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Queste vogliono essere solo delle semplici analisi a carattere storico Cita: Scritti che vennero inseriti nel vangelo di Luca, per allontanare la convinzione dei lettori che potevano comprendere che il mito storico del Gesù Nazareno riportato nel vangelo di Marco, confrontato con gli scritti di Giuseppe Flavio,veniva mutuato in parte dall'epopea storica di un figlio di Giuda il Galileo, molto probabilmente il primogenito, molto probabilmente di nome Giovanni e di sicuro chiamato come suo padre il Galileo ("Anche tu eri con Gesù, il Galileo!" Mt 26, 69).
I due ladroni; Le due spade; I samaritani respingono Gesù; Colloquio dei due discepoli sulla strada di Emmaus; Gesù davanti a Pilato; Gesù davanti a Erode; Stirpe sacerdotale; La veste bianca; La necessità della conversione; La censura dei nomi dei fratelli di Gesù; L'intervento di Gamaliele negli atti degli apostoli. L'episodio dei due ladroniIn base alla lex Cornelia, la punizione dei «briganti» che fossero cittadini romani era l'esilio, ma col passare del tempo questa pena relativamente mite fu aggravata in modo sostanziale. La si trasformò nella deportatio e più tardi - almeno nel caso di humiliores - nella pena di morte mediante bestiae o crux . E' probabile che in questo caso il trattamento privilegiato dei cittadini romani fosse adeguato al procedimento penale, pur severo, riservato ai provinciali e ai non liberi. Contro bande di maggiori dimensioni, che potevano essere accusate di sommossa (seditio) o di minaccia allo stato (crimen maiestatis), si applicava, per principio, la pena più grave. Pertanto, fin dagl'inizi dell'epoca imperiale, a famosi latrones fu comminata la crocifissione. La crocifissione rientrava tra i summa supplicia e inizialmente venne applicata soprattutto nel caso di schiavi e di non romani, ma in seguito, avuto riguardo in generale degli honestiores, a tutti i criminali dei ceti più bassi. Non si trattò di una punizione speciale per crimini politici; la scelta del tipo di morte fu in ampia misura a discrezione del giudice. (Martin Hengel - Gli zeloti - Paideia, pag. 65)
Il Sig. illustre storico e scrittore Vittorio Messori su - Patì sotto Ponzio Pilato?- ristampa 2007 edizioni Sestante alla pag. 56 così scrive: Quest'ultimo termine di «brigante» (lestés, nell'originale greco) non deve ingannare: nello stesso modo si indicavano gli zeloti, cioè i «guerriglieri», i «terroristi» che lottavano contro l'occupazione romana. In effetti, Joseph Blinzler, lo specialista tedesco della passione di Gesù, propone di tradurre lestés come «sobillatore» o addirittura, «combattente della resistenza ».
Osserviamo ora cosa scrivono gli evangelisti.
Vangelo di Marco 15,27 Anche i due ladroni accanto a lui lo insultavano. Vangelo di Matteo 27,44 Anche i due ladroni accanto a lui lo insultavano. Vangelo di Luca 23, 39-43 I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo, diceva: Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi. 40 L'altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: - Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? 41 Per noi due è giusto il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male. 42 Poi aggiunse: - Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo *regno. 43 Gesù gli rispose: Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso .
Vangelo di Giovanni Non riporta l'episodio.L'evangelista Matteo copia tale quale Marco, mentre Luca copia l'episodio ma lo modifica, facendo diventare le parole di un ladrone, una dichiarazione che Gesù Nazareno non essendo come loro, non era quindi uno zelota o sobillatore o combattente della resistenzacontro i romani.Però così strutturato il racconto di Luca contrasta con i testi di Marco e di Matteo e con il non riporto di Giovanni.
Sempre l'evangelista Luca inserendo nel suo episodio le parole di Gesù "Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso " fa far i salti mortali ai futuri esegeti che devono giustificare in qualche modo il vangelo di Giovanni 20,16 dove dice: "Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto."Un caro saluto a tutti.
Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 24/06/2010, 17:42, modificato 1 volta in totale.
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