Oggetti fuori dal tempo, avvistamenti tramandati nella letteratura storica. Qual è l'origine dell'uomo? Testi sacri e mitologie da tutto il mondo narrano una storia diversa da quella che tutti conosciamo.
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31/05/2010, 10:01

Ho capito cmq che voi collocate atlantide nel mediterraneo più che altro perchè vi sembra l'unico modo per giustificare lo scontro tra Atene e appunto Atlantide. Mi sembra che però su un punto la pensiamo tutti allo stesso modo; cioè che Atlantide è scomparsa circa 10.000 anni fa. Allora come è possibile che Atene sia riuscita a sconfiggere Atlantide quando in Greciaa si erano appena venute a creare le prime comunità stabili ??? Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

31/05/2010, 12:59

Atlantis90 ha scritto:

Ho capito cmq che voi collocate atlantide nel mediterraneo più che altro perchè vi sembra l'unico modo per giustificare lo scontro tra Atene e appunto Atlantide. Mi sembra che però su un punto la pensiamo tutti allo stesso modo; cioè che Atlantide è scomparsa circa 10.000 anni fa. Allora come è possibile che Atene sia riuscita a sconfiggere Atlantide quando in Greciaa si erano appena venute a creare le prime comunità stabili ??? Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

Caro Atlantis,ma... almeno ti sei sforzato un pò di leggere tutti i miei post?,sicuramente troverai le risposte hai tuoi dubbi,fai questo e poi riprendiamo il discorso.
NB.non me nè volere! [;)]

31/05/2010, 23:40

Atlantis90 ha scritto:

Ho capito cmq che voi collocate atlantide nel mediterraneo più che altro perchè vi sembra l'unico modo per giustificare lo scontro tra Atene e appunto Atlantide. Mi sembra che però su un punto la pensiamo tutti allo stesso modo; cioè che Atlantide è scomparsa circa 10.000 anni fa. Allora come è possibile che Atene sia riuscita a sconfiggere Atlantide quando in Greciaa si erano appena venute a creare le prime comunità stabili ??? Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

ciao atlantis certamente ci sono indizi che atlantide era sita nel mediterraneo,come x esempio lo studio nasa con relative foto satellitari,cmq il fatto dello scontro con atene secondo me e'molto importante,non dobbiamo sottovalutare la cosa,del racconto di platone o si prende x giusto tutto lo scritto oppure negandone una parte automaticamente lo si deve considerare tutto solo un racconto fine a se stesso

31/05/2010, 23:56

Atlantis90 ha scritto:

Allora come è possibile che Atene sia riuscita a sconfiggere Atlantide quando in Greciaa si erano appena venute a creare le prime comunità stabili

Se tu leggi attentamente il racconto,il sacerdote di Sais disse a Solone che i Greci della sua epoca non avevano memoria della guerra con Atlantide,in quanto i loro Avi erano morti tutti (intentendosi quelli che abitavano le pianure i quali erano i più evoluti e che furono travolti dalla catastrofe),quelli invece che abitavano nei monti,essendo ignoranti non si erano evoluti come quelli di pianura,perciò ne ignoravano le vicende.

01/06/2010, 00:03

Atlantis90 ha scritto:

Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

Certo che se Atlantide era posizionata dove pensi tù,allora questa civiltà era a conoscenza di una tecnologia così avanzata da superare noi che siamo in epoca moderna.Le loro corazzate attraversavano tutto l'Oceano Atlantico incuranti dei Tifoni e delle tempeste "perfette",per poi farsi distruggere da un popolo molto più arretrato di loro,di millenni.[;)]

01/06/2010, 09:53

bleffort ha scritto:

Atlantis90 ha scritto:

Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

Certo che se Atlantide era posizionata dove pensi tù,allora questa civiltà era a conoscenza di una tecnologia così avanzata da superare noi che siamo in epoca moderna.Le loro corazzate attraversavano tutto l'Oceano Atlantico incuranti dei Tifoni e delle tempeste "perfette",per poi farsi distruggere da un popolo molto più arretrato di loro,di millenni.[;)]


Metti che la nostra civiltà venga distrutta da un qualunque cataclisa. torneremo dal punto di vista tecnologico al medioevo...e col passare dei secoli anche le conoscenze andrebbero perse. Secondo me è questo quello che accadde in realtà; lo scontro con Atene, sempre se c'è stato, va collocato ben oltre la data in cui è stata distrutta la civiltà Atlantidea, quando questi avevano perso totalmente, o quasi, la conoscenza del loro passato.

01/06/2010, 17:20

Atlantis90 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Atlantis90 ha scritto:

Poi ci sono molti riferimenti ad un isola posizionata sull'asse terrestre, dove; sono convinto però che molti di loro giunsero nel mediterraneo dove milleni dopo ciò che rimase degli Atlantidei si scontrarono con i greci. Magari questi si stanziarono in Sardegna e tentanto di creare un impero si scontarono con Atene, uscendo sconfitti.

Certo che se Atlantide era posizionata dove pensi tù,allora questa civiltà era a conoscenza di una tecnologia così avanzata da superare noi che siamo in epoca moderna.Le loro corazzate attraversavano tutto l'Oceano Atlantico incuranti dei Tifoni e delle tempeste "perfette",per poi farsi distruggere da un popolo molto più arretrato di loro,di millenni.[;)]


Metti che la nostra civiltà venga distrutta da un qualunque cataclisa. torneremo dal punto di vista tecnologico al medioevo...e col passare dei secoli anche le conoscenze andrebbero perse. Secondo me è questo quello che accadde in realtà; lo scontro con Atene, sempre se c'è stato, va collocato ben oltre la data in cui è stata distrutta la civiltà Atlantidea, quando questi avevano perso totalmente, o quasi, la conoscenza del loro passato.

Allora, dobbiamo premettere che lo scontro con Atene ci sia stato,in quanto si deve sempre fare riferimento al racconto di Platone,se no,tutta la storia dovrebbe considerarsi inventata.
Se questa guerra effettivamente vi fù,è stata condotta da questa civiltà scomparsa,con la prima stirpe di Greci,i quali anche loro non hanno tramandato nessuna storia in quanto scomparsi anche loro.
Invece gli antichi Egiziani che di tali catastrofi ne hanno subito anch'essi le conseguenze,non sono stati distrutti totalmente,in generale la loro civiltà ha continuato ad esistere,però loro a differenza di altri,ne hanno conservato la memoria di tale guerra tramandadola hai nuovi Greci ignari della loro storia antica,tramite il Sacerdote di Sais che lo raccontò a Solone e questi al nipote Platone.
In base quello che dice Platone,il territorio dove vi era la città capitale di Atlantide a nove giorni di navigazione dai porti Egiziani,vi era rimasto nient'altro che un mare melmoso,con fondali bassi insidiosi.
La catastrofe è stata proprio,in un momento in cui la flotta Greca si trovava nei paraggi di Atlantide forse proprio per poterla attaccare dal mare,difatti fa capire che anche tutti i soldati Greci furono travolti e morirono tutti con lo stesso destino,le acque del mare si innalzarono così repentinamente nel territorio Greco che tutte le loro città furono travolte e sommerse,in questo caso,ne sono sparite due di civiltà.

02/06/2010, 00:37

prendendo x veritiero tutto il lavoro fatto da platone c'e da chiedersi cosa anniento'atlantide in cosi' brevissimo lasso di tempo?brennan ipotizza questo avvenimento e cioe'il killer spaziale
"Vi sono tre cause che potrebbero determinare un'esplosione planetaria: fusione nucleare, bombardamento meteorico e collisione con altri corpi celesti. Le prime due non riescono a sviluppare un'energia tale da innescare un processo di disintegrazione del pianeta; la prima, addirittura, rientra in una casistica rarissima e ancora tutta da dimostrare, mentre la seconda non riuscirebbe nel proprio intento persino tramite un impatto con un corpo simile alla Luna, dove le conseguenze sarebbero apocalittiche ma non cancellerebbero la Terra dalla faccia del Sistema.
La terza ipotesi, al contrario, presuppone una collisione con un oggetto estremamente più grande del pianeta bersaglio e dotato di un'enorme energia: ad esempio un frammento di stella.
Brennan passa in rivista la possibilità di uno scontro materia-antimateria (una delle possibili spiegazioni, ad es., del caso Tunguska); ma anche su questo fronte le possibilità di esplosione planetaria sono ridotte allo zero assoluto.
Vi sono due segmenti di stelle esplosive che potrebbero aver interessato il nostro sistema: le novae e le supernovae: le prime sono esplosioni, potremmo definirle, "locali", ovvero a basso raggio di coinvolgimento; le seconde, molto più spettacolari sotto il profilo pirotecnico, sono anche estremamente più pericolose poiché il potenziale distruttivo è enorme, dovuto anche al grande raggio di coinvolgimento della deflagrazione.
Nella costellazione di Vela, tra il 14.000 e l'11.000 a.C., una supernova denominata "Vela F" pose fine alla sua esistenza scagliando nel cosmo milioni di frammenti enormi e sufficientemente dotati di potenziale ad alta energia ed esplosivo; uno di questi, particolarmente esteso, puntò dritto verso le regioni esterne della Via Lattea mirando il sistema Solare. Brennan sottolinea il carattere ipotetico e speculativo della sua tesi ma confrontando tutti i passaggi precedenti del testo e una serie di osservazioni oggettive nei comportamenti del nostro sistema planetario.
Una di queste riguarda la cosiddetta fascia di Kuiper, scoperta dall'omonimo astronomo americano nel 1951. Si tratta di una fascia asteroidale posta ai confini del Sistema Solare molto simile alla fascia asteroidale intermedia generata forse da un'esplosione planetaria; per analogia è ipotizzabile una stessa origine.
Probabilmente l'intruso di Vela, viaggiando a velocità frazionate rispetto a quella fotonica, ha incontrato un corpo celeste in quelle regioni frantumandolo sul colpo; la sua corsa, per nulla rallentata, puntava dritta verso Nettuno. A quelle latitudini è stata osservata una forte presenza di alluminio 26, di fatto una nube, simile a quelle generate da esplosioni di supernovae. La distanza di Vela dal sistema è di 45 anni luce, pertanto i frammenti avrebbero raggiunto le nostre porte dopo pochi secoli, una nullità cronologica rispetto ai tempi astrali.
Il frammento di stella, dall'impressionante forza gravitazionale, avrebbe inclinato Nettuno di 29° sul proprio asse. Voyager 2 rivelò che anche Nettuno è circondato da minuscoli anelli di materiale cosmico: è ipotizzabile che alcuni satelliti orbitanti intorno al pianeta siano stati disintegrati da ulteriori impatti oltre a quello generante la fascia di Kuiper. Il campo gravitazionale del pianeta, comunque un gigante gassoso, avrebbe provocato un effetto fionda sull'intruso scagliandolo verso Urano e le latitudini interne della nostra casa cosmica. Anche Urano è circondato da anelli; si tratta forse dei frammenti dell'intruso che, venendo in rotta di collisione con un pianeta notevolmente inferiore a Nettuno, lo inclinò di 58,6° rispetto al proprio asse, di fatto imprimendogli una rotazione quasi sul fianco: i frammenti sono composti probabilmente da roccia, ghiaccio e un particolare polimero pigmentato di nero. L'intruso intanto puntava Saturno. A questo proposito si cita il "Limite di Roche, dal nome del francese che lo studiò per primo. In pratica, è la misura, distanza di sicurezza in cui un corpo celeste può avvicinarsi ad un altro senza che il più piccolo venga rigettato dalle forze di marea. Se i due corpi sono molto massicci, allora il limite diviene 2,5 volte il raggio del più grande. Gli anelli di Saturno sono al Limite di Roche; è ipotizzabile che l'intruso abbia frantumato una o più lune rientrate nel Limite, creando i bellissimi anelli di questo pianeta. L'intruso avrebbe provocato anche un aumento della sua velocità di rotazione.
Ora, superando Giove senza problemi a causa dell'enorme massa e forza gravitazionale del gigante gassoso, oppure di una sua posizione orbitale distante, il frammento stellare entrò in rotta di collisione con il "pianeta X" tra Giove e Marte, frantumandolo nella famosa fascia di asteroidi; molti frammenti furono catturati dall'intruso e trascinati verso Marte stesso; le conseguenze furono il rallentamento della rotazione del pianeta sull'asse con pressioni tali da provocare fratture nella crosta e la scomparsa dell'acqua.
Qui Brennan entra nelle ipotesi di possibili forme di esistenza intelligente sul pianeta rosso irrimediabilmente estintensi a causa del bombardamento meteorico generato dall'intruso e dall'esplosione del pianeta confinante; ma si tratta di un brevissimo accenno quasi poetico.
L'ipotesi più affascinante è quella che prevede Phobos e Deimos quali lune catturate da Marte e quindi frammenti del pianeta X.
Il proiettile stellare, quindi, si diresse verso le regioni centrali, verso il Pianeta Terra.
Un grande corpo celeste che entra in rotta di collisione o di sfioramento con un altro genera una serie di forze allucinanti che entrano in gioco:

forze gravitazionali.
forze elettomagnetiche.
forze energetiche di scambio calore.
Probabilmente, all'arrivo di Vela F, tutte e tre le forze scatenarono la loro potenza generando:

disturbi dell'orbita terrestre.
slittamento dell'asse planetario.
diminuzione della velocità di rotazione.
variazioni della precessione degli equinozi.
La forza gravitazionale dell'intruso, a guisa di quella mareale generata dalla Luna, interagì con mantello e litosfera, mandando in panne i flussi di convezione del calore nucleare terrestre verso la superficie, scatenando centinaia di migliaia di eruzioni vulcaniche. La crosta terrestre iniziò a spaccarsi e mutazioni morfologiche repentine generarono immense catene di montagne in zone prima inesistenti. Enormi masse d'acqua, impennate in un'unica ondata apocalittica, defluirono dai mari per salire verso l'intruso che illuminava a giorno i cieli terrestri. Il calore del pianeta cominciò ad alzarsi, per effetto delle eruzioni e della forza elettromagnetica generata dal passaggio di Vela F, piogge di fulmini si scagliarono verso il suolo. Frastuono e fragore ovunque, venti e tornado di inimmaginabile violenza frustarono la superficie del pianeta sradicando milioni di ettari di foreste; vaste distese di litosfera collassarono e deformarono in brevissimi istanti l'intera faccia del pianeta. Fiumi, laghi e mari, oltre all'ondata, fluirono in valli appena create defluendo dagli antichi letti, riempiendo bassopiani e depressioni. Un mare di distruzione e di morte fu seminato sulla Terra e tra gli uomini, terrorizzati dall'ira del nuovo dio apparso d'improvviso nei cieli.
Quando Vela F arrivò al Limite di Roche, non entrò in collisione col pianeta, altrimenti non saremmo qui, oggi, a parlarne. Fu il culmine dell'apocalisse pleistocenica: i frammenti di pianeta che Vela F trascinava con sé esplosero.
Iniziò il più grande e violento bombardamento meteoritico che la Storia mai conobbe; ed enormi frammenti asteroidali caddero su vaste zone della Terra distruggendole totalmente. Tra queste, Atlantide.
Non sapremo mai che cosa realmente accadde, ma le circostanze archeologiche e scientifiche raccontano una storia molto vicina a quest'ipotesi agghiacciante. Vale la pena approfondire e tentare di capire se si trattò di un caso o di una situazione ripetibile ad intervalli cronologici determinati.


da edicolaweb
v
Ultima modifica di ubatuba il 02/06/2010, 00:38, modificato 1 volta in totale.

03/06/2010, 15:04

Ubatuba da quello scenario della distruzione di Atlantide,effettivamente si può ipotizzare anche cose del genere,Platone non parla di Vulcani,dice grandi Terremoti e sconvolgimenti terrestri,con sprofondamento di Isole.
Da non dimenticare inoltre che alcuni scritti ( per ora non ricordo quali),accennano anche all'inversione dei Poli Terrestri,causato da cosa ancora non è chiaro.

03/06/2010, 23:21

bleffort ha scritto:

Ubatuba da quello scenario della distruzione di Atlantide,effettivamente si può ipotizzare anche cose del genere,Platone non parla di Vulcani,dice grandi Terremoti e sconvolgimenti terrestri,con sprofondamento di Isole.
Da non dimenticare inoltre che alcuni scritti ( per ora non ricordo quali),accennano anche all'inversione dei Poli Terrestri,causato da cosa ancora non è chiaro.

ciao bleffort in effetti come dici tu platone parla di grandi terremoti e sconvolgimenti terrestri con annesso sprofondamenti,secondo il mio parere tutto cio'dovrebbe essere causato da un qualcosa di non terrestre,di un qualcosa che colpisce direttamene la terra con violenza devastante proveniente dallo spazio,in quanto l'inversione dei poli terrestri e'una notizia che ho letto recentemente,provero' a rintracciarla
Ultima modifica di ubatuba il 03/06/2010, 23:23, modificato 1 volta in totale.

04/06/2010, 09:10

Qualcosa si trova in questo sito:
http://www.tarocchionline.net/reserved/ ... restre.htm

04/06/2010, 13:34

ciao bleffort in effetti la lettura fatta riguardante l'inversione dei poli terrestri affermava che tutto l'avvenimento era dovuto all'impatto con la terra di un corpo celeste come esplicato nel link da te postato,in effetti come ipotesi e'plausibile

05/06/2010, 09:38

ubatuba ha scritto:

ciao bleffort in effetti la lettura fatta riguardante l'inversione dei poli terrestri affermava che tutto l'avvenimento era dovuto all'impatto con la terra di un corpo celeste come esplicato nel link da te postato,in effetti come ipotesi e'plausibile

Mi viene un'altro dubbio,che l'ipotesi di Arecchi potrebbe anche essere vera in merito alla datazione della fine di Atlantide,in quanto se prendiame questa data 1.200 anni AC.,aggiungendo 2.010 dalla nascita di Cristo,ne viene fuori la data nientemeno che 3.210,chi ha letto Zecharia Sicthin trovera senzaltro dei collegamenti intorno a questa data 3.600 A.c.[;)]

05/06/2010, 09:56

Se mettiamo dentro anche gli Anunnaki [:D]. No io penso che la data sia il 10.500 A.C, come ci riporta Hancock nei sui libri...

05/06/2010, 11:25

Atlantis90 ha scritto:

Se mettiamo dentro anche gli Anunnaki [:D]. No io penso che la data sia il 10.500 A.C, come ci riporta Hancock nei sui libri...

Però i disastri potrebbero essere stai più di uno!.
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