http://www.leggo.it/articolo.php?id=64745&sez=ITALIAABUSI: "COPRÌ DON RUGGERO"
VITTIMA ACCUSA VESCOVO.Gli avvocati Fabrizio Gallo e Marco Malara, difensori di una delle parti lese nel processo che vede imputato, per reati di pedofilia, il parroco Don Ruggero Conti, hanno presentato questa mattina, presso l'ufficio primo atto della Procura di Roma, una denuncia nei confronti del monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi di Porto Santa Rufina, a cui appartiene la parrocchia di via di Selva Candida, di cui era parroco Don Ruggero.
Conti fu arrestato nel luglio del 2008: gli vengono contestati 7 casi di abusi sessuali tra il 1998 e il 2008. «Oggi per la prima volta in Italia - affermano gli avvocati - è stato denunciato un vescovo in ordine ai reati di pedofilia contestati al suo parroco. Le responsabilità del monsignore sono emerse nell'udienza del 20 maggio.
In quella sede si è appreso che Reali era a conoscenza dal 2006 prima di voci sui comportamenti di Don Conti prima dal vice parroco, Don Claudio Brichetto, e successivamente dalle famiglie dei ragazzi ai quali per poter agire avrebbe addirittura richiesto un memoriale scritto nonostante tali affermazioni,
oltre ad una denuncia scritta recapitata nel suo ufficio, dimostravano che i fatti non erano più voci di corridoio». Gli avvocati nella denuncia scrivono che «il vescovo ha coperto don Ruggero» anche se «aveva l'obbligo, in presenza di reati cos gravi, di intervenire drasticamente».
I legali citano, quindi, una nota diffusa dal Vaticano il 12 aprile che fa riferimento a norme varate già nel 2003, secondo cui «i vescovi, se vengono a conoscenza di reati commessi dai propri sacerdoti al di fuori del sigillo sacramentale della confessione, sono obbligati a denunciarli all'autorità giudiziaria».