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23/07/2010, 11:39

Ci sono anche i Policiclici ossidati: http://www.almanacco.rm.cnr.it/reader/cw_usr_view_articolo.html?id_articolo=899&giornale=895

23/07/2010, 12:34

kaone ha scritto:

Ci sono anche i Policiclici ossidati: http://www.almanacco.rm.cnr.it/reader/cw_usr_view_articolo.html?id_articolo=899&giornale=895


Mooolto interessante.
Ma perchè questi signori non sono entrati in azione
visto "l'uovo di colombo" che hanno tra le mani??

23/07/2010, 14:19

Boh, evidentemente l'uso del Corexit non è stato tanto disinteressato.

23/07/2010, 14:26

kaone ha scritto:

Boh, evidentemente l'uso del Corexit non è stato tanto disinteressato.


Occam!

23/07/2010, 15:24

kaone ha scritto:

Boh, evidentemente l'uso del Corexit non è stato tanto disinteressato.


Ah ecco.... e questi, dopo aver mandato in malora un golfo intero come quello del Messico, si permettono pure di fare delle scelte in base ai propri interessi?

Ma l'ergastolo per crimini contro l'umanità o la pena di morte per chi distrugge flora e fauna a questi livelli, in un paese democratico come l'America, non è proprio contemplato?

23/07/2010, 15:29

Thethirdeye ha scritto:

kaone ha scritto:

Boh, evidentemente l'uso del Corexit non è stato tanto disinteressato.


Ah ecco.... e questi, dopo aver mandato in malora un golfo intero come quello del Messico, si permettono pure di fare delle scelte in base ai propri interessi?

Ma l'ergastolo per crimini contro l'umanità o la pena di morte per chi distrugge flora e fauna a questi livelli, in un paese democratico come l'America, non è proprio contemplato?


Quoto.

24/07/2010, 11:24

Senza parole...

http://www.rainews24.it/it/news.php?new ... paign=news

24/07/2010, 11:30

VENERDÌ 23 LUGLIO 2010
Notizie censurate dal Golfo: gli scienziati fanno appello ad Obama per fermare le irrorazioni chimiche
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/ ... o-gli.html


Scienziati e società civile chiedono di fermare le violazioni dei diritti umani nella regione del Golfo del Messico

Dal sito examiner.com, traduzione di Giulia

Più di 100 scienziati e istituzioni accademiche, laboratori di ricerca , rappresentanti di associazioni ambientaliste e attivisti per i diritti umani, provenienti addirittura dalla Norvegia e dalla Grecia , hanno firmato la dichiarazione Scientists Consensus Statement on the Use of Chemical Dispersants in the Gulf of Mexico facendo appello all'amministrazione Obama perchè siano immediatamente interrotte le irrorazioni chimiche per via aerea sulla regione del Golfo. Una petizione pubblica per chiedere l'interruzione dell'uso di disperdenti sta inoltre acquistando rilevanza.
Sperimentazione umana non consensuale

Sulla base di relazioni pervenute alla scrivente - tra cui una da parte di David E. Guggenheim, Ph.D., noto come "Ocean Doctor" - gli scienziati, che si dicono vivamente preoccupati riguardo all'irrorazione aerea senza precedenti di disperdenti chimici nella regione del Golfo del Messico, sono convinti che nella regione del Golfo sia in corso un esperimento su vasta scala, incontrollato e non consensuale, sulla popolazione umana e sull'ambiente.

Guggenheim è il presidente di 1planet1ocean, un progetto della Ocean Foundation di cui è Socio fondatore.

"Il Corexit irrorato per via aerea è uno dei disperdenti più tossici ed al contempo più inefficaci sul greggio della Louisiana" afferma Guggenheim.

"La mistura di Corexit e petrolio rappresenta una minaccia ancora più grave, dal momento che gli effetti tossici, secondo quanto affermato da scienziati e ricercatori indipendenti, ne risultano amplificati. "

Guggenheim sta invitando un maggior numero di scienziati a sostenere l'immediata interruzione delle irrorazioni chimiche.

"La mistura di disperdente e petrolio sta uccidendo la fauna marina, compresi delfini, balene e pesci, e sta causando una serie di gravi effetti sulla salute di coloro che vi sono rimasti esposti " è quanto affermato nella dichiarazione che 1planet1ocean sta invitando ulteriori scienziati a sottoscrivere. (Enfasi aggiunta)

La dichiarazione invita "l'Amministrazione Obama, compresa l'Agenzia Americana per la Protezione dell'Ambiente (EPA), a fermare immediatamente l'uso di disperdenti chimici nel Golfo del Messico."

In cerca di altre prove con la NBC

Domenica scorsa, Guggenheim e la dottoressa Susan Shaw, direttrice del Marine Environmental Research Institute, Blue Hill, Maine, sono usciti in barca nella regione del Golfo per raccogliere campioni di acqua, ostriche e pesci da analizzare. "Siamo particolarmente interessati all'analisi degli effetti tossici della mistura di disperdenti e petrolio," ha dichiarato Guggenheim.

Una troupe televisiva della NBC ha accompagnato i due scienziati e Guggenheim dice che presto sarà mandato in onda il reportage.

Guggenhem ha recentemente intervistato la dottoressa Shaw nel suo programma radio Ocean Doctor radio program reperibile all'indirizzo http://www.oceandoctor.org/the-deadly-t ... radio-net/



L'agenda di irrorazioni aeree militare-corporativa

La catastrofe BP-militare nel Golfo del Messico è il riusltato di ciò che si definisce ENMOD, "Environmental modification techniques". ENMOD è riferito a qualsiasi tecnica per alterare - attraverso la deliberata manipolazione di processi naturali - le dinamiche, la composizione o la struttura della Terra, compresi il suo biota, litosfera, idrosfera e atmosfera, o lo spazio esterno. (Convention on the Prohibition of Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques, United Nations, Geneva: 18 May 1977 cited in What are environmental modification techniques? Human Rights info 101, Dupre, Examiner, Dec. 6. 2009)

L'irrorazione chimica per via aerea, nota anche sotto il nome di "scie chimiche", è tecnicamente definita Geoingegneria degli Aerosol Stratosferici [Stratospheric Aerosol Geoengineering (SAG)]. La geoingegneria, cioè la modificazione artificiale dei sistemi climatici terrestri, è una scienza di modificazione ambientale (ENMOD) per "la deliberata manipolazione dei processi naturali - le dinamiche, la composizione o la struttura della Terra, compresi i suoi biomi, litosfera, idrosfera e atmosfera, o lo spazio esterno, che può essere applicata come arma di sterminio di massa." Questo è ciò che viene attualmente attuato nella regione del Golfo del Messico attraverso le perforazioni del fondale marino, l'introduzione di sostanze chimiche nella falla e l'irrorazione chimica aerea tuttora in corso.

I progetti di Geoingegneria vanno da sperimentazioni divulgate pubblicamente, come quella di introdurre particelle nell'oceano per attrarre le alghe che sequestrano l'anidride carbonica e teoricamente rallentare il riscaldamento globale, fino a sperimentazioni altamente riservate, come l'irrorazione di aerosol secondo il Professor Michel Chossudovsky.

In un articolo dell'Examiner del febbraio 2010 dedicato alla geoingegneria, l'autore citava Michel Chossudovsky:

"...alle manipolazioni ambientali come parte di un'agenda militare, sebbene formalmente riconosciute da documenti governativi ufficiali e dall'esercito statunitense, non è mai stata accordata grande importanza....Gli analisti militari tacciono su questo argomento. I meteorologi non investigano il fenomeno e gli ambientalisti sono allineati sul riscaldamento globale e il protocollo di Kyoto." (Michel Chossudovsky, Environmental Modification Techniques (ENMOD) and Climate Change, Global Research, December 5, 2009; Also see D. Dupre, A gory truth about climate change mind control, Examiner, December 6, 2009)
L'iniziativa di 1planet1ocean ha una rilevanza sia locale che globale nel portare allo scoperto le manipolazioni ambientali militari finalizzate a perseguire l'obiettivo dichiarato di "Dominio a Spettro Completo" ( "Full Spectrum Dominance." ) del Pentagono. Per opporre resistenza a questo indegno obiettivo militare c'è bisogno di coesione.

Le persone che stanno subendo le irrorazioni chimiche aeree, non solo nella regione del Golfo del Messico ma in tutto il pianeta, richiedono urgentemente solidarietà. Se qualcosa di positivo potrà emergere da questo crimine contro l'umanità perpetrato nel Golfo del Messico, forse sarà il rafforzamento della famiglia umana nella sua lotta per porre fine alle irrorazioni aeree.

Deborah Dupre' 20 luglio 2010.
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/ ... o-gli.html

24/07/2010, 11:54

Blissenobiarella ha scritto:
"Il Corexit irrorato per via aerea è uno dei disperdenti più tossici ed al contempo più inefficaci sul greggio della Louisiana" afferma Guggenheim.

"La mistura di Corexit e petrolio rappresenta una minaccia ancora più grave, dal momento che gli effetti tossici, secondo quanto affermato da scienziati e ricercatori indipendenti, ne risultano amplificati. "

Guggenheim sta invitando un maggior numero di scienziati a sostenere l'immediata interruzione delle irrorazioni chimiche.



Dalla padella alla brace...... [xx(]

Eh.. so forti 'sti americani.

24/07/2010, 16:28

Bp perforerà nel mare libico. I pozzi a 500 km dalla SiciliaCondividi
Oggi alle 15.37
La compagnia britannica, responsabile della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, annuncia l'avvio delle trivellazioni "entro le prossime settimane". Un accordo con Tripoli consente cinque nuovi impianti




LONDRA - Pozzi di petrolio nel Mediterraneo, a poche centinaia di chilometri dalle coste della Sicilia, di Lampedusa e di Pallenteria. E a trivellare sarà la British Petroleum, la compagnia responsabile della "marea nera" che sta devastando il Golfo del Messico.

E' stata la stessa Bp ad annunciare che "entro le prossime settimane" inizierà una nuova perforazione al largo delle coste libiche, nel Golfo della Sirte. Un portavoce della compagnia, David Nicholas, ha ricordato che in virtù di un accordo con Tripoli siglato nel 2007 la compagnia ha ottenuto l'autorizzazione ad effettuare cinque perforazioni nel Golfo della Sirte. "Non le abbiamo ancora calendarizzate", ha aggiunto, precisando che ogni perforazione necessita di "sei mesi o più".

Le nuove perforazioni avranno luogo a una profondità di circa 5.700 piedi (1.700 metri), leggermente superiore a quella della Deepwater Horizon, la piattaforma situata al largo delle coste della Louisiana, la cui esplosione lo scorso 20 aprile ha causato la gigantesca marea nera che infesta il Golfo del Messico.

http://www.repubblica.it/ambiente/2010/ ... s-5796780/

25/07/2010, 09:59

Se accade una cosa simile nel mediterraneo siamo più fottuti che nel Golfo del Messico perchè il nostro è un mare chiuso e basta pochissimo a destabilizzarlo.

25/07/2010, 23:52

Trivellazioni Bp al largo della Libia,
insorgono opposizione e ambientalisti


Realacci: presto interrrogazione a 3 ministeri


25 luglio, 18:45

Immagine

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 47413.html

ROMA - L'annuncio da parte della BP di aprire una esplorazione petrolifera al largo del Golfo della Sirte in Libia ''e' una notizia che desta grande preoccupazione. Il governo italiano deve intervenire con urgenza e promuovere, a livello internazionale, la richiesta di una moratoria per lo stop a nuove trivellazioni nel Mediterraneo''. E' quanto afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd annunciando un'interrogazione parlamentare ai ministeri degli Esteri, dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente.

La nuova trivellazione prevista dalla British Petroleum, aggiunge in una nota Realacci ribadendo quanto affermato sul Financial Times, ''e' particolarmente critica perché si dovrebbe effettuare a grandi profondità e questo è un elemento di ulteriore insicurezza in caso di incidente. Se quello che sta accadendo in Messico accadesse nel Mediterraneo, un mare chiuso e con un ricambio lentissimo, sarebbe una sciagura senza eguali. Il nostro paese, per la posizione geografica e politica che ha nel bacino del Mediterraneo, ha il dovere di essere capofila in un'azione internazionale di tutela dei nostri mari e fare pressione presso il governo libico per fermare questa nuova trivellazione''.

''Assurdo: il Mediterraneo non è un mare qualsiasi; pur rappresentando solo l'1% della superficie dei mari del mondo, presenta un concentrato di biodiversità, di ambienti e di paesaggi introvabile altrove''. Cosi' il presidente onorario del Wwf Italia Fulco Pratesi commenta, dalla sede del Giffoni Film Festival, l'annuncio da parte della Bp di aprire una esplorazione petrolifera al largo del Golfo della Sirte in Libia. ''La minaccia che incombe su questo gioiello non solo naturalistico - osserva ancora Pratesi -, con la previsione di trivellazioni petrolifere nel Golfo della Sirte a ben 1700 metri di profondità (superiore a quelli del Golfo del Messico), potrebbe rappresentare un colpo gravissimo alle numerosissime specie. Molte delle quali uniche al mondo, come la posidonia, una pianta marina che solo in Mediterraneo vegeta, il corallo rosso, la foca monaca, il gabbiano corso, una sottospecie endemica di balenottera, e, dal punto di vista della loro riproduzione, alcune specie di tartarughe marine. Ci preoccupa moltissimo - sottolinea il presidente Wwf - la mancanza a oggi di regole e norme, trattati internazionali e convenzioni globali che mettano al riparo questo piccolo e prezioso mare dalle minacce petrolifere che stanno assassinando le coste meridionali degli Usa. E anche la saggia decisione del nostro governo di impedire queste perforazioni a meno di 10 miglia dal litorale non basta a tranquillizzarci. Le precauzioni già adottate in Norvegia per le piattaforme nel Mare del Nord e la moratoria imposta dal presidente Obama alle trivellazioni marine possono rappresentare un primo passo. Ma per il Mediterraneo, un mare chiuso su cui si affacciano centinaia di milioni di abitanti, di pescatori e di turisti, - conclude - occorre molto di piu'''.

Le nuove trivellazioni nel golfo della Sirte da parte della BP e sulle coste siciliane da parte della Shell ''devono essere immediatamente sventate con un intervento da parte dell'Unione Europea e dell'Italia, che sarebbe direttamente interessata dagli effetti di un eventuale incidente''. Lo afferma, in una nota, il responsabile del dipartimento Ambiente e Territorio dell'Italia dei Valori Paolo Brutti, secondo il quale ''e' molto grave che sia stato proprio il ministro Prestigiacomo ad autorizzare le perforazioni in Sicilia da parte della Shell. Un'autorizzazione che non ha tenuto in alcun conto delle crescenti preoccupazioni per le perforazioni sottomarine rivolte da moltissimi ambienti europei all'Italia, che consente vaste concessioni estrattive nell'Adriatico, nello Jonio e in Sardegna''. ''Tutto questo - aggiunge l'esponente dell'IdV - dimostra che il ministro Prestigiacomo, invece di garantire la difesa dell'ambiente italiano, non solo è al servizio del potentato industriale militare che ruota intorno al nucleare, ma è anche il ministro delle società petrolifere''. E ricordando l'amicizia tra il premier Berlusconi e Gheddafi, chiede infine: ''Forse le decisioni del presidente libico sulla Bp e quelle del governo italiano sulla Shell fanno parte di un'intesa volta a trasformare il Mediterraneo in un immenso campo petrolifero sottomarino?''.

26/07/2010, 10:36

A questo punto se proprio dobbiamo scegliere io preferisco il nucleare. Dopo aver letto come vanno realmente le cose su una piattaforma ed il grado di superficialità con cui si affrontano questi lavori, preferisco il nucleare che per lo meno richiede quasi obbligatoriamente certi standard minimi di sicurezza senza i quali non si parte neanche.

26/07/2010, 10:55

e cosa garantisce che anche con il nucleare non avremo la stessa inadeguatezza e lo stessa trascuratezza a livello di sicurezza? Gli stessi che oggi inquinano con il petrolio, si farebbero scrupoli ad inquinare con il nucleare? O visto che con il nucleare i danni sono meno visibili, inquinerebbero di più e più impunemente?

26/07/2010, 12:32

le scorie! il nucleare e' bello a vedersi, ma le scorie? finiscono in mano alla criminalita' organizzata e le sotterrano ovunque, secondo voi perche' il nano e la mafia vogliono il nucleare? in itaGlia nun se po' fa' ! non c'e' una classe politica degna di tale nome, non c'e' cultura della legalita' , non c'e' nulla.
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