Bp lavora a un piano "segreto" per raccogliere 50 miliardi $ La Bp sta lavorando a un piano segreto per raccogliere 50 miliardi di dollari (oltre 40 miliardi di euro) per far fronte ai danni causati dalla marea nera nel Golfo del Messico. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AYOe8G0B
Piano segreto??? Cosa hanno intenzione di fare???
Io spero che non facciano ulteriori danni... perché se saltano i giacimenti di metano altro che disastro.... se non sbaglio poi in quelle zone ci sono tra i più grandi giacimenti di metano al mondo....
Potrebbe accadere ancora peggio.... ovvero il metano potrebbe espandersi in tutta la zona fino all'entroterra e poi prendere fuoco ... distruggendo tutto....(in passato mi pare sia già accaduto un fenomeno simile però naturale,e credo sempre in quelle zone o zona triangolo)
Quindi meglio non scherzare!
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 20/06/2010, 19:48, modificato 1 volta in totale.
Riusciranno mai a chiudere quel dannato pozzo prima che inizi a fare danni ancora più seri di quelli che ha già causato ora ??????????????O resterà aperto fino a quando il pozzo non si svuoterà completamente [}:)]
In ogni caso, questo dà conto delle voci relative alla cessione di azioni prima dell'esplosione.
Dà meno conto della manfrina che Obama sta conducendo da due mesi a questa parte.
obama scalpita, ma l'hanno informato che i petrolieri sono quelli che comandano la casa bianca e il mondo? e che quando loro decidono di fare le guerre lui deve fare le guerre? il NWO e' una creatura dei petrolieri e delle massonerie, roba che la casa bianca gli fa un baffo. stanno uscendo 100.000 barili al giorno, non sanno cosa fare, ma non gli frega poi tanto, dei pellicani , chi se ne frega, dell'ecosistema , chi se ne frega, il golfo del messico e' di fatto un mare morto! ormai il casino e' fatto, forse adesso gli conviene completare la distruzione , in modo da garantirsi le trivellazioni in una zona gia' distrutta senza avere la necessita' di garantire la sicurezza. e' questo che stanno tentando di fare! i SUV vogliono tanta benzina a poco prezzo!
obama scalpita, ma l'hanno informato che i petrolieri sono quelli che comandano la casa bianca e il mondo? e che quando loro decidono di fare le guerre lui deve fare le guerre? il NWO e' una creatura dei petrolieri e delle massonerie, roba che la casa bianca gli fa un baffo. stanno uscendo 100.000 barili al giorno, non sanno cosa fare, ma non gli frega poi tanto, dei pellicani , chi se ne frega, dell'ecosistema , chi se ne frega, il golfo del messico e' di fatto un mare morto! ormai il casino e' fatto, forse adesso gli conviene completare la distruzione , in modo da garantirsi le trivellazioni in una zona gia' distrutta senza avere la necessita' di garantire la sicurezza. e' questo che stanno tentando di fare! i SUV vogliono tanta benzina a poco prezzo!
Una brusca fuoriuscita di metano lungo il condotto che porta il petrolio alla piattaforma di trivellazione Deepwater Horizon provoca una gigantesca esplosione. Undici persone perdono la vita . Due giorni più tardi la piattaforma affonda. Siamo a circa 70 chilometri dalle coste, al largo di New Orleans, Louisiana.
Utilizzata dalla BP, la Deepwater Horizon aveva in deposito 2,6 milioni di litri di petrolio e estraeva circa 1,27 milioni di litri al giorno (info. LeMonde.fr).
Ecco le ultime informazioni sulla catastrofe mondiale causata da BP:
-La trivellazione era praticata a 5000 piedi (un piede equivale a 0,3048 metri) sotto il livello del mare ed era tra 25 mila e 30 mila piedi di profondità nella crosta terrestre. - La pressione è spaventosamente gigantesca, tra 20 mila e 70 mila libbre per pollice quadrato (PSI)( 1 Ksi = 6,894 MPa). Per fare un paragone, i giacimenti di petrolio sono abitualmente intorno a 1000 libbre per pollice quadrato di pressione. - In più i condotti sono fratturati in più punti e il petrolio è arrivato a 20 miglia dalla perdita principale e non a 5 miglia come hanno annunciato i media.
Nessuna tecnologia odierna è in grado di colmare la breccia ad una tale profondità con il petrolio che fuoriesce ad una tale pressione!
BP ha annunciato il fallimento e l’abbandono dell’operazione "top kill": Il metodo consisteva nell’iniettare del fango nel pozzo di trivellazione per tentare di arginare la perdita, per poi tappare completamente il foro di fuoriuscita.
Ormai si spera nell’istallazione di un nuovo dispositivo che prevede il sezionamento delle pipeline danneggiate e l’istallazione di una struttura che permetta di catturare il petrolio per portarlo in superficie verso delle navi.
Nel frattempo il petrolio si è disperso nel golfo al ritmo di 2 a 3 milioni di litri al giorno, secondo gli esperti del governo americano (info. france24).
BP ha acquistato parole chiavi su Google:
La compagnia petroliera ha comprato diverse parole chiave associata alla marea nera per reindirizzare gli utenti di Internet verso i suoi siti e fornire la sua versione del disastro ecologico … Parole chiave come « oil spill » (marée noire), « volunteer » (volontario), « claims » (rivendicazione).
La catastrofe poteva essere evitata? BP è colpevole di negligenza? Secondo il Wall Street Journaldi giovedì 13 mai. due test sono stati effettuati prima dell’esplosione. I risultati "sembravano indicare che del gas altamente infiammabile si era infiltrato nel pozzo". La perdita di gas avrebbe potuto essere bloccata, ma la società ha deciso di proseguire la trivellazione.
Se il ritmo di 40 mila barili di petroli al giorno sarà confermato, l’inquinamento del Golfo del Messico corrisponderà ad un naufragio dell’Exxon Valdez – o di due Erika – alla settimana. Sono passate già circa 7 settimane. Inoltre la differenza con una petroliera è che la perdita di un pozzo di petrolio è virtualmente illimitata.
Deepwater Horizon e le informazioni di uno dei suoi "abitanti" Il programma di Alex Jones, 3 video in inglesi e sottotitoli in francese:
"Il cappellano della Deepwater Horizon, Lindsay Williams che lavora da anni sulle piattaforme petroliere e ha scritto un libro sull’argomento 10 anni fa (dunque conosce bene il problema) ci fornisce delle informazioni allucinanti.
Parla della smania della BP e della Guardia Costiera per impedire i giornalisti di avvicinarsi alle zone contaminate: "E’ persino vietato sorvolare tutta la zona del Golfo del Messico!"
Parla della pressione del pozzo che è tale che solo una tecnologia la può l’arrestare, come i russi l’avevano fatto negli anni ‘50 ma sulla superficie terrestre, una bomba nucleare.
Mette in evidenza che non è solo il petrolio che fuoriesce, ma alcuni dei gas i più tossici ed esplosivi che esistano.
Le emanazioni dei gas tossici e mortali per gli esseri viventi sono stati rilevati subito dopo la catastrofe! E continuano a diffondersi!
Ecco l’elenco dei gas in questione:
1- Acido solfidrico, livello massimo di sicurezza 5-10 PPB (parti per miliardo), il livello testato ultimamente è di 1200 PPB. 2- Benzene livello massimo di sicurezza 0-4 PPB, testato ultimamente 3000 PPB. 3- Cloruro di metilene 61 PPB contro gli attuali 3000-3400 begin_of_the_skype_highlighting 3000-3400 end_of_the_skype_highlighting PPB.
Tutte le coste sono in pericolo e molta gente comincia a stare male. Williams dice che le misure fatte questi ultimi giorni sono milioni di volte al di sopra delle quote consentite.
Inoltre sembrerebbe che la pressione della perdita ha fessurato il fondo del golfo in molti punti, e sta continuando a fessurassi.
Se tutto questo è vero, allora è la più grande catastrofe da 9000 anni a questa parte.
Insomma sembrerebbe che la sola soluzione a questa catastrofe è l’esplosione nucleare.
Si dice che una tale operazione ha bisogno di mesi di preparazione!
E il peggio può arrivare! Se invece di sigillare le faglie la deflagrazione le ingrandisce? E’ la fine, forse la fine del pianta intero!
La quantità di petrolio abiotico (insomma è possibile che il petrolio non sia di origine organica … Velikovsky , ancora una volta, aveva ragione!!!) che potrebbe sgorgare ad ultra-alta pressione potrebbe essere equivalente al volume dell’oceano Atlantico stesso, e forse di più, senza contare sui gas e le sostanze tossiche liberate nell’atmosfera. La terra potrebbe divenire come Plutone o Titano la luna di Saturno!
Goldman Sachs ha venduto le sue azioni BP:
Sembrerebbe che Goldman Sachs (N.B. lo stesso che ha rovinato la Grecia) abbia venduto 4,3 milioni di azioni BP due giorni prima "dell’incidente", e il padrone della BP inglese avrebbe venduto un terzo delle sue.
Secondo quest’articolo di Bloomberg è confermato che i problemi sono cominciati due mesi prima dell’esplosione, e la BP ha utilizzato meno dollari possibili per rimediare al problema. La piattaforma era stata danneggiata da un uragano e i tempi previsti per la trivellazione erano in notevole ritardo.
Risparmi sulle misure di sicurezza: Le****ro. ha pubblicato un articolo sulla negligenza dei sistemi di sicurezza della piattaforma BP per ragioni economiche, (qualche milioni di dollari contro 4,5 miliardi di dollari di beneficio netto dell’ultimo trimestre prima dell’incidente). Ma vogliono realmente tappare la faglia? E’ pur vero che tutti gli interventi che avrebbero dovuto arrestare la perdita l’hanno al contrario ampliata, come quando hanno sezionato il condotto principale, moltiplicando la fuoriuscita del petrolio. Nessun serio recupero o pulizia è in corso e tutta la costa si sta militarizzando per prendere in mano la situazione e per preparare lo stato d’urgenza che potrebbe essere dichiarata da un momento all’altro. Il reverendo Lindsay Williams ( video di Alex Jones) rivela in effetti che il disastro potrebbe essere utilizzato per evacuare 40 milioni di abitanti degli stati che si affacciano sul golfo del Messico (…verso i campi di concentramento che da anni sono stati costruiti in tutti gli USA?).
I disperdenti (quattro volte più tossici che il petrolio e proibiti in Europa) (info. SanFranciscoChronicle) assieme al petrolio e ai gas tossici si diffonderanno nel mondo intero con le correnti marine e i venti, Già in questi giorni stanno provocando la morte delle coltivazioni agricole e degli alberi, degli animali e i malesseri (se non peggio) delle popolazioni.
Giuditta su TUTTOUNO
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Informazioni supplementari:
Golfo del Messico: verso la legge marziale? 40 milioni di persone negli stati che si affacciano sul Golfo del Messico potrebbero essere evacuate Evidenze indicano che l’esplosione di Deepwater Horizon è stata intenzionalmente provocata Marea nera, la soluzione c’è, ma BP e ambasciata americana non la prendono in considerazione Knowing (segnali dal futuro) un film sulle premonizioni che prevede il disastro nel golfo del Messico: come fare a credere alle coincidenze?
Ulteriori sospetti sull’esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico L’esplosione della piattaforma petrolifera "prevista" nel film knowing (2009) Golfo del Messico tra disastri procurati e atomiche "salvifiche"
In occasione del disastro della marea nera della BP, il presidente Obama ha rilasciato ieri sera dalla Sala Ovale un discorso – un capolavoro di timida finta indignazione. Il discorso era tutto incentrato su “energia pulita” e “porre fine alla nostra dipendenza dai carboni fossili”. A fronte della marea nera della BP – probabilmente il più grave disastro ambientale di tutti i tempi – la risposta del presidente Obama è stata questa: gentile indignazione e vaghi piani per “adottare la linea dura”, “mettere da parte la sola compensazione” e “fare qualcosa”. Il presidente Obama non ha capito veramente di cosa si tratti. Sebbene è indubbio che sia un disastro ambientale, la marea nera della BP è molto, molto di più. La dispersione di petrolio della BP è parte dello stesso problema della crisi finanziaria: sono due esempi dell’era nella quale viviamo, l’era dell’anarchia aziendale. In poche parole, in questa era di anarchia aziendale, le società non devono osservare alcuna regola – neanche una. Legali, morali, etiche, persino quelle finanziarie sono irrilevanti. Sono state tutte annullate in nome della ricerca di profitti – letteralmente non conta nient’altro. Di conseguenza, al momento le aziende vivono in uno stato di quasi mera anarchia – ma un’anarchia direttamente proporzionale alla loro grandezza: più la società è grande, più è grande la sua assoluta libertà di fare ed agire come vuole. Ecco perchè così tante medie imprese sono tanto determinate nella crescita dei profitti: le più grandi, come la BP o la Goldman Sachs, vivono in un positivista hobbesiano Stato di Natura, libere di fare ciò che vogliono, senza conseguenze. Il valore aggiunto di tutto ciò, tuttavia, è che le aziende maggiori hanno convinto i governi e le persone del credo del “Troppo Grande Per Fallire” – hanno convinto il mondo che se esse smettono di esistere, il cielo ci cadrà in testa. Quindi se falliscono, devono essere salvate – senza discussioni, senza penalità e senza riforma. Prendiamo la BP: la British Petroleum ha causato la marea nera della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Varie agenzie del Governo Federale erano state incaricate della supervisione delle loro operazioni – ma tutte quelle agenzie sono state rinviate alla BP, prima dell’incidente. Essendo una grande società – una delle maggiori compagnie petrolifere nel mondo – la BP operava praticamente senza alcuna vera supervisione del governo. Di fatto sta emergendo, a causa di questa supervisione negligente e subdola, che le regole e le procedure di sicurezza sono state ignorate. Si sono corsi rischi folli. Non sono stati tracciati piani di sicurezza alternativi.
Da come stanno dichiarando alcuni promemoria, il disastro era inevitabile. Una volta accaduto l’incidente, la BP ha controllato le informazioni rilasciate riguardo il disastro. La BP ha deciso in maniera unilaterale di non procedere immediatamente con il sigillo del pozzo – anzi, ha rischiato un disastro maggiore per poter salvare il giacimento di petrolio, scavando un “pozzo supplementare”. Le sue ragioni erano semplici: realizzando immediatamente il sigillo, la BP avrebbe sacrificato il giacimento (e perso il suo impiego) allo scopo di salvare l’ambiente. Non lo ha fatto. Al contrario, ha cercato di allungare il processo, in modo da salvare il giacimento (ed i profitti) con il “pozzo supplementare”. Ma quando nascondere l’entità del danno è diventato impossibile – quando l’odore di petrolio si era diffuso nei cieli chiari della Louisiana a mille miglia dal luogo del disastro – la BP ha provato a realizzare il sigillo. Sappiamo tutti com’è andata a finire. Dove erano le autorità? Dov’era qualcuno in carica? Il fatto è che non c’era nessuno in carica. Non c’era nessuno che controllasse – o ad ogni modo, a quelli che dovevano farlo sono stati strappati i denti. E la BP lo sapeva – quindi hanno fatto come volevano, senza badare ai rischi o ai costi. La cosa peggiore, e la BP se ne rende conto, è che se alla fine non riescono a trovare un modo per gestire il disastro della marea nera, possono semplicemente mentire agli Stati Uniti. Il governo – in altre parole, la popolazione americana, liquiderà la faccenda ripulendo il casino della BP. La BP sa che nessuno la riterrà responsabile – sa che la farà franca. E neanche le banche verranno ritenute responsabili. Non è un caso che le banche europee ed americane sono quasi crollate, ma le banche qui in Cile hanno filato dritto: questo perchè qui le banche sono regolate all’estremo. Non possono letteralmente scureggiare senza che un ispettore bancario indipendente le controlli, e senza che dopo ottengano un bollo in triplice copia. Quando le banche cilene crollarono nel 1980, fu messa fine all’illusione che le banche sapessero quello che stavano facendo – il governo ha poi garantito per loro, ma da quel momento in poi le ha tenute sotto vetro. Ma in Europa ed in America, la storia era la Greenspan Put [politica monetaria ideata da Alan Greenspan, ndt]. Disinvolto, Al era così convinto che le banche si sarebbero “auto-regolate” che ha strappato i denti alla Fed, l’agenzia di regolamentazione delle banche, ed ha lasciato che il “libero mercato” facesse il suo corso. Con un tale via libera, cosa pensate abbiano fatto le banche? Erano anarchiche – hanno inventato tutti i tipi di abili “prodotti finanziari” che hanno aumentato il rischio in maniera esponenziale, piuttosto che mitigarlo. Abbiamo visto tutti la fine di quel film. Quando Lehman è andato in rovina ed il mercato del credito si è congelato, è stato tracciato un improvvisato “pachetto di emergenza”, poi i 700 miliardi di dollari di TARP [Trouble Asset Relief Program, Programma di Recupero delle Attività in Difficoltà, ndt], poi l’Alleggerimento Quantitativo, tutti questi sforzi lubrificati con un sacco di chiacchiere circa “rinforzare l’ambiente delle regolamentazioni” e “proteggere i mercati finanziari”. Il risultato? Le banche hanno fatto quello che volevano – senza supervisione. E quando la loro incoscienza ha inevitabilmente portato alla catastrofe dell’autunno 2008, le banche sono state salvate – senza ripercussioni. Le maggiori sono addirittura riuscite a fare dei profitti con i bail-out finanziati dai contribuenti! Anche dopo il peggio della crisi – quando gli effetti dell’assenza di regolazione e di supervisione erano state chiaramente capite – non è successo niente. Il regime della regolazione-zero, supervisione-zero è continuato. Questo non è il caso delle persone, degli individui: la gente viene regolata, la gente viene controllata. Gli individui vengono monitorati e limitati in ciò che possono dire o fare – e nessuno si lamenta. Al contrario – ci sentiamo tutti sollevati, perchè ci sentiamo protetti dal comportamento irrazionale dell’individuo. Come individuo, vengo limitato in innumerevoli modi, dal più banale, come andare in giro, al più grave, come l’omicidio. Non posso neanche alzarmi e gridare “A fuoco!” in un teatro affollato – verrei arresato per incitazione del panico, l’interesse generale di evitare una potenziale fuga letale che calpesta il mio bisogno di esprimermi gridando “A fuoco!” quando non ci sono incendi. Curiosamente, gli individui – la gente normale – vengono controllati e regolati sempre più rigorosamente. Tuttavia allo stesso tempo, le aziende diventano sempre più libere di fare come vogliono. Nessuno nota quanto sia strano tutto questo – abbiamo persino perso il contesto per anche solo parlare di regolamentare e controllare le aziende, perchè troppi sciocchi sapientoni mettono la regolamentazione ed il controllo sullo stesso piano del socialismo. Intanto, le banche gestiscono in modo folle. Intanto, la BP gestisce in modo folle. Possiamo guardare ad altre industrie – la Big Pharma, per dirne una – ma non ce n’è veramente bisogno: la Big Pharma si adatta allo stesso modello della BP e delle banche. Espanditi al punto da poter fare ciò che vuoi e nessuno ti sfiderà, neanche il governo. Realizza pratiche che creeranno inevitabilmente una crisi – come la trivellazione a rischio, come i titoli tossici – e sta sicuro che verrai salvato. Salvato, e con il permesso di andare avanti, libero. Con il “permesso” di continuare, libero? Scusate, ho sbagliato: incoraggiato a continuare, libero. Questa era di anarchia aziendale sta raggiungendo un punto critico – lo possiamo tutti percepire. Tuttavia i governi negli Stati Uniti ed in Europa non fanno nessuno sforzo per risolvere il problema di fondo. Forse non vedono il problema. Forse sono grati ai padroni aziendali. In ogni caso, nel suo discorso, il presidente Obama ha fatto dei riferimenti ridicoli all’”energia pulita” mentre ignorava la causa della marea nera della BP, la causa della crisi finanziaria, la causa del vortice dei costi della sanità – l’anarchia aziendale che le sottende tutte. Quest’era di anarchia aziendale sta distruggendo il mondo – letteralmente, se vi è capitato di vedere le immagini del petrolio fluttuare per un miglio nel golfo del Messico. Penso che siamo ad un bivio: un sentiero conduce ad un cambiamento rivoluzionario, se non ad un’immediata rivoluzione. L’altro, appagamento e stasi, mentre le aziende frantumano il paese. Quello che intendo è che non ci sarà nessun cambiamento rivoluzionario. Le aziende hanno vinto. Hanno vinto quando hanno convinto i migliori ed i più svegli – che io solevo essere – che l’unico sentiero verso il successo era quello della carriera aziendale. Non necessariamente tramite aziende a scopo di lucro – sembra che i liberalisti non capiscano mai abbastanza quanto perniciose e corporativiste siano davvero le organizzazioni no-profit; o forse lo sanno, ma sono abbastanza intelligenti da non criticarle, dato che quelle no-profit e ONG gli pagano i pasti. Obama è un aziendalista – è uno di loro. Perciò verranno dette altre stronzate riguardo “energia pura” e “indipendenza energetica”, mentre la causa di fondo – l’anarchia aziendale – viene lasciata indisturbata. Ancora una volta: grazie a Dio non vivo più in America. È troppo triste restare a guardare mentre una grande nazione se ne va giù per lo sciacquone.
Gonzalo Lira, scrittore di romanzi e regista (ed economista) al momento vive in Cile e scrive su gonzalolira.blogspot.com Titolo originale: "What do BP and the Banks Have In Common? The Era of Corporate Anarchy" Fonte: http://gonzalolira.blogspot.com/ Link
Io non so se tutto è stato "previsto" o "pilotato", ma in base a quello che vedo sembra che si vada nella direzione del "se volete lavorare lo fate alle mie condizioni se no ciccia!", e questo rivolto sia alle entità nazionali (con il "ricatto" del "se fallisco vanno tutti a casa" e tu perdi voti) sia ai singoli individui (lavoratori). In questo modo la ricchezza (il denaro), e quindi il potere è sempre più concentrato nelle mani di pochi; basta vedere le catene di "grandi magazzini", che drenano liquidi dal territorio locale per farli finire chissà dove (coop comprese), con il risultato di far sparire le piccole imprese e negozi dal territorio.
Il drenaggio dei liquidi (moneta) può continuare finchè c'è gente che ne ha, e questi si stanno drammaticamente riducendo!
Quindi, come faranno a mantenere in piedi un sistema basato sul denaro quando il denaro non sarà più a disposizione del pollo che lo spende?
superpippo ha scritto: Quindi, come faranno a mantenere in piedi un sistema basato sul denaro quando il denaro non sarà più a disposizione del pollo che lo spende?
Domanda oziosa perché non è il denaro che vogliono, bensì il potere assoluto. Il denaro è solo un mezzo, nient'altro che il piede di porco con il quale far saltare l'impianto democratico. Gli è bastato farci abboccare come tonni, costringendoci tutti quanti a correre dietro la banconota.
Illusion. Great illusion!
Il resto è tutto in discesa.
Ultima modifica di eSQueL il 23/06/2010, 14:16, modificato 1 volta in totale.
superpippo ha scritto: Quindi, come faranno a mantenere in piedi un sistema basato sul denaro quando il denaro non sarà più a disposizione del pollo che lo spende?
Domanda oziosa perché non è il denaro che vogliono, bensì il potere assoluto. Il denaro è solo un mezzo, nient'altro che il piede di porco con il quale far saltare l'impianto democratico. Gli è bastato farci abboccare come tonni, costringendoci tutti quanti a correre dietro la banconota.
Illusion. Great illusion!
Il resto è tutto in discesa.
Infatti caro esquel, la mia domanda sottintendeva proprio questo, per ora hanno il potere controllando il denaro (sinonimi direi); il fatto è che prima o poi il drenaggio sarà così accentuato che al popolino non rimarrà più niente in mano... mi vien da ridere... compratevi una casa con gli stipendi di adesso e con le "garanzie" che le banche chiedono. Il dramma (e quì interverrà TTE di sicuro ) avverrà quando dovranno "inventarsi" qualcosa per continuare ad esercitare il potere
questa mi vien così: quando le ideologie avevano ancora qualcosa da offrire (comunismo, socialismo, fascismo perchè no) forse avrebbero sviluppato un anticorpo a questo stato di cose? un anticorpo anche fisico, materiale, gente in piazza che si inc.... tanto per chiarirsi. Adesso siamo al piattume e, direi, al pattume