Le immagini del sole raccolte dai satelliti della missione STEREO durante un massivo evento di "eiezione di massa coronale" causato dall'attività magnetica del nostro astro sono davvero impressionanti. Permettono di osservare per la prima volta un meccanismo che finora era stato solo ipotizzato: gli tsunami solari. Nei filmati diffusi in questi giorni dalla NASA si vede chiaramente la massa che viene espulsa dalla corona solare e il poderoso effetto di r******** che come un'onda sismica perrcorre a ritroso la superficie della stella, per milioni di chilometri. Un'esplosione che viene calcolata equivalente a 2.400 megatoni. L'altezza dell'eiezione in sé è strabiliante. Quella raggiunta dalla massa coronale "filmata" da STEREO è di centomila chilometri.
La missione STEREO ha collocato una coppia di satelliti in posizione ortoganale rispetto al sole e consente di effettuare osservazioni in prospettiva, con lo stesso effetto di profondità e tridimensionalità che possiamo ottenere puntando due occhi invece di uno. Lo tsunami solare non dovrebbe avere alcun effetto qui sulla terra (diversamente dalle eiezioni di massa coronale, che influiscono sulla ionosfera e lo spazio esterno), ma lo studio di fenomeni di questo tipo può essere molto rivelatore.

Fonte: radiolawendel.blogspot.com


Above: A solar tsunami seen by the STEREO spacecraft from orthogonal points of view. The gray part of the animation has been contrast-enhanced by subtracting successive pairs of images, resulting in a "difference movie."

Articolo completo in inglese: http://science.nasa.gov/headlines/y2009 ... sunami.htm

SOLAR ACTIVITY: Something has exploded on the farside of the sun. Late yesterday, Dec. 4th, a billion-ton coronal mass ejection (CME) billowed over the sun's western limb. Click on the image to view a movie of the cloud recorded by the Solar and Heliospheric Observatory:



The blast site could be one of two farside active regions currently under surveillance by NASA's STEREO spacecraft, but those active regions don't seem to be in the right place to hurl a CME over the sun's western limb. The source might reveal itself in the days ahead as the sun's rotation turns unseen territory toward STEREO--or toward Earth. Stay tuned.

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ERUPTIVE PROMINENCE: December began with an enormous magnetic filament wrapped around the sun's south pole. On Friday, Dec. 4th, it erupted. NASA's twin STEREO probes, stationed on nearly opposite sides of the sun, photographed the blast from two points of view. Click on the image to set the scene in motion:

http://www.spaceweather.com/swpod2009/0 ... p8na9hb337

Astronomers have been monitoring eruptive prominences like this one for decades, but only now are they getting the 3D view provided by STEREO. "[In the past], we really had no idea in what plane the center of mass of the eruptive material was moving," says Joe Gurman of the Solar Physics Lab at NASA's Goddard Space Flight Center. But look again at the STEREO movie, particularly at the right-hand image. "The material is heading from high latitudes toward the solar equator," he notes. The dynamics of these massive events are becoming clear at last.

Fonte: spaceweather.com

BIG NEW SUNSPOT: New sunspot 1035 is growing rapidly and it is now seven times wider than Earth. This makes it an easy target for backyard solar telescopes. Yesterday, Rogerio Marcon of Campinas, Brazil, photographed a maelstrom of hot plasma and magnetic filaments connecting the sunspot's dark cores:



"Solar activity is picking up," he says.

The magnetic polarity of the spot identifies it as a member of Solar Cycle 24--the cycle we've been waiting for to end the deepest solar minimum in nearly a century. One spot isn't enough to end the lull, but sunspot 1035 could herald bigger things to come. Stay tuned for updates.

Fonte: spaceweather.com

EXPLOSION ON THE SUN: Coronagraphs onboard the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) have just observed a bright double-ringed coronal mass ejection (CME) billowing over the sun's western limb. At present, the source of the blast is unknown. Watch the movie and stay tuned for updates.

Fonte: spaceweather.com

EARTH-DIRECTED ERUPTION? NASA's STEREO-B spacecraft is tracking four active regions strung across the eastern hemisphere of the sun.





The movie shows an eruption of unstable magnetic loops. The blast occured around 0130 UT on February 5th and may have hurled some material in the general direction of Earth. (Our planet is off the right edge of the image.) The Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) has a direct view of the blast site and it may be able to help evaluate this possibility.

UPDATE: There is a gap in SOHO image data spanning the time of the eruption. At present, there is no sign of a major CME heading toward Earth, but a lesser cloud could be en route. Polar sky watchers should be alert for auroras on or about Feb. 8th.

Fonte: spaceweather.com

Grande 2 di 7!

Un bel rigurgitino... un po' di Plasil?

La tempesta geomagnetica del 5-6 Aprile 2010: analisi di un evento e correlazioni col Solar Maximum!

Tutti noi appassionati di Sole che seguiamo NIA da tempo abbiamo assistito nei giorni scorsi ad un evento estremamente spettacolare una Solar Storm di classe G3 (ricordo che le classi vanno da G1 = lieve a G5 = SEVERA) con il Kp Index che è schizzato a quota 7 e l’Ap index che si è fermato poco dopo quota 60, 64 per la precisione! Analizziamo quali sono state le cause che hanno generato questo evento e vediamo di fare chiarezza su alcuni punti:
in data 2 Aprile la AR 1059 rilascia un Flare di classe B 7, un evento di assai moderata entità rispetto ad altri eventi X-Ray anche recenti come l’M 8.3 generato il 12-Febbraio 2010, questo brillamento ha rilasciato simultaneamente una Full-Halo CME che non appena lasciata la fotosfera si è incanalata nel cavo d’onda generato dal buco coronale CH 398 che, come mostra la figura, si estendeva in modo transequatoriale congiungendo il Polo Nord del Sole con il Polo Sud.



Particolarità di questa enorme CHs è quella di avere accelerato la CME alla ragguardevole velocità di oltre 800 Km/sec, di seguito i grafici che mostrano le principali osservabili fisiche mappate durante l’evento.



Notiamo subito una cosa importante:
al mostruoso incremento di velocità del vento solare non è mai stata associata una onda d’urto in termini di conteggio protonico, mi spiego, il numero di protoni per centimetro cubo NON HA MAI SUPERATO IL VALORE DI 10 DURANTE TUTTO L’EVENTO! In particolare la pressione del vento solare non ha mai superato il valore di 1 nP!!!
Dunque come classificare l’evento appena vissuto e come inquadrarlo con lo stato attuale del ciclo solare???
Di seguito propongo una serie di grafici di eventi associati al SC23 con tanto di immagine al continuum:

6 Aprile 2000:



MARZO-APRILE 2001: La parola alla mostruosa AR 9393

Analizziamo in particolare l’evento Solar-Storm di tipo G3 generato dalla immensa AR9393 il 21 marzo 2001, si possono notare le seguenti cose:
L’evento appena visto ora vede una maggiore impennata della velocità del solar wind mentre non ci sono paragoni sullo “spessore” del medesimo, si può notare come nel 2001 il conteggio dei protoni schizzò letteralmente in corrispondenza dell’evento:
Mentre quello appena vissuto non ha più di un tanto alterato (anzi, non lo ha alterato per nulla!) il numero di protoni ad alta energia!
Quello che si può tranquillamente affermare è che la tempesta geomagnetica di classe G3 appena vissuta deve tutto o quasi all’imponente velocità del flusso di vento solare in entrata, velocità che non è stata di certo ottenuta dalla CME, infatti anche le più
violente CME non hanno mai fatto superare il valore di 550-650 Km/sec, a mio avviso il motore principale di questa G3-Storm è stata la CHs398 che ha permesso al cavo d’onda della CME di viaggiare a 800 Km/sec, un po come fanno i surfisti che cavalcano una imponente onda oceanica!!!





Ma ora viene il bello!!! Streamers così imponenti raramente si trovano in zona transequatoriale o meglio, in un lavoro stilato dal Gruppo del Prof. K.I. Nikolskaya (Institute of Terrestrial Magnetism, Ionosphere and Radio Wave Propagation, Troitsk of
Moscow Region, 198504, Russia), gli autori mettono in luce come il proseguo di un ciclo solare può essere seguito attraverso l’inclinazione degli streamers individuabili con LASCO C2 e C3, qui riporto due coronarografie LASCO-C2 nuda del 2000 (MAX-SC23) e l’altra di Marzo 2010!!!





Quindi volendo schematizzare il processo fisico che porta ad una configurazione del genere ci si può rifare allo schema proposto dal Prof. Nikolskaya:



immediatamente antecedenti al 5 Aprile 2010 la Terra si sia trovata proprio nel cono del vento solare ad alta velocità (800 Km/sec ne sono la prova!), velocità che per definizione non può essere generata da una CME, ma da una CHs avente particolari caratteristiche magnetiche: è uno dei poli magnetici del Sole in migrazione verso l’altro emisfero!
Nello schema del Prof. Nikolskaya si vede come il GMF stellare in una situazione poloidale tende a posizionarsi in modo tale da avere i due emisferi magnetici inclinati di 90° rispetto agli emisferi geografici, questo è l’assetto tipico di un GMF che sta approcciando il Solar-MAX, assetto per altro anche immortalato dal sistema Russo di monitoraggio del GMF Stellare:



Che dire ragazzi, queste immagini parlano più di ogni altra cosa e sono quantomai fondamentali anche alla luce di un continuo disaggiornamento del sito USA Solis che oramai ha problemi da più di 5 mesi e non aggiorna lo stato del GMF Stellare!
Ancora una volta però è indispensabile aspettare, avere pazienza e cercare di cogliere ogni segnale che il Sole ci invierà!!!

Fonti:
http://solis.nso.edu/vsm/vsm_maps.php
http://bdm.iszf.irk.ru/
http://umtof.umd.edu/pm/FIGS.HTML
http://www.spaceweather.com/archive.php ... &year=2001
http://www.spaceweather.com/archive.php ... &view=view

a cura di ALE dal NIA

FONTE: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... prile.html

SOLAR ERUPTION: Another huge prominence blasted away from the sun yesterday, April 19th. The massive tendril of plasma was nearly a quarter the diameter of the sun itself when the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) snapped this picture:



The eruption catapulted a billion-ton CME out of the sun's atmosphere. The expanding cloud is not heading for Earth, so we should feel no effects. The event was photogenic but not geoeffective.

Fonte: spaceweather.com

Tra non molto entiremo un po di caldo e qualche radiazione in più...

A magnetic filament on the sun became unstable and slowly erupted on May 25th and 26th. Movie recorded by the Solar and Heliospheric Observatory (SOHO).

Splendidi come te, 2 di 7 !

WEEKEND ERUPTIONS: Over the weekend, the sun produced two massive eruptions. The action began on June 19th when old sunspot 1081 exploded on the far side of the sun. NASA's Solar Dynamics Observatory (SDO) witnessed huge plumes of twisting debris rising up over the sun's northwestern limb: http://www.spaceweather.com/swpod2010/19jun10/farsideblast.mpg?PHPSESSID=thb5ogp5j53erksekgub4mejn3.

We know the source of this farside blast because NASA's STEREO-Ahead spacecraft is stationed over the sun's western limb, and it had a direct view of the blast site: http://www.spaceweather.com/images2010/19jun10/farsideblast.gif?PHPSESSID=thb5ogp5j53erksekgub4mejn3.

The next event was easier to see. On June 20th, magnetic fields running along the sun's eastern limb became unstable and ... you know what happened. The resulting blast was one of the biggest in recent years. It was so big, it exceeded the field of view of SDO's high-res cameras.

SDO mission scientists are processing the data now to get the most out of it. Meanwhile, enjoy this preview http://www.spaceweather.com/swpod2010/20jun10/prom304.mpg?PHPSESSID=thb5ogp5j53erksekgub4mejn3.

Fonte: spaceweather.com