in USA, e come mai nessuno gli
abbia dato ascolto?

Ultima domanda: sapresti dirmi quale opzione sceglieresti, se fossi TU a decidere, tra
l'aumento momentaneo dell'inflazione (spauracchio della stampa di denaro dal nulla)
e il collasso irreversibile dell'economia reale di cui siamo testimoni passivi come "cittadini
europei"?
[/quote]

L'articolo è di un anno fa....

Paul Krugman all’Europa: “Stampate moneta e fate aumentare l’inflazione”
http://www.agoravox.it/Paul-Krugman-all ... mpate.html



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 05/04/2013, 13:14 
Unicredit: "Accettabile confisca risparmi per salvare banche"
di: WSI Pubblicato il 05 aprile 2013| Ora 09:35
http://www.wallstreetitalia.com/article ... anche.aspx


"Giusto che in futuro i correntisti non assicurati paghino per evitare il fallimento delle banche". L'AD Ghizzoni lo ha dichiarato ieri, entrando nel merito del caso cipriota. Alert di Fitch: rischi sulla qualità del credito del sistema finanziario italiano.

NEW YORK (WSI) - I risparmi che non sono garantiti da alcuna tutela potrebbero essere usati in futuro per contribuire al salvataggio delle banche a rischio fallimento, a patto che diventi una soluzione unica in Europa. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit.

"Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche e' accettabile", posto che sia un opzione comune in Europa, ha dichiarato ieri a Vienna il manager del principale istituto italiano.

L'Unione Europea, ha spiegato il 57enne banchiere, dovra' pero' introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri.

Intanto Fitch lancia un allarme sul settore del credito del nostro paese. Per l'agenzia di rating, infatti, l'aumento degli oneri legati al deterioramento dei crediti, conseguenza di un'economia debole, "continuerà per tutto il 2013" per le banche italiane.

Fitch ha confermato l'outlook negativo per i gruppi nazionali, che "dovranno affrontare un altro anno difficile dominato dalle incertezze dell'economia". Secondo gli economisti, l'economia italiana "comincerà a riprendersi nella seconda parte dell'anno" ma ogni rinvio della ripresa indebolirà le prospettive della qualità degli asset e la redditività delle banche.

L'unica concessione è sui miglioramenti dal punto di vista della capitalizzazione; le stime di Fitch sul Paese sono di un'economia in contrazione dell'1,8% quest'anno, dopo il -2,2% del 2012.



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MessaggioInviato: 05/04/2013, 14:31 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Unicredit: "Accettabile confisca risparmi per salvare banche"
di: WSI Pubblicato il 05 aprile 2013| Ora 09:35
http://www.wallstreetitalia.com/article ... anche.aspx

"Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche e' accettabile", posto che sia un opzione comune in Europa, ha dichiarato ieri a Vienna il manager del principale istituto italiano.

L'Unione Europea, ha spiegato il 57enne banchiere, dovra' pero' introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri.




PROBLEMA (crisi creata a tavolino)
REAZIONE (panico della popolazione europea)
SOLUZIONE (imposizione di una legge/regola in grado di risolvere il "PROBLEMA")

Già.... peccato che coloro i quali propongono ed esigono questa "SOLUZIONE"
siano esattamente gli stessi che hanno creato il "PROBLEMA" a monte....

Un pò come quei gommisti che si trovano nelle strade di periferia...
che per raccattare clienti, gettano di proposito chiodi in prossimità
del loro esercizio commerciale....



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MessaggioInviato: 05/04/2013, 14:45 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Unicredit: "Accettabile confisca risparmi per salvare banche"


Se la mettiamo su questo piano allora:

"Accettabile confisca banche per salvare risparmi"

[;)]



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Ragazzi, siamo decisamente in un periodo storico decisivo. Le decisioni che verranno prese in questo periodo influenzeranno le nostre vite per decenni. Dobbiamo assolutamente cercare di capire bene cosa sta accadendo, per questo è essenziale riuscire ad accedere ad informazioni corretta ed esaustive. Dobbiamo tenere gli occhi aperti, non è il momento per lasciarci accecare dai nostri ideali e dai nostri sogni, dobbiamo essere lucidi e cercare di spingere gli eventi nella direzione giusta.



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MessaggioInviato: 05/04/2013, 17:51 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Unicredit: "Accettabile confisca risparmi per salvare banche"


Se la mettiamo su questo piano allora:

"Accettabile confisca banche per salvare risparmi"

[;)]


concordo in toto,e sarebbe pure arrivato il momento...cmq sempre troppo tardi...... [:(!]


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MessaggioInviato: 05/04/2013, 18:57 
l'unica vera soluzione è una guerra mondiale, com'è sempre stato dopo crisi di questo tipo. Lo spauracchio coreano è pronto, non ci resta che aspettare :)

Ho fatto questa domanda a qualche mio amico avvocato ma ho ricevuto solo risposte politiche, magari la faccio qua se c'è qualcuno in grado di rispondermi.

Perchè se l'europa è contraria agli aiuti di stato alle imprese private, le banche possono essere aiutate, addirittura privando i cittadini che non c'entrano nulla? Non è un aiuto di stato ad una impresa privata? Legalmente non si può fare nulla? C'è una eccezione a favore delle banche? Scusate se magari la domanda per molti di voi è banale ma è un dubbio che ho da tempo :)



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MessaggioInviato: 05/04/2013, 23:52 
Gli stregoni del male
di Loretta Napoleoni
http://www.byoblu.com/post/2013/04/05/G ... x#continue


I debiti delle banche li pagano i risparmiatori, ecco il nuovo mantra di Eurolandia. Peccato che in Italia i media tradizionali lo ignorino, nascondendo dietro le beghe politiche ed i tentativi di Bersani di formare un governo i pericoli che minacciano il paese da oltralpe. Esistono infatti alcune similitudini raccapriccianti tra Cipro ed il nostro paese che si vogliono nascondere.




Il “salvataggio” di Cipro rappresenta un cambiamento radicale della strategia fino ad ora seguita dall’Unione Europea per arginare la crisi del credito. Per la prima volta il peso del debito viene spostato dalla banca ai clienti, che l’UE definisce investitori, ma che in realtà sono risparmiatori.
Dal crollo della Lehman Brothers la politica dei governi è stata sempre la stessa: sostenere le banche per evitare che si diffondesse sui mercati il panico. Tutti i salvataggi sono avvenuti dando fondo alle presse, e cioè stampando carta moneta. In Europa la BCE in meno di un anno ha elargito alle banche 2 mila miliardi di euro in cambio di obbligazioni di tutti i tipi. Faceva parte di questa strategia anche la riduzione progressiva del debito attraverso una serie di “rinegoziazioni” ad hoc. Alla Grecia il settore privato ha abbonato il 75 per cento del debito, che significa che per ogni euro questa nazione restituirà 25 centesimi. Alla fine del 2012 anche istituzioni sovranazionali quali la BCE e l’UE hanno scontato parte del debito greco. E molti in quell’occasione hanno pensato che la soluzione del problema fosse l’affrancamento di una parte del debito. Ebbene si sbagliavano.
Costringere il governo cipriota a prelevare dai conti superiori a 100 mila euro una percentuale, ancora non ben stabilita, che potrebbe essere anche il 40 o 50 per cento ci dice che la politica di Bruxelles è cambiata radicalmente. Ed infatti le quotazioni della Banca Intesa San Paolo e dell’UniCredit sono crollate del 6 per cento, lo stesso vale per quelle della Societe’ Generale francese. Senza le continue iniezioni di liquidità della BCE queste banche farebbero la fine della Laiki cipriota, sarebbero smembrate ed i depositi verrebbero usati per riempire i buchi neri del debito. Fino a quando la BCE pomperà denaro in queste banche? Domandiamocelo. La crisi cipriota è scoppiata perché la BCE improvvisamente ha chiuso i rubinetti della liquidità.

E veniamo alle similitudini tra Cipro e l’Italia. Il rapporto tra il PIL di Cipro e la ricchezza monetaria depositata nelle banche era il più alto in Europa, che significa? Che rispetto al PIL il sistema bancario era molto grande, o meglio, sproporzionalmente grande. In Italia il rapporto tra PIL e la ricchezza delle famiglie presenta una sproporzione simile. A Cipro tutti sappiamo c’erano i soldi dei russi e degli stranieri perché era un paradiso fiscale, e quindi si è voluto utilizzare quel denaro per coprire il buco del debito. Eticamente parlando si è detto: rubare ai ladri è giusto e quindi facciamolo. Nessuno ha obiettato che rubare è sbagliato a prescindere da chi si deruba. In Italia sarà più difficile attingere al patrimonio delle famiglie ma se questa è la nuova strategia è chiaro che la Troika imporrà una patrimoniale insieme ad un prelievo forzoso nel caso in cui il paese chieda aiuto o lo si voglia lasciar andare come Cipro. E di nuovo si userà la morale spicciola applicata a Cipro: rubare a chi si è arricchito negli ultimi 20 anni è giusto.



Queste politiche sono agghiaccianti perché non sono politiche ma imposizioni totalitarie da parte di istituzioni ed individui non eletti. In passato di fronte a queste crisi si optava per politiche socialiste: nazionalizzazioni, tassazioni, patrimoniali e così via. Si trattava di misure altrettanto drastiche che però erano giustificate dalla ragione di stato. Era questa che le legittimava. Ed anche se tra la popolazione non erano popolari, tutti ne intuivano la necessità. Oggi la parola socialista appartiene al dizionario dei termini obsoleti, chi la pronuncia viene paragonato agli untori del Manzoni, gente che porta jella si direbbe a Roma. Eppure ciò che l’UE ha fatto fino ad ora, la stessa politica della Troika nell’Eurozona, è un esempio moderno di politiche totalitarie dirette a salvare il cuore di questa costruzione monetaria a scapito della periferia. E qui sta la differenza con le politiche classiche socialiste: i sacrifici di una o piu’ nazioni servono a salvarne altre, evitano a queste di confrontarsi con i loro errori. Chi ha fatto entrare Cipro in Eurolandia nel 2008? I paesi forti dell’UE. Chi ha rifiutato la Turchia? Sempre loro. E chi ne paga le conseguenze? I cittadini della periferia. Ecco l’unione che abbiamo creato.

Adesso il ladrocinio si è allargato agli stranieri, ai russi. La prossima mossa sarà attaccare i benestanti della periferia dopo aver dissanguato la classe media ed i poveri. Succedera’ in Spagna o in Italia. E’ inevitabile, dove le banche continuano a produrre bilanci in rosso frutto di un’alchimia finanziaria degna dei peggiori stregoni del male.

I talk show politici dovrebbero parlare di questo, invece di giocare al Bingo di chi comparirà nel nuovo governo.



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MessaggioInviato: 06/04/2013, 04:31 
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MaxpoweR ha scritto:

Ho fatto questa domanda a qualche mio amico avvocato ma ho ricevuto solo risposte politiche, magari la faccio qua se c'è qualcuno in grado di rispondermi.

Perchè se l'europa è contraria agli aiuti di stato alle imprese private, le banche possono essere aiutate, addirittura privando i cittadini che non c'entrano nulla? Non è un aiuto di stato ad una impresa privata? Legalmente non si può fare nulla? C'è una eccezione a favore delle banche? Scusate se magari la domanda per molti di voi è banale ma è un dubbio che ho da tempo :)


E' un'ottima domanda questa qui......... [:D]

Altro che eccezione per le banche... ci sono trattati interi costruiti su misura per le Banche.
Il sistema attuale può crollare miseramente..... le banche no. Almeno... non le Banche
Centrali. Ma chi li ha messi a punto questi trattati? E chi detiene il controllo delle Banche
Centrali? Gli stessi che OGGI, giocano a risiko con le nazioni.

Forse ti può essere d'aiuto questo video..... (1 di 3)




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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Thethirdeye ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Ho fatto questa domanda a qualche mio amico avvocato ma ho ricevuto solo risposte politiche, magari la faccio qua se c'è qualcuno in grado di rispondermi.

Perchè se l'europa è contraria agli aiuti di stato alle imprese private, le banche possono essere aiutate, addirittura privando i cittadini che non c'entrano nulla?Non è un aiuto di stato ad una impresa privata? Legalmente non si può fare nulla? C'è una eccezione a favore delle banche? Scusate se magari la domanda per molti di voi è banale ma è un dubbio che ho da tempo :)


E' un'ottima domanda questa qui......... [:D]

Altro che eccezione per le banche... ci sono trattati interi costruiti su misura per le Banche.
Il sistema attuale può crollare miseramente..... le banche no. Almeno... non le Banche
Centrali. Ma chi li ha messi a punto questi trattati? E chi detiene il controllo delle Banche
Centrali? Gli stessi che OGGI, giocano a risiko con le nazioni.

Forse ti può essere d'aiuto questo video..... (1 di 3)






Cita:
(no, grazie, sono aziende del mercato e quindi falliscano come le altre.) [^]


sabato 6 aprile 2013

E il presidente dell'Islanda disse: "I mercati finanziari? Contano di più democrazia, diritti umani, stato di diritto"

Immagine

Purtroppo il meccanismo è conosciuto e pure ben oliato. Inevitabilmente c'è un debito pubblico da saldare e ci sono le Banche da salvare. E c'è una Troika composta da Fmi, Ue e Bce, preposta a chiedere sacrifici enormi agli Stati d'Europa. Così i cittadini vedono i loro stipendi devastati, le tasse aumentate e i servizi sociali spariti in cambio di prestiti a tassi usurai che fanno ancora levitare il debito.
E i governi spennano le popolazioni a favore dei principali responsabili dei disastri economici sotto la minaccia costante del default, ingigantendo ad ogni passo la recessione e soffocando ogni minima possibilità di ripresa o crescita. Una spirale perversa alimentata da poteri finanziari, organismi extranazionali, politici compiacenti e media fiancheggiatori preposti a inculcare in ogni testa l'ineluttabilità delle manovre. In tutta questa storia c'è però anche una bellissima isola europea adagiata nell'Oceano Atlantico, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, che conta poco meno di 320mila abitanti. Il suo nome è Islanda ed ha dimostrato al mondo intero come una strada diversa possa essere percorsa.

Immancabili Soloni, spesso appesi a fili da burattinaio, accusavano i governanti islandesi di incredibile incoscienza. Ma loro hanno marciato con schiena diritta, mettendo gli interessi del popolo davanti a quelli della finanza. E, prima il Fmi (Fondo Monetario Internazionale) e poi l'Etfa (European Free Trade Association), hanno dovuto ammettere, non senza stridore di denti, che avevano ragione. Fino a riconoscere loro perfino la mancanza di un obbligo di risarcimento completo degli investitori stranieri, dopo la scelta fatta di abbandonare al fallimento le Banche responsabili del disastro economico, e di mettere i banchieri colpevoli in manette, anziché regalargli montagne di soldi pubblici per ricapitalizzarli come avviene altrove.

Quell'isola nordica, ricca d'acqua cristallina e montagne verdi, vulcani dai nomi impronunciabili e gente fiera, ha dato una lezione a tutti. Si trovava nella stessa condizione di Grecia e Cipro, di Portogallo e Irlanda, di Spagna e, a voler esagerare (ma non tanto), Italia e le volevano imporre la solita cura a base di austerità, con tagli e tasse, rinunce per tanti e privilegi per pochi. Una cura che ha ridotto in povertà gli Stati dove ha trovato applicazione invece di guarirli, tanto da farla temere ormai più del male che pretende di debellare. Una realtà divenuta evidente ai più e perfino a quanti un tempo difendevano le dosi draconiane di quel medicamento somministrate da governanti come Monti, perché altrimenti – preconizzavano – faremo la fine della Grecia. Strano vederli ora nei panni dei fustigatori di tasse e tagli esagerati che ammazzano l'economia e il lavoro.

Nell'Isola dei ghiacci hanno fatto il contrario di quanto banchieri ed avvoltoi della finanza domandavano. Chiedevano di salvare le Banche che avevano portato al disastro economico e di tartassare i cittadini e loro hanno risposto in coro: no, grazie, sono aziende del mercato e quindi falliscano come le altre. E in ogni caso viene prima l'interesse del popolo. Anche agli islandesi rinfacciavano di aver vissuto sopra le loro possibilità, gli dicevano di dimenticarsi il vigente sistema pensionistico, quello sanitario e quello dell'istruzione insieme a tutto lo stato sociale perché non se lo potevano più permettere. Ma donne e uomini, lavoratori e studenti, imprenditori, intellettuali e governanti di quelle fredde lande hanno risposto in definitiva più o meno così: ciò che non possiamo davvero permetterci è di farci succhiare il sangue dai vampiri della finanza che nulla ci danno in cambio.

Ed allora hanno fatto circolare bugie, sminuito l'operato del coraggioso Stato, detto che l'Islanda è realtà troppo piccola e dunque il suo esempio non è calzante. Ma quanta interessata falsità si può nascondere in tali affermazioni? E' davvero determinante la dimensione geografica o demografica, oppure un modello economico può valere sia per i piccoli che per i grandi Stati? Forse si potrà discutere di tanti risvolti, ma di sicuro il caso Islanda è da analizzare. E forse si ha solo paura dell'esempio che quell'Isola tenace ha dato al resto d'Europa, e non solo.

Basta tirare le somme e inquadrare i risultati. A pochi anni dal tracollo delle sue Banche (2008) e dalla crisi dell'apparato economico il Paese dei ghiacci vanta risultati migliori della maggior parte degli altri Paesi del Vecchio Continente, con una disoccupazione sotto il 5 per cento e un tasso di crescita vicino al 3 per cento annuo. Ha nazionalizzato i principali istituti di credito, fatto referendum, svalutato, investito, spezzato il cappio dei prestiti internazionali e vinto la sua guerra dimostrando quanto fosse pretestuoso il vociare di banchieri e sodali vaticinanti disastri. Gli islandesi hanno rifiutato di ridursi schiavi e si son resi liberi impugnando la sovranità che loro compete, come si evince dalle parole pronunciate durante un'intervista dal presidente Olafur Ragnar Grimsson di cui qualsiasi governante dovrebbe far tesoro. "Per il nostro popolo – ha affermato - abbiamo lasciato che le Banche fallissero, instaurato dei controlli sui cambi e cercato di proteggere lo stato previdenziale, rifiutandoci di applicare l'austerità in modo brutale". Bello, no? Ci pensate? Un presidente che ha a cuore prima di tutto i suoi cittadini e li difende da provvedimenti lacrime e sangue cari ai predatori della finanza. Che consente loro di esprimersi con strumenti democratici, magari chiede sacrifici ma ne spiega il perché e dimostra poi nei fatti quanto servano davvero al popolo e non ai parassiti.

E' una vicenda consolante, di quelle che vorresti sempre raccontare. Quella di un Paese che ha dimostrato al mondo intero di aver fatto bene a imboccare certe strade e di essere adesso ben lontano dalle situazioni simil Cipro o simil Grecia in cui volevano gettarlo. E' ancora il presidente d'Islanda a spiegare pubblicamente i valori che hanno ispirato quelle scelte, sancendo cosa significhi essere un politico nel senso più nobile del termine. "Abbiamo prima di tutto preso coscienza del fatto che non si trattava solo di crisi economica e finanziaria, ma anche di crisi politica, democratica e perfino giudiziaria – spiega Grimsson – Un esercito di esperti e di autorità finanziarie però mi diceva: se autorizzate la gente ad esprimersi, isolerete finanziariamente l'Islanda per decenni. Una prospettiva apparentemente catastrofica. Ero dunque davanti a una scelta fondamentale: da una parte gli interessi della finanza, dall'altra la volontà democratica del popolo. E io mi son detto (e l'ho detto anche agli amici europei):la parte più importante della nostra società non sono mica i mercati finanziari. E' la democrazia, sono i diritti umani, lo Stato di diritto". Non gli interessi delle Banche... capito che lezione? Ma già, scusate, dimenticavo: l'Islanda è solo un'isola fredda e lontana adagiata nell'Oceano Atlantico e soprattutto... è una realtà troppo piccola da considerare. O no?

http://notizie.tiscali.it/socialnews/Dess/6871/articoli/E-il-presidente-dell-Islanda-disse-Pi-dei-mercati-finanziari-contano-la-democrazia-i-diritti-umani-lo-stato-di-diritto.html"

Source: TERRA REAL TIME: E il presiden...ritti umani, stato di diritto"


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[quote]Thethirdeye ha scritto:

[quote]Blissenobiarella ha scritto:

L'UE PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L'EUROZONA
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Tu poi anche rispondermi: "non paga nessuno"..
ok, la banca fallisce e tutti, piccoli e grandi risparmiatori si ritrovano col conto azzerato.

No... la mia risposta è un altra. Rispetto alla situazione attuale, che a parte il '29 non ha
precedenti storici, invece di mandare nazioni intere a dormire sotto i ponti, si potrebbe
STAMPARE, una tantum, una quantità di denaro tale da rimettere le cose a posto. Così
come fanno gli americani e i giapponesi.

Tu, che NON credi alla tesi del "complotto", potresti indicarmi il motivo che ha impedito
all'America di collassare nel 2012? Sapresti dirmi inoltre come mai, in uno dei vertici del
G20, il Presidente Obama abbia indicato come soluzione della crisi europea proprio quella
di STAMPARE IL DENARO NECESSARIO, così come si fa in USA, e come mai nessuno gli
abbia dato ascolto?

Ultima domanda: sapresti dirmi quale opzione sceglieresti, se fossi TU a decidere, tra
l'aumento momentaneo dell'inflazione (spauracchio della stampa di denaro dal nulla)
e il collasso irreversibile dell'economia reale di cui siamo testimoni passivi come "cittadini
europei"?
[/quote]

L'articolo è di un anno fa....

Paul Krugman all’Europa: “Stampate moneta e fate aumentare l’inflazione”
http://www.agoravox.it/Paul-Krugman-all ... mpate.html
[/quote]

Caro rmnd.... quando capiti di qui.... mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero... [;)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Thethirdeye ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

[quote]rmnd ha scritto:

[quote]Thethirdeye ha scritto:

[quote]Blissenobiarella ha scritto:

L'UE PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L'EUROZONA
http://perchiunquehacompreso.blogspot.i ... ositi.html

Ma chi era rmnd che voleva l'Unione Bancaria, l'Unione Politica e l'Eurogendfor?
Mi pare di sì.... chissà se sia ancora dello stesso avviso...... [:D]


Forse ti sfugge il quadro d'insieme e cioè: "secondo te , se una banca è in rosso, e forse preferibile far pagare tutti i cittadini europei indistintamente o solo i depositari c/o tale isitituto di credito con conti superiori a 100mila euro (cifre inferiori sono già garantite da normative europee)?"
Tu poi anche rispondermi: "non paga nessuno"..
ok, la banca fallisce e tutti, piccoli e grandi risparmiatori si ritrovano col conto azzerato.

No... la mia risposta è un altra. Rispetto alla situazione attuale, che a parte il '29 non ha
precedenti storici, invece di mandare nazioni intere a dormire sotto i ponti, si potrebbe
STAMPARE, una tantum, una quantità di denaro tale da rimettere le cose a posto. Così
come fanno gli americani e i giapponesi.

Tu, che NON credi alla tesi del "complotto", potresti indicarmi il motivo che ha impedito
all'America di collassare nel 2012? Sapresti dirmi inoltre come mai, in uno dei vertici del
G20, il Presidente Obama abbia indicato come soluzione della crisi europea proprio quella
di STAMPARE IL DENARO NECESSARIO, così come si fa in USA, e come mai nessuno gli
abbia dato ascolto?

Ultima domanda: sapresti dirmi quale opzione sceglieresti, se fossi TU a decidere, tra
l'aumento momentaneo dell'inflazione (spauracchio della stampa di denaro dal nulla)
e il collasso irreversibile dell'economia reale di cui siamo testimoni passivi come "cittadini
europei"?
[/quote]

L'articolo è di un anno fa....

Paul Krugman all’Europa: “Stampate moneta e fate aumentare l’inflazione”
http://www.agoravox.it/Paul-Krugman-all ... mpate.html
[/quote]

Caro rmnd.... quando capiti di qui.... mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero... [;)]
[/quote]

Krugman è un premio nobel dell'economia (un premio nobel che non esiste). In realtà Krugman si è ridotto a fare l'opinionista, a pagamento immagino.
E come opinionista, le sue restano considerazioni opinabili per altri econonomisti. Perchè l'economia non è scienza esatta, forse non è neanche scienza. E' filosofia con le sue scuole di pensiero differenti, che abusa in modo improprio degli strumenti matematici.

http://vonmises.it/2012/09/07/lincomprensione-krugmaniana-del-gold-standard/



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Sono capitato per caso su Rai Uno durante la trasmissione di Giletti "L'Arena" e parlavano del suicidio di quella coppia a Civitanova Marche.

Si ponevano la domanda di come mai la Germania, che nel 2000 attraversava una crisi economica simile a quella italiana, riuscì a riprendersi e gli ospiti si sono dilettati nelle ipotesi più ricercate e sofisticate quando la risposta è estremamente banale. Ma purtroppo nessuno ha le palle di dirlo.

Hanno fatto l'euro... e ci hanno rovinato!



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rmnd ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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[quote]Thethirdeye ha scritto:

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[quote]Blissenobiarella ha scritto:

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Forse ti sfugge il quadro d'insieme e cioè: "secondo te , se una banca è in rosso, e forse preferibile far pagare tutti i cittadini europei indistintamente o solo i depositari c/o tale isitituto di credito con conti superiori a 100mila euro (cifre inferiori sono già garantite da normative europee)?"
Tu poi anche rispondermi: "non paga nessuno"..
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No... la mia risposta è un altra. Rispetto alla situazione attuale, che a parte il '29 non ha
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STAMPARE, una tantum, una quantità di denaro tale da rimettere le cose a posto. Così
come fanno gli americani e i giapponesi.

Tu, che NON credi alla tesi del "complotto", potresti indicarmi il motivo che ha impedito
all'America di collassare nel 2012? Sapresti dirmi inoltre come mai, in uno dei vertici del
G20, il Presidente Obama abbia indicato come soluzione della crisi europea proprio quella
di STAMPARE IL DENARO NECESSARIO, così come si fa in USA, e come mai nessuno gli
abbia dato ascolto?

Ultima domanda: sapresti dirmi quale opzione sceglieresti, se fossi TU a decidere, tra
l'aumento momentaneo dell'inflazione (spauracchio della stampa di denaro dal nulla)
e il collasso irreversibile dell'economia reale di cui siamo testimoni passivi come "cittadini
europei"?
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Paul Krugman all’Europa: “Stampate moneta e fate aumentare l’inflazione”
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Krugman è un premio nobel dell'economia (un premio nobel che non esiste). In realtà Krugman si è ridotto a fare l'opinionista, a pagamento immagino.
E come opinionista, le sue restano considerazioni opinabili per altri econonomisti. Perchè l'economia non è scienza esatta, forse non è neanche scienza. E' filosofia con le sue scuole di pensiero differenti, che abusa in modo improprio degli strumenti matematici.

http://vonmises.it/2012/09/07/lincomprensione-krugmaniana-del-gold-standard/
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Sì ma a parte il pensiero di Krugman (ma quanto va di moda spostare l'asse della discussione sulle persone evitando gli argomenti?), tu cosa pensi di questa possibilità? Ti ho fatto tre domande ma... mi rispondi solo su Krugman.... [:(]



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