Blissenobiarella ha scritto: "Anche noi uomini dobbiamo dire basta" Da Placido a Salvatores: dignità violataLa mobilitazione partita dalle donne nelle piazze e sul web e raccolta da Repubblica. Sul nostri sito appelli e già centinaia di foto all'iniziativa "Sono donna e dico basta". Sabato il raduno di LeG, aderisce anche Scalfaro. L'appello di Ginsborg
di ANNA BANDETTINI e RODOLFO SALA
ROMA - Non solo l'indagine giudiziaria e l'agone politico. Nei prossimi giorni Silvio Berlusconi dovrà vedersela anche con la piazza. Sabato 5 al Palasharp di Milano con Libertà e Giustizia che porterà sul palco Umberto Eco, Paul Ginsborg, Gustavo Zagrebelski, Roberto Saviano, ci sarà anche Oscar Luigi Scalfaro intervistato da Sandra Bonsanti. E cresce di giorno in giorno il numero delle adesioni per la manifestazione del 13 febbraio quando nelle piazze delle città italiane per reclamare "la dignità delle donne" si mobiliteranno non solo le donne ma anche gli uomini chiamati in causa dalla lettera di suor Rita pubblicata ieri da Repubblica e soprattutto dall'appello lanciato da donne di professioni e orientamenti diversi della società civile e della politica ("diciamo agli uomini se non ora quando?" si legge sul il documento lanciato da Cristina Comencini a Francesca Izzo del gruppo Di Nuovo, e poi Giulia Bongiorno, Silvia Costa, Susanna Camusso, Licia Colò, Anna Finocchiaro e tante altre).
Ci sta il regista Gabriele Salvatores ("perché il maschile e il femminile anche in natura convivono insieme e si rispettano") in linea con lo scrittore Tiziano Scarpa ("se fossi una donna sarei incazzata. E siccome sono una donna, perché come tutti dentro di me c'è un po' di maschio e un po' di femmina, sono molto incazzata anch'io") e Valerio Mastandrea ("il modello maschile che ci viene mostrato dalla politica è triste ed è il
terreno in cui crescono le violenze sulle donne"). Aderisce convinto Moni Ovadia: "Non mi riconosco nel modello del maschio stallone o ruffiano. Il mondo maschile è già colpevole per aver taciuto l'uso del ruolo della donna in questi anni. Ora è arrivato il momento di far sentire la nostra voce". E Michele Placido. "Aderisco non solo come compagno di una donna giovane che mai potrebbe concepire di avere relazioni come quelle che ha in uso il presidente del Consiglio, ma anche per i miei figli: quello che stanno vedendo lascerà ferite".
Intanto crescono le adesioni all'iniziativa di Libertà e giustizia. Le firme per chiedere le dimissioni del premier sono ormai centomila, ieri è arrivata quella di Rosy Bindi, presidente del Pd: "Tutti insieme, donne e uomini liberi di questo Paese, facciamo sentire che non siamo più disposti a sopportare il degrado morale, le menzogne, gli abusi di potere del capo del governo; difendiamo la dignità della nostra democrazia e della Costituzione". Sentono il bisogno di aderire, con brevi messaggi, moltissimi italiani residenti all'estero, impossibilitati a partecipare al raduno del 5 febbraio. Paul Ginsborg, che sabato sarà sul palco del Palasharp insieme a Umberto Eco, Roberto Saviano e Gustavo Zagrebelsky, invoca "una mobilitazione costante e vigile di fronte all'atteggiamento determinato di Berlusconi, che parla di scontro finale; è essenziale che certi messaggi e certe prese di posizione del premier non passino senza un'opposizione pacata e sobria, ma ferma e molto partecipata".
(01 febbraio 2011)
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-2 Tutti dovrebbero dire basta, ma a quanto pare come dice rmnd, finchè sarà solo una parte politica a scendere in piazza, nulla cambierà. Forse in futuro ci governeranno gli altri e allora saranno gli oppositori a scendere in piazza, e gli altri difenderanno le loro azioni. Tutto ricomincerà.....show must go home!!!!!!!!