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MessaggioInviato: 02/07/2010, 12:34 
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dark side ha scritto:

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rmnd ha scritto:

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dark side ha scritto:

...e chi l'ha votato vorrei fosse indagato per favoreggiamento!




Vedo che hai un alto concetto di democrazia...



altissimo, e comunque era sarcasmo, ma anche realta' dei fatti, scommettiamo che in un buon 40% di chi lo ha votato ci troviamo chi e' incline a non pagare le tasse, chi ha conti all'estero, chi e' un delinquente, un mafioso, e comunque un personaggio che gli piace avere soldi facili fregando le istituzioni?
e scommettiamo che dall'altra parte , quella dello sgangherato centrosinistra l'elettorato dei soldi facili e dell'evasione si e no e' al massimo un 10% ?
scommettiamo che quelli in parlamento che fanno uso di cocaina o altre robacce sono in maggioranza di centrodestra?
scommettiamo che ci sono piu' mafiosi nel centrodestra che nel centrosinistra?



[:0] tu hai visto la luce...Mi lasci senza parole [xx(] [xx(]



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Alla fine fece bene l'imperatore Caligola quando nomino' senatore a vita il suo cavallo.[^]



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 15:34 
Ancora lettere alla Gelmini

Intanto la Gelmini...
di Giuseppe Tuozzo

30 giugno 2010, oggi scade per la decima volta in 10 anni il mio contratto di lavoro. Per altri colleghi sarà la quindicesima ed anche trentesima volta! E’ il destino di circa 240.000 precari: 140.000 docenti, 100.000 non docenti assunti a tempo determinato annuale. E siamo anche fortunati, altri migliaia di colleghi non lavorano più già da qualche anno, grazie ai tagli dei “macellai” Berlusconi, Tremonti e Gelmini.

Sono in auto, come ogni mattina per recarmi a scuola. Quasi 200 km ogni giorno, su e giù per le montagne della provincia di Salerno, ad oggi sono quasi 35.000 km percorsi. Oggi è l’ultimo giorno di lavoro, da domani sarò nuovamente disoccupato... e il prossimo anno? Dove lavorerò? E soprattutto, mi chiedo se lavorerò?



Accendo la radio e la sintonizzo su un’emittente di Stato. Si, è proprio la sua voce, la voce del Min.Gelmini. Bene, mi dico: “Il conduttore ed i giornalisti ospiti in studio e collegati non potranno non fare qualche DOMANDA al Ministro che ha massacrato la Scuola Pubblica Statale”. Aspetto, con fiducia. Nulla. Nessun contraddittorio politico: è sola in studio. Nessuna domanda, anzi, i giornalisti le fanno da spalla per la solita vuota propaganda di regime, che il ministro recita ormai a memoria da tempo: ”Più tempo pieno, nessuno docente di sostegno tagliato, Università più efficienti, meritocrazia….” Il solito bla, bla, bla insomma.

Tutte con il segno più, quindi, secondo la narrazione gelminiana, sono le condizioni in cui si trova la Scuola Pubblica sotto la sua guida politica. Una vera magia! Eppure sarebbe bastato che il giornalista le avesse chiesto: “Com’è possibile,Ministro, ottenere questi risultati, quando TUTTI SANNO che alla Scuola sono stati sottratti 8 miliardi di euro in tre anni, e tagliati 150.000 docenti ed ata?”. No, in questa Italia le domande non le fanno più nelle radio e tv di Stato. E fra un po’ il bavaglio alla stampa sarà imposto anche per legge!

E’ inaudita la “violenza” che commettono, ormai da tempo, per schiacciare la verità attraverso la propaganda”dei cieli azzurri” imposta dal capo. No, non s’illuda Ministro, non sarà la Sua, la Vostra propaganda a fermare la nostra voglia, la nostra forza di lottare e raccontare come stanno davvero le cose nella Scuola Pubblica Statale. Le diciamo, anzi, che le Vostre solite menzogne stanno alimentando in maniera esponenziale il dissenso nei Vostri confronti anche da parte di migliaia di persone che pure avevano dato il consenso elettorale.

Esca dal bunker mediatico che Le hanno costruito, fatto di tv e giornalisti consenzienti che fanno interviste in ginocchio, vada tra la gente, si colleghi ad internet, vada su facebook frequentato da milioni e milioni di italiani, o in qualsiasi forum, si accorgerà che gli italiani non credono più alle frottole preconfezionate da Voi, che sono arrabbiati verso una politica che taglia i servizi essenziali ai cittadini e si garantisce i privilegi e l’impunità per sé!

La Vostra ridicola propaganda somiglia tanto all’orchestrina che suonava sul Titanic… Che tristezza. Che pena.

Giuseppe Tuozzo
uno dei 240.00 precari licenziati per l’ennesima volta dallo Stato

(1° luglio 2010)

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=109013



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
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MessaggioInviato: 02/07/2010, 15:48 
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Blissenobiarella ha scritto:

Ancora lettere alla Gelmini

Intanto la Gelmini...
di Giuseppe Tuozzo

30 giugno 2010, oggi scade per la decima volta in 10 anni il mio contratto di lavoro. Per altri colleghi sarà la quindicesima ed anche trentesima volta! E’ il destino di circa 240.000 precari: 140.000 docenti, 100.000 non docenti assunti a tempo determinato annuale. E siamo anche fortunati, altri migliaia di colleghi non lavorano più già da qualche anno, grazie ai tagli dei “macellai” Berlusconi, Tremonti e Gelmini.

Sono in auto, come ogni mattina per recarmi a scuola. Quasi 200 km ogni giorno, su e giù per le montagne della provincia di Salerno, ad oggi sono quasi 35.000 km percorsi. Oggi è l’ultimo giorno di lavoro, da domani sarò nuovamente disoccupato... e il prossimo anno? Dove lavorerò? E soprattutto, mi chiedo se lavorerò?



Accendo la radio e la sintonizzo su un’emittente di Stato. Si, è proprio la sua voce, la voce del Min.Gelmini. Bene, mi dico: “Il conduttore ed i giornalisti ospiti in studio e collegati non potranno non fare qualche DOMANDA al Ministro che ha massacrato la Scuola Pubblica Statale”. Aspetto, con fiducia. Nulla. Nessun contraddittorio politico: è sola in studio. Nessuna domanda, anzi, i giornalisti le fanno da spalla per la solita vuota propaganda di regime, che il ministro recita ormai a memoria da tempo: ”Più tempo pieno, nessuno docente di sostegno tagliato, Università più efficienti, meritocrazia….” Il solito bla, bla, bla insomma.

Tutte con il segno più, quindi, secondo la narrazione gelminiana, sono le condizioni in cui si trova la Scuola Pubblica sotto la sua guida politica. Una vera magia! Eppure sarebbe bastato che il giornalista le avesse chiesto: “Com’è possibile,Ministro, ottenere questi risultati, quando TUTTI SANNO che alla Scuola sono stati sottratti 8 miliardi di euro in tre anni, e tagliati 150.000 docenti ed ata?”. No, in questa Italia le domande non le fanno più nelle radio e tv di Stato. E fra un po’ il bavaglio alla stampa sarà imposto anche per legge!

E’ inaudita la “violenza” che commettono, ormai da tempo, per schiacciare la verità attraverso la propaganda”dei cieli azzurri” imposta dal capo. No, non s’illuda Ministro, non sarà la Sua, la Vostra propaganda a fermare la nostra voglia, la nostra forza di lottare e raccontare come stanno davvero le cose nella Scuola Pubblica Statale. Le diciamo, anzi, che le Vostre solite menzogne stanno alimentando in maniera esponenziale il dissenso nei Vostri confronti anche da parte di migliaia di persone che pure avevano dato il consenso elettorale.

Esca dal bunker mediatico che Le hanno costruito, fatto di tv e giornalisti consenzienti che fanno interviste in ginocchio, vada tra la gente, si colleghi ad internet, vada su facebook frequentato da milioni e milioni di italiani, o in qualsiasi forum, si accorgerà che gli italiani non credono più alle frottole preconfezionate da Voi, che sono arrabbiati verso una politica che taglia i servizi essenziali ai cittadini e si garantisce i privilegi e l’impunità per sé!

La Vostra ridicola propaganda somiglia tanto all’orchestrina che suonava sul Titanic… Che tristezza. Che pena.

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(1° luglio 2010)

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=109013


Io continuo a non capire questi piagnistei.
Nel privato, accetti il precariato o cerchi un'altro lavoro.
Questi impiegati statali invece continuano (fosse vero) anche dopo 30 anni ad essere precari. Ma cercarvi un'altro impiego in questi 10 o 30 anni di precariato , no?
Sempre mamma stato vi deve accudire?

E poi in questi 10 o 30 anni vi siete svegliati tutti ora? Quando eravate precari sotto D'Alema , Prodi ? zitti e mosca?


Ultima modifica di rmnd il 02/07/2010, 15:50, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/07/2010, 16:11 
Rmnd, l'iter per diventare docenti di ruolo può esser luungo. Una volta completato il percorso formativo, si comincia con i concorsi, attraverso cui si forma una graduatoria: i più "meritevoli" vengono presi subito, tutti gli altri iniziano una luuunga scalata verso la vetta della classifica...Una luuuunga storia, che andrebbe raccontata meglio, ma non in questa sede [;)]
Questa storia è cominciata sotto gli altri governi ma è ora che siamo approdati ai suoi esiti più nefasti.



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 16:28 
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Blissenobiarella ha scritto:

Rmnd, l'iter per diventare docenti di ruolo può esser luungo. Una volta completato il percorso formativo, si comincia con i concorsi, attraverso cui si forma una graduatoria: i più "meritevoli" vengono presi subito, tutti gli altri iniziano una luuunga scalata verso la vetta della classifica...Una luuuunga storia, che andrebbe raccontata meglio, ma non in questa sede [;)]



Mah..sai c'è un detto che recita: "Chi non sa fare...insegni".

Io non mi lamento con nessuno se per recarmi in ufficio devo farmi 12mila km all'anno di autostrada a pagamento.
Come non si lamentano molti miei colleghi pendolari che si fanno 4 ore al giorno di spostamento tra treni e autobus.
Come non si lamentano alcuni colleghi di Roma trasferiti in modo coatto e improvviso nei nostri uffici al nord, Genova, Milano e Pisa. L'alternativa al trasferimento era il licenziamento.

Magari hanno un mutuo nella loro città a Roma e poi devono pagarsi l'affitto di una casa al nord condividendo le spese con altri loro colleghi.
A chi non piaceva questa situazione si è cercato un altro impiego.

Ma gli statali non si vogliono mettere in testa che il tempo dei privilegi è finito anche per loro.


Ultima modifica di rmnd il 02/07/2010, 16:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 02/07/2010, 16:34 
rmnd, mo la colpa è degli insegnanti bambocioni, perchè magari vogliono il posto fisso? Che razza di pretese...
[8)] [8)] [8)]


P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 16:41 
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Blissenobiarella ha scritto:

rmnd, mo la colpa è degli insegnanti bambocioni, perchè magari vogliono il posto fisso? Che razza di pretese...
[8)] [8)] [8)]


P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



Si la colpa è degli insegnanti bamboccioni che probabilmente tolto l'insegnamento non sono capaci a far altro e non sono competitivi nel mercato del lavoro.
Perchè dopo 10 anni di precariato (ma molto prima ti assicuro) mi sarei rotto i maroni di aspettare il posto fisso e mi sarei già trovato qualcos'altro nel settore privato.



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 16:46 
Se questi sono i tempi di attesa per l'assegnazione di un posto di ruolo, la colpa non è certo degli insegnanti. E non è che nel frattempo questi bamboccioni se stanno con le mani in mano lo sai almeno questo?
















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Blissenobiarella ha scritto:

rmnd, mo la colpa è degli insegnanti bambocioni, perchè magari vogliono il posto fisso? Che razza di pretese...
[8)] [8)] [8)]


P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



Si la colpa è degli insegnanti bamboccioni che probabilmente tolto l'insegnamento non sono capaci a far altro e non sono competitivi nel mercato del lavoro.
Perchè dopo 10 anni di precariato (ma molto prima ti assicuro) mi sarei rotto i maroni di aspettare il posto fisso e mi sarei già trovato qualcos'altro nel settore privato.



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 17:00 
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Blissenobiarella ha scritto:

P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



L'unico malcontento o disagio che percepisco è quello di noi comuni mortali nel vedere con quanta arroganza e presunzione i dipendenti pubblici , dal più umile usciere fino ad arrivare al presidente della repubblica, sbattano i piedi per terra come bambini capricciosi per difendere i propri privilegi.

I bamboccioni insegnanti invece di stare con le mani in mano si cerchino un altro lavoro...

Cosa facciamo Bliss?
Li assumiamo tutti?
Così facciamo esplodere ancora di più la spesa pubblica?



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Bene...aspettate il prossimo settembre...sono curiosa di vedere come i politici conterranno la situazione...



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rmnd ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



L'unico malcontento o disagio che percepisco è quello di noi comuni mortali nel vedere con quanta arroganza e presunzione i dipendenti pubblici , dal più umile usciere fino ad arrivare al presidente della repubblica, sbattano i piedi per terra come bambini capricciosi per difendere i propri privilegi.

I bamboccioni insegnanti invece di stare con le mani in mano si cerchino un altro lavoro...

Cosa facciamo Bliss?
Li assumiamo tutti?
Così facciamo esplodere ancora di più la spesa pubblica?


Ma per favore rmnd....la mia proposta è più semplice: tagliamo i fondi alla scuola privata e rinfondiamoli nella scuola pubblica. Per il momento penso che tutti sarebbero soddisfatti cosi...Oppure sfoltiamo la classe dirigente, tagliamo sui manager, sui burocrati, sui politici....sai quanto guadagna un'insegnate? e quanto guadagna un manager? per ogni manager ( che il più delle volte non si capisce che mansione svolga) licenziato potremmo salvare 12 insegnanti....ma non si può vero?

Un conto e se a sbattere i piedi siano 12 poveretti che hanno studiato e lavorato tutta la vita per poter offrire un servizio pubblico, un conto è che lo sia un un dipendente sovrastipendiato che fa parte della cricca o che che fa affari con loro [;)]



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MessaggioInviato: 02/07/2010, 18:08 
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Blissenobiarella ha scritto:

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rmnd ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

P.S: questa è l'espressione del malcontento di un popolo. Se ti intendi di politica, non dovresti minimizzarlo, sai?



L'unico malcontento o disagio che percepisco è quello di noi comuni mortali nel vedere con quanta arroganza e presunzione i dipendenti pubblici , dal più umile usciere fino ad arrivare al presidente della repubblica, sbattano i piedi per terra come bambini capricciosi per difendere i propri privilegi.

I bamboccioni insegnanti invece di stare con le mani in mano si cerchino un altro lavoro...

Cosa facciamo Bliss?
Li assumiamo tutti?
Così facciamo esplodere ancora di più la spesa pubblica?


Ma per favore rmnd....la mia proposta è più semplice: tagliamo i fondi alla scuola privata e rinfondiamoli nella scuola pubblica. Per il momento penso che tutti sarebbero soddisfatti cosi...Oppure sfoltiamo la classe dirigente, tagliamo sui manager, sui burocrati, sui politici....sai quanto guadagna un'insegnate? e quanto guadagna un manager? per ogni manager ( che il più delle volte non si capisce che mansione svolga) licenziato potremmo salvare 12 insegnanti....ma non si può vero?

Un conto e se a sbattere i piedi siano 12 poveretti che hanno studiato e lavorato tutta la vita per poter offrire un servizio pubblico, un conto è che lo sia un un dipendente sovrastipendiato che fa parte della cricca o che che fa affari con loro [;)]


stime del 2008 i bidelli costano 4 miliardi di euro l'anno e non tutti puliscono il water...come luisa..ma ci sono ditte esterne che lo fanno al loro posto...
Ora grazie ai tagli del governo, abbiamo qualche bidello in meno...

Immagina se un albergo dovesse avere un personale per le pulizie paragonabile in percentuale a quello scolastico..fallirebbe dopo 2 giorni.



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Rmnd, una volta c'erano i bidelli che pulivano la scuola, in numero variabile a seconda del numero delle classi...tutti eravamo contenti e le classi belle pulite...poi si decise che i bidelli non andavano più bene che bisognava assegnare l'onere delle pulizie alle imprese esterne che si sarebbero aggiudicate la scuola attraverso una GARA DI APPALTO...devo aggiungere altro? Hai idea di quanto denaro è stato sperperato in questo modo? e indovina come mai andava bene sperperare denaro in questo modo piuttosto che pagare la brava Luisa...poi di nuovo la ramazza passa in mano ai bidelli, ma non dappertutto.


Letterina di un bibello alla Gelmini


CARO MINISTRO GELMINI, I BIDELLI SOPRAVVIVONO COSI’

22-06-2009
di Doriana Goracci

E’ un intervento lungo, esauriente, uno straordinario racconto di come siamo diventati, di cosa è oggi la Scuola Italiana. E, a porte chiuse per gli studenti, penso possiamo ragionare su quanto è scritto, con un po’ più di responsabilità e consapevolezza collettiva.

Leggo per la prima volta, e con interesse, questo articolo. Sono collaboratrice scolastica in un Circolo Didattico da nove anni e avrei anch’io molte cose da dire. Sottolineo prima di tutto che non in tutte le scuole vi è un’impresa di pulizie, nella provincia della mia città non raggiungono la decina e sono esclusivamente in istituti superiori. Io e i miei colleghi puliamo giornalmente le nostre scuole. Leggo che vi è un “bidello” ogni 2,2 classi. Noi siamo in sei, le classi sono dieci, quindi può essere vero, ma forse no. Nella scuola in cui lavoro ci sono più di 250 bambini, vi sono quasi trenta insegnanti, il personale di segreteria e quello di cucina (esterno). Vi sono dieci aule didattiche, l’aula computer, quella di religione, di sostegno e di inglese. Ci sono cinque aule laboratorio, tre uffici, due aule e un salone per le riunioni e una palestra. La scuola è circondata da tre parchi e vi si accede da tre grossi viali alberati che vengono spazzati giornalmente da… noi. E poi ci sono le scale, interne ed esterne. In sei puliamo tutto questo tutti i giorni. Ma a gruppi di tre al mattino e tre al pomeriggio (ed ecco come 2,2 a classe diventa 3,3 a classe). E contando i ventisei locali della scuola più gli otto corridoi e i 12 bagni si diventa… un bidello ogni QUINDICI LOCALI da pulire giornalmente. Esclusi i parchi. La scuola è a tempo pieno ed è aperta dalle sette del mattino alle sette di sera. Noi puliamo dalle 16,30 alle 19,00 di sera e quel che rimane (perchè rimane metà scuola, visto che in TRE in due ore e mezza puliamo quel che possiamo), viene finito dai tre colleghi del mattino dopo dalle 7,00 alle 8,25, orario d’ingresso dei bambini.
Ma se state sempre seduti tutto il dì, mi si dirà… Le scuole sono di quattro tipi: materne, elementari, medie e superiori. Quindi i collaboratori scolastici hanno funzioni diverse a seconda di dove lavorano. Nelle scuole materne le bidelle tagliano e preparano la frutta per i piccolini, li puliscono e cambiano al bisogno, li imboccano quando serve. Seguono, cambiano e puliscono i piccoli invalidi in assenza della loro assistente. Preparano loro i lettini, gli mettono e levano le scarpine, li coccolano quando hanno “nostalgia” della mamma. E fanno le pulizie. Ferme non stanno di sicuro. E a turno vigilano sull’ingresso, perchè nessuno scappi e nessun estraneo entri (ah, sì, lì stanno ferme, ci si riferirà a quello?). Alle elementari le bidelle distribuiscono la frutta nelle classi, sorvegliano i bagni e i corridoi, portano la posta a mano presso i vari enti (così la scuola risparmia in francobolli?), continuano le pulizie nei locali liberi per portarsi avanti sul lavoro e fanno fotocopie. Una marea di fotocopie. Continuamente fotocopie. Duemila e più al giorno per tutte le maestre e i bambini e, anche, in supporto alla segreteria. Naturalmente si occupano anche dell’igiene dei bambini normali e diversamente abili e del pronto soccorso. E a turno sorvegliano l’ingresso. Sarà per questo che gira voce che stiamo sempre sedute? Alle medie ci sono di nuovo le pulizie e le fotocopie ma lì comincia a essere soprattutto importante la sorveglianza. Ci sono i primi veri atti di bullismo, i primi furti, i fumatori, i writers e gli ormoni corrono. Non ci si porta più avanti con i lavori e ci si allontana il meno possibile dai corridoi. Parliamoci chiaro, la scuola non si fida più, i ragazzi vanno sorvegliati e, non essendoci guardie giurate, ci deve pensare il bidello. Che sta lì seduto davanti alla classe e si limita a pulire il corridoio, i bagni e le scale fra una campanella e l’altra. Oppure legge il giornale, per non suicidarsi dopo 5 ore di noia, pensando che all’uscita dei ragazzi avrà sì e no un’ora per pulire le aule e non può portarsi avanti in niente. Stanno seduti? Sì. Ma se volete potete farli alzare e muovere, poi però se un ragazzino ruba un giubbino, da fuoco ai cestini del bagno o prende a calcioni un compagno non lamentatevi. I bidelli più “immobili” sono alle scuole superiori, dove devono sorvegliare l’odierna società giovanile. Viene loro ordinato dal preside di non muoversi dai loro reparti e vengono ritenuti responsabili di ogni atto vandalico o aggressione avvenuta in loro assenza! Senza di loro i corridoi della scuola vivrebbero l’anarchia. Si potrebbero mandare a fare altro o tagliarli di numero, ma poi in quel corridoio, in quel bagno, in quell’angolo di cortile, chi sorveglierebbe gli studenti? E, naturalmente, anche loro fanno le pulizie.
Ricapitolando, in una scuola ci sono sei bidelli, uno ogni 2,2 classi (circa 50 bimbi + insegnanti). Lavorando a turni diventano uno ogni 3,3 classi (circa 75 bimbi + insegnanti). Lavorando su 46 locali diventano uno ogni 15 locali da pulire. Tempo di pulizia della scuola a disposizione 2,30 ore al giorno. Esclusi i cortili.
Ricordo che quando si dice che ad una scuola sono stati assegnati 20 collaboratori scolastici si intende che ad una Direzione sono stati affidati tot collaboratori, che verranno spalmati e distribuiti su tutte le scuole e succursali di sua competenza. Nel mio Circolo Didattico ci sono 24 collaboratori DIVISI fra quattro scuole elementari e tre scuole materne, di varia metratura, con più sedi e su più turni di servizio, essendo tutto il Circolo Didattico a tempo pieno. La mia è la più grande e ne ha sei, la più piccola ne ha solo due.
Voglio sottolineare che quando un bidello è fermo in corridoio o nell’ingresso c’è SEMPRE dietro un ordine dall’alto. Il Dirigente vuole la sicurezza scolastica e dire che il collaboratore non fa niente equivale a dire che la guardia giurata fuori da una banca non serve a niente!
Purtroppo bisogna segnalare i punti dolenti.
Il primo è l’assenteismo. Anni fa il mio lavoro era spesso assegnato dal Comune a persone che definire “inadatte” è una carineria. Vedove analfabete, disoccupati con problemi familiari e… ex tossicodipendenti da reinserire nella società. Gente incapace di stare in società e con i ragazzini, gente che ha sempre fatto, e fa, quello che vuole. A questi bisogna aggiungere tutte quelle madri lavoratrici che, semplicemente, si rifiutano di fare un qualsivoglia straordinario e che sono sempre in malattia per via dei figli (salvo vederle in centro con gli stessi la sera, all’ora dell’aperitivo). O i colleghi anziani, “che io fare di più non posso” e si siedono mentre gli altri lavorano, ma sono da capire e da coprire (peccato facessero così già a trent’anni). E la miriade di “invalidi”, che non possono fare le pulizie, non possono piegarsi, non possono trasportare oggetti pesanti, ma la sera vanno a ballare e, pur avendo problemi di vista, guidano la macchina alle due del mattino. E tutti coloro che usufruiscono della Legge 104 (tre giorni liberi al mese per assistere un familiare invalido) per un parente invalido che vive a 600 chilometri da casa loro con moglie e altri figli in casa!
Sono gli intoccabili, anche perché le leggi che riguardano la scuola sono contorte e farragginose e rendono quasi impossibile colpire o licenziare un dipendente. Abbiamo presidi che prendono più che bene ma che non fanno, semplicemente, il loro lavoro come si deve. Perché è troppo complicato, non hanno tempo, non hanno voglia, semplicemente non gli interessa, tanto mica sono colleghi loro e a loro nessuno li comanda e fanno quello che vogliono. E per questi colleghi subiamo noi e viene umiliata tutta una categoria!
Da ultimo voglio ricordare che adesso per diventare collaboratore scolastico bisogna essere in possesso di un diploma di scuola superiore di almeno tre anni e avere la fedina penale pulita. Noi non facciamo più solo le pulizie, ma ci occupiamo anche di macchinari sofisticati, supportiamo la segreteria, trasportiamo documentazione e denaro per conto della scuola. Ci occupiamo dell’incolumità degli alunni, del loro primo soccorso (facciamo corsi di pronto soccorso e sulla sicurezza con i vigili del fuoco), della loro igiene. Abbiamo 32 giorni di ferie l’anno per 945 euro minimi al mese. Siamo in servizio durante le vacanze di Natale, di Pasqua e di Carnevale, a luglio e ad agosto. Apriamo le scuole alle 7 del mattino e, in alcuni casi, le chiudiamo anche oltre la mezzanotte. Ci viene chiesta affidabilità e professionalità. Nessuno lo sa, ma siamo pubblici ufficiali. Quando sono passata di ruolo ho prestato giuramento allo Stato Italiano.
Vogliono tagliarci di numero perchè siamo troppi? E chi pulirà le scuole, chi sorveglierà e cambierà i bambini, a chi si affideranno gli insegnanti al di fuori delle aule? Ad un’impresa di pulizia? Persone dall’ignota fedina penale, che cambiano lavoro continuamente e di cui nessuno sa nulla? Che se sparisce una cosa nessuno sa dove andare a cercare? Anni fa la mia Direttrice Amministrativa mi disse che volendo già da tempo avrebbe potuto richiedere un’impresa di pulizie. In questo caso le sarebbero bastati 2/3 bidelli a scuola per le aperture e chiusure e per le fotocopie. Ma non l’avrebbe mai fatto. Perché non avrebbe saputo “chi si metteva in casa”, gli insegnanti e la segreteria non avrebbero avuto appoggi onesti e affidabili, i bambini non avrebbero avuto chi li seguisse e proteggesse, avrebbero dovuto rinunciare alla sorveglianza dei vari piani e corridoi della scuola. Ed era pensiero comune di buona parte della città.
Ma il mio è il caso di una città della Lombardia, non è il Lazio con le sue maxi imprese di pulizia e non è una buona parte delle città del Sud, dove al fianco dei miei colleghi ci sono i lavoratori socialmente utili, gente che in qualche modo bisogna piazzare e che alleggerisce di molto il lavoro di tutti.
Se bisogna aggiustare le cose le si aggiusti dove si deve, non ciecamente, fregandosene delle varie esigenze e realtà regionali, cittadine, scolastiche.
Si smetta di assumere personale senza tener conto delle opinioni del loro datore di lavoro, si smetta di assumere invalidi in ugual misura dei colleghi “sani” (vi immaginate una fabbrica con 200 dipendenti di cui 100 sono INVALIDI e non fanno NIENTE?). Si valutino anche l’orario scolastico, l’ampiezza delle scuole e il numero dei loro locali (con la legge attuale se dovessero assumere qualcuno per pulire Versailles direbbero: “Ci vivono solo i custodi che son quattro, quindi basta solo una donna”! La voglio vedere questa poveretta che si pulisce una reggia da sola perché ci sono pochi abitanti e quindi basta e avanza…).
Scusate la lunghezza di questo mio sfogo, ma certe cose è bene sottolinearle. Noi non siamo giocattoli che stanno in vetrina. Noi lavoriamo, ci diamo da fare e combattiamo tutti i giorni contro i mulini a vento delle leggi che ci tagliano, degli alunni che ci ignorano, dei Presidi che se ne fregano, dei colleghi membri di categorie protette che ci guardano dall’alto in basso e di una popolazione che ci disprezza, il cui odio è istillato dal Ministro della Pubblica Istruzione, che invece di proteggerci ci paga pochi euro al mese e ci ritiene indegni della sua Attenzione (con il nostro stipendio, secondo lo Stato Italiano, viviamo con un reddito al di sotto della linea di POVERTA’).
Più vessati di così non si può!
Ah, già, almeno di noi si parla… I nostri colleghi ATA impiegati e tecnici nessuno li nomina mai…
Che capitolo doloroso è la scuola italiana… dove anche il Ministro della Pubblica Istruzione non ha alcuna idea del mestiere che fanno i suoi dipendenti…
http://domani.arcoiris.tv/?p=961



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