10/04/2010, 18:29
quisquis ha scritto:
Questo secondo me è semplicemente non vero. Senza andare a scomodare altre culture e restando in occidente, basta ricordarsi del pitagorismo e del neoplatonismo per avere esempi di visioni del mondo vastamente olistiche e multidimensionali.
Anche in tempi più recenti e ben distintamente dal Crowley, restando sempre in Italia, una figura del calibro di Giuliano Kremmertz nei suoi scritti qua e là lancia allusioni a possibili metodi magici per comunicare con esseri planetari, ma tace subito dopo. E visto che la scuola a cui Kremmertz apparteneva aveva tutta una sua precisa visione delle varie classi di esseri, non credo che intendesse genericamente esseri appartenenti ad altri piani del reale di cui parla invece in altre parti dei suoi scritti. L'impressione che se ne trae quindi è che intendesse una ben precisa categoria di esseri associata a pianeti o stelle precise e a modi magici (nel senso che il Kremmertz dava a questo termine) per entrare in contatto normato (quindi rituale) con essi.
10/04/2010, 18:40
quisquis ha scritto:quisquis ha scritto:
Tra l'altro normato e rituale significa secondo un "protocollo" preciso, quindi secondo un limite preciso che impedisce prevaricazioni, incomprensioni ed indebiti tralvalicamenti del giusto "limes" posto a confine di differenti aspetti del reale: l'esatto contrario di quanto sembra accadere nei moderni episodi di abduction e talvolta anche di contattismo, dove il limes sembra talvolta violato unilateralmente. Sotto questo punto di vista non resta che pensare che nei tempi moderni non si sia più capaci di andare oltre l'ordinario nel giusto modo.
Le civiltà antiche invece di "protocolli" ne avevano parecchi. Anche gli antichi romani, che sentivano il divino come numen/forza più che vederlo come forma, avevano una gran quantità di regole e tecniche dette "indigitamenta" tramite le quali entrare "rite", cioè ritualmente e quindi giustamente in rapporto con una pletora di enti; al di fuori del rito c'era l'errore ed il nefas. Tutto questo vorrà dire qualcosa, io penso.
10/04/2010, 18:45
quisquis ha scritto:
Questo secondo me è semplicemente non vero. Senza andare a scomodare altre culture e restando in occidente, basta ricordarsi del...
quisquis ha scritto:
Tra l'altro normato e rituale significa secondo un "protocollo" preciso, quindi secondo un limite preciso che impedisce prevaricazioni, incomprensioni ed indebiti tralvalicamenti del giusto "limes" posto a confine di differenti aspetti del reale: l'esatto contrario di quanto sembra accadere nei moderni episodi di abduction e talvolta anche di contattismo, dove il limes sembra talvolta violato unilateralmente. Sotto questo punto di vista non resta che pensare che nei tempi moderni non si sia più capaci di andare oltre l'ordinario nel giusto modo.
Le civiltà antiche invece di "protocolli" ne avevano parecchi. Anche gli antichi romani, che sentivano il divino come numen/forza più che vederlo come forma, avevano una gran quantità di regole e tecniche dette "indigitamenta" tramite le quali entrare "rite", cioè ritualmente e quindi giustamente in rapporto con una pletora di enti; al di fuori del rito c'era l'errore ed il nefas. Tutto questo vorrà dire qualcosa, io penso.
10/04/2010, 19:14
Blissenobiarella ha scritto:quisquis ha scritto:
Tra l'altro normato e rituale significa secondo un "protocollo" preciso, quindi secondo un limite preciso che impedisce prevaricazioni, incomprensioni ed indebiti tralvalicamenti del giusto "limes" posto a confine di differenti aspetti del reale: l'esatto contrario di quanto sembra accadere nei moderni episodi di abduction e talvolta anche di contattismo, dove il limes sembra talvolta violato unilateralmente. Sotto questo punto di vista non resta che pensare che nei tempi moderni non si sia più capaci di andare oltre l'ordinario nel giusto modo.
Le civiltà antiche invece di "protocolli" ne avevano parecchi. Anche gli antichi romani, che sentivano il divino come numen/forza più che vederlo come forma, avevano una gran quantità di regole e tecniche dette "indigitamenta" tramite le quali entrare "rite", cioè ritualmente e quindi giustamente in rapporto con una pletora di enti; al di fuori del rito c'era l'errore ed il nefas. Tutto questo vorrà dire qualcosa, io penso.
interessante quisquis...Cosa potrebbe voler dire?
10/04/2010, 22:38
10/04/2010, 22:53
10/04/2010, 23:51
16/04/2010, 21:22
quisquis ha scritto:
Anche in tempi più recenti e ben distintamente dal Crowley, restando sempre in Italia, una figura del calibro di Giuliano Kremmerz nei suoi scritti qua e là lancia allusioni a possibili metodi magici per comunicare con esseri planetari, ma tace subito dopo. E visto che la scuola a cui Kremmerz apparteneva aveva tutta una sua precisa visione delle varie classi di esseri, non credo che intendesse genericamente esseri appartenenti ad altri piani del reale di cui parla invece in altre parti dei suoi scritti. L'impressione che se ne trae quindi è che intendesse una ben precisa categoria di esseri associata a pianeti o stelle precise e a modi magici (nel senso che il Kremmertz dava a questo termine) per entrare in contatto normato (quindi rituale) con essi.
17/04/2010, 14:47
17/04/2010, 16:12
Thethirdeye ha scritto:
Riportiamo alcune frasi di uno dei più grandi conoscitori di Crowley, Kenneth Grant, pubblicate nel suo “Aleister Crowley e il Dio Occulto” (Ed.Astrolabio):
“Crowley era consapevole della possibilità di aprire i cancelli spaziali e di immettere una corrente extraterrestre nell’onda vitale umana…Vuole una tradizione occulta - espressa da Lovecraft in modo persistente nei suoi scritti – che un qualche potere transfinito e super-umano stia schierando le sue forze con l’intento di invadere e prendere possesso di questo pianeta…
17/04/2010, 18:31
Sognatore ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Riportiamo alcune frasi di uno dei più grandi conoscitori di Crowley, Kenneth Grant, pubblicate nel suo “Aleister Crowley e il Dio Occulto” (Ed.Astrolabio):
“Crowley era consapevole della possibilità di aprire i cancelli spaziali e di immettere una corrente extraterrestre nell’onda vitale umana…Vuole una tradizione occulta - espressa da Lovecraft in modo persistente nei suoi scritti – che un qualche potere transfinito e super-umano stia schierando le sue forze con l’intento di invadere e prendere possesso di questo pianeta…
Questo confermerebbe l'idea secondo la quale certe entità basse le abbiamo chiamate noi, attraverso occultisti come Crowley appunto.
In base a questo verrebbe confermato che siamo noi che le abbiamo fatte entrare nel nostro piano di esistenza altrimenti per loro inacessibile.
Non sarebbero sbarcate quindi sul pianeta in seguito a viaggi stellari, ma grazie all'apertura di quelli che potrebbero essere definiti dei portali dimensionali, attraverso a evocazioni eseguite con pratiche occulte negative.
E questo spiegherebbe molte cose, tra le quali la presunta collaborazione di certe entità, definite extraterrestri, con poteri militari e politici di questo mondo, abdcution reali (nelle quali sono molto spesso presenti militari) ecc.
Forse anche per questo che certe pratiche occulte sono state sempre sconsigliate? Chissà
Ecco perchè ho sempre ritenuto e ritengo che sia opportuno fare un distinguo per non confondere ciò che viene dall'esterno con ciò che è sul pianeta...definendo tutto extraterrestre...perchè così propriamente non è.
Perchè come ho sempre sostenuto, chi viene dalla stelle (e mi si passi il termine) non è dedito a certe attività negative e non è mai stato disponibile ai compromessi con i poteri del mondo.
Chi scende a patti con i terrestri in fondo così tanto superiori non deve essere, se ha bisogno del nostro aiuto per attuare i propri piani di dominazione.
In definitiva alcuni uomini terrestri sono scesi a patti con altre entità, cedendo all'ingannevole convinzione che siano extraterrestri.
Grazie TTE per l'articolo
17/04/2010, 21:14
keiji ha scritto:
bisognerebbe però fare una lista e dividere i veri alieni dalle entità evocate.
17/04/2010, 21:32
17/04/2010, 21:33
keiji ha scritto:
bisognerebbe però fare una lista e dividere i veri alieni dalle entità evocate.
17/04/2010, 22:01
Sognatore ha scritto:
Questo confermerebbe l'idea secondo la quale certe entità basse le abbiamo chiamate noi, attraverso occultisti come Crowley appunto.
In base a questo verrebbe confermato che siamo noi che le abbiamo fatte entrare nel nostro piano di esistenza altrimenti per loro inacessibile.
Sognatore ha scritto:
Non sarebbero sbarcate quindi sul pianeta in seguito a viaggi stellari, ma grazie all'apertura di quelli che potrebbero essere definiti dei portali dimensionali, attraverso a evocazioni eseguite con pratiche occulte negative.
Sognatore ha scritto:
Forse anche per questo che certe pratiche occulte sono state sempre sconsigliate? Chissà
Sognatore ha scritto:
In definitiva alcuni uomini terrestri sono scesi a patti con altre entità, cedendo all'ingannevole convinzione che siano extraterrestri.