13/05/2010, 00:14
Thethirdeye ha scritto:
Incredibile esempio di manipolazione scientifica per fini politici
di Marco Pizzuti
Fonte: http://www.altrainformazione.it/wp/2009 ... -politici/
Ciò che segue è l’ennesima testimonianza plateale di come l’elite plasmi sistematicamente il mondo dell’informazione per fini di controllo sulle masse. La tecnica è piuttosto semplice e proprio per questa ragione anche terribilmente inquietante (sembra rivolgersi ad un pubblico bambino):
se una versione ufficiale come quella dell’11 settembre fa acqua da tutte le parti e cozza addirittura contro le leggi della fisica, la propaganda di regime ci mette una “pezza” inventando nuove proprietà della materia. Purtroppo non è uno scherzo…
13/05/2010, 00:19
Thethirdeye ha scritto:Brando ha scritto:
Ma tu lo sai che in data antecedente all'11/9 i grattacieli sono stati oggetto di "ristrutturazioni" e/o adeguamenti degli impianti e che moltissimi piani sono stati inaccessibili per ben due settimane?
E lo sai che il Dirigente di quella società che ha effettuato quell'operazione è un parente stretto di Bush?
Questi sono fatti, caro mio..... non chiacchiere.
13/05/2010, 01:00
BlitzKrieg ha scritto:
Fonte?
13/05/2010, 10:41
Thethirdeye ha scritto:Brando ha scritto:
Non è mai stata usata termite nella storia delle demolizioni controllate, interessante no?
Certo che non è stata mai usata....
Le demolizioni controllate vengono fatte alla luce del giorno
e non negli INSIDE JOB o negli attentati
Sarebbe anche interessante sapere come siano state posizionate 10/100 tonellate di nanotermite (lol) senza che nessuno se ne sia accorto (praticamnte un insulto alle migliaia di persone che vi lavoravano). Nelle immagini pubblicate da greenwarrior non si dimostra nulla, nella prima si parla di una bilanciatura fatta con esplosivo (lol), cmq se fosse stata termite non ci sarebbero dovute essere esplosioni, nella seconda non si capisce bene dove si vuole arrivare... cioè nella torre uno è plausibile il crollo naturale e nella seconda no? Eppure dice che le colonne non risultino QUASI (quindi sono comunque state danneggiate, e quel quasi, magari, tanto basta a far perdere stabilità alla struttura che si piega e collassa) interessate.
Ma tu lo sai che in data antecedente all'11/9 i grattacieli sono stati oggetto di "ristrutturazioni" e/o adeguamenti degli impianti e che moltissimi piani sono stati inaccessibili per ben due settimane?
E lo sai che il Dirigente di quella società che ha effettuato quell'operazione è un parente stretto di Bush?
Questi sono fatti, caro mio..... non chiacchiere.
13/05/2010, 11:22
Brando ha scritto:
Ehm sì lo so, puo essere anche suo fratello, ma questo non prova assolutamente nulla.
Insisto sul fatto che se guardi bene il video di una demolizione controllata, non ha nulla a che vedere con il crollo delle torri gemelle, e riguardo a questo non servono scienziatoni, ma basta un minimo di osservazione, fai un po' di confronti...
Il cedimento comincia dove si è schiantato l'aereo, in una demolizione controllata il crollo parte alla base della struttura e lo si vede bene anche nel tuo video.
I lavori per la demolizione non vengono fatti solo su un paio di piani, ma su tutto l'edificio, i collegamenti tra le cariche sono sempre ben evidenti, le pareti smantellate per portare le colonne portanti a nudo, ecc...
13/05/2010, 16:19
Brando ha scritto:
Ehm sì lo so, puo essere anche suo fratello,
ma questo non prova assolutamente nulla.
I lavori per la demolizione non vengono fatti solo su un paio di piani, ma su tutto l'edificio, i collegamenti tra le cariche sono sempre ben evidenti, le pareti smantellate per portare le colonne portanti a nudo, ecc...
13/05/2010, 17:40
13/05/2010, 17:54
Brando ha scritto:
+ che di controsoffiti per il crollo delle torri gemelle si parla di solai:
In sostanza, la struttura delle Twin Towers era di tipo "Tube in Tube". Ovvero, un nucleo interno in acciaio, molto resistente anche a causa della presenza di vani scala, ascensori, deputato sostanzialmente a reggere tutti i carichi verticali.
Poi c'era il "guscio esterno" che era sostanzialmente un unico sistema strutturale fatto di elementi di acciaio più piccoli, che doveva resistere invece alle forti azioni orizzontali dovute al vento.
Queste caratteristiche fanno sì che anche un impatto devastante come quello dell'11/09 non metta affatto in condizioni di collasso l'edificio. Il nucleo interno è probabilmente rimasto molto poco danneggiato, mentre quello esterno era costruito in modo che, anche con tutti quegli elementi mancanti, i carichi potessero essere ripartiti entro la soglia di sicurezza.
Ha ragione anche chi ha sostenuto che pur con tutte quelle tonnellate di carburante, il fuoco non potesse sciogliere la struttura d'acciaio.
Ovviamente l'ha indebolita di molto, ma si pensa che fosse ancora sufficientemente sovradimensionata per non collassare.
E allora cos'è successo?
Purtroppo c'era un anello più debole della catena, ovvero i solai. Questi erano costruiti con un orditura principale di travi d'acciaio, che erano ovviamente molto lunghe e collegate alla struttura interna e esterna "solo" con dei giunti a "squadretta", più un giunto "viscoso" verso l'esterno per permettere un certo "movimento" dovuto all'azione del vento.
Più che sufficiente per la loro funzione, ma meno per quello che è successo.
Con ogni probabilità una combinazione dei danni provocati dall'impatto e dell'azione del fuoco hanno indebolito troppo alcuni solai, i quali si sono progressivamente incurvati (per le ridotte capacità di resistenza indotte dal calore) e hanno cercato di "tirare" le pareti esterne, fino a quando non sono rimasti danneggiati un numero troppo elevato di giunti e uno o più piani sono di fatto rimasti liberi di cadere su quelli sottostanti, causando quell'effetto a catena che tutti quanti abbiamo visto e facendo collassare definitivamente anche la struttura principale che fino ad allora aveva retto.
Qui lo studio :
http://www.kz.tsukuba.ac.jp/~isobe/187.pdf
Le torri sono state sicuramente colpite da aerei e ciò è stato sufficiente a farle crollare.
13/05/2010, 20:52
Brando ha scritto:
+ che di controsoffiti per il crollo delle torri gemelle si parla di solai:
In sostanza, la struttura delle Twin Towers era di tipo "Tube in Tube". Ovvero, un nucleo interno in acciaio, molto resistente anche a causa della presenza di vani scala, ascensori, deputato sostanzialmente a reggere tutti i carichi verticali.
Poi c'era il "guscio esterno" che era sostanzialmente un unico sistema strutturale fatto di elementi di acciaio più piccoli, che doveva resistere invece alle forti azioni orizzontali dovute al vento.
Queste caratteristiche fanno sì che anche un impatto devastante come quello dell'11/09 non metta affatto in condizioni di collasso l'edificio. Il nucleo interno è probabilmente rimasto molto poco danneggiato, mentre quello esterno era costruito in modo che, anche con tutti quegli elementi mancanti, i carichi potessero essere ripartiti entro la soglia di sicurezza.
Ha ragione anche chi ha sostenuto che pur con tutte quelle tonnellate di carburante, il fuoco non potesse sciogliere la struttura d'acciaio.
Ovviamente l'ha indebolita di molto, ma si pensa che fosse ancora sufficientemente sovradimensionata per non collassare.
E allora cos'è successo?
Purtroppo c'era un anello più debole della catena, ovvero i solai. Questi erano costruiti con un orditura principale di travi d'acciaio, che erano ovviamente molto lunghe e collegate alla struttura interna e esterna "solo" con dei giunti a "squadretta", più un giunto "viscoso" verso l'esterno per permettere un certo "movimento" dovuto all'azione del vento.
Più che sufficiente per la loro funzione, ma meno per quello che è successo.
Con ogni probabilità una combinazione dei danni provocati dall'impatto e dell'azione del fuoco hanno indebolito troppo alcuni solai, i quali si sono progressivamente incurvati (per le ridotte capacità di resistenza indotte dal calore) e hanno cercato di "tirare" le pareti esterne, fino a quando non sono rimasti danneggiati un numero troppo elevato di giunti e uno o più piani sono di fatto rimasti liberi di cadere su quelli sottostanti, causando quell'effetto a catena che tutti quanti abbiamo visto e facendo collassare definitivamente anche la struttura principale che fino ad allora aveva retto.
Qui lo studio :
http://www.kz.tsukuba.ac.jp/~isobe/187.pdf
Le torri sono state sicuramente colpite da aerei e ciò è stato sufficiente a farle crollare.
Thethirdeye ha scritto:mistero ha scritto:
negli esempi che mostri non vi è l'impatto di un aereo con kerosene pero... quindi sono calorie diverse nell'edificio o no TTE?
Da questa immagine termografica (vedi sotto), scattata mentre la torre sud era in fiamme da una professionista del settore, si evince che la temperatura non era così alta. Dopo l'impatto dell'aereo infatti, avvenuto alle 9:02, la maggior parte del carburante era fuoriuscita prima di esplodere, creando la palla di fuoco che tutti ricordiamo. La foto è scattata alle 9:18; è quindi passato un solo quarto d'ora dall'impatto e già si vede come non ci sia una sola zona della torre che superi i 100 gradi di temperatura.
Siamo quindi distanti anni luce dalle temperature che sarebbero
necessarie ad ammorbidire le strutture portanti delle torri.
In ogni caso, analisi a parte che già da sole basterebbero,
dove pensi che la temperatura sia più alta? Così.... a spanne!
In un grattacielo che brucia in questo modo?
E che rimane in piedi per decine e decine di ore?
Oppure è più alta in questo?
Che è caduto praticamente subito?
Non lo so........ fai un pò te.
13/05/2010, 21:58
13/05/2010, 22:31
Brando ha scritto:
è uno studio piuttosto serio...
la foto termografica lascia il tempo che trova... cioè la temperatura delle fiamme vive non supera i 100° lol impossibile e comunque è della parte esterna.
14/05/2010, 00:06
14/05/2010, 00:09
14/05/2010, 00:34
14/05/2010, 09:50
Perfo ha scritto:Brando ha scritto:
è uno studio piuttosto serio...
come il rapporto ufficiale sul 9/11?
o come il rapporto del NIST?
lolla foto termografica lascia il tempo che trova... cioè la temperatura delle fiamme vive non supera i 100° lol impossibile e comunque è della parte esterna.
infatti la foto termografica è scattata dopo 16 min. dall'impatto, il combustibile è già bruciato quasi tutto nello scoppio, probabilmente rimanevano focolai interni, mentre dall'esterno si vedeva per lo più fumo, fumo nero (indica mancanza di ossigeno) e non un'unica fiammata "viva".
Tant'è vero che se sovrapponi la foto termografica a una foto normale noterai che la parte più calda corrisponde proprio al fumo