Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
E adesso secondo voi le cose come andranno avanti? Che succederà? io un sospetto ce l'ho...
http://www.repubblica.it/esteri/2010/06 ... i-4991651/Walesa sprona la Polonia
"
Kaczynski è pericoloso"Per il candidato liberale: "Bronislaw Komorowski è ragionevole, sensibile, aperto al compromesso, È perfettamente adatto all'età contemporanea". Varsavia, oggi il voto per il nuovo presidente
DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TARQUINI
DANZICA - Ancora una volta la scelta dei polacchi deciderà il futuro della "nuova Europa". Alle elezioni presidenziali di oggi - convocate dopo la morte il 10 aprile del capo dello Stato, Lech Kaczynski, nella sciagura aerea di Smolensk - si sfidano le due anime del paese. La Polonia moderna, europeista, di Bronislaw Komorowski, candidato del partito liberale del premier Donald Tusk, e quella nazionalconservatrice ed euroscettica di Jaroslaw Kaczynski, gemello del presidente defunto. I sondaggi favoriscono Komorowski, ma il duello è carico di suspence. A parlarne con Repubblica è il padre della rivoluzione democratica, Lech Walesa, ex capo dello Stato e Nobel per la pace.
Signor Walesa, quali saranno le priorità del nuovo presidente?
«Rispetto ai miei tempi, le cose sono cambiate. Quando mi candidai io, per contava la nostra lotta, contrastare gli attacchi dei comunisti. Ora tutto ciò è passato, e la cosa più importante è cercare l'accordo, risolvere i problemi a casa, aiutare a stabilire l'ordine in ogni campo della vita, nel quadro del ruolo costituzionale del presidente».
Da presidente quali furono i suoi momenti più difficili?
«Non farsi "abbattere" dai comunisti. Non accettavano di aver perso, cercavano argomenti per il contrattacco. Era come navigare tra gli scogli, salvare la nave il più a lungo possibile».
Adesso lei ha un suo candidato?
«Sì,
l'ho avuto sin dall'inizio, perché secondo me questo è il tempo del dialogo, del compromesso, della comprensione reciproca e dell'accordo, anche se non a ogni costo. Per questo scelgo gente all'altezza dei compiti attuali. Komorowski è un uomo così. È ragionevole, sensibile, è l'uomo del compromesso e del dialogo, è perfettamente adatto all'età contemporanea. Kaczynski, sento dire, è riconosciuto come uno dei candidati principali. È un uomo che sta cambiando, ma nel modo che piace a lui, non come la gente vorrebbe che cambiasse.
È capriccioso, volatile, e ciò è altamente pericoloso, non sperimentato, imprevedibile. Non possiamo appoggiare una via instabile come questa».
Cioè lei non crede nella nuova immagine "soft" di Kaczynski?
«È l'immagine adatta alla situazione del momento, ma non possiamo mettere in pericolo la Polonia in questo modo. Devi appoggiare scelte o proposte affidabili, quando metti in mano a qualcuno il tuo futuro».
Non teme che la tragedia di Smolensk influenzi i risultati elettorali?
«È ovvio che li influenzerà. E ciò non è bene perché non si parla più dei programmi dei candidati; e questo getta un'ombra sull'obiettività della consultazione».
Lei conosce entrambi i candidati. Qual è la più grande differenza tra loro?
«Prima che Lech Kaczynski fosse eletto io dissi che i
Kaczynski sono una disgrazia, ovunque vadano.
Se vogliamo la felicità non possiamo permetterci di votare per Kaczynski, perché lui è un uomo seguito dalle disgrazie. Quando Napoleone nominava generali, chiedeva loro: "Lei è un uomo fortunato?". Se la risposta era no, lui replicava "allora non sarà mai un generale". Credo che questa regola debba essere applicata anche qui».
Lo scontro è tra due idee di Polonia?
«C'è gente come quella di PO (il partito del premier e di Komorowski, ndr), ragionevole, aperta, che nell'èra digitale cerca soluzioni e la loro realizzazione. E altra che punta su popolarità, demagogia, usa la difficoltà delle riforme e il prezzo che esse richiedono. Questo secondo gruppo è a caccia di traditori, agenti, ebrei: vogliono costruire la loro immagine così. Dicono di essere stati derubati e traditi. Kaczynski, e Rydzyk, inteso come politico, non come prete (il fondatore dell'integralista Radio Maryja), in questo sono i più bravi. Abusano con cinismo dei più bassi istinti umani. Ecco perché questa guerra tra due Polonie è così nefasta:
gente ragionevole contro paranoici e perdenti, che vogliono far credere di essere stati traditi e ingannati».Qual è il rimedio?
«Il tempo ci guarirà, ci mostrerà quant'era brutto questo scontro. In ogni società ci sono dal 2 al 5 per cento di paranoici, ma purtroppo in Polonia sono organizzati, per questo la partita ha tale aspetto».
L'esito del voto polacco pesa per Europa, Usa, Russia?
«Il punto è tenere quel 2-5 per cento lontano dal potere, perché altrimenti è pericoloso. Sapendo che il fenomeno esiste ovunque, l'esempio polacco può mostrare come affrontarlo».
Crede in una riconciliazione polacco-russa?
«Siamo destinati a coesistere, Dio ha fatto sì che, volenti o nolenti, dobbiamo fare l'uno verso l'altro le cose giuste. Tra due litiganti il terzo gode, quindi dobbiamo creare rapporti tali tra noi che nessun altro tragga più vantaggio dalla Polonia o dalla Russia. Facciamolo, creiamo un nuovo ordine».
(ha collaborato Katarzyna Rukojc)
..premesso che walesa è un personaggio controverso
e poco trasparente..un agitatore di popolo..
(a istinto a me piace poco..)
è normale basare la scelta politica
sulla "fortuna" di un candidato ?
ha spiegato la differenza dei programmi di governo ?
(rapporti con nato, usa, ecc. ecc.)
a me pare di no..
vuoi vedere che..
effettivamente..