Cita:
L'egregia Signora Paolina di Roma scrive:
Si narra che il Salvatore sudò sangue nell'ordo degli ulivi.
Prima di tutto un vivo ringraziamento per il suo interessante interventovangelo di marcoGiunsero a un podere chiamato Getsèmani.
Prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni.
L'anima mia è triste fino alla morte.
Prega suo Padre.
Li trova addormentati.
Vegliate e pregate.
Di nuovo addormentati.
E' giunta l'ora.
vangelo di matteoGiunto Gesù con loro nel campo chiamato Getsèmani.
Prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni.
L'anima mia è triste fino alla morte.
Prega suo Padre.
Li trova addormentati.
Vegliate e pregate.
Di nuovo addormentati.
E' giunta l'ora.
vangelo di luca Uscito se ne andò, secondo il suo solito, al Monte degli Ulivi;
lo seguirono anche i discepoli.
<Pregate per non cadere in tentazione»
Poi si allontanò da loro alcuni passi e, inginocchiatosi, pregava: '
"Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo."
Ed entrato in agonia, pregava più intensamente. Il suo sudare divenne come gocce di sangue che cadevano a terra.
"Poi. alzatosi dalla preghiera. andò dai discepoli e li trovò addormentati, a motivo della tristezza.
"Disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non cadere in tentazione».
vangelo di GiovanniDetto questo, Gesù usci con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron dove c'era un orto, in cui entrò con i suoi discepoli.
Anche Giuda. che lo stava tradendo, conosceva bene il posto, perché Gesù molte volte si era riunito là con i suoi discepoli.
Marco e Matteo descrivono la stessa scena, Luca diversa, Giovanni non riporta i particolari.
Nessuno poteva vedere l'angelo e le gocce di sangue del suo sudore perché tutti i discepoli dormivano.
Il messia non ebbe più contatti con i suoi discepoli. Quindi questa è una libertà letteraria di Luca Cita:
Gesù, in tutti gli scritti che parlano di lui, ci appare più come un uomo di pensiero che come un uomo d'azione. Per questo trovo difficile ravvisare in lui un erede di Giuda il Galileo.
Gesù, in tutti gli scritti che parlano di Lui, ci appare come i loro autori volevano che ci apparisse non come in realtà fosse. Ecco perchè ci sono tantissime contraddizioni sulla sua figura e operato e non dimentichi l'attacco al tempio.
L'immagine, tramandata dai vangeli di un Gesù che da solo si avventa tra i mercanti del Tempio fustigandoli e rovesciando i loro banchi, facendoli scappare tutti ma proprio tutti (Mat. 21.12), appare, assolutamente improbabile e irrealistica.
Improbabile e irrealistica, perché il Tempio era affollato da migliaia di persone; i mercanti e i cambiavalute erano parecchi; e c'erano le guardie armate dei Tempio, e poi la Torre Antonia era piena di soldati romani pronti a intervenire in caso di tumulti.
Pensare che Gesù in quell'occasione se la sia presa solo con mercanti e cambiavalute non è affatto realistico, la presentazione dell'episodio come moralistica purificazione del Tempio a opera di un uomo solo è una invenzione mitologica al fine di nascondere il significato reale ed intuibile alla luce dì tanti altri elementi.
E' stata inserita dagli evangelisti canonici solo per richiamare le attese messianiche giudaiche, in quanto il profeta Zaccaria aveva preannunciato un giorno in cui i commercianti sarebbero stati cacciati dal tempio (Zaccaria 14,21)"Tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore degli eserciti; tutti coloro che vorranno sacrificare verranno e le adopreranno per cuocervi le carni; in quel giorno non vi sarà più nessun mercante nel Tempio del signore degli eserciti" e nascondere un attacco pianificato e rivolto al sommo sacerdote e ad altri membri delle classi elevate che avevano il controllo del Tempio e che traevano profitti molto più elevati dalle operazioni che vi svolgevano, che non i mercanti e cambiavalute; e attaccare il Sommo Sacerdote e la sua cerchia voleva dire attaccare il dominio romano che li proteggeva.
Attaccare il Tempio, significava voler cambiare la classe sacerdotale farisaica di quel tempo e scacciare i romani.
L'episodio in base al vangelo di Giovanni (2, 12-25) sembrerebbe avvenuto all'inizio della vita pubblica di Gesù, cosa impossibile perchè il Messia sarebbe diventato un latitante ricercato su tutti i territori, non solo ebrei ma di tutto l'impero romano, per almeno due tre anni, quanto durò la sua vita pubblica; mentre dai racconti di Matteo (21, 12-17), Marco (11, 15-18) e Luca (19, 45-48) dovrebbe invece collocarsi giustamente alla fine, dopo l'entrata trionfale a Gerusalemme.
Collocare invece la "cacciata dei mercanti dal Tempio" alla fine della predicazione di Gesù conferisce un significato più chiaro alla sequenza degli avvenimenti della sua passione, la quale finisce con l'esserne una conseguenza.
Un caro saluto.