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 Oggetto del messaggio: Marco Pannella
MessaggioInviato: 18/12/2012, 16:57 
beh visto che si aprono topic dedicati a personaggi politici discutibili, giullari o peggio mediocri...

Almeno aprirne uno per una testa di c... combattivo e combattente.

tanti auguri a Marco sperando non faccia pistolinate per una delle sue tante cause che non condivido per nulla...non faccia pistolinate ripeto, altrimenti questo rischia di essere il thread politico più breve di ufoforum
[8D]

Cita:
[color=blue]Morte e amnistia

Marco Pannella è tornato a gettare la vita, anzi, la propria morte, dentro al piatto vuoto delle chiacchiere politicanti. Conosce a menadito l’arte della politica e sa bene che comporta una dose massiccia di cinismo, cui non si sottrae. Sa, dunque, che la sua decisione può essere commentata sia come ricatto, come sceneggiata, che come ostinazione, prima o dopo, a incontrare la fine nel corso di una battaglia. Non solo l’ha messa nel conto, ma forse ci conta.
Spero che non accada, ma non per altruismo, bensì per egoismo, giacché, in quel caso, resteremmo noi a morire di sete e di fame, non fisicamente e non per volontaria privazione, ma civilmente e per generale imposizione, che, oramai, la politica non ha più nulla di commestibile, né è più deglutibile.

Accanto al cinismo, che lo rende imperturbabile innanzi al pericolo più immediato, Pannella incarna un disperato candore. I suoi scioperi si sommano nel tempo, tanto che taluni fanno confusione su quale sia la causa del giorno, la battaglia per la quale s’incammina ancora verso l’ipotetico non ritorno..........

......... Pannella che fa? prova a crepare per la sorte dei carcerati. Prova a far diventare pietra il proprio sangue e vetro il proprio piscio per denunciare il girone infernale delle carceri italiane, laddove la gran parte dei nostri concittadini sono pronti a rantolare sbavando che al Tizio o al Caio, nonché a tutta intera la classe dirigente, null’altro si può augurare se non la galera.
Ovviamente senza processo e sulla base della sola accusa, perché questo è il grado d’inciviltà cui il popolo bue è stato condotto per mano, a cura di qualche vacca sacra, con o senza toga.....


.........L’amnistia è un provvedimento d’enorme ingiustizia, perché lascia senza giustizia i colpevoli come gli innocenti. E’ un prezzo altissimo, che può essere pagato solo innanzi a un valore più alto. Quindi dovremo pagarlo, per onorare il diritto e rimettere la giustizia in cammino. Non possiamo pagarlo lasciandola violentata e boccheggiante, preda delle bassezze corporative e in balia delle cordate corruttive. Chiedendo l’amnistia qui, ora e in queste condizioni Pannella sostiene quel che non condivido.

Né mi fa cambiare opinione l’agitarsi della sua morte. E nel mentre lo scrivo, nel mentre spero che gli giunga il rispetto e l’ossequio di tale dissenso, penso alla disgraziata Italia in cui possiamo, anzi dobbiamo litigare fra noi, che della giustizia abbiamo un’idea la cui altezza la rende irraggiungibile dai tanti guitti che s’agitano per sé, con sé e per avere a sé.

Non gli chiedo di smettere, perché tanto ha già deciso (qualsiasi cosa abbia deciso) e neanche Giove gli farebbe cambiare idea. Testone egocentrico ed esasperante. Guarda a cosa s’è ridotta la politica italiana e non gettare una perla nella palta.
[/color]





in coda anche questo link

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5197



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 17:03 
(Sai quante volte sarebbe dovuto morire con i suoi famigerati sciopperi della fame .....?) [^]



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 17:07 
voglio dire la mia su pannella..
certe volte mi dà alla testa..
con tutto il rispetto..

si fa tanta fatica a schiaffare uno dentro,
che poi questi, o chi per lui,
periodicamente, un mese si e uno no,
si sacrifica per farli uscire..

d'accordo ..
le carceri sono scomode..
ma invece che sfoltire le presenze,
non sarebbe meglio costruirne di nuove ?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 18/12/2012, 17:12 
Diciamo pure che invece d'inquisire inutilmente per anni il nano potrebbero dedicarsi di più ai poveretti in attesa di giudizio .....[^]



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 17:58 
altro che M5S...
[8D]


http://www.radicali.it/obiettivi/referendum-radicali


Cita:
Anno Referendum Quorum SÌ NO

12 maggio1974
Abolizione della legge sul Divorzio ottenuta dai radicali raggiunto 40,7% 59,3%

11 giugno1978
Abolizione leggi autoritarie sull'ordine pubblico raggiunto 23,5% 76,5%
11 giugno1978
Abolizione del finanziamento pubblico dei partiti raggiunto 43,6% 56,4%

17 maggio1981
Abrogazione della legge Cossiga sull'ordine pubblico (concepita per affrontare in modo autoritario l'emergenza terrorismo in Italia negli anni settanta) raggiunto 14,9% 85,1%
17 maggio1981
Abolizione della pena dell'ergastolo raggiunto 22,6% 77,4%
17 maggio1981
Abolizione delle norme sulla concessione di porto d'arma da fuoco raggiunto 14,1% 85,9%
17 maggio1981
Abrogazione di alcune norme della legge 194 sull'aborto per rendere più libero il ricorso all'interruzione di gravidanza raggiunto 11,6% 88,4%

8 novembre1987
Abrogazione delle norme limitative della responsabilità civile per i giudici
raggiunto 80,2% 19,8%
8 novembre1987
Abolizione della commissione inquirente e del trattamento dei reati dei ministri
raggiunto 85,0% 15,0%
8 novembre1987
Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare
raggiunto 80,6% 19,4%
8 novembre1987
Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari raggiunto 79,7% 20,3%
8 novembre1987
Esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero raggiunto 71,9% 28,1%

3 giugno1990
Disciplina della caccia non raggiunto 92,2% 7,8%
3 giugno1990
Eliminazione della possibilità di accesso dei cacciatori a fondi privati non raggiunto 92,3% 7,7%
3 giugno1990
Abrogazione dell'uso dei pesticidi nell'agricoltura non raggiunto 93,5 6,5%

18 e 19 aprile1993
Abrogazione delle norme sui controlli ambientali effettuati per legge dalle USL
raggiunto 82,6% 17,4%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione delle pene per la detenzione ad uso personale di droghe leggere
raggiunto 55,4% 44,6%
18 e 19 aprile1993
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (secondo tentativo) raggiunto 90,3% 9,7%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione delle norme per le nomine ai vertici delle banche pubbliche
raggiunto 89,8% 10,2%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione della legge che istituisce il Ministero delle Partecipazioni Statali
raggiunto 90,1% 9,9%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione della legge elettorale per il Senato per introdurre il sistema maggioritario
raggiunto 82,7% 17,3%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione della legge che istituisce il Ministero dell'Agricoltura
raggiunto 70,2% 29,8%
18 e 19 aprile1993
Abrogazione della legge che istituisce il Ministero del Turismo e Spettacolo
raggiunto 82,3% 17,7%

11 giugno1995
Abrogazione della norma sul soggiorno cautelare per gli imputati di reati di mafia raggiunto 63,7% 36,3%
11 giugno1995
Abrogazione della norma che definisce pubblica la RAI, in modo da avviarne laprivatizzazione
raggiunto 54,9% 45,1%
11 giugno1995
Abrogazione della norma che sottopone ad autorizzazione amministrativa ilcommercio
raggiunto 35,6% 64,4%
11 giugno1995
Abrogazione della norma che impedisce la liberalizzazione degli orari dei negozi raggiunto 37,5% 62,5%
11 giugno1995
Abrogazione della norma che impone la contribuzione sindacale automatica ai lavoratori raggiunto 56,2% 43,8%
11 giugno1995
Legge elettorale per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti: estensione ai Comuni più grandi dell'elezione diretta del sindaco già prevista per i piccoli raggiunto 49,4% 50,6%

15 giugno1997
Abolizione dei poteri speciali riservati al Ministro del Tesoro nelle aziende privatizzate non raggiunto 74,1% 25,9%
15 giugno1997
Abolizione dei limiti per essere ammessi al servizio civile in luogo del servizio militare non raggiunto 71,7% 28,3%
15 giugno1997
Abolizione della possibilità per il cacciatore di entrate liberamente nel fondo altrui non raggiunto 80,9% 19,1%
15 giugno1997
Abolizione del sistema di progressione automatico delle carriere dei magistrati non raggiunto 83,6% 16,4%
15 giugno1997
Abolizione dell'Ordine dei giornalisti. non raggiunto 65,5% 34,5%
15 giugno1997
Abolizione della possibilità per i magistrati di assumere incarichi al di fuori delle loro attività giudiziarie non raggiunto 85,6% 14,4%
15 giugno1997
Abrogazione della legge che istituisce il Ministero delle Politiche Agricole
non raggiunto 66,9% 33,1%

21 maggio2000
Eliminazione del rimborso spese per consultazioni elettorali e referendarie non raggiunto 71,1% 28,9%
21 maggio2000
Abolizione della quota proporzionale nelle elezioni della Camera dei Deputati
non raggiunto 82,0% 18,0%
21 maggio2000
Abolizione del voto di lista per l'elezione dei membri togati del CSM non raggiunto 70,6% 29,4%
21 maggio2000
Separazione netta della carriera di un magistrato pubblico ministero da quella di un giudice non raggiunto 69,0% 31,0%
21 maggio2000
Abolizione della possibilità per i magistrati di assumere incarichi al di fuori delle loro attività giudiziarie. non raggiunto 75,2% 24,8%
21 maggio2000
Abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. non raggiunto 33,4% 66,6%
21 maggio2000
Abrogazione della possibilità di trattenere dalla busta paga o dalla pensione la quota di adesione volontaria a un sindacato o associazione di categoria attraverso un patronato. non raggiunto 61,8% 38,2%

12 e 13 giugno2005
Limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni
non raggiunto 88,0% 12,0%
12 e 13 giugno2005
Norme sui limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita
non raggiunto 88,8% 11,2%
12 e 13 giugno2005
Norme su finalità, diritti, soggetti coinvolti e limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita.
non raggiunto 87,7% 12,3%
12 e 13 giugno2005
Divieto di fecondazione eterologa
non raggiunto 77,4% 22,6%



nel dettaglio: http://www.radicali.it/sites/default/files/Referendum%20in%20Italia%201974-2005.pdf



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 19:20 
Cita:
[color=blue]Pannella sta morendo e gli italiani se ne fregano
Marco Pannella ci riprova, e potrebbe essere l'ultima volta. Uno sciopero della fame e della sete, alla sua età (quasi 83) è una scommessa sconsigliabile

Marco Pannella ci riprova, e potrebbe essere l'ultima volta. Uno sciopero - l'ennesimo - della fame e della sete, alla sua età (quasi 83) è una scommessa sconsigliabile. Dal nostro punto di vista.

Ma da quello del Grande Radicale è una mossa disperata per farsi udire dai sordi del Palazzo. Non sappiamo come andrà a finire: gli indifferenti dei partiti sono troppo impegnati nei traffici di bottega e non hanno alcuna voglia di occuparsi delle carceri (fuori legge) e dei carcerati, cui manca solo di essere torturati per accontentare quelli, tanti, che dicono: «Uno in galera? Qualcosa avrà fatto; chiudetelo in cella e gettate via la chiave».

L'unico che si fa in quattro per ripristinare la legalità calpestata da questo Stato criminale è lui, Pannella, e passa pure per fesso. Davanti alle foto che lo ritraggono smagrito e sofferente, sul punto di morire, molti sbuffano annoiati: lo accusano di scarsa fantasia, di recitare sempre lo stesso copione del digiuno totale. Già, ogni due o tre anni, quell'omone imponente si fa ricoverare per impietosire gli italiani, i quali invece se ne fregano, hanno capito il trucco esibizionistico.

Facile esprimere sciocchezze quando si trascurano i motivi di certe proteste estreme. Come è facile dimenticare i sacrifici di Marco, le sue battaglie combattute con (eccessivo) furore e che hanno segnato la storia politica del nostro Paese: il divorzio e la depenalizzazione dell'aborto sono opere sue. I referendum, che dormivano nella Costituzione, li ha svegliati lui. Per esempio quello che aboliva il finanziamento pubblico dei partiti, approvato dal popolo e disatteso da chi doveva dargli effetto. Vi pare poco?

Il potere esecutivo e il potere legislativo del nostro Paese hanno sempre cercato di sottovalutare, sminuire e addirittura ridicolizzare le iniziative radicali. Perché? Confinandole nel recinto più lontano dalle priorità, avevano la speranza, se non la certezza, di soffocarle nell'oblio. Non valeva la pena di prenderle in considerazione, di far crescere, così, la Rosa nel pugno (una minaccia). Inoltre, i diritti civili non fruttano tangenti, non portano vantaggi elettorali, ma un rischio: quello di scontentare una parte cospicua di cittadini. Figuriamoci i diritti dei detenuti: a chi possono stare a cuore se non a qualche anima bella? C'è un'ignoranza quasi totale del dramma delle patrie galere, e non mi riferisco soltanto al sovraffollamento, che pure è causa di orrori ripugnanti.

Si ignora che quasi la metà dei reclusi è in attesa di giudizio e che il 50 per cento di loro vengono poi regolarmente assolti. Si ignorano l'inadeguatezza delle strutture, l'impossibilità di garantire a tutti un letto, l'assenza di servizi igienici degni di questo nome. Si ignorano l'assurdità dei regolamenti, le vessazioni inflitte a chi è privato della libertà e della personalità, costretto a una promiscuità avvilente. Non proseguo nell'elencazione dei «delitti» che lo Stato commette in qualsiasi luogo delimitato dalle sbarre: desidero evitare di impressionare il lettore.

Pannella è uno dei pochi ad aver visitato varie prigioni e a conoscere le atrocità che vi si consumano (senza che nessuna autorità senta il bisogno di gridare allo scandalo) ed è per questo che da anni urla e strepita affinché il presidente della Repubblica intervenga. Solo Giorgio Napolitano ha facoltà di sollecitare il governo e il Parlamento a porre fine a questo strazio. Ecco perché Marco, non avendo altra arma efficace per destare l'attenzione del Quirinale, è ricorso al solito sciopero della fame e della sete, pronto a morire per ottenere ciò che pretende. L'amnistia, che non è un regalo ai delinquenti, ma il punto di partenza d'una riforma non rinviabile allo scopo di ripristinare la legalità in un settore dello stesso Stato, quello carcerario, il quale non può essere un «porto franco» di violazioni dei diritti umani (sottoscritti dall'Italia).

D'altronde, lo comprende chiunque, per mettere ordine negli stabilimenti di pena e nella legislazione è obbligatorio partire da una situazione di normalità. Raggiungibile soltanto dimezzando il numero dei detenuti e dei processi in corso, molti dei quali peraltro (200mila l'anno) si esauriscono nella prescrizione, cioè una sorta di amnistia riservata a chi ha soldi per pagarsi un buon avvocato. I poveracci marciscano dentro.

La forza di Pannella moribondo è tutta qui: nell'altruismo. Egli non chiede nulla per sé; si danna per dare una mano ai derelitti della società e per aiutare lo Stato a redimersi, visto che si comporta da criminale.[/color]


http://www.ilgiornale.it/news/interni/pannella-sta-morendo-e-italiani-se-ne-fregano-866467.html



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 19:32 
Sciopero della fame e della sete ,se avesse rinunciato alla cocaina e alle canne che gli hanno bruciato il cervello invece .Sono anni che deve morì ,ma è arrivato alla veneranda età di 83 anni , ed è ancora li . Ma crepassero tutti .



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 19:35 
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rmnd ha scritto:

Cita:
[color=blue]Pannella sta morendo e gli italiani se ne fregano
Marco Pannella ci riprova, e potrebbe essere l'ultima volta. Uno sciopero della fame e della sete, alla sua età (quasi 83) è una scommessa sconsigliabile

Marco Pannella ci riprova, e potrebbe essere l'ultima volta. Uno sciopero - l'ennesimo - della fame e della sete, alla sua età (quasi 83) è una scommessa sconsigliabile. Dal nostro punto di vista.

Ma da quello del Grande Radicale è una mossa disperata per farsi udire dai sordi del Palazzo. Non sappiamo come andrà a finire: gli indifferenti dei partiti sono troppo impegnati nei traffici di bottega e non hanno alcuna voglia di occuparsi delle carceri (fuori legge) e dei carcerati, cui manca solo di essere torturati per accontentare quelli, tanti, che dicono: «Uno in galera? Qualcosa avrà fatto; chiudetelo in cella e gettate via la chiave».

L'unico che si fa in quattro per ripristinare la legalità calpestata da questo Stato criminale è lui, Pannella, e passa pure per fesso. Davanti alle foto che lo ritraggono smagrito e sofferente, sul punto di morire, molti sbuffano annoiati: lo accusano di scarsa fantasia, di recitare sempre lo stesso copione del digiuno totale. Già, ogni due o tre anni, quell'omone imponente si fa ricoverare per impietosire gli italiani, i quali invece se ne fregano, hanno capito il trucco esibizionistico.

Facile esprimere sciocchezze quando si trascurano i motivi di certe proteste estreme. Come è facile dimenticare i sacrifici di Marco, le sue battaglie combattute con (eccessivo) furore e che hanno segnato la storia politica del nostro Paese: il divorzio e la depenalizzazione dell'aborto sono opere sue. I referendum, che dormivano nella Costituzione, li ha svegliati lui. Per esempio quello che aboliva il finanziamento pubblico dei partiti, approvato dal popolo e disatteso da chi doveva dargli effetto. Vi pare poco?

Il potere esecutivo e il potere legislativo del nostro Paese hanno sempre cercato di sottovalutare, sminuire e addirittura ridicolizzare le iniziative radicali. Perché? Confinandole nel recinto più lontano dalle priorità, avevano la speranza, se non la certezza, di soffocarle nell'oblio. Non valeva la pena di prenderle in considerazione, di far crescere, così, la Rosa nel pugno (una minaccia). Inoltre, i diritti civili non fruttano tangenti, non portano vantaggi elettorali, ma un rischio: quello di scontentare una parte cospicua di cittadini. Figuriamoci i diritti dei detenuti: a chi possono stare a cuore se non a qualche anima bella? C'è un'ignoranza quasi totale del dramma delle patrie galere, e non mi riferisco soltanto al sovraffollamento, che pure è causa di orrori ripugnanti.

Si ignora che quasi la metà dei reclusi è in attesa di giudizio e che il 50 per cento di loro vengono poi regolarmente assolti. Si ignorano l'inadeguatezza delle strutture, l'impossibilità di garantire a tutti un letto, l'assenza di servizi igienici degni di questo nome. Si ignorano l'assurdità dei regolamenti, le vessazioni inflitte a chi è privato della libertà e della personalità, costretto a una promiscuità avvilente. Non proseguo nell'elencazione dei «delitti» che lo Stato commette in qualsiasi luogo delimitato dalle sbarre: desidero evitare di impressionare il lettore.

Pannella è uno dei pochi ad aver visitato varie prigioni e a conoscere le atrocità che vi si consumano (senza che nessuna autorità senta il bisogno di gridare allo scandalo) ed è per questo che da anni urla e strepita affinché il presidente della Repubblica intervenga. Solo Giorgio Napolitano ha facoltà di sollecitare il governo e il Parlamento a porre fine a questo strazio. Ecco perché Marco, non avendo altra arma efficace per destare l'attenzione del Quirinale, è ricorso al solito sciopero della fame e della sete, pronto a morire per ottenere ciò che pretende. L'amnistia, che non è un regalo ai delinquenti, ma il punto di partenza d'una riforma non rinviabile allo scopo di ripristinare la legalità in un settore dello stesso Stato, quello carcerario, il quale non può essere un «porto franco» di violazioni dei diritti umani (sottoscritti dall'Italia).

D'altronde, lo comprende chiunque, per mettere ordine negli stabilimenti di pena e nella legislazione è obbligatorio partire da una situazione di normalità. Raggiungibile soltanto dimezzando il numero dei detenuti e dei processi in corso, molti dei quali peraltro (200mila l'anno) si esauriscono nella prescrizione, cioè una sorta di amnistia riservata a chi ha soldi per pagarsi un buon avvocato. I poveracci marciscano dentro.

La forza di Pannella moribondo è tutta qui: nell'altruismo. Egli non chiede nulla per sé; si danna per dare una mano ai derelitti della società e per aiutare lo Stato a redimersi, visto che si comporta da criminale.[/color]


http://www.ilgiornale.it/news/interni/pannella-sta-morendo-e-italiani-se-ne-fregano-866467.html


da quello che ho capito
se pannella digiuna
per una maggiore efficienza della giustizia,
che obbliga a lunghe custodie cautelari
in attesa di giudizio, e per carceri più vivibili
ok, sono d'accordo..
se digiuna per far scarcerare
detenuti che scontano la pena..
non c siamo proprio..

ma non mi pare che indichi
investimenti in nuove carceri..
o procedure penali che snelliscano l'iter,
aprire le gabbie è la soluzione
più facile e sbagliata..



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 19:44 
secondo me, molti "italiani" e anche a molti qui dentro si meritano politici alla /e come Mastella.

Mastella, il quale digiunò per ben tre giorni di fila (uhhhhuuu) e neanche tutti, non per qualche nobile causa ma per evitare che il suo partito fosse escluso dai finanziamenti pubblici.

Un articolo sfottò su ceppaloni per chi non ricorda la sua 'battaglia'...[:o)]

http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/27/Mastella_basta_digiuno_per_rispetto_co_0_020727381.shtml

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[color=blue]Mastella: basta digiuno per rispetto a Ciampi Ma non ce la facevo più


ROMA - «Meno male. Non ce la facevo più...». Ieri sera, appena gli hanno portato la notizia che il presidente della Repubblica aveva firmato la legge sui rimborsi elettorali, Clemente Mastella ha tirato un sospiro di sollievo e ha annunciato la sospensione dello sciopero della fame: «Meno male che Ciampi ha firmato...». Con il passare delle ore, il segretario dell' Udeur ormai non nascondeva più di essere al limite per quel gesto del digiuno pannelliano tanto estraneo alla sua «cultura di moderato».

Come aveva confessato nei giorni scorsi, gli mancavano soprattutto il pane cafone e la mozzarella di bufala. «Per un forte mangiatore come me il digiuno è una cosa nefasta, perché più sei grosso e più soffri». Nel pomeriggio, Mastella aveva comunque già posto un termine alla sua «forma estrema di protesta» contro i rimborsi elettorali approvati in via definitiva dal Senato. «Smetterò subito dopo la promulgazione della legge, anche se continuo a considerare incostituzionale questo provvedimento retroattivo. Interromperò il digiuno in segno di rispetto per il capo dello Stato».

Insomma, un «gesto istituzionale», degno di un segretario di partito che è anche «vicepresidente della Camera». Così, appena dal Quirinale è arrivata l' attesa notizia, il leader di Ceppaloni ha ringraziato «con sollievo i pochi amici» del suo «piccolo partito», ha azzannato un panino e poi si è lanciato in una dichiarazione alata: «A volte, socraticamente, anche quando la legge è ingiusta, e questa lo è, bisogna piegare le ginocchia alla democrazia parlamentare e alla logica dei numeri». Ma guai a dirgli che forse poteva anche decidersi qualche ora prima, quando l' Udeur aveva chiuso l' accordo con la Margherita sulla quota di rimborsi elettorali da girare al Campanile. La risposta è risentita: «Intanto io ho fatto una battaglia di principio contro una legge ingiusta. E' anche una questione di dignità. Non potevo fare la figura di quello che smette il digiuno dopo aver preso i soldi...». F. Sa.

Saulino Felice

Pagina 11
(27 luglio 2002) - Corriere della Sera[/color]


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MessaggioInviato: 18/12/2012, 19:48 
Si gli scioperi della fame e della sete di pannella...all'insegna di cornetto e cappuccino....
Ma magari fosse la volta buona cosi'ce lo togliamo dalle scatole sto buffone...



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MessaggioInviato: 18/12/2012, 20:05 
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mik.300 ha scritto:
da quello che ho capito
se pannella digiuna
per una maggiore efficienza della giustizia,
che obbliga a lunghe custodie cautelari
in attesa di giudizio, e per carceri più vivibili
ok, sono d'accordo..
se digiuna per far scarcerare
detenuti che scontano la pena..
non c siamo proprio..

ma non mi pare che indichi
investimenti in nuove carceri..
o procedure penali che snelliscano l'iter,
aprire le gabbie è la soluzione
più facile e sbagliata..


ma infatti, non sono d'accordo neanch'io nel metodo e nel merito


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rmnd ha scritto:

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mik.300 ha scritto:
da quello che ho capito
se pannella digiuna
per una maggiore efficienza della giustizia,
che obbliga a lunghe custodie cautelari
in attesa di giudizio, e per carceri più vivibili
ok, sono d'accordo..
se digiuna per far scarcerare
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Queste battaglie di Pannella e dei Radicali sono per il rispetto della legalità da parte delle istituzioni e questo perche' senza legalita' non ci puo' essere nemmeno democrazia.
Quanto alla questione carceri, il punto e' che lo stato si trascina da anni in un palese stato di illegalita' e di violazione dei diritti umani che ci e' costato una valanga di condanne in ambito internazionale e che andrebbe subito sanato. Quindi non c'entra nulla tirare fuori il discorso relativo all'edilizia carceraria o all'efficienza della giustizia. Questi aspetti devono rientrare in un piano di ristrutturazione del sistema giustizia nel suo complesso e richiedono numerosi anni. Si tratta di due aspetti completamente disgiunti, anche se apparentemente collegati. Un conto e' il rispetto della legalita' da parte dello stato e un altro e' creare le condizioni affinche' questo stato di illegalita' non si presenti ancora per il futuro.

I radicali non e' che non hanno delle proposte per la riforma del sistema giustizia, solo che questa non e' la campagna elettorale. Lo ripeto, e' solo una battaglia per la legalita'.



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zakmck ha scritto:

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rmnd ha scritto:

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mik.300 ha scritto:
da quello che ho capito
se pannella digiuna
per una maggiore efficienza della giustizia,
che obbliga a lunghe custodie cautelari
in attesa di giudizio, e per carceri più vivibili
ok, sono d'accordo..
se digiuna per far scarcerare
detenuti che scontano la pena..
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investimenti in nuove carceri..
o procedure penali che snelliscano l'iter,
aprire le gabbie è la soluzione
più facile e sbagliata..


ma infatti, non sono d'accordo neanch'io nel metodo e nel merito


Queste battaglie di Pannella e dei Radicali sono per il rispetto della legalità da parte delle istituzioni e questo perche' senza legalita' non ci puo' essere nemmeno democrazia.
Quanto alla questione carceri, il punto e' che lo stato si trascina da anni in un palese stato di illegalita' e di violazione dei diritti umani che ci e' costato una valanga di condanne in ambito internazionale e che andrebbe subito sanato. Quindi non c'entra nulla tirare fuori il discorso relativo all'edilizia carceraria o all'efficienza della giustizia. Questi aspetti devono rientrare in un piano di ristrutturazione del sistema giustizia nel suo complesso e richiedono numerosi anni. Si tratta di due aspetti completamente disgiunti, anche se apparentemente collegati. Un conto e' il rispetto della legalita' da parte dello stato e un altro e' creare le condizioni affinche' questo stato di illegalita' non si presenti ancora per il futuro.

I radicali non e' che non hanno delle proposte per la riforma del sistema giustizia, solo che questa non e' la campagna elettorale. Lo ripeto, e' solo una battaglia per la legalita'.



Il paese non è ancora (e non penso lo sarà mai) pronto per un eretico come Pannella (e parte, non tutti, dei radicali..perchè anche i radicali hanno partorito i loro 'mostriciattoli' ...vedi Capezzone) . Ill paese non è mai stato davvero pronto, e non ha mai capito come qualcuno (ancor più se quel qualcuno è un politico), possa buttarsi testa e piedi in battaglie di principio, come un Don Chisciotte dei tempi moderni, senza nessun secondo fine (eccetto se non per il proprio egocentrismo e vanità).



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