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Stellare
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 Oggetto del messaggio: IL SIGNORAGGIO BANCARIO
MessaggioInviato: 30/12/2009, 17:58 
E' da molto che sul net se ne parla.

E mi sembra giunto il momento di aprire un' indagine anche qui a ufoforum.

Anzitutto cos'è sto c... di signoraggio ?

Partiamo dall' etimologia. Se apro il De Mauro a a pag 64 Volume VI dice :

origine del termine : da senhorage e appare nel Secolo XII

Obsoleto nel linguaggio comune come : dominio, signoria .

In Storiografia significa : nel rapporto feudale , l' insieme dei doveri del signore rispetto i vassalli.

In Numismatica : nel passato, differenza tra il valore legale e quello intrinseco di una moneta d'oro e d' argento a vantaggio del sovrano che l' aveva emessa.

E qui cominciamo ad avvicinarci.



Vediamo wiki :

http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio



UN' ESILARANTE BEPPE GRILLO






http://www.youtube.com/watch?v=CJJ9rzReXso


Una chicca che vi segnalo è il famoso SCANDALO DI LISBONA


http://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_d ... Portogallo

Un geniale finanziare riusci a gabbare le banche facendo stampare soldi veri per conto suo. LA Rai tv fece

ACCADDE A LISBONA

http://it.wikipedia.org/wiki/Accadde_a_Lisbona

un magnifico sceneggiato RAI del 1974 con Paolo Stoppa . Imperdibile, lo trovate in DVD.

Mi ricordo la cantante di Cabaret nella 2 puntata :

ladro non è chi sfonda una Banca, ma chi la fonda.

Da Brecht


Signori, con calma, indaghiamo.


zio ot [;)]



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 18:13 
FINALMENTE SI PARLA DEL SIGNORAGGIO BANCARIO... DI COME LE BANCHE CI FREGANO...


Ultima modifica di NOcoverUP il 30/12/2009, 18:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/12/2009, 18:33 
Il signoraggio è un concetto molto semplice, ma può apparire complesso.
Ci sono una moltitudine di info in giro per il web, io trattandolo come argomento nel mio sito preferii questa:

Come funziona, davvero, l’economia reale?

Per comprendere seriamente il significato di economia reale è innanzi tutto necessario liberarsi dei dogmi economici, fin ora dominanti, di Adam Smith e David Riccardo, così come in gran parte delle teorie di Karl Marx. L’economia è una scienza e, come tale, si rivolge alla conoscenza umana della legge naturale. Quella legge che vede l’uomo al centro dell’universo poiché dotato di cognizione di causa e di capacità creativa. Ora, nel momento in cui si applica la creatività umana ai processi sociali e produttivi nel suo insieme, vi è un effetto, una ricaduta, che è di per sé economia reale. L’essere umano è consapevole di creare una causa effetto nell’universo, sia nel bene che nel male, ma nel momento in cui applica le sue scoperte scientifiche e le sue invenzioni, il principio morale che lo spinge a tale atto è per un fine ben definito, e cioè il Bene Comune.

Attraverso l’economia per il Bene Comune l’uomo è, allora, continuatore della creazione. Qualsiasi modello economico che non considera l’uomo e l’attività umana al centro dell’universo, è destinato a fallire. Il liberismo (free market) è uno di questi modelli fallimentari. Inventato appositamente per volgarizzare l’importanza della specie umana tanto da considerarla alla pari della merce di scambio o bestiame da lavoro, ma anche da controllare demograficamente perché ritenuta potenzialmente dannosa, ovvero, divoratrice delle limitate risorse naturali. Ma è proprio su questo paradosso della crescita della popolazione che si può costruire un serio programma economico.
Il fattore cruciale a cui si riferisce la scienza economica è l’aumento sia della capacità e qualità produttiva pro capite, che della fertilità produttivà potenziale, aumento derivante dal progresso della società da un livello culturale inferiore a uno superiore. Questo cambiamento progressivo è incorporato dalla nozione di tasso di aumento della densità demografica potenziale. Significa, nella sostanza, che la capacità dello sviluppo demografico della popolazione umana determina il vero progresso economico. Quest’ultima analisi rappresenta il contributo fondamentale che l’economista Lyndon LaRouche ha applicato alla scienza dell’economia e che egli stesso definisce “Economia Fisica”. E’ l’idea umana che porta alle scoperte scientifiche, quindi alla tecnologia. E' esclusivamente con la tecnologia che il paniere di beni può aumentare di volume e, come la storia ci dimostra, la tecnologia è la vera “causa-effetto”di un aumento fisico e potenziale delle risorse della terra. Si consideri lo sviluppo e l’aumento delle risorse che si è ottenuto con il cambiamento qualitativo delle tecnologie degli ultimi 500 anni circa. Non è forse l’uomo, quindi, la causa del valore delle risorse? Ogni essere umano allora, deve essere considerato come il primo e vero investimento per il bene dell’umanità poiché, è l’essere umano la migliore risorsa della natura. L’economia come scienza non può negare questo aspetto morale di base.

Economia fisica e Dirigismo indicativo
In un’economia fisica si inizia a considerare prima gli aspetti fisici, reali. Si deve allora fare una analisi di territorio e mettere in considerazione tutto ciò di cui ha bisogno la popolazione, per questo si deve investire innanzi tutto nelle tecnologie per le infrastrutture e per le macchine utensili, così come di nuovi materiali per la produzione diretta di beni. Questo significa che occorrono investimenti a medio e lungo termine, diretti esclusivamente dallo Stato, poiché i privati, difficilmente farebbero investimenti con ricavati a lungo termine e, perché è lo Stato che deve difendere il capitale in crescita sia dai prezzi di mercato che dalla speculazione. Poi arrivano anche le imprese private o a partecipazione statale, le quali hanno si delle spese correnti, ma possono costruire un capitale. Questo fattore di miglioramento, attraverso la formazione di capitale è ciò che si può chiamare “profitto”. Gli investimenti e i costi così non possono creare inflazione poiche si creano nuovi posti di lavoro produttivi, nuova ricchezza e, quindi, un aumento del gettito fiscale. Un’economia moderna esige che almeno il 50% della spesa complessiva vada alle infrastrutture. Questo primo aspetto è cruciale poiché porta automaticamente ad un miglioramento della capacità e conoscenza scientifica, si migliora così la tecnologia e si aumentano i fattori del capitale. Tutta la produttività aumenta pro capite e per chilometro quadrato. A questo punto si può passare a pensare all’opportunità che il governo emetta nuovo denaro, sotto forma di credito, poiché, solo a questo punto si è in grado di determinare i prezzi e il vero costo della produttività e non necessariamente in termini monetari. In un sistema economico dirigistico, il sistema delle banche centrali indipendenti non esiste, perché c’è un governo su cui contare per dirigere gli investimenti. Esistono invece le banche private, che debbono assolvere a funzioni regolari o specializzate. Ma la cosa che più conta è una Banca Nazionale che, sotto il comando diretto del governo possa emettere e controllare la moneta e difendere gli interessi economici dalle speculazioni. Deve, quindi, preoccuparsi degli aspetti giuridici, che riguardano in particolare la politica fiscale, per garantire che i prezzi dei prodotti delle industrie essenziali non scendano così in basso da comportare un’erosione del capitale nelle regioni interessate.
In Italia abbiamo avuto il migliore esempio di economia reale attraverso il modello di Dirigismo Indicativo, attuato nel dopo guerra da Enrico Mattei. Nonostante l’Italia fosse un paese molto indebitato, a quell’epoca ci fu una tale crescita economica che l’economia reale costituiva piu del 70 %, delle transazioni economiche, a differenza d’oggi che non raggiunge l’1%. Come nell’America del Presidente F. D. Roosevelt, fu attuata quella politica che dava allo Stato il compito di eseguire gli investimenti produttivi piu importanti... Per comprendere seriamente cos’è economia reale bisogna anche superare ideologicamente la frode della teoria dei “limiti dello sviluppo” o dello “sviluppo sostenibile” ma per questo è necessario spostarsi sotto altre costellazioni.

Fonte: Claudio Ciccanti (Movimento Solidarieta)

Dimmi se hai dubbi fino a qui.



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 18:49 
Non ci vogliono troppe parole per capire la base di tutti questi problemi.

Moneta = mezzo che sostituisce beni materiali, e stabilisce un valore medio in base al quale viene calcolato il valore di ciascun bene.
Ergo, la moneta complessiva che dovrebbe possedere una singola persona, dovrebbe essere l'equivalente del bene prodotto, in valore monetario.
In una società, ci si aspetta che lo STATO crei la moneta (che altro non è, se non un mezzo) e la dia a questa singola persona.

Ora, dato che la moneta dovrebbe sostituire il valore dei beni, è necessario che questa abbia un valore proprio, altrimenti, in mancanza dello STATO, essa perderebbe ogni significato.
Il valore vien dato dall'oro. Ergo, ci si aspetterebbe che con 100€ si possa ricevere, andando alla banca, la retribuzione equivalente in oro.

Non è più così.
Non è più lo stato a creare la moneta, e non è più lo stato a gestire l'oro equivalente.
Lo fanno delle SPA (società per azioni), come la BANKITALIA S.P.A. .
Dato che non è più lo stato, ma privati, a gestire la moneta.. succede che i privati creano la moneta, e la PRESTANO allo stato.

Il prestito della moneta IMPLICA l'esistenza di un DEBITO che i cittadini debbano restituire alla banca.

In pratica, la banca crea i 1000€ per pagare il mio stipendio. Ma quei 1000€ contengono in sè un interesse per la banca (e sparo un numero tanto per) dell'1%. Ergo, io di quei 1000€, ne dovrò utilizzare 1010€.
Ma come faccio ad utilizzare 10€ in più di quelli che effettivamente ho?
Non posso, e così quei 10€ (aggiunti poi ai soldi che effettivamente non son stati spesi) si vanno ad aggiungere all'immenso DEBITO dello stato nei confronti delle.. banche.

Si capisce facilmente che il debito NON POSSA esaurirsi, perchè è progettato per.. AUMENTARE, non può diminuire, nè rimanere lo stesso! L'unico fattore che può cambiare è l'accelerazione del debito. Ci sono stati che aumentano il proprio debito con minore intensità, e stati che invece aumentano il proprio debito con maggiore intensità.. ma il debito deve aumentare comunque.

In questo modo le banche tengono sotto scacco l'intero stato, si arricchiscono con soldi che son stati creati dal nulla, ed allargando la prospettiva.. controllano anche l'economia di banche inferiori, e quindi di banche di altri stati, come ha fatto e fa l'America con stati del sud america e dell'africa.




"Se non ci fosse debito nel nostro sistema monetario, non potrebbe esserci moneta." Governatore della FEDERAL RESERVE nel 1941, Mariner Eccles.

Guardate un po'..

Grafico quantità di denaro in circolazione negli U.S. ;

Immagine

Debito negli U.S. ;

Immagine



Notate nulla di simile?
Ma quando.. precisamente, questo debito risultava zero? Quando la moneta era creata dallo Stato. E quando, il debito è nato? Quando la gestione della moneta è stata affidata alle banche, a società private, grazie ad uno scambio di favore fatto tra chi aveva denaro, e chi voleva avere un ruolo gestionale (come presidente) nel proprio stato.



Ultima modifica di Lawliet il 30/12/2009, 19:31, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/12/2009, 19:24 
Lawliet capisco il motivo del tuo intervento però per uno che non sa, forse vai un pò troppo a razzo..[:)]
Quando dici per esempio che la moneta non ha più una contropartita in oro, è vero e lo è dagli anni 70 per opera di Nixon, però a quell'epoca moltissimi economisti erano convinti che togliendo la parità aurea, sarebbe avvenuta una catastrofe, invece non accadde nulla, e non fu data enfasi alla cosa. Invece era la prova delle prove, se si è compreso il meccanismo di base.
Poi dici: In pratica, la banca crea i 1000€ per pagare il mio stipendio. Ma quei 1000€ contengono in sè un interesse per la banca (e sparo un numero tanto per) del 1%. Ergo, io di quei 1000€, ne dovrò utilizzare 1010€.

Si ma con cosa paga lo stato, se la moneta non ha valore?, non è che bankitalia accetta indietro i soldi, che sa essere carta straccia, come pagamento esige i buoni del tesoro emessi dallo stato di appartenenza, ergo, è solo questione di tempo prima che di fatto possieda tutti i beni della nazione che "occupa".
Inoltre se vai sul sito di bankitalia, troverai che alla voce signoraggio (si c'è), l'emissione del denaro creato, viene messa in passivo!
Quindi oltre a non pagarci le tasse, con una manovrina da contabili hanno raddoppiato la cifra, visto che oltre ad averla emessa gli deve pure rientrare (+interessi).
Poi c'è il discorso della riserva frazionaria. In pratica se un tizio deposita 1000€ in banca, la banca può eseguire manovre (investimenti prestiti ecc.) per 50.000€. Cioè fino a 50 volte del denaro che effettivamente hanno in cassa. Questo beneficio viene concesso anche alle assicurazioni.
O ad operatori come i broker, che però lo chiamano effetto leva, ovvero moltiplicare il denaro investito fino a 400 volte, e di conseguenza intascare interessi 400 volte superiori al denaro reale immesso nel circuito.

Però, bhò. Non trovi sia un approccio sbrigativo?
Voglio dire le implicazioni sono cosi tante anche a livello storico, che secondo me andrebbero approfondite bene. Ad esempio gli stati uniti hanno una legge che vieta espressamente il signoraggio, e ne hanno beneficiato per 40 anni, poi sono stati raggirati e gli hanno rifilato la fed.

Ps. la mia non è una critica. Solo un diverso approccio



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 19:31 
Certo nuvolo, ma, almeno credo, bisogna dare ai lettori l'idea generale di cosa si stia parlando fin da subito.
Si può iniziare con giri di parole, testi immensi (Moder Money Mechanics ad esempio), dettagli e quant'altro, ma chi seguirà il discorso, tra quelli che non hanno le basi per comprenderlo?
Meglio, sempre secondo me, arrivare al punto subito e con degli esempi facili, poi, se i lettori seguono, si può continuare il discorso ed ampliarlo, come giusto che sia. [:)]



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 19:40 
Si, hai ragione, (ma forse te l'ho già detto), scrivere su un forum è cosa nuova per me, devo "rodarmi".

Ps. Mi sto leggendo da tutto il pomeriggio il tuo post sugli ufo e la letteratura...... non è che lesini.......
Molto interessante e molto copiosa.....


Ultima modifica di Lawliet il 30/12/2009, 22:11, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/12/2009, 21:32 
Visto che parlate di banche...
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... n-Arlidge/



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MessaggioInviato: 30/12/2009, 21:50 
Si link interessante, specie se consideri che Prodi Draghi, e Padoa Schioppa hanno incarichi di prestigio presso tale banca........
Che ha filiali, ma curiosamente non sportelli........



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Il video di Tremonti lo vidi quando uscì, bellissimo, pensai, peccato che domani lo ammazzano.....
Ero sicuro, perché tutti i personaggi pubblici che hanno parlato pubblicamente di signoraggio fecero quella fine. (compresi personaggi italiani).
Bruno Tarquini (un magistrato, credo della cassazione) ha scritto un libro molto bello sul problema giuridico della moneta, che in effetti sarebbe reato.
Ci fu anche un'interrogazione parlamentare, la cui risposta preferisco non dirla perché peggio di una barzelletta.
Invece forse i tempi stanno cambiando.......
Un inciso, quando Tremonti parla di moneta "buona" si riferisce proprio alle monete metalliche, su quelle il signoraggio è lasciato allo stato, per gentile concessione......



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UN 3D CONNESSO

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MessaggioInviato: 31/12/2009, 14:35 
Cita:
barionu ha scritto:



UN 3D CONNESSO

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4903


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Chiudo entrambi i topic (ne è stato aperto un altro nel frattempo, dallo stesso) e riporto i post qui;



Messaggio di Nunzio Miccoli

IL SISTEMA DELLE BANCHE CENTRALI

Com’è noto, compito delle banche centrale dovrebbe essere controllare le altre banche ordinarie, emettere banconote, finanziare lo stato, contrastare le speculazioni sulla valuta nazionale e contrastare l’inflazione, evitando che l’incremento annuale di banconote superi l’incremento del reddito nazionale. Di fatto, queste sono astrazioni, come quelle della costituzione, spesso baipassata dalle leggi ordinarie, del resto si sa che in Italia i controlli non si fanno o non funzionano.
Il commendatore Giambattista Giuffrè, uomo dalla chiesa e detto banchiere di Dio, raccoglieva denaro a tassi elevati da organizzazioni religiose, al di fuori della legge bancaria, finché non sospese i rimborsi; la Banca d’Italia, per sollevarlo dai guai, precisò che la sola raccolta o il solo impiego del risparmio senza sua autorizzazione, non violava la legge bancaria; in secondo tempo, la Banca d’Italia si pronunciò contro le casse peote del Veneto che, a favore di comitati laici locali, facevano lo stesso mestiere di Giuffrè, ma a tassi più bassi.
La Banca d’Italia conosceva le irregolarità delle banche di Sindona, che avrebbero dovuto portare all’estromissione degli amministratori, all’amministrazione straordinaria ed alla loro liquidazione, ma non intervenne tempestivamente; anche Banca di Roma, Banco di Napoli e Banco di Sicilia, con il mancato controllo della Banca d’Italia, sono arrivate al dissesto ripianato dallo stato.
La Banca d’Italia si decise in ritardo a sottoporre ad ispezione le banche di Sindona, che portarono alla scoperta di gravi irregolarità, però all’inizio preferì non procedere, affermando che non voleva provocare serie turbative al sistema bancario; Andreotti difendeva Sindona e lo chiamava salvatore della lira, anche se aveva speculato sulla lira, d’accordo con Calvi e Ior, la banca del Vaticano.
La Banca d’Italia accordò protezione a Calvi, presidente del Banco Ambrosiano, non difese adeguatamente la lira dagli attacchi speculativi, non perseguì per truffa e falso in bilancio Calvi, bene introdotto in Vaticano come Sindona, mentre Guido Carli, governatore della Banca d’Italia, a favore dei dirigenti del Banco di Sicilia, propose l’irresponsabilità penale dei banchieri. Sulla vicenda Calvi, ci fu poca collaborazione da parte della Banca d’Italia con la magistratura ed omissione di atti d’ufficio da parte della Banca Centrale, passarono mesi prima che la Banca d’Italia mandasse ispettori alla banca di Calvi.
L’emissione di banconote inconvertibili e con circolazione fiduciaria, sono il più grosso business della terra; con l’emissione di banconote da parte degli istituti centrali, lo stato paga alla banca centrale interessi passivi che aumentano il suo debito; ciò è accaduto perché lo stato ha rinunciato ad emettere direttamente denaro, vietandone la stampa anche ai privati, ma permettendone la stampa ad un’istituzione privata come la Banca Centrale, controllata da banche ordinarie. Oggi però, in alcuni paesi, si emettono anche banconote locali senza interessi.
Dopo l’unità, diverse banche italiane emettevano banconote, poi questa facoltà fu riservata alla Banca d’Italia; fin dalla prima guerra mondiale, il Banco di Roma e il Banco di Sconto erano alleate della Banca d’Italia, mentre le banche commerciali del nord, come il Credito Italiano e la Banca Commerciale, erano all’opposizione, la Banca d’Italia preferiva essere a fianco di banche speculative.
Oggi le prerogative e l’autonomia delle Banca d’Italia e delle banche in generale sono difese strenuamente dalla sinistra, le banche sono lobby che finanziano i partiti; prima del recente crack finanziario, nei tribunali italiani giacevano tante denunce a carico delle banche ed i magistrati non procedevano contro di esse, tante volte i magistrati hanno rinunciato volontariamente alla loro indipendenza, per favorire lo stato, un partito o potenti in generale.
Bisogna ricordare che il mercato, indipendentemente dal fatto che sia una cosa buona o cattiva, è stato spesso contrastato da stato e corporazioni, però ha sempre dominato nelle istituzioni; nella Roma dei papi si faceva mercato di sentenze e la Sacra Rota non volle correggersi, il peccato di simonia dei papi era quasi una costante; perciò oggi le lobby commissionano a parlamento e governo leggi a loro favorevoli, inviando in cambio cesti di denaro; è così che funziona la nostra democrazia, la sovranità del popolo è una chimera.
Già nel III secolo i vescovi facevano gli strozzini, ad Antiochia, Alessandria e Roma e questa pratica continuò nei secoli, i vescovi erano spesso usurai o banchieri, anche se generalmente si avvalevano di prestanomi; anche Gregorio XVI (1831-1846) aprì scuole d’usura e nel XX secolo il cardinale Giordano di Napoli è stato inquisito per usura, poi prosciolto dalla magistratura; a Venezia erano stati usurai il doge Sebastiano Ziani (1172-1178) e il doge Nicola Tron (1471-1473); chi faceva l’usuraio, non disdegnava fare anche il pirata e lo schiavista, comunque, i potenti esercitavano l’usura o la finanza tramite prestanomi, spesso ebrei, che erano poi odiati dal popolo.
Il denaro amministrato da finanzieri ebrei non è stato mai loro perché le banche, per definizione, amministrano denaro degli altri, anche quelle che operano all’ingrosso ed anche le finanziarie di famiglia quotate in borsa; i principi autorizzavano gli ebrei a fare tassi usurai perché guadagnavano di più sui loro capitali e li potevano passare meglio, poi gli ebrei erano indicati al popolo come usurai.
Per prevenire l’usura, nel 1492 nacque a Perugia il primo Monte di Pietà, queste nuove istituzioni prestavano ai poveri ad interessi bassi, che servivano a coprire solo le spese, erano cioè senza profitto, i loro capitali erano forniti dai comuni e dalla carità. Oggi i monti di pietà sono stati assorbiti dalle banche ordinarie, fanno prestiti con garanzie in oro e quindi i relativi tassi dovrebbero essere più bassi di quelli dei comuni prestiti bancari, ma non è così, anzi sono più alti; forse le banche non si vogliono fare troppi danni agli usurai, i quali sono in aumento, hanno affidamenti in banca a tassi di favore, cioè sono amici delle banche e, come le banche, sono raramente perseguiti dalla magistratura “indipendente”.
Per quanto riguarda le norme contro il riciclaggio di denaro mafioso, che ha previsto i certificati antimafia, che hanno creato complicazioni solo ai piccoli imprenditori onesti, questo riciclaggio in attività legali è stato ostacolato in Italia ma è tranquillamente accettato negli altri paesi dell’Europa occidentale, dove i capitali mafiosi sono regolarmente investiti; è come se ci fosse un accordo tacito dell’élite mondialista, in Italia si delinque, però i relativi alti proventi si possono investire legalmente solo all’estero.
In passato l’economia criminale, basata su traffico di schiavi, usura, racket, brigantaggio, pirateria e contrabbando, ha arricchito dei centri marittimi in tutto il mondo, ora pare che dall’elite sia venuta una direttiva che tollera le attività illegali in Italia, ma i relativi profitti devono essere investi all’estero, in Svizzera, Germania, Scozia e Spagna, dove chi beneficia di questi investimenti ne conosce l’origine ma fa finta di niente e li accetta. Sarebbe meglio che lo stato italiano, invece di ospitare a palazzo e tollerare i mafiosi, perseguisse i loro crimini invece di inseguire il riciclaggio.
Speculatori italiani e internazionali si sono arricchiti con le periodiche svalutazioni della lira, con la passività della Banca d’Italia che doveva prevenirle e contrastarle; per favorire le svalutazioni della lira, si alimentarono anche crisi di governo e terrorismo; allora gli italiani, che sono sempre contro tutti i loro governi ma vanno a votare, erano anche vittime del dogma dell’Unione Europea.
Tanto denaro italiano, provento d’attività illecite criminali, evasioni, speculazioni sui cambi, speculazioni in generale, furti allo stato, alle aziende ed ai piccoli azionisti, affluì all’estero, principalmente in Svizzera e Usa e poi nei paradisi fiscali; fino a venti anni fa, questi miliardi andarono a pareggiare le rimesse che i poveri emigranti italiani facevano dall’estero in Italia, un’altra pagina di vergogna della classe dirigente italiana.
Ancora, maggiori tasse, maggiori costi, maggiore burocrazia e omessi rimborsi fiscali alle imprese, sono serviti ad incentivare gli investimenti all’estero ed a delocalizzare industrie, provocando crisi occupazionale e di consumi in Italia; il fatto è che i gli imprenditori capitani di ventura, prestanome e soci dell’élite, non sono ideologici come i militanti di partito e seguono solo i loro interessi, perciò sono stati protezionisti quando in Italia i costi erano bassi e il paese si voleva industrializzare, mentre oggi sono liberisti perché preferiscono produrre all’estero a costi più bassi e poi importare i loro prodotti in Italia.
Mentre in Italia non affluivano investimenti dall’estero, fino a poco tempo fa, l’esportazione di capitali dall’Italia era soprattutto di provenienza illecita oppure erano esportazioni valutarie del Vaticano; ora, grazie alla nostra classe politica ottusa, con la liberalizzazione del movimento dei capitali, attraverso i moderni circuiti finanziari, anche i piccoli risparmiatori esportano all’estero i loro risparmi di una vita, risparmi che poi sono polverizzati dalla note insolvenze finanziarie; ciò è accadito mentre la nostra costituzione afferma di tutelare il risparmio (art.47), un’altra delle promesse della costituzione.
Ci sono dirigenti politici, bancari e industriali che, al servizio dell’élite, hanno promosso speculazioni, però, poiché rispondevano di atti ispirati dai loro padroni occulti e potevano ricattare, erano remunerati bene; purtroppo poi hanno affidato i loro risparmi alla speculazione internazionale e li hanno perduti ed oggi non hanno il coraggio di lamentarsi perché dovrebbero spiegare dove hanno preso tutti quei soldi.
Il progetto di nascita di un nuovo Nuovo Ordine Mondiale si fonda anche su una valuta unica per il commercio internazionale, ma anche su un unico governo mondiale autoritario; oggi, per prevenire la crisi del dollaro, pare che anche Russia e Cina non siano contrarie alla moneta unica. Le grandi emissioni di dollari da parte della Federal Reserve, giustificate dalla crisi americana e dalle necessità di bilancio americane, possono alimentare inflazione e svalutazione del tasso di cambio del dollaro.
La Cina teme questa svalutazione perché è il primo creditore degli Usa e non vuole che i suoi crediti si svalutino, perciò propone di ampliare il ruolo dei diritti speciali di prelievo del Fondo Monetario Internazionale e propone anche il ritorno ad un regime di cambi fissi, come al tempo degli accordi di Bretton Woods, il che però presuppone più valute e non una valuta unica. Bisogna dire però che i cambi fissi non erano sempre fissi, perché erano periodicamente aggiustati dalle autorità monetarie, spesso in accordo, con le svalutazioni, cioè erano fissi ma periodicamente aggiustabili; sulle svalutazioni c’era chi guadagnava e chi perdeva, come in borsa.
Attualmente i Diritti Speciali di Prelievo del Fondo Monetario Internazionale si fondano su quattro valute, cioè dollaro, euro, yen e sterlina, perciò la Cina ha chiesto un allargamento del paniere; i cinesi temono che, visto che attualmente esiste la contrarietà ad accettare il dollaro come moneta di pagamento, si potrebbe arrivare ad un blocco del commercio internazionale e ad una grande depressione, con la caduta delle loro esportazioni e della loro produzione.
Nel Nuovo Ordine Mondiale, la banca centrale del sistema, presumibilmente la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, avrebbe la funzione di sorveglianza e godrebbe di linee di credito da parte delle banche centrali nazionali, non sarebbe alla mercé delle legislazioni nazionali e dei governi, ma potrebbe essere sotto il controllo del G20 o di un’Autorità Monetaria Globale, banche e finanziarie dovrebbero registrarsi presso questa autorità.
Un sistema monetario basato su cartamoneta o moneta di conto elettronica si finanzia da se e non ha bisogno di contributi statali o di banche o finanziarie, funzione monetaria e contributi statali servirebbero a rafforzare il governo mondiale perché, con il controllo della moneta, si controllano gli stati. Si dice che la nuova banca centrale e la moneta unica dovrebbero servire a scongiurare un’altra crisi finanziaria, ma nessuno lo può garantire; attualmente fondi speculativi, fondi sovrani islamici e private equity, diversamente dalle banche, sono esenti da regolamentazione, perciò un nuovo regolamento dovrebbe disciplinare queste attività e prevedere sanzioni, però i sudditi non devono sperare molto.
Anche il barone David Rothschild è a favore del progetto di un Nuovo Ordine Mondiale, la moneta unica riduce la sovranità degli stati e dei popoli, supera il concetto di collaborazione economica e di alleanza tra nazioni, implicherebbe un corpo di leggi imposte agli stati aderenti, secondo il modello dell’Unione Europea; anche l’Europa dispone di leggi, di una corte suprema ed di una valuta, perciò l’Europa potrebbe essere l’esempio per il nuovo progetto.
Un mercato finanziario globale implicherebbe un dominio globale di certe leggi su tutta la terra o sui paesi che partecipano al sistema; poiché il nuovo governo globale tenderebbe all’efficienza, sarebbe per forza antidemocratico, infatti, la democrazia è anche paralizzante. L’esperienza insegna che quando i singoli paesi dell’Unione Europea si sono rivolti agli elettori su dei progetti di maggiore coesione, sono stati anche sconfitti, anche per questo l’Italia preferisce non consultarli, quindi questi referendum dovrebbero essere banditi; oggi le democrazie sono in crisi o sono una truffa, mentre soprattutto i regimi autoritari del terzo mondo paiono poco efficienti, perciò, secondo il Nuovo Ordine Mondiale, tutti gli stati necessitano di regolamentazione o direzione esterna.
Come data fatidica per il progetto si prospetta il 2025, per quella data alcuni integralisti islamici affermano che il mondo sarà islamizzato, strana coincidenza, forse pianificata dall’élite che desidera un nuovo ordine medievale ed uomini schiavi. Un’altra data fatidica è il 2012, che è vicina, per allora vedremo cosa ci stanno preparando.
Oggi. accanto al progetto della valuta unica, accanto alle valute nazionali, esistono progetti di valute regionali asiatiche, americane, eccetera, con accordi continentali tra paesi; purtroppo, sono tanti i paesi che considerano più importane lo sviluppo economico che la democrazia, la quale nello stesso occidente è falsata da leggi, politica, religione ed economia; con il Nuovo Governo Mondiale, il popolo consegnerà totalmente il potere nelle mani di èlite internazionali, mentre attualmente lo fa, con una delega in bianco, nelle mani di politici nazionali, con il sistema elettorale rappresentativo.
Le banche centrali nazionali, che sono istituzioni private in mano a banche, fino ad oggi hanno agito in coordinamento, anche per svalutare valute, sotto il controllo della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, che è pure un’istituzione privata, perché sotto il controllo delle banche centrali. Lo schema è lo stesso della Banca d’Italia, della Banca d’Inghilterra e delle Federal Reserve, che appartengono alle banche, ma dovrebbero controllare le banche.
Prima della banconote degli Istituti centrali, erano esistiti certificati rappresentativi di beni emessi da privati che circolavano come denaro, biglietti di stato che attestavano un credito verso lo stato e circolavano come denaro, inoltre esistevano gli assegnati della rivoluzione francese, che all’inizio erano garantiti dalla terra espropriata agli aristocratici e alla chiesa. Con le banconote inconvertibili delle banche centrali, sulle quali gli stati pagano interessi, tutto cambiò e la circolazione divenne solo fiduciaria, quindi oggi le banconote ufficiali sono garantite da niente, cioè sono a corso forzoso e inconvertibili in oro.
Durante la Grande depressione degli anni trenta, poiché la disoccupazione era alta e mancava il denaro, nacquero valute complementari locali in Europa e Usa, queste favorirono scambi e produzione; attualmente le valute locali operano legalmente il 35 paesi. Queste monete locali pare che rimettano in moto l’economia e non prevedono interessi a favore della Banca Centrale, come avviene con la moneta nazionale.
Nel 1995, forse a causa delle ricette del FMI sulle privatizzazioni, l’Argentina subì il tracollo e in quel paese la gente cedeva beni in cambio di tagliandi regionali, poi nacque una Rete di Scambio Globale con una valuta complementare, l’iniziativa fu poi imitata da altri paesi sudamericani; oggi queste valute locali potrebbero affiancare quella unica mondiale, dopo aver debellato stati nazionali e relative monete.
Oggi in Nordamerica sono disponibili oltre 30 valute cartacee complementari, gli americani sono spesso senza dollari e tanti dollari, a causa del deficit della bilancia valutaria americane e del ruolo del dollaro come moneta di riserva, sono detenuti all’estero; queste monete, se sono accettate, stimolano l’economia locale, creano posti di lavoro e sono garantite solo dal lavoro muscolare; sono valute indipendenti dal governo e dalle banche, ragguagliate in dollari od ore lavoro; sono rappresentate da tagliandi, tengono unite le comunità locali ed aiutano agricoltori e commercio.
Oggi non è più necessario stampare moneta, perché i regolamenti monetari possono avvenire per via elettronica, perciò negli Usa la moneta elettronica è anche moneta complementare, non prevede né imposte, né interessi, né scadenze, né riserve; si prendono a credito beni e servizi e si restituiscono altri beni e servizi, come nel baratto che precedeva la moneta, questi sistemi di pagamento si sono diffusi. Purtroppo, poiché a volte questi debiti non sono restituiti, si sono richieste garanzie a copertura dei debiti; è da notare che, con queste valute complementari, riconosciute solo da comunità locali, tasse, utenze e benzina sono comunque pretese in valute nazionali, perciò, chi vuole certi servizi, ha bisogno della valuta legale.
Per quando riguarda l’Islam, con i suoi ricchi fondi sovrani, poiché il corano vieta l’usura, con artifici si è tentato di eliminare l’interesse, sostituito da contratti di riporto, società di venture capital anche temporanee e tassi di mora e rate maggiorate, che sono modi surrettizi per reintrodurre l’interesse e l’utile che scaturisce dalla finanza; però nell’Islam si progetta anche di reintrodurre l’oro come moneta.
La crisi monetaria e finanziaria non significa solo carenza di denaro, ma anche inflazione, la quale può essere sanata con il ritorno all’oro, assieme a platino, argento, carte di credito e moneta elettronica; sarebbe una scelta valida ma è osteggiata dalle banche e da chi sta loro dietro, perché prosperano e s’ingrassano con il signoraggio bancario ed il signoraggio monetario; poi, quando decidono di far sparire i soldi guadagnati, nascondere scandali e speculazioni, si dicono insolventi e chiedono aiuto alla comunità.
Le banche centrali lavorano segretamente ed in coordinamento, sotto la Banca dei Regolamenti Internazionali, tutte istituzioni private controllate da banche, le quali sanciscono il dominio di un sistema monetario speculativo, per favorire il quale in Usa, come in Italia, si abolì la separazione tra banche commerciali e banche d’affari. Da allora, le speculazioni finanziarie sono cresciute fino alla bancarotta attuale, con il declino dell’economia reale americana e lo sviluppo dei derivati, che sono spesso solo un gioco d’azzardo; però lo stato non dovrebbe garantire i debiti di gioco, ma aiutare famiglie e piccole imprese produttive indebitate, la politica ha deciso una strada diversa.
La dittatura dei banchieri di Maastricht e Lisbona, affermando di voler preservare il patto di stabilità, impone multe agli stati che superano il debito consentito, il che porta al restringimento del credito e fissa un limite al credito produttivo ma non ai salvataggi bancari. Attualmente l’economia è dominata dai sistemi monetari, invece che da quelli creditizi, con ridotta sovranità degli stati, perché il controllo centrale sulla moneta è un modo surrettizio di governare, in barba alla sovranità popolare.
La costituzione italiana tutela il risparmio (art. 47), è uno dei tanti sproloqui della nostra costituzione; i governi italiani, anche a causa della sudditanza verso l’oligarchia mondialista e verso la Banca dei Regolamenti Internazionali, alla quale è soggetta la Banca d’Italia, hanno portato a sistemi d’insolvenze che mortificano il risparmio, senza i necessari controlli statali o della banca centrale; a tale proposito, di fronte ad un crollo generalizzato del sistema finanziario, a nulla servono le garanzie statali sul risparmio, si sa che gli stati non mantengono promesse, cambiano le leggi in corso d’opera e, con le emissioni monetarie e l’aumento delle tariffe pubbliche, alimentano l’inflazione; generalmente, ciò che è lecito per lo stato, non è lecito per i privati.
Fascismo e nazismo furono sostenuti da un’alleanza internazionale di banchieri, il progetto dei sinarchisti voleva una fratellanza di finanzieri ed un’Europa autoritaria, perciò nel 1930 diedero vita alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS); gli artefici furono Montagiu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, Hjalmar Schacht, che divenne ministro dell’economia di Hitler e capo della Banca centrale tedesca e l’italiano Alberto Benedice, a capo della politica economica del fascismo.
Benedice garantì la massima indipendenza della Banca d’Italia dal fascismo e perciò divenne vicepresidente della BIS, questa indipendenza della banca dal governo rimase anche in era repubblicana ed oggi è caldamente tutelata dalla sinistra; lo scopo ufficiale era assicurare stabilità al sistema economico finanziario, controllare le anticipazioni al Tesoro, influenzare attività economica e commercio e regolare i cambi; erano tutti bluff perché si favorirono, soprattutto da parte dei banchieri, anche le speculazioni sui cambi, senza i necessari controlli da parte della Banca d’Italia.




Secondo messaggio di Nunzio Miccoli

L’EVOLUZIONE DELLA MONETA E DELLA GLOBALIZZAZIONE

Il signoraggio monetario è il profitto ricavato dalle banche centrali, che sono istituzioni private controllate da banche ordinarie, con l’emissione di banconote; in tal modo, caduto il gold standard, cioè la moneta aurea, con dei pezzi di carta, circolanti solo su base fiduciaria, che cioè hanno valore solo perché sono accettati, si possono comprare beni reali.
Il signoraggio bancario è il vero palo della cuccagna dei tempi moderni, in tal modo tutti lavorano per i titolari del signoraggio, che sono i nostri veri padroni ed i padroni occulti dello stato; infatti, la sovranità appartiene da sempre a chi emette moneta metallica o banconote ed a chi è esente dalle tasse, mai ai sudditi contribuenti.
A causa dell’attuale crisi del dollaro, nel 2009 si sono formulati nuovi piani per costituire nuove valute di riserva internazionali, a fianco del dollaro; il Fondo Monetario Internazionale già emette i diritti speciali di prelievo, che sono una moneta di conto esente dal controllo dei governi; uno dei primi strumenti del governo mondiale, perché i veri sovrani sono quelli che riscuotono le tasse, beneficiano del signoraggio monetario, sono indipendenti e irresponsabili, anche se occulti.
Il primo ministro britannico Gordon Brown, nella logica della globalizzazione, vorrebbe trasformare il FMI in una banca centrale globale; un ex governatore della Banca d’Inghilterra, con lo scopo di evitare future crisi finanziarie, ha proposto anche di conferire il ruolo di controllore alla Banca dei Regolamenti Internazionali; praticamente, la crisi attuale, dovrebbe servire ad accentrare il potere a livello mondiale e metterlo delle mani dell’alta finanza, destinata a dirigere le sorti del mondo.
L’1.1.1999 in Europa occidentale, dopo 45 anni di accordi di libero scambio, per dare stabilità agli scambi ed al corso delle monete, nacque come moneta regionale europea, l’euro che, com’era previsto, ridusse la sovranità degli stati partecipanti. Si accusava il nazionalismo monetario di aver alimentato l’instabilità, però l’attuale crisi finanziaria è la crisi del dollaro, che è stata l’unica vera moneta di riserva internazionale, ora il dollaro sta cadendo, come caddero il fiorino e lo zecchino; comunque, si dimentica di dire che, a causa del signoraggio, la moneta rimane un grande affare nelle mani di chi la emette, perché con un pezzo di carta fiduciaria si posso acquistare beni reali.
Visto il successo dell’euro, si è richiesta la creazione anche di altre monete regionali, perciò il 23.5.2008 dodici nazioni sudamericane dell’Unione Nazioni sudamericane (UNASUR), hanno promosso la loro integrazione economica ed hanno proposito di creare una banca centrale e una moneta comune; però del gruppo fanno parte Colombia e Venezuela, che non si possono vedere, vedremo come andrà a finire.
Nel 2005 il consiglio di cooperazione del Golfo persico (GCC), costituito da cinque paesi eccetto l’Iran, con lo scopo di incrementare i rapporti economici tra i loro paesi, ha preso l’impegno di creare una moneta comune entro il 2010, con l’impegno che la banca centrale sarebbe stata indipendente dai governi (ma non naturalmente dai padroni occulti); da questi fatti si capisce che esistono sovrani al di sopra degli stati, che tirano il sasso e nascondono la mano. Sostenendo questo disegno, in Italia la sinistra è paladina della difesa dell’autonomia della Banca d’Italia, dagli italiani e dal governo italiano, l’ex governatore Calvi la voleva autonoma anche dalla magistratura; la Banca d’Italia ha omesso di controllare le banche e le esportazioni illegali di valuta, a vantaggio dei soliti ignoti, ed oggi dipende dalla Banca Europea.
Il 16.5.2005 tredici nazioni asiatiche hanno gettato le basi per un’unica moneta asiatica, con relativa banca centrale, però i paesi partecipanti sono riluttanti a perdere fette di sovranità; nel 2002 nacque l’Unione Africana che ora progetta il rafforzamento dell’integrazione, con creazione di una moneta comune con relativa banca centrale, che dovrebbe nascere entro il 2020 ed avere sede nella capitale della Nigeria.
Nel gennaio del 2008 in Nordamerica è stata proposta, al posto del dollaro, una nuova moneta, l’Amero o NAMU, per Usa, Canadà e Messico, che comporterebbe la fine della sovranità del Canadà, questa nuova moneta dovrebbe dare equilibrio a commercio e tassi, intanto si teme un’iperinflazione del dollaro; nel mondo esistono tanti dollari falsi e più della metà dei dollari circolati sono fuori degli Usa. Anche in Oceania si dibatte per una fusione tra dollaro australiano e dollaro neozelandese.
Dal 1998 si è ipotizzata anche la creazione di una moneta unica mondiale, il Phoenix, secondo la proposta, il FMI avrebbe avuto la responsabilità di fissare il tasso d’inflazione mondiale; in Italia abbiamo sorriso sul tasso d’inflazione programmata del governo che mirava a contenere la dinamica salariale; però a ben vedere il governo, se le statistiche sull’inflazione non sono truccate, può effettivamente programmare l’inflazione, programmando le emissioni monetarie, perché la dinamica dei prezzi è in relazione all’incremento del reddito e delle emissioni monetarie. Comunque, non ci facciamo illusione, l’ultima frontiera della propaganda di stato, è data dalle statistiche false.
Il Phoenix dovrebbe iniziare come cocktail di valute nazionali o regionali, come i diritti speciali di prelievo, imporrebbe rigidi vincoli ai governi, ufficialmente dovrebbe servire ad espandere il commercio mondiale e a dare stabilità ai mercati finanziari; è da definire il problema della riserva a copertura della moneta, messa disposizione degli stati, la copertura naturalmente sarebbe parziale. Ha detto Paul Volcher, ex governatore della Federal Reserve, che una moneta unica ha un senso se l’economia deve essere globale. Si dice che con una moneta unica i prezzi sarebbero espressi nella stessa unità monetaria, tuttavia i prezzi non sarebbero gli stessi, come promette il liberismo con la legge o dogma della domanda e dell’offerta, perché anche all’interno degli stati, i prezzi, per uno stesso prodotto, hanno difficoltà a livellarsi.
Il presidente americano Obama, rinnovando il mandato al presidente della Fed, Ben Bernanke, vorrebbe dare respiro al sistema bancario e monetario, però Fed, banche americane e dollaro si stanno disgregando, il deficit del bilancio americano è fuori controllo e il sistema si regge sul presupposto di una ripresa in realtà ancora inesistente. Obama vorrebbe fare dei tagli alla sanità, non per mortificare gli americani, ma per ridurre la spesa e le speculazioni della sanità, ma come si fa a mortificare il cartello di Big Pharma?
Il ministro italiano dell’economia, Giulio Tremonti, afferma che, invece di salvare le banche, che hanno provocato il collasso del sistema, bisognava salvare famiglie e industria, perché i consumi non cadano e riparta la produzione; attualmente invece si è dato sostegno solo alle banche, mettendo a carico del pubblico le loro perdite, però i guadagni usurai passati delle banche, fatti pagare a risparmiatori e piccoli produttori, non si sa che fine abbiano fatto.
Per rimarcare quanto pesano la chiesa cattolica e il Vaticano nel mondo, bisogna ricordare che l’ex capo del governo inglese, Tony Blair, si è convertito al cattolicesimo, naturalmente non si tratta di una vera conversione, ma di una scelta trasformista di potere; Blair ha creato una Fondazione, attraverso la quale insegna religione e globalizzazione; tra i membri del suo consiglio direttivo troviamo Lord Richard Chartres, vescovo anglicano di Londra e decano della cappella reale, il dottor Ismael Khudr Al –Shatti, membro della fratellanza Islamica, il rabbino David Rosen, capo della lega antidiffamazione in Israele, e Rick Warren, pastore evangelico fondamentalista della chiesa di California.
Non si capisce il vero scopo della fondazione, forse si cerca la pace religiosa o l’alleanza tra religioni, a spese però della libertà dei sudditi; per dare visibilità alla sua conversione, Blair ha partecipato al meeting di Rimini, ha lodato l’enciclica papale Caritas in Veritate ed ha suggerito che la chiesa cattolica divenga il pilastro della globalizzazione; promuove misure contro i cambiamenti climatici che, come le epidemie, possono essere un’altra emergenza che può aumentare i potere d’intervento di un governo mondiale; intanto il governo inglese fa concessioni all’Islam, come i tribunali islamici.
C’è in occidente chi, come la chiesa cattolica, invidia la sottomissione e la religiosità dell’Islam, l’uscita di Blair è giustificata dal fatto che i vecchi dissapori tra monarchia inglese e papi paiono ormai superati; i dirigenti delle religioni monoteiste sono spesso solidali, hanno affermato che non si può criticare un giorno una religione ed un altro giorno un’altra, effettivamente, la religione è uno strumento di governo ed un modo per fare affari; Tony Blair mira alla presidenza dell’Unione Europea, il trattato di Lisbona prevede che la carica di presidente dell’Europa debba essere permanente, cioè una specie di monarchia, però anche Blair, in realtà rappresenterebbe altri poteri più alti ed anonimi, sarebbe solo il solido fiduciario munito di privilegi.
Nunzio Miccoli http://www.viruslibertario.it numicco@tin.it




Messaggio di nuages:

In realtà, come più volte detto, oggi il vero potere risiede in società finanziarie multinazionali che estendono il loro potere su tutti gli aspetti della vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Un esempio?
Analizziamo il caso Goldman Sachs.
Si tratta di una banca, forse la più potente al mondo attualmente, fondata a New York nel 1869 e oggi conta filiali sparse in tutte il globo. Offre servizi finanziari e di consulenza a grandi gruppi industriali, organi finanziari, governi e uomini d'affari miliardari.
Si dice che dietro l'aumento del prezzo del grano (sta pagando contadini di vari paesi produttori per non coltivarlo più) e dell'oro (invita i propri assistiti a speculare sui "beni rifugio" come l'oro) ci siano le sue mani.
In occasione della crisi dei subprime, che sta mettendo in ginocchio tantissime banche, Goldman Sachs dichiara alla CNN il 20 Settembre del 2007 che «perdite significative» su alcune delle obbligazioni detenute sono state «più che compensate da guadagni ottenuti shortando prodotti basati sui mutui». Fortuna o incredibili capacità? Chi lo sa, ma il fatto che l'attuale Segretario del Tesoro USA, Henry Paulson, sia stato per anni l'amministratore delegato della banca può aiutare!
Passiamo a vedere come questa banca stia controllando l'Italia.
Romano Prodi ne è stato consulente per anni e attraverso Linda Costamagna, moglie di Claudio Costamagna (alto dirigente GS) la banca americana è stata la prima finanziatrice della sua campagna elettorale.
I ringraziamenti non si sono fatti attendere: Massimo Tononi, altro dirigente GS, è stato nominato Sottosegretario all'Economia e responsabile delle privatizzazioni!
Ovviamente la GS è interessata anche a Banca Italia; infatti Mario Monti è attualmente membro dell'advisory board internazionale con competenze sulle questioni di politica internazionale, mentre Mario Draghi, l'attuale Governatore di Banca Italia, è stato presidente della Goldman Sachs Europe per quattro anni!
Infine, è di questi giorni la notizia che Gianni Letta, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e braccio destro di Silvio Berlusconi è stato nominato consulente dell'advisory board internazionale della Goldman Sachs!
Quindi, mentre i politicanti italiani cercano di fregarci col miraggio del ritorno alle urne per ridare il potere decisionale al popolo, c'è già chi ha vinto: la Goldman Sachs, che si è già comprata entrambi gli schieramenti partitici e Bankitalia!
Invece di scannarci tra Centro-destra e Centro-sinistra, dobbiamo capire chi comanda veramente il Paese e chi è il vero responsabile dell'attuale drammatica situazione, e combatterlo duramente tutti insieme.
Goldman Sachs: ecco i veri padroni dell'Italia
di Manuel Zanarini - 06/02/2008 - Tratto da Arianna Editrice


Ultima modifica di Lawliet il 31/12/2009, 15:34, modificato 1 volta in totale.


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Il paradosso è che siamo noi a prestare i soldi alle banche e che dobbiamo anche pagarle. [B)]
L' economia reale è quella della massaia, del contadino, del minatore e non quella della banca d' Italia che dovrebbe essere un organo di controllo sugli altri istituti di credito, ma in realtà il suo consiglio d' amministrazione è composto dai banchieri che dovrebbero essere controllati. [xx(]
Fate caso alle banconote in vostro possesso, una volta c' era scritto pagabili a vista del portatore, come mai l' hanno tolto? Forse perchè non siamo più i proprietari dei soldi che possediamo. Hanno creato un sistema capestro che ha plagiato anche le nonnette che una volta erano abituate a nascondere i soldi nel cuscino, ed invece........... come dice Grillo, abbiamo un pazzo che fà cerchi nella sabbia e costruisce la banca che gira intorno a te.... nel senso che non hai possibilità di scampo, se entri non ne esci più. Alla faccia del generale Custer.

Vi posto uno stralcio di una missiva inviatami da banca intesa relativa al mutuo che stò pagando.

Gentile cliente.

La informiamo che il nostro credito relativo al suo mutuo in oggetto è stao ceduto dalla nostra banca alla società Adriano Finance S.r.l, a seguito di un operazione di cartolarizzazione avente ad oggetto la cessione in blocco di una pluralità di crediti.
Quanto sopra non comporterà per lei nessun cambiamento, ne nessun aggravio di costi (meno male), nè alcuna modifica degli obblighi contrattuali suoi e degli eventuali garanti.

Adriano Finance S.r.l, capitale sociale Euro 15.000. [xx(]

Ho fatto un giretto in banca ed ho chiesto a titolo informativo il perchè di questo passaggio. Dopo 1000 rassicurazioni, mi è stato detto che è un informazione riservata (alla faccia della trasparenza bancaria).
Ho chiesto ad un amico che lavora in banca Intesa con cui ho rapporti di confidenza, se sapesse dirmi qualcosa........ si è messo a ridere [B)], poi mi ha confidato che è un trucco contabile per "differenziare" i capitali a disposizione. Differenziare che vuol dire?


Ultima modifica di greenwarrior il 03/01/2010, 22:34, modificato 1 volta in totale.


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