La verginità finisce all'astaNuovo reality shock Usa
di Libero News
Notizia del 12 maggio 2010 - 09:00
Altro che Pupe e Secchioni! Direttamente da Las Vegas, il gioco tv in cui i concorrenti venderanno al miglior offerente del web la loro purezza. «Non credo che me ne pentirò - dice una 21enne che aspira a partecipare -, anche se è prostituzione»
La Pupa e il Secchione (anche nella versione più hot) in confronto sarà uno show per bambini. Perché l'ennesimo reality shock rompe definitivamente quello che rimane di un tabù, la verginità. Eravamo abituati a editti e dichiarazioni, quello sì. Chi non ricorda Raffaella Fico del GF che aveva messo all'asta la sua presunta purezza? O Silvia Valerio che da Chiambretti offriva la sua virtù nientemeno che ad Ahmadinejad? Ma erano robette, dichiarazioni e basta.
Se davvero andrà mai in onda lo show del documentarista Justin Sisley, si farà sul serio. Talmente tanto che l'ideatore e produttore dello spettacolo è stato costretto a spostare le selezioni dei partecipanti al gioco e le riprese dall'Australia agli Stati Uniti perché laggiù sarebbe stato accusato di induzione alla prostituzione. E dove se non a Las Vegas, Nevada? Sisley è già impegnato a provinare i candidati, ragazzi e ragazze che saranno cioè disposti a mettere all'asta sul web la propria verginità, a partire da una base di ventimila dollari in cambio di un gettone di partecipazione di 20mila dollari e del 90% del prezzo ottenuto per la propria illibatezza.
Le offerte verranno sì postate online, ma poi i compratori saranno presenti nella fase conclusiva del gioco, per poter visionare (si fa per dire) il loro acquisto. «Non credo che me ne pentirò - dice una 21enne che aspira a partecipare -, tecnicamente è prostituzione ma il modo in cui venderò la mia verginità è diverso».
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