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Zaccai al festino con trans e coca: «Mi hanno incastrato»
Il consigliere del Pdl fornisce la sua versione sulla notte a base di sesso e droga: «Stavo indagando su di loro». Ha rifiutato l'esame tossicologico
Coca e trans, in ospedale consigliere provincia Roma
ROMA - Un festino a base di coca e trans organizzato in un appartamento della Capitale. Come quello a cui partecipò Piero Marrazzo e che lo portò alle dimissioni da governatore. Solo che questa volta il protagonista è un consigliere provinciale del Pdl, Pier Paolo Zaccai, 42 anni, ricoverato in ospedale perché colto da un malore dopo aver assunto della cocaina. Una carriera dall'Msi al Pdl, tutta politica, e a testimonianza foto che lo ritraggono anche col sindaco Gianni Alemanno. "Aiuto, mi hanno incastrato volevo solo indagare su di loro", ha urlato dopo il festino Zaccai dal balcone al primo piano dell'appartamento nel quartiere Appio. E sempre lì sarebbe andato in escandescenze, tanto da rendere necessario l'intervento della polizia e della guardia medica psichiatrica che ha disposto poi il ricovero nell'ospedale Grassi ad Ostia, dove il consigliere risiede. Zaccai è stato dimesso dopo qualche ora e verrà ascoltato dalla polizia. Anche il trans Morgana è stato ascoltato negli uffici del commissariato Appio dove si sta valutando la regolarità della sua permanenza in Italia.
Il consigliere provinciale, secondo il racconto di Eveline, un trans che nel pomeriggio di oggi era davanti all'appartamento del festino, sarebbe arrivato in via Manlio Torquato dopo l'una di ieri notte con Morgana, una trans brasiliana di 26 anni con la quale usciva da tempo, dopo aver preso appuntamento con lei al fungo dell'Eur. Ad aspettarlo nell'abitazione di Morgana c'erano altri due trans coinquilini. "Quando il consigliere è arrivato era già su di giri, sembrava fosse drogato. Loro non sapevamo neppure che fosse un politico", ha detto Eveline, la quale ha spiegato di essere un'amica di Brenda, la trans morta e coinvolta nel caso Marrazzo. "All'alba, ho visto tre trans scappare fuori dal palazzo, una di loro aveva un computer portatile sotto il braccio", ha raccontato il titolare di una pizzeria all'angolo della strada dove si trova l'appartamento che "utilizzavano credo come punto di ritrovo". Un episodio che ha portato il Pdl Lazio a sospendere cautelativamente Zaccai dal partito "in attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere provinciale", ha spiegato il coordinatore regionale Pdl del Lazio Vincenzo Piso. Dopo la vicenda che ha per protagonista il consigliere provinciale il sottosegretario con delega alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, ha ribadito la necessità di norme sul non uso delle droghe da parte di chi ricopre ruoli pubblici. "Chiediamo alla magistratura di fare chiarezza. E' un bruttissimo episodio - ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ricorda quello, purtroppo, che ha coinvolto l'ex presidente Marrazzo". La notizia del ricovero di Zaccai - che ha iniziato la sua carriera politica a 17 anni aderendo al Fronte della Gioventù e a 21 all'Msi - è arrivata nell'aula del consiglio provinciale mentre si stava discutendo l'assestamento di bilancio. Stupore e imbarazzo soprattutto nelle filEE del Pdl: qualcuno lo descrive come "una persona tranquilla", come "uno silenzioso", ma comunque a Palazzo Valentini nessuno lo conosce così bene perché Zaccai li è arrivato da poco, dopo cioé le dimissioni di Alfredo Antoniozzi, attuale assessore alla casa al Comune di Roma.
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